Cap. X – ENERGIA
Azione 4.6.2 POR FESR
XII. 2 Contrasto alla violenza sui bambini e sugli adolescenti
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità “ogni bambino ha diritto alla salute e a una vita priva di violenza” (WHO, 200616). Nonostante questo diritto sia stato sancito da numerose Convenzioni Internazionali e Leggi nazionali, in tutto il mondo ogni anno milioni di bambine/i sono vittime e testimoni di violenza fisica, sessuale, psicologica e sfruttamento.
Per l’impatto sul benessere fisico, mentale e sociale delle vittime, sul loro sviluppo e, più in generale, sulla società anche in termini di spesa sociale e sanitaria il 15Cfr. ad esempio le “Linee di indirizzo regionali per l’accoglienza di donne vittime di violenza di genere e linee di indirizzo re -gionali per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso” e le “Linee di indirizzo per la realizza-zione degli interventi integrati nell’area delle prestazioni socio-sanitarie rivolte ai minorenni allontanati o a rischio di allontanamen-to”.
16 World Health Organisation (2006) “Preventing Child Maltreatment: a guide to taking action and
gen-erative evidence” in http://www.who.int/whr/2006/en/index.htm
maltrattamento è “un problema di salute pubblica” (WHO, 2006) (Felitti et al., 201217).
Il maltrattamento è infatti il risultato di una complessa interazione di fattori individuali, relazionali, sociali, culturali e ambientali e ogni evento di natura maltrattante, specialmente se sperimentato precocemente e ripetutamente nelle relazioni primarie di cura, in carenza o assenza di fattori protettivi e di “resilienza” nel bambino, produce trauma psichico/interpersonale, che colpisce e danneggia le principali funzioni dello sviluppo (Malacrea, 2002; Van der Kolk, 2005; Courtois e Ford, 2009), provoca una grave deprivazione del potere e del controllo personale, una rilevante distorsione dell’immagine di sé e del mondo circostante.
Numerosi gli interventi che da tempo la regione Emilia-Romagna ha messo in atto a partire dal 2013, anno in cui è stata approvata la delibera di indirizzo (DGR N.
1677/2013) per migliorare l’accoglienza e la cura di persone di minore età vittime di maltrattamento e abuso, che ha delineato un modello di governance pubblico integrato che, nel mettere al centro i bisogni di bambini/e e ragazzi/e, sviluppa sinergie con i punti della rete per la tutela.
Con l’approvazione nel 2014 della DGR n. 110218 la Regione Emilia-Romagna ha dato indirizzi per la definizione degli accordi, tra Enti Locali e Azienda USL, per la realizzazione di interventi integrati delle prestazioni socio-sanitarie rivolte ai minorenni allontanati dalla loro famiglia o a rischio di allontanamento, spesso proprio per motivi legati a gravi forme di incuria, maltrattamento, abuso, per creare uniformità nei percorsi di cura e di tutela e garantire livelli essenziali di intervento sociale, sanitario e socio-sanitario.
A novembre 2017, in attuazione dell’Allegato E del “Piano regionale contro la violenza di genere” la regione Emilia-Romagna ha avviato un progetto formativo per l’accoglienza e l’assistenza nei Servizi di emergenza-urgenza e nella rete dei Servizi territoriali a donne vittime di genere e dei/delle loro figli/e in quanto vittime di violenza assistita. La formazione è rivolta al personale del Pronto soccorso degli ospedali di tutta la regione, dei Servizi di emergenza territoriale 118, della rete di riferimento (ospedaliera e territoriale sanitaria e sociale) per migliorare le capacità di accoglienza in emergenza delle donne che subiscono violenza e dei/delle loro figli/e che sono vittime di violenza assistita. A dicembre 2020 si è conclusa la seconda edizione della formazione a distanza a cui hanno partecipato più di mille professioniste/i che ha riscosso un alto gradimento per cui nel 2021 verrà avviato il 3° corso. Nel 2020 infine è stato concluso un secondo progetto formativo a distanza rivolto ai professionisti di area sociale, sanitaria ed educativa sul contrasto violenza su bambini e adolescenti che prenderà l’avvio nel 2021.
