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Casa Circondariale di Ravenna

Nel documento Relazione delle attività Anno 2014 (pagine 149-156)

La funzione di vig

Gli eventi sul e in carcere. La Garante ha partecipato all’incontro pubblico del 17 febbraio 2014

“Verso l’umanizzazione della pena: il punto sulla situazione carceraria”, tenutosi nell’abito di una seduta di commissione consiliare a cui erano presenti il Sindaco di Ravenna, il Provvedi-tore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, il Prefetto, il QuesProvvedi-tore, l’Assessora alle poli-tiche sociali, la Direttrice della Casa Circondariale.

La Garante, nel settembre 2014, ha assistito alla rappresentazione messa in scena dal regista Beppe Aurilia presso il cortile passeggi della Casa Circondariale di Ravenna, “Dante entra in carcere - L’Amore”, nell’ambito delle celebrazioni di “Ravenna per Dante”, con il coinvolgimento dei detenuti della Casa Circondariale, gli studenti del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Ra-venna, il coro di voci bianche “Ludus Vocalis” ed il gruppo gospel “Bless the Lord”, e grande partecipazione da parte della società esterna.

Detenuti italiani e stranieri presenti al 31.12.2014

Casa Circondar

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Comunicato del 14/02/2014

Carceri. La Garante regionale dei detenuti lunedì 17 febbraio visita la Casa Circondariale di Ravenna.

La Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Desi Bruno, nella mattinata di lunedì 17 febbraio si recherà nuovamente a visitare la Casa Circon-dariale di Ravenna, (in via Port’Aurea 57). Dopo la visita effettuata il 4 ottobre scorso, Bruno intende tra l’altro verificare con quali modalità siano state applicate le indicazioni per “l’uma-nizzazione della pena” riportate nella nota del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, trasmessa nel luglio scorso anche a seguito della sentenza della Corte Europea

Detenuti ammessi alla semilibertà/art. 21 O.P.

dei diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per le condizioni di detenzione riscontrate nel sistema carcerario. Nella nota, tra l’altro, si prevede per i detenuti “non pericolosi” un amplia-mento degli orari di apertura delle celle fino a 8 ore e più con un corrispondente auamplia-mento delle attività nelle quali possono essere coinvolti, la separazione degli imputati dai condannati in via definitiva e anche l’istituzione di una sezione per detenuti prossimi alla scarcerazione. Al termi-ne della visita Bruno effettuerà i colloqui con i detenuti che termi-ne hanno fatto richiesta. Nel pome-riggio, sempre a Ravenna, dalle ore 16.30, nella sede del Comune, la Garante parteciperà ad una iniziativa pubblica sui temi dell’umanizzazione delle pena e delle condizioni delle carceri che vede come relatori Carmela De Lorenzo, direttrice della casa circondariale di Ravenna, Pietro Buffa, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, e Giovanna Piaia, assessore alle politiche sociali del Comune di Ravenna.

18/02/2014

Estratto da www.ravennatoday.it

Si è svolto ieri in municipio l’incontro pubblico dal titolo “Verso l’umanizzazione della pena:

il punto sulla situazione carceraria” alla presenza del sindaco Fabrizio Matteucci, del Prefetto Fulvio della Rocca, del questore Mario Mondelli, dell’assessora alle politiche sociali Giovanna Piaia, della direttrice del carcere di Ravenna Carmela Di Lorenzo, del presidente Idio Baldrati e dei componenti della commissione consiliare 2, e da rappresentanti del mondo del volontariato che a vario titolo si occupano della condizione dei carcerati e di disagio sociale.

