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L’attività svolta all’interno dell’Istituto Penale Minorile L’Istitut

Nel documento Relazione delle attività Anno 2014 (pagine 186-190)

o Penale Minor

mento, dimissioni. Per ciascuna di esse sono individuati peculiari obiettivi ed attività/interventi Le attività svolte all’interno dell’Istituto sono le seguenti.

Istruzione scolastica. Si è consolidata la collaborazione con il Centro Permanente Istruzione Adulti. Per il 2014 è stata assicurata la presenza di 4 insegnanti per il conseguimento della licen-za media (italiano – matematica e scienze – inglese – tecnologia e musica) e di una alfabetizlicen-za- alfabetizza-trice per ragazzi stranieri che necessitano degli elementi di base della lingua italiana. Nel corso dell’anno scolastico 2013/14, il 49% degli 89 minori che anno fatto ingresso in IPM, ha frequen-tato il corso scolastico: risultano dunque 55 i ragazzi iscritti di cui 89% stranieri e il restante italiani. Hanno conseguito il diploma di licenza media 4 ragazzi, numero basso che dipende dal breve periodo di permanenza in IPM, da motivi giudiziari e cambio di misure cautelari.

Corsi di formazione. Nel 2014 si è concluso il biennio di finanziamento provinciale per i corsi di ristorazione e di carpenteria edile. Per il finanziamento 2015, si attende di conoscere, nell’ambito della ridefinizione delle competenze degli Enti pubblici territoriali locali in atto, l’individuazione funzionale degli Uffici che sovraintenderanno alla materia. Per motivi or-ganizzativi e di sicurezza interna la presenza degli iscritti ai due corsi non supera 9 ragazzi a corso, con continuità e impegno molto positivo. Nel campo della ristorazione 3 minori hanno avuto la possibilità di effettuare degli stage all’esterno del carcere, grazie all’attestato relativo alle competenze acquisite da parte degli enti formatori.

Per 4 ragazzi detenuti con pena definitiva è stato possibile approntare un programma di lavoro e di formazione all’esterno del carcere: presso la mensa della caserma ufficiali dell’esercito, pres-so la mensa dell’Antoniano, prespres-so la comunità il Piccolo Principe.

Per 40 minori è stato preparato e approvato un progetto da sottoporre all’attenzione del Tribu-nale in occasione del processo peTribu-nale relativo a misure alternative al carcere (inserimento in comunità e messa alla prova).

Attività religiosa. Si è stabilizzata la presenza del cappellano di religione cristiana, che celebra la Messa tutte le domeniche affiancato da volontari. Data la volontà espressa da un gruppo di minori, si sta considerando l’opportunità, per il prossimo anno, di prendere contatti con il

Cen-La funzione di vig

tro Islamico per la collaborazione con figure di fede musulmana.

Attività sportiva. La UISP provinciale con 4 istruttori sportivi assicura la presenza giornaliera di attività sportive. Nel periodo estivo si svolgono partite di calcio con squadre esterne. La par-tecipazione dei ragazzi è numerosa.

Attività svolte dai volontari. Le due organizzazioni di volontariato operanti in IPM (U.V.a.P.Ass.a. e Altro Diritto) svolgono interventi educativi e di tempo libero nelle giornate di sabato e domenica, giorni in cui si fermano tutte le altre attività programmate. Sono coinvolti e partecipano alle attività proposte tutti i minori presenti divisi in due gruppi.

Si è concluso il progetto “Liberiamo i diritti, impariamo a conoscere i nostri doveri”, proposto dall’associazione U.V.a.P.Ass.a. che ha visto come protagonisti i ragazzi ristretti all’IPM e gli ospiti della Comunità ministeriale e che si è articolato nel corso del 2013 in quattro incontri tematici alla presenza di esperti, preceduti da attività ludico-formative sui temi del lavoro, del diritto di cittadinanza e permanenza sul territorio, dei diritti e doveri dei minori nella conven-zione ONU, dei diritti dei minori oggetto di procedimento penale. Il relativo opuscolo è già stato redatto e revisionato da parte dell’Ufficio del Garante; subordinatamente al nulla osta e alla collaborazione dell’Amministrazione penitenziaria, se ne prevede la distribuzione in più lingue, con traduzione in arabo a cura dell’Associazione.

Teatro del Pratello, diretto dal maestro Paolo Billi, organizza, con cadenza annuale, spettacoli teatrali all’interno dell’istituto e della comunità con la compagnia del Pratello, composta da ragazzi sia delle residenze del CGM che da studenti degli Istituti superiori e Università; labo-ratori propedeutici per la costruzione dello spettacolo come scenotecnica, labolabo-ratori di teatro-scrittura, movimento e video; corsi di teatro, lettura e scrittura presso gli istituti superiori con il progetto Dialoghi; progetto di teatro civile; progetti speciali in collaborazione con altri istitu-zioni culturali della città.

