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Attivazione del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014 – 2020

Cap. VIII – PESCA

VIII.2 Attivazione del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014 – 2020

Il FEAMP è il fondo per la politica marittima e della pesca dell’UE per il periodo 2014-2020 che intende contribuire a conseguire gli obiettivi della politica comune della pesca riformata (PCP) e a sostenere l'attuazione della politica marittima integrata dell'UE (PMI), con lo scopo di contrastare lo sfruttamento eccessivo delle risorse alieutiche ed i rigetti delle catture indesiderate, nonché a favorire un’attività in mare proiettata alla sostenibilità ed alla conservazione delle risorse naturali.

L’Italia ha adottato il “Programma operativo FEAMP ITALIA 2014-2020”, approvato dalla Commissione europea con Decisione di esecuzione C(2015) 8452 del 25 novembre 2015 (modificato da ultimo con nota Ares(2020)7530301 dell’ 11/12/2020) alla cui attuazione concorrono anche le Regioni tra le quali la Regione Emilia-Romagna.

Oltre ai bandi attivati nel corso del periodo 2017- 2019, nel 2020 sono stati approvati e pubblicati i seguenti avvisi:

- con deliberazione n. 99/2020, l’avviso pubblico di attuazione della Misura 2.48

"Investimenti produttivi destinati all'acquacoltura";

- con deliberazione n. 94/2020, l’avviso pubblico di attuazione della misura 5.68 –

“Misure a favore della commercializzazione - partecipazione a fiere”;

- con deliberazione n. 154/2020, l’avviso pubblico di attuazione della Misura 1.29

"Sviluppo sostenibile della pesca - promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale";

- con deliberazione n. 155/2020, l’avviso pubblico di attuazione della Misura 2.50

"Sviluppo sostenibile dell'acquacoltura - promozione del capitale umano e del collegamento in rete;

- con deliberazione n. 789/2020, l’avviso pubblico di attuazione della Misura 1.42

"Valore aggiunto qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate".

Anche per il FEAMP, nel corso del 2020 sono stati adottati diversi provvedimenti dovuti alla situazione di emergenza a seguito della pandemia da COVID 19 con i quali sono stati differiti alcuni termini di realizzazione degli interventi per i bandi attivati.

Circa lo stato di attuazione del FEAMP, a fine 2020, a fronte di 39 milioni di euro quale dotazione complessiva del programma, erano stati assunti impegni per circa 19,5 milioni di euro, pagamenti per quasi 12,2 milioni di Euro e programmati ulteriori 9 milioni di Euro per ulteriori bandi e misure a titolarità (realizzate dalla Regione Emilia Romagna).

IL FEAMP dopo il 2020

Nell’ambito delle iniziative legislative collegate al nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, approvato dal Parlamento europeo il 17 dicembre 2020 e adottato dal Consiglio, la proposta di regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) abroga il regolamento (UE) n. 508/2014 ed istituisce, per il futuro bilancio a lungo termine 2021-2027, un nuovo strumento di sostegno alla politica dell’Unione su pesca, mari e oceani. La proposta disciplina aspetti specifici del FEAMP

e va analizzata tenendo presente l’insieme delle regole comuni già oggetto della proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo e migrazione, al Fondo per la Sicurezza interna e allo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti – COM (2018) 375 final che stabilisce la maggior parte delle disposizioni comuni in materia di attuazione, sorveglianza e controllo.

Con l’obiettivo di sostenere la politica comune della pesca (PCP), la politica marittima dell’Unione e gli impegni internazionali dell’Unione in materia di governance degli oceani e di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo globale fissato dal QFP 2021-2027 di portare almeno al 30% la quota di spesa dell'UE destinata alle azioni per il clima mentre dal 2024 il 7,5% della spesa annuale dovrà andare agli obiettivi della tutela e conservazione della biodiversità, quota che salirà al 10% a partire dal 2026, la proposta individua le seguenti 4 priorità:

- promuovere la pesca sostenibile e la conservazione delle risorse biologiche marine;

- contribuire alla sicurezza alimentare nell’Unione mediante un’acquacoltura e mercati competitivi e sostenibili;

- consentire la crescita di un’economia blu sostenibile e promuovere la prosperità delle comunità costiere;

- rafforzare la governance internazionale degli oceani e garantire oceani e mari sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile.