Nel 2020, in attuazione della scheda19 n. 25 del nuovo PSSR20, la Regione Emilia-Romagna, per le attività e azioni per il contrasto alla violenza di genere e su persone di minore età, ha proseguito il suo impegno con il finanziamento dei Centri cittadini
“Liberiamoci dalla violenza” per gli uomini che agiscono violenza (DGR n. 1924/2019
17Felitti V.J., et al., (last review 2013) “The Adverse Childhood Experiences (ACEs) Study”, in www.cd-c.gov/ace/outcomes.htm
18 Delibera di Giunta Regionale n. 1102/2014“Linee di indirizzo per la realizzazione degli interventi in-tegrati nell’area delle prestazioni socio-sanitarie rivolte a minorenni allontanate/i o a rischio di al-lontanamento”
19 Delibera di Giunta Regionale n. 1423/2017 “Attuazione del Piano Sociale e Sanitario 2017-2019. Ap-provazione delle schede attuative d'intervento e di indirizzi per l'elaborazione dei Piani di Zona distret-tuali per la salute e il benessere sociale”
20Deliberazione Assembleare n. 120/2017 “Piano sociale e sanitario 2017-2019”
e 1588/202021) poiché, come ampiamente riportato in letteratura, il fenomeno della violenza contro le donne è un problema di salute e di benessere di carattere pubblico che, nella sua natura intrafamiliare, coinvolge un significativo numero di bambini e adolescenti. Lavorare sul cambiamento degli uomini, infatti, ha l’importante obiettivo di proteggere le donne e i loro bambini interrompendo la violenza maschile e i danni diretti e indiretti che essa provoca. In particolare, è proseguito il lavoro i centri pubblici di accompagnamento al cambiamento degli uomini che agiscono violenza sulle donne (Centri LDV – Liberiamoci Dalla Violenza) anche durante il periodo di emergenza sanitaria causa coronavirus attraverso videochiamate.
Come ribadito nel Piano sociale e sanitario22 la Regione Emilia-Romagna pone particolare attenzione alla tutela dei minori e delle loro famiglie attivando azioni di prevenzione e protezione finalizzate a ridurre le situazioni di disagio e svantaggio socio-culturale, nonché migliorando e potenziando le risposte integrate della rete dei Servizi socio-sanitari. In particolare, nel 2020, le azioni della Regione in tale ambito, si sono orientate, oltre che alla formazione degli operatori e delle operatrici sopra menzionata, anche alla istituzione di un tavolo tecnico regionale per l’avvio di un percorso di qualificazione del sistema di cure ed accoglienza dei minori (DGR n. 1444/202023). Tra le azioni prioritarie del tavolo tecnico regionale l’avvio di un programma formativo per il sistema integrato dei servizi sociali e sanitari (DGR n. 1742/202024).
Tra le attività previste dal progetto 3.7 "Maltrattamento e abuso nei minori:
prevenzione, accoglienza e cura", del Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2015-2018"
(DGR n. 771/2015) e successiva proroga, nel 2020 è stato pubblicato il quaderno n. 325 per i professionisti in applicazione delle linee di indirizzo regionali (DGR n. 1677/2013) e si è concluso il lavoro sul quaderno n.426 con l’aggiornamento dei casi in carico ai Servizi Sociali al 31.12.2018 (flusso dati Sisam-ER) che sarà pubblicato nel 2021.
E’ inoltre in corso la definizione di raccomandazioni per l'accoglienza delle vittime di violenza in Pronto Soccorso che aggiornerà e sostituirà le raccomandazioni per la valutazione clinica e medico-legale pubblicate nella collana “Quaderni del professionista” (numero speciale)27 alla luce delle indicazioni contenute nel Decreto del
21 Delibera di Giunta Regionale n.1924/2019 “Assegnazione e concessione di finanziamento ai Centri
"Liberiamoci Dalla Violenza" (Centri LDV) di Aziende USL regionali per l’anno 2020.” e Delibera di Giunta Regionale n.1588/2020 “Assegnazione e concessione di finanziamento ai Centri "Liberiamoci Dalla Violenza" (Centri LDV) di Aziende USL regionali per l’anno 2021. Contestuale approvazione delle modifiche ai programmi dei centri ldv per l'anno corrente 2020 a seguito dell'emergenza da Covid-19.”
22 Coerentemente con quanto previsto dalla L.R. 2/2013 “Norme per la promozione della cittadinanza so-ciale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e dalla L.R. 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”
23 Delibera di Giunta Regionale n. 1444/2020 “Istituzione del tavolo tecnico regionale per avvio percorso di qualificazione del sistema di cura e accoglienza minori e approvazione schema di proto collo d’intesa per avvio rilevazione dati presenze e vigilanza delle strutture residenziali per mi -nori.”
24 Delibera di Giunta Regionale n. 1742/2020 di adozione del Progetto formatvo “La qualificazione del sistema di cura e accoglienza delle persone di minore età”
25 Quaderno n. 3 “Valutazione e recuperabilità del danno evolutivo e delle competenze genitoriali nel maltrattamento dell’infanzia e adolescenza” della Collana regionale ”Maltrattamento e abuso sul minore. I quaderni del professionista”
https://sociale.regione.emilia-romagna.it/documentazione/pubblicazioni/prodotti-editoriali/2020/valuta-
zione-e-recuperabilita-del-danno-evolutivo-e-delle-competenze-genitoriali-nel-maltrattamento-dell2019infanzia-e-adolescenza-raccomandazioni-per-gli-operatori
26 Quaderno n. 4 “Prevenzione del maltrattamento-abuso nell’infanzia e nell’adolescenza raccomandazioni per professioraccomandazioniste/i” della Collana regionale” Maltrattamento e abuso sul minore. I quaderraccomandazioni del profes -sionista.”
Presidente del Consiglio dei Ministri 24 novembre 2017 e dell’esperienza maturata negli anni nei servizi della nostra regione.
Nell’ambito del Programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 per la tematica “Un nuovo slancio per la democrazia” si segnala quindi l’interesse della Direzione per una eventuale partecipazione alla fase ascendente dell’iniziativa n. 38
“Diritti dei minori” e per l’iniziativa n. 39 “Prevenzione violenza di genere” ad integrazione di quanto presentato dal Servizio “Politiche familiari e socio-educative.
Cap. XIII – SANITA’
La pandemia da COVID-19 ha messo in luce la necessità di una visione e politiche co-muni per promuovere nella Coco-munità europea la salute della popolazione ed ha eviden-ziato criticità legate alla mancanza di dati condivisi o alla difficoltà di approvvigiona-mento di farmaci e attrezzature. La pandemia ha anche rimarcato l’urgenza di investire in sistemi sanitari pubblici più resilienti. Nella lotta alla COVID-19 la Commissione Eu-ropea ha attuato azioni a diversi livelli, dalla difesa della occupazione, dell’imprese e dell’economia ad azione dirette a contrastare la diffusione del virus e a potenziare la ca-pacità di risposta degli Stati Membri, attraverso la fornitura delle necessarie attrezzature mediche e la promozione della ricerca su trattamenti e vaccini.
Lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino anti COVID-19 efficace e sicuro ha rappre-sentato il cuore della strategia duratura di risposta al coronavirus da parte della Commis-sione europea. L’approccio centralizzato in ambito europeo, per garantire l’approvvigio-namento e sostenere lo sviluppo di un vaccino, ha rappresentato l’essenza della strategia europea mirata ad accelerare sviluppo, produzione e distribuzione di vaccini in grado di arrestare la diffusione del COVID-19.
Negli ultimi anni, a partire dal trattato di Lisbona nel 2009, è divenuto sempre più chiaro che all’UE spetta un ruolo importante nel miglioramento della sanità pubblica attraver-so: 1) la prevenzione e gestione delle malattie, incoraggiando stili di vita sani, riducendo i rischi ambientali e delle lesioni da incidenti e promuovendo l’invecchiamento sano e attivo; 2) la protezione dei cittadini europei dalle minacce per la salute, sia nei confronti delle epidemie e del bioterrorismo, ma anche nei confronti di infezioni emergenti e rie-mergenti, come l’antibioticoresistenza con il piano d'azione europeo "One Health" del 13 settembre 2018 e, più recentemente, la COVID-19; 3) il sostenere la capacità di ri-sposta dei sistemi sanitari degli Stati membri alle nuove sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, dalle mutate aspettative dei cittadini e dai problemi di sostenibilità dei sistemi sanitari.
La responsabilità primaria per la tutela della salute e, in particolare, per i sistemi sanitari rimane degli Stati membri, ma è stato consolidato il quadro istituzionale rafforzando la capacità del Parlamento di assumere decisioni anche nell’ambito della sanità. Oltre alla necessità di rafforzare la capacità di risposta rapida a gravi minacce sanitarie, è emersa l’esigenza di coordinare meglio la promozione della salute e la prevenzione delle malat-tie.
A maggio 2020 è stata approvata una proposta di programma di azione della Unione eu-ropea in materia di salute 2021-2027, che abroga il regolamento (UE) n. 282/2014 ("pro-gramma 'UE per la salute'") (EU4Health) e che si propone di dare maggiore priorità alla sanità, far sì che i sistemi sanitari siano pronti a fornire cure all'avanguardia e a far fron-te alle epidemie e ad altre minacce sanitarie imprevedibili.
27 Numero speciale “Violenza di genere. Raccomandazioni per la valutazione clinica e medico-legale”
della Collana regionale” Maltrattamento e abuso sul minore. I quaderni del professionista.”
A questo programma di carattere generale, si affiancano obiettivi specifici qual ad esem-pio la lotta al cancro, che rappresenta la seconda causa di morte nell’Unione e per il qua-le è stato messo a punto un piano europeo articolato e compqua-leto.
Accanto a ciò, la Commissione ha elaborato un Libro verde sull'invecchiamento, per dare risposte appropriate alle recenti tendenze demografiche ed alla necessità di garanti-re qualità della vita in età avanzata e sostenibilità dei sistemi sanitari.
A ciò si aggiunge il tema dell'accesso a farmaci a costi abbordabili e della lotta contro le carenze di medicinali, come anche quello della digitalizzazione del settore sanitario, che consentirà di promuovere l’accesso ai servizi, l’assistenza transfrontaliera, la medicina personalizzata attraverso la messa in comune dei dati in uno spazio europeo, una mag-giore autonomia dei cittadini.