Le attività teatrali 2014 rivolte ai minori in carico ai servizi di Giustizia Minorile si sono arti-colate da gennaio a dicembre con continuità, coinvolgendo complessivamente circa 40 ragazzi.

L’Istituto Penale Minor

Elemento fondamentale di innovazione del programma 2014 del Teatro del Pratello è stata la costituzione di una nuova compagnia, la Compagnia OUT Pratello, che coinvolge continuati-vamente i minori dell’Area Penale Esterna (USSM, Comunità, ragazzi con misure alternative al carcere) e che si affianca alla storica formazione della Compagnia IN Pratello, formata da ragazzi dell’IPM. Questo ha permesso di dare continuità ai percorsi dei ragazzi, molti dei quali hanno partecipato a più progetti e a più spettacoli, frequentando le attività teatrali per periodi spesso lunghi, fino a 8-12 mesi.

Le attività teatrali del 2014 si sono articolate nei seguenti progetti.

» Dialoghi sull’ascolto, da novembre 2013 a maggio 2014, ha coinvolto i minori dell’Area Penale Esterna, studenti di Istituti Superiori di Bologna e regione, giovani di centri di aggregazione giovanile.

» Progetto speciale Voci, da ottobre 2013 a aprile 2014, co-prodotto con l’Istituto Parri e la Università Primo Levi,ha coinvolto studenti di Istituti Superiori, minori dell’Area Penale Esterna, anziani dell’Università Primo Levi, cittadini di ogni età.

» Teatro Comunità, laboratori di scenografia e di teatro con i minori dell’Area Penale Esterna per la realizzazione di tre spettacoli estivi: L’histoire du soldat in occasione del-la Festa deldel-la musica del 21 giugno nell’ambito deldel-la manifestazione 24 Ore Suonate;

La serva padrona in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale e Le Bonheur, presentato in occasione della Rassegna estiva cantieri di felicità, agosto/settembre 2014 all’interno di Bè Bologna Estate.

» Chiamatemi Ismaele - Progetto Compagnia In Pratello, da settembre a novembre 2014, con attività rivolte ai minori ristretti in IPM e con l’ingresso delle scuole superiori in carcere in occasione di sei prove aperte in IPM.

» Chiamatemi Ismaele - Progetto Compagnia Out Pratello, da ottobre a dicembre 2014, con attività rivolte ai minori dell’Area Penale Esterna, con il debutto e le repliche dello Spettacolo al teatro Arena del Sole di Bologna.

Considerata la netta preponderanza di popolazione straniera ristretta nelle residenze del

La funzione di vig

CGM, si è evidenziata la necessità di percorsi formativi volti ad evitare il rischio di vivere con-dizioni di marginalità e illegalità appena usciti, oltre alla necessità di una “presa in carico” dei minori soprattutto stranieri non accompagnati.

Questa specifica problematica ha orientato l’Ufficio del Garante a sottoscrivere, nell’ottobre 2013, un apposito Protocollo d’intesa con il Direttore del CGM, volto ad assicurare il massimo supporto possibile per la risoluzione di problemi legati al tema dell’immigrazione e della relati-va legislazione al fine di garantire reali percorsi di inserimento per i detenuti stranieri.

La relazione di sintesi sull’esito della sperimentazione nell’ambito del protocollo per l’attività di consulenza presso il CGM-BOLOGNA a pagina 209.

La direttrice dei Servizi sociali minori, Teresa Sirimarco, ha espresso apprezzamento per l’attivi-tà di consulenza in questione, sottolineando che la stessa si è esplicata non solo nei confronti dei singoli casi ma anche in termini di aggiornamento e formazione giuridica al personale tecnico.

Il suddetto Protocollo sarà dunque rinnovato, data, tra l’altro, la positiva volontà espressa in tal senso da parte della direttrice del CGM, Silvia Mei, in linea con il precedente direttore, Paolo Attardo, avvicendato in corso d’anno.

Il Centro di Prima Accoglienza (C.P.A.) è una struttura residenziale dell’Amministrazione della Giustizia Minorile che ospita temporaneamente minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento sino all’udienza di convalida che deve aver luogo entro 96 ore dall’arresto, fermo o accompagnamento, assicurando la custodia del minore.

Con la collaborazione degli altri Servizi dell’Amministrazione o di quelli del territorio, assicu-rano all’Autorità Giudiziaria una prima consulenza tecnica sul caso e ai minori ospitati acco-glienza, informazione, sostegno e chiarificazione, preparandone anche le dimissioni e curan-done il rientro in famiglia o l’eventuale invio ad altre strutture. Gli educatori del C.P.A. possono inoltre attuare l’accompagnamento educativo nel corso delle misure cautelari non detentive.

Nel documento Relazione delle attività Anno 2014 (pagine 186-190)