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La legge n.10/1991 introduce la figura del “responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia”, comunemente noto come Energy Manager, e stabilisce che entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) per il settore industriale, e a 1.000 tep per il settore civile e terziario debbano comunicare al Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato il nominativo del tecnico responsabile dell’uso dell’energia.

In una successiva Circolare del Ministero dell’Economia e Industria (MICA) del 2 marzo 1992 si rende altresì obbligatoria la nomina per gli Enti Pubblici anche non economici. L’incarico di responsabile dell’energia implica la raccolta e l’analisi dei dati sui consumi energetici, nonché promozione dell’uso efficiente dell’energia all’interno della propria struttura. L’Energy Manager è un soggetto che ha seguito studi in specifici, ha un’esperienza pluriennale nel settore in cui opera la propria Organizzazione, è in grado di sviluppare progetti di massima per gli impianti termici con le relative valutazioni economiche.

L’università di Pisa ha l’esigenza di rendere efficienti edifici e strutture dal punto di vista energetico attraverso una gestione indirizzata alla razionalizzazione e al risparmio dell’energia che comporta una ricaduta positiva sul bilancio dell’ente. Inoltre intende promuovere e migliorare l’immagine dell’Ateneo grazie all’attuazione di una gestione delle risorse improntata al rispetto dell’ambiente e allo “sviluppo sostenibile”, nonché alla sensibilizzazione e all’educazione ambientale.

3.1 Energy manager dell’ Università di Pisa

Una delle principali azioni dell’Energy Manager è quella relativa alla predisposizione del bilancio energetico sulla base del quale proporre interventi e procedure per promuovere una più efficace e razionale utilizzazione dell’energia, in funzione anche dei parametri economici e degli usi finali.

Esso ha perciò il compito di supporto al decisore in merito all’effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti.

maggiormente soggetti ad essere migliorati.

Al fine di raggiungere questi obbiettivi uno strumento valido è la diagnosi energetica. La diagnosi energetica si pone l’obiettivo di capire in che modo l’energia viene utilizzata, quali sono le cause degli eventuali sprechi ed eventualmente quali interventi possono essere suggeriti, ossia un piano energetico che valuti non solo la fattibilità tecnica ma anche e soprattutto quella economica delle azioni proposte.

La diagnosi energetica di un edificio è un insieme sistematico di rilievo, raccolta ed analisi dei parametri relativi ai consumi specifici e alle condizioni di esercizio dell’edificio e dai suoi impianti definibile come una "valutazione tecnico-economica dei flussi di energia". I suoi obiettivi sono quelli di:

• definire il bilancio energetico dell’edificio;

• individuare gli interventi di riqualificazione tecnologica;

• valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economiche;

• migliorare le condizioni di comfort e di sicurezza;

• ridurre le spese di gestione.

Lo strumento principale per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione energetica è l’audit energetico: si tratta di un’analisi approfondita condotta attraverso sopralluoghi presso le varie unità e l’esame di documenti. Vengono raccolti i dati di consumo e i costi energetici ed inoltre dati sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere, acqua (potenza, fabbisogno/consumo orario, fattore di utilizzo, ore di lavoro, ecc.). Su questa base si procede nella ricostruzione dei modelli energetici. Da tali modelli sarà possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei consumi per tipo di utilizzo (illuminazione, condizionamento, freddo per processo e per condizionamento, aria compressa, altri servizi, aree di processo), per centro di costo, per cabina elettrica e per reparto, per fascia oraria e stagionale. La situazione energetica, così inquadrata, viene analizzata criticamente e confrontata con parametri medi di consumo al fine di individuare interventi migliorativi per la riduzione dei consumi e dei costi e la valutazione preliminare di fattibilità tecnico-economica. Gli interventi possono essere così classificati:

• modifica contratti di fornitura energia;

• migliore gestione degli impianti, compresa la modulazione dei carichi;

• modifiche agli impianti esistenti;

• nuovi impianti.

Degli interventi individuati viene data una valutazione preliminare di fattibilità tecnico- economica e se necessario si procede ad uno studio di fattibilità, in particolare nel caso di nuovi impianti (ad esempio, impianti di cogenerazione).

In quest'ottica, nella fase di analisi vengono individuati interventi riguardo a:

• ristrutturazione edilizia e/o impiantistica;

• coibentazioni;

• sostituzione di componenti al fine di ottimizzare il rendimento;

• impianti di cogenerazione.

I vantaggi che si possono ottenere sono:

• Valutazione puntuale dell'efficienza energetica;

• Individuazione di interventi implementativi;

• Risparmio energetico;

• riduzione dei costi nel medio-lungo termine.

L’Energy Manager dell’Ateneo di Pisa vuole creare un archivio degli edifici di proprietà dell’ Università, per avere uno strumento di monitoraggio e di supporto decisionale finalizzato alla realizzazione di interventi di retrofit e upgrading sugli edifici.

In particolare è sorta l’esigenza di avere un archivio riguardante gli edifici che comprenda oltre ai disegni (piante, prospetti, sezioni, ecc.) anche i dati necessari per il calcolo del fabbisogno d’energia per il riscaldamento e raffrescamento, quelli per la caratterizzazione dell’edificio e i dati necessari per il calcolo dei vari rendimenti. In una seconda fase questi dati potranno essere inseriti in un software che permetterà di effettuare calcoli guidati per la diagnosi e certificazione energetica.

Essendo il parco edifici dell’Ateneo molto vasto è necessario creare una sintesi descrittiva di ciascun immobile, che può essere organizzata come una sorta di “libretto”, in cui sono raccolti i vari elementi edilizi ed impiantistici di rilievo per la diagnosi energetica e i risultati provenienti dalla modellazione termo-fisica sviluppata mediante software.

La corretta descrizione degli elementi suddetti è subordinata ad un corretto rilievo delle informazioni necessarie. Per questo si è pensato di costruire delle schede di rilievo dati opportunamente strutturate, tenendo conto delle normative nazionali in materia di risparmio energetico nell’edilizia e delle disposizioni tecniche, siano uno strumento utile per facilitare i sopralluoghi negli immobili, e per l’applicazione di tali dati nei software di calcolo commerciali. Le schede saranno progettate per ricavare indicazioni sulle misure da prendere per migliorare l’efficienza energetica, emerse in fase di sopralluogo.

3.1.1 Caratteristiche generali delle schede

• Facilità di compilazione per il tecnico che deve svolgere i rilievi

• Completezza e chiarezza delle informazioni e dei dati raccolti, in modo che gli elementi inseriti siano non fraintendibili e sufficienti per ottenere il quadro descrittivo completo dell’oggetto che si sta schedando

• Devono essere user friendly per operatori diversi dal tecnico che ha redatto il “libretto”, in modo da semplificare dal punto di vista funzionale e gestionale l’utilizzo delle informazioni raccolte;

• Possibilità di essere aggiornate raccogliendo gli interventi che vengono eseguiti nel corso del tempo, in maniera tale di aver sempre a disposizione la descrizione dello stato attuale;