Il tema dell’incontro è stato affrontato dal provveditore regionale dell’amministrazione peniten-ziaria, Pietro Buffa, e dalla Garante regionale delle persone private della libertà personale Desi Bruno dopo l’intervento di apertura del sindaco. Il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Pietro Buffa ha affrontato il tema sotto il profilo giuridico costituzionale indican-do nel rispetto della innata dignità delle persone l’obiettivo delle iniziative che, gradualmente, si stanno mettendo in campo per migliorare il clima relazionale dentro le carceri, come ad esem-pio le esperienze lavorative di pubblica utilità. È questa una delle condizioni che, se sviluppata, consentirebbe al detenuto di recuperare la socialità a partire dalla percezione dell’esistere degli

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altri, attenuando il sentimento di isolamento e alienazione che caratterizza la vita in cella. Per tale ragione il provveditore Buffa ha citato il protocollo siglato di recente fra il presidente della Regione Vasco Errani e il ministero della Giustizia che prevede fondi e azioni significative per migliorare la condizione carceraria.

La Garante Desi Bruno entrando nel merito della situazione del carcere di Ravenna, dopo averlo visitato, ha affermato che, seppur in sovraffollamento, è tra le situazioni meno proble-matiche della regione soprattutto dal punto di vista delle relazioni con la direzione e il per-sonale di custodia. L’aspetto più critico che viene denunciato dagli stessi detenuti è il ritardo con cui vengono decise le istanze da parte del giudice di Sorveglianza. La garante ha invitato a continuare la strada intrapresa di raccordo fra istituzioni locali, volontariato e direzione carceraria, per le attività già avviate con i lavori di pubblica utilità (pulizia delle spiagge) e del laboratorio di pasticceria che sta per nascere in via Port’Aurea.

Un aspetto questo che è stato rimarcato anche dal prefetto Fulvio della Rocca che ha auspicato uno sviluppo delle iniziative in tale direzione come opportunità di redimersi offerta a coloro che stanno scontando la pena. “La grande sinergia tra carcere e città - ha detto l’assessora Piaia che ha presieduto l’incontro - è incrementata da una proficua collaborazione tra Direzione, Polizia Penitenziaria, Comune e Volontariato. Su tutto il sistema carcerario pende comunque la condanna di Strasburgo per il trattamento inumano e degradante e sono concessi all’Italia ancora pochi mesi per evitare il pesante sanzionamento pecuniario”.

Per il sindaco, “la detenzione in carcere deve essere limitata ai reati più gravi mentre vanno incrementate le pene alternative, le pene pecuniarie e interdittive, gli strumenti risarcitori e conciliativi”.

Comunicato del 23/09/2014 Ristretti Orizzonti

La Garante regionale dei detenuti, Desi Bruno, sabato sera, ha assistito alla rappresentazione

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messa in scena dal regista Beppe Aurilia presso il cortile passeggi della Casa Circondariale di Ravenna, “Dante entra in carcere - L’Amore”, nell’ambito delle celebrazioni di “Ravenna per Dante”, con il coinvolgimento dei detenuti della Casa Circondariale, gli studenti del Liceo Clas-sico “Dante Alighieri” di Ravenna, il coro di voci bianche “Ludus Vocalis” ed il gruppo gospel

“Bless the lord”. È il terzo anno che, grazie all’iniziativa e all’impegno della direttrice Carmela De Lorenzo, ed alla sinergica collaborazione di tutto lo staff dell’istituto, con spettacoli in cui i detenuti sono nella veste di protagonisti, il carcere si apre alla comunità cittadina.

L’esperimento risulta più che riuscito, peraltro migliorando di edizione in edizione. Importante la risposta del pubblico che ha partecipato numeroso all’evento, con una decisa vicinanza da parte del mondo istituzionale (tra gli altri, il sindaco, il prefetto, il presidente del consiglio provinciale, assessori e consiglieri comunali), ed anche con i familiari dei detenuti-attori nella platea. Hanno recitato sullo stesso palco detenuti, studenti del liceo e bambini, creando un’at-mosfera particolarmente gradevole e coinvolgente.

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Nel documento Relazione delle attività Anno 2014 (pagine 149-156)