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Le liste di attesa rappresentano un fenomeno percepito dai cittadini e dai pazienti come una forte criticità dei moderni sistemi sanitari, in quanto compromette l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni da erogare. L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del SSN e l’erogazione dei servizi entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei LEA.

22.2. . CRITERI DI FORMAZIONE DELLE LISTE DI ATTESA DELL’IRCCS CROB

Per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali e di diagnostica i criteri di formazione delle liste di attesa seguono le indicazioni regionali che prevedono la gestione di agende in base alle seguenti classi:

· RAO B: prestazioni da effettuarsi entro un periodo breve: 10 giorni;

· RAO D: prestazioni che possono essere differite: 30 giorni per prime visite ambulatoriali, 60 giorni per accertamenti diagnostici;

· RAO P: prestazioni programmate.

L’ordine di effettivo accesso alle prestazioni è determinato nell’ambito del livello di priorità clinica, dall’ordine cronologico di presentazione della prenotazione in base alle risorse disponibili. L’ordine cronologico di presentazione della richiesta è un requisito considerato in ciascun ordine di priorità.

Il monitoraggio in tempo reale dei tempi di attesa per l’accesso alle prime visite specialistiche, prestazioni ambulatoriali e diagnostiche rilevato tramite il sistema CUP è pubblicato sul sito Internet aziendale nella sezione trasparenza e nella sezione tempi di attesa. Il suddetto monitoraggio è comprensivo anche delle prestazioni rese in ALPI.

22.3. ALPI

Per attività libero-professionale intramuraria si intende l’attività che la dirigenza del ruolo sanitario medica e non medica, individuale e in équipe, esercita fuori dell’orario di lavoro, nelle strutture

dell’Istituto, in favore e su libera scelta dell’assistito pagante in proprio ad integrazione e supporto dell’attività istituzionale dovuta. Tale attività può essere autorizzata a condizione che:

ü non comporti un incremento delle liste di attesa per l’attività istituzionale;

ü non contrasti o pregiudichi i fini istituzionali del Servizio Sanitario Regionale;

ü non contrasti o pregiudichi gli obiettivi aziendali;

ü non comporti per ciascun dipendente una produttività superiore a quella assicurata per l’attività istituzionale, ovvero un impegno orario superiore al 50% di quello di servizio.

L'ufficio svolge attività di supporto tecnico a tutti gli attori coinvolti nelle procedure di programmazione, gestione, verifica e controllo: Direzione Generale, Collegio di Direzione, Commissione Paritetica di Garanzia, organismi di verifica, professionisti richiedenti Alpi. L'ufficio assume ogni iniziativa per la corretta "gestione" in via generale di ogni procedura inerente l'ALPI compresi l'istituzione e l'aggiornamento degli elenchi del personale in rapporto all'opzione effettuata per l'esercizio dell'attività libero professionale intramuraria. Effettua verifiche di rispondenza dell’esercizio ALPI così come disciplinata dal presente regolamento e in particolare:

· sul monitoraggio dello stato di consistenza e delle variazioni delle liste di attesa in seguito all’attivazione dell’ALPI;

· sull’entità delle prestazioni rese in regime di ALPI rispetto a quelle rese in regime istituzionale;

· sulla registrazione dell’attività, sia per finalità medico legali ed assicurative, sia ai fini di controllo di gestione e contabile, ferme restando le vigenti disposizioni di garanzia del rispetto della privacy;

· sulla rilevazione dell’orario di lavoro istituzionale ed in ALPI effettuato per il tramite di sistemi oggettivi, per tutti i dirigenti e per il personale di supporto;

· sulla registrazione e documentazione delle riscossioni effettuate dalle casse ticket;

· sull’elenco del personale di supporto eventualmente utilizzato e del relativo orario.

Nell’Istituto l’ALPI è regolamentata dalla Deliberazione del DG n.535 del 12/09/2017. Nelle more dell’attivazione dell’ufficio ALPI, così come previsto dal Regolamento aziendale, le verifiche e i controlli della corretta esecuzione delle prestazioni ALPI nonché dei volumi di attività e dei compensi spettanti sono affidati alla Direzione Sanitaria aziendale.

Le misure di prevenzione della corruzione adottate dall’Istituto sono dettagliate nell’allegato n.2

“Misure di Prevenzione della corruzione”.

22.4. ATTIVITÀ CONSEGUENTI AL DECESSO IN AMBITO INTRAOSPEDALIERO

A seguito del decesso in ospedale, dopo essere stata accertata la morte clinica, si procede al trasporto della salma in obitorio.

Il servizio che presiede al trasporto delle salme dall’Istituto all’obitorio, al fine di evitare il verificarsi di possibili situazioni corruttive è stato esternalizzato a mezzo di regolare gara d’appalto.

Il contratto stipulato con la ditta aggiudicatrice della gara, che è stata regolata dalle seguenti disposizioni legislative:

· D.lgs. 17 marzo 1995 n. 157, di attuazione della direttiva 92/50/CEE, in materia di appalti di pubblici servizi;

· D.lgs. 25 febbraio 2000 n. 65, di attuazione della direttiva 97/52/CEE, che modifica ed integra la direttiva 92/50/CEE;

· Legge 25/01/1994 n. 82 e Decreto 7/7/ n. 274;

· Legge n. 237 del 07/11/200 relativa all’adeguatezza del valore economico rispetto al costo del lavoro ed ai costi della sicurezza;

· Decreto del Ministero del Lavoro 07/11/2001, pubblicato sulla G.U. n. 273 del 23/11/2001, a determinazione del costo del lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e multiservizi;

· Circolare del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 22 settembre 1997 n. 3420/C, ad oggetto: “Disciplina delle attività di pulizia. Legge n. 82 del 1994 e D.M.

7 luglio 1997, n. 274”;

· D.Lgs. 626/94 e successive modifiche;

· D.P.C.M. 13 marzo 1999, n. 117;

· Prescrizioni contenute nella lettera invito e nel capitolato d’oneri;

· Norme del Codice Civile, per tutto quanto non previsto;

· Ogni altra disposizione di legge vigente in materia che integri e modifichi tutte quelle sopra citate;

ha come oggetto, tra le varie attività di pulizia, disinfezione etc……., anche il servizio di trasporto e custodia salme.

Il servizio è attivato a chiamata ogni qualvolta si verifica un decesso.

La salma viene trasportata presso l’obitorio con mezzo di proprietà della ditta, la quale garantisce la custodia per il tempo di stazionamento della salma e comunque per un periodo compreso dalle ore 8,00 alle ore 20,00.

Il personale impiegato possiede l’autorizzazione prescritta al servizio di necroscopia.

La verifica del servizio è effettuata costantemente dalla Direzione Sanitaria che si avvale dei responsabili delle UU.OO. i quali attraverso la compilazione delle schede di verifica messe a disposizione dalla ditta aggiudicataria e redatte secondo il modello allegato al contratto all’appalto, provvedono a monitorare il corretto svolgimento del servizio.

Le misure di prevenzione della corruzione adottate dall’Istituto sono dettagliate nell’allegato n.2

“Misure di Prevenzione della corruzione”.

Le misure di prevenzione della corruzione adottate dall’Istituto sono dettagliate nell’allegato n.2

“Misure di Prevenzione della corruzione”.