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Attività di selezione, accoglimento, inserimento e tutoraggio delle matricole per la laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia

Vincenzo Majer, Antonio De Pascali

Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Firenze

La presente ricerca ha come obiettivo la riduzione del fenomeno dell’ abbandono degli studi universitari.

Per raggiungere questo obiettivo è stato attivato un articolato processo che pone le radici nelle giornate di Orientamento(primo step) che la Facoltà di Psicologia svolge presso svariate Scuole Medie Superiori, per fornire informazioni riguardo l’ offerta formativa, il profilo culturale e professionale del laureato in Psicologia presso l’ Ateneo Fiorentino e gli sbocchi professionali attuali e futuri. Il secondo step è la selezione degli studenti (max 480), durante la quale viene somministrato un questionario per verificare le conoscenze possedute (tipologia multiple choice), creato ad hoc da una commissione scientifica, per scegliere le persone più idonee per intraprendere il percorso di studio in Scienze e Tecniche di Psicologia.

Il terzo step riguarda l’ accoglimento in entrata delle Matricole, che si esplica nel far conoscere dal vivo la realtà universitaria, tramite incontri collettivi di tipo informativo in cui vengono specificate le attività formative ed il funzionamento del corso di laurea, dal punto di vista didattico e organizzativo; i servizi speciali che vengono offerti agli studenti(Centro Orientamento, Servizio di consulenza psicologica, Sportello di consulenza metodologica e analisi dei dati) ed inoltre le buoni prassi di comportamento da seguire all’ interno del mondo accademico.

Il quarto step riguarda l’ orientamento in itinere, processo attento alle percezioni delle matricole sull’ andamento dell’ anno accademico in corso, e soprattutto ai dati relativi alle carriere universitarie delle matricole(numero esami sostenuti,frequenza) in modo da poter “in itinere” intraprendere azioni di miglioramento per ovviare alle criticità che possono emergere.

Per indagare le percezioni degli studenti è stato somministrato un questionario costruito ad hoc, con risposte chiuse ed aperte.

Questo dato evidenzia un’ alta convinzione di autoefficacia riguardo gli obiettivi che lo studente si pone all’ inizio del percorso universitaria.

Dopo il conseguimento della Laurea Triennale il 91% del campione dichiara di voler continuare la formazione accadamica(Laurea Magistrale, Corso di Perfezionamento, Master) mentre solo 1% afferma di voler trovare subito lavoro.

Questo dato evidenzia come gli stessi studenti si rendono conto della necessità di continuare a intraprendere ulteriori percorsi professionalizzanti per poi entrare nel mondo del lavoro.

Per comprendere quali altre facoltà sono ritenute interessanti dalle “nostre” matricole è stato chiesto di rispondere alla domanda se il risultato del test d’ ingresso fosse risultato negativo, se ed in quale facoltà si sarebbero iscritti.

L’ intero campione si sarebbe iscritto ad un’ altra Facoltà, ed in particolare le iscrizioni sarebbero avvenute presso:

Aggregando i dati è evidente come l’ area delle Scienze Umanistico-Letterarie(43%) risulti la maggiore alternativa all’ area della Psicologia.

E’ stata indagata la conoscenza delle attività dello Psicologo ed i risultati hanno evidenziato come il 90% del campione identifichi la professione di psicologo

esclusivamente con quella dello psicologo clinico, trascurando le altre figure professionali psicologiche, per quali in aggiunta è presente una maggiore offerta di lavoro, come per lo psicologo del lavoro, lo psicologo nei contesti scoltastici, come risulta da precedenti ricerche svolte da Bosio e Lozza(2009) sullo sviluppo delle professioni psicologiche.

Bosio, Lozza, 2009 La confusione riguardo la professione dello Psicologo , è ulteriormente confermata dalla conoscenza delle aree tematiche pertinenti, come si nota dalla seguente tabella, dove non vengono nemmeno citate alcune aree core come la gestione di contesti organizzativi , l’orientamento professionale, counseling, etc.

dell’ Ordine degli Psicologi con quelle dello Psicologo e/o di un Ricercatore di Psicologia, oppure non ha idea di che cosa possa essere.

I dubbi e le carenti informazioni avranno il modo ed il tempo di essere affrontati duranti le lezioni, dato il confortante risultato sull’ intenzione di frequenza alle lezioni(il 95% del campione ha dichiarato di voler partecipare alle lezioni nella misura tra il 100%- 75%)prima che le stesse avessero inizio.

A distanza di 3 mesi, alla fine delle lezioni e poco prima della sessione d’ esame, è stato svolto un follow-up(campione 60 matricole,70% femmine, 30% maschi) in cui è stato chiesto alle matricole se avessero rifatto la scelta di iscriversi alla Facoltà di Psicologia(Si 91%, No 9%), indicando le motivazioni della conferma o meno dell’ iscrizione.