La proposta di regolamento definisce i settori di sostegno e prevede che gli Stati membri predispongano un programma nazionale. I programmi devono essere approvati dalla Commissione che, a questo scopo, elabora per ciascun bacino marino un’analisi che ne indichi i punti di forza e le carenze comuni rispetto al conseguimento degli obiettivi della PCP. A fronte di una certa flessibilità, concessa agli Stati membri, sulla definizione delle misure di ammissibilità, la proposta stabilisce un elenco di operazioni non ammissibili, come ad esempio quelle intese a incrementare la capacità di pesca, e precisa che gli investimenti e gli indennizzi per i pescherecci saranno subordinati agli obiettivi di conservazione della PCP. La proposta definisce anche una serie di indicatori sulla base dei quali deve essere valutata la performance del sostegno del FEAMP. Al fine di ottimizzare l’attuazione dei programmi, gli Stati membri sono tenuti a redigere una relazione annuale che permetterà alla Commissione di svolgere ogni anno una ricognizione sul conseguimento dei risultati intermedi e finali e di individuare tempestivamente problemi e possibili correttivi, nell’ambito di un continuo dialogo con gli Stati membri.

In generale, la proposta di regolamento in discussione propone dei cambiamenti radicali rispetto alle precedenti programmazioni. In particolare, si segnalano i seguenti aspetti:

a) semplificazione normativa fondata, principalmente, sul superamento di misure prescrittive e vincolanti, come invece previste per il FEAMP 2014 – 2020, ed indirizzata verso una gestione flessibile, finalizzata a consentire allo Stato membro una programmazione modellata sulle proprie caratteristiche produttive,

ambientali e sociali;

b) cambiamento delle modalità di aiuto in diversi settori di sostegno, tra cui la trasformazione e l’acquacoltura, che rappresentano comparti di importanza strategica per l’economia regionale, che prevedono la sostituzione del sistema di sovvenzione (contributo in conto capitale) con erogazioni mediante strumenti finanziari (prestiti, garanzie, ecc.).

Con riferimento alla proposta di semplificazione normativa, si evidenzia che un sistema più snello di gestione è sicuramente da apprezzare anche alla luce della programmazione 2014 - 2020 caratterizzata da un insieme di vincoli troppo specifici che hanno come effetto un appesantimento burocratico ed un sistema di attuazione complesso e poco chiaro.

In merito alla proposta di cambiamento delle modalità di aiuto, invece, si sottolinea che un sistema di aiuti basato principalmente su strumenti finanziari non può produrre gli effetti sperati se gli operatori non hanno adeguate conoscenze sull’uso di tali strumenti.

Le suddette criticità sono state esaminate e confluite nella Risoluzione dell’Assemblea Legislativa n. 7406/2018, nella quale sono evidenziate anche alcune osservazioni specifiche riferite alle linee di intervento inerenti alla priorità 1: promuovere la pesca sostenibile e la conservazione delle risorse biologiche marine e la priorità; 2: contribuire alla sicurezza alimentare nell’Unione mediante un’acquacoltura e mercati competitivi e sostenibili.

La Risoluzione ha contribuito alla stesura della “posizione delle Regioni”

(18/162/CR9/C3-C5-C10) approvata in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 13 dicembre 2018 e successivamente trasmessa al Governo.

Inoltre, a livello nazionale e territoriale, ad agosto 2020 è stato pubblicato il “Manifesto 2.0” redatto in modalità digitale dalla Rete Nazionale dei FLAG, che, attraverso il censimento delle esperienze locali, individua alcune buone pratiche da valorizzare per affrontare le sfide attuali e connesse alla promozione di una pesca e un’acquacoltura sostenibili. Tra le azioni da valorizzare vengono ricomprese: la definizione di interventi volti a mitigare i cambiamenti climatici e valutazione dell'impatto socio-economico di eventi calamitosi; l’introduzione della certificazione di sostenibilità ambientale MSC;

l’introduzione di materiali riciclati nei sistemi delle produzioni tradizionali della pesca artigianale; conversione di deiezioni ittiche in fertilizzanti in agricoltura;

stimolo all’acquisto o alla produzione di reti da pesca ecocompatibili.

Nel 2019-2020 la discussione con l’Unione Europea sul Regolamento per il Fondo europeo della pesca 2021–2027 è stata svolta direttamente dall’Autorità di Gestione. La Direzione nei tavoli istituzionali ha sostenuto, dove possibile, le posizioni già delineate dall’Assemblea Legislativa e ha collaborato all’elaborazione dell'analisi SWOT del programma, finalizzata alla stesura del Programma Operativo Nazionale (per il periodo 2021/2027).

In riferimento all’assegnazione delle risorse, la dotazione proposta per il FEAMP nel periodo 2021-2027 ammontava a 6.140.000.000 di euro, ripartite per: l’86,5 % delle risorse per la gestione concorrente e il 13,5 % per la gestione diretta, mantenendo la ripartizione prevista per il periodo 2014-2020. Detratto il valore del programma del

Regno Unito, per la gestione concorrente, agli Stati membri sarebbe spettato il 96,5%

della loro dotazione per il periodo 2014-2020.

A seguito dell’approvazione del QFP 2021-2027 avvenuta a dicembre 2020 la dotazione per il FEAMP è stata aumentata di 500 milioni di € per rafforzare la resilienza del settore della pesca e fornire il margine necessario per la gestione delle crisi. Si tratta di un aumento di oltre l’8 % rispetto al bilancio inizialmente proposto per il FEAMP nel 2018.

I finanziamenti aggiuntivi confluiranno nei programmi FEAMP degli Stati membri e mireranno agli obiettivi del piano di ripresa, che intendono riparare in modo sostenibile i danni a breve termine causati dalla crisi.

Misure a sostegno della pesca a seguito del Coronavirus

Il comparto della pesca e dell’acquacoltura, già di per sé fragile, si trova adesso in una situazione di gravissima difficoltà, per gli effetti economici prodotti dal contraccolpo della pandemia da COVID-19 sulle attività economiche. Il 22 aprile 2020 il Consiglio Europeo ha adottato nuove norme destinate ad attenuare l'impatto della pandemia in tali settori.

Le nuove norme modificano il regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) e il regolamento recante organizzazione comune dei mercati agricoli (OCM) nell'ambito dell'attuale regime di finanziamento per il periodo 2014-2020.

Fra le misure adottate nel quadro del regolamento modificativo si evidenziano le seguenti:

sostegno in caso di arresto o riduzione temporanei delle attività di pesca e di acquacoltura;

compensazione per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione e delle vendite per gli acquacoltori e i trasformatori;

flessibilità nell'impiego dei fondi di bilancio;

sostegno per il magazzinaggio dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura.

In qualità di Organismo Intermedio, la Regione ha sostenuto le azioni possibili per aumentare nell’immediato la liquidità alle imprese chiedendo anche interventi di semplificazione nelle disposizioni attuative nazionali, quali ad esempio la possibilità di una rimodulazione dei piani finanziari a livello regionale e proponendo modifiche ai Regolamenti, per esempio la possibilità di concedere anticipi fino al 70%, recuperandoli in fase di dichiarazione di spesa. Sta inoltre proponendo procedure semplificate nella definizione delle disposizioni attuative emanate dall’Autorità di Gestione.