Le motivazioni che spingerebbero a iscriversi nuovamente sono l’ interesse per le materie oggetto di studio(80%) , la possibilità di aiutare le persone(24%) ,il desiderio di diventare uno Psicologo(20%) ed infine l’ aiutare se stessi(8%).

Le motivazioni che sono state dichiarate a favore di un abbandono della facoltà di Psicologia risultano essere principalmente le difficoltà nello studio(32%) e l’ incerto futuro lavorativo(28%).

La frequenza effettivamente svolta durante le lezioni nella misura del 100%-75% è scesa dal 95%(intenzione iniziale) al 75%.

Pochi giorni prima dell’ inizio della sessione d’ esame la percezione sul numero di esami che verranno superati resta invariata(71% dichiara più di un esame).

Le intenzioni per il futuro post-lauream triennale sono ferme sull’ investimento in un ulteriore formazione accademica(95%).

Dopo la fine delle lezioni, la precedente identificazione dello psicologo esclusivamente con la figura dello psicologo clinico, viene leggermente modificata in favore dello psicologo del lavoro(9%), psicologo nella scuola(6%), riabilitatore cognitivo(6%) e psicologo dello sviluppo e dell’ educazione (6%).

Le aree tematiche di cui si occupa la Psicologia tendono ad aumentare , infatti compare l’ orientamento professionale(22%) , l’ empowerment(18%) , lo sport(10%), le organizzazioni(9%).

Questo risultato è un effetto dell’ aver seguito le lezioni e studiato i testi accademici, che hanno ampliato le conoscenze iniziali delle matricole, eccessivamente fossilizzate su alcuni aspetti della psicologia.

Nella parte finale del follow-up è stato chiesto quale fossero i punti di forza e di debolezza dell’ esperienza universitaria.

Tra gli aspetti positivi sono presenti le materie oggetto di studio(55%), una crescita culturale(30%), che potrebbere essere un effetto del venire a conoscenza di un nuovo e specialistico sapere , le relazioni tra pari(18%) ed infine il rapporto con i docenti(12%). Le note dolienti sono rappresentate dal carico di materiale che deve essere studiato per sostenere un esame(60%), dalla struttura nella quale vengono svolte le lezioni(35%) e dall’ organizzazione generale dell’ università (22%).

Le iniziali intenzioni di sostenere più di 2 esami, non hanno trovato un reale riscontro(37% del numero di matricole totali non ha sostenuto esami).

In conclusione la media della soddisfazione generale per l’ esperienza vissuta in questo momento si attesta attorno ad un valore di 7,5(scala likert da 1 ,totalmente insoddisfatto, a 10,totalmente soddisfatto).

Le fonti di maggiore soddisfazione sono la qualità dell’ insegnamento(48%), la preparazione dei docenti(45%).

Le maggiori criticità sono la struttura universitaria(70%) e alcune caratteristiche degli esami(45%) quali carico didattico, assenza prove intermedie ed eccessiva distanza tra gli appelli.

I dati elaborati sono stati presentati e discussi durante due incontri con le matricole, in modo da avere ulteriori spunti di riflessione ed interpretazione dei fenomeni indagati. Il successivo step del percorso di tutoraggio, riguarda gli incontri personalizzati con gli studenti inattivi(gli studenti che non hanno sostenuto alcun esame, 157 nella prima sessione d’ esame ) in modo da comprendere le difficoltà incontrate e trovare nuove soluzioni, che prendono in considerazione anche la possibilità di iscrizione presso un’ altra facoltà(entro la fine di Marzo nell’ Ateneo Fiorentino è possibile cambiare Facoltà senza alcuna mora e/o ulteriore pagamento).

L’ ultimo step è l’ orientamento in uscita, che è caratterizzato sia dall’ illustrazione delle modalità e procedure di effettuazione del tirocinio post-lauream,per l'iscrizione all'albo professionale, sia dall’ informare lo studente sulle prospettive occupazionali per l’inserimento nel mondo del lavoro , favorendone l’ ingresso tramite stage presso strutture convenzionate all’ interno del Progetto” Alta formazione PRO.ATE.FI” (finanziato dalla Regione Toscana).

Favretto G., Majer V. (1990), Premessa, in: Favretto G., Majer V. (a cura di), Laurearsi

in psicologia. 10 anni di ricerca sui laureati in psicologia a Padova, F. Angeli,

Milano

Ponzio G., (2007). Stato e sviluppo della professione psicologica: l’ Osservatorio mercato del lavoro per un approccio strategico, Le ricerche dell’ Osservatorio Mercato del Lavoro, FrancoAngeli, Milano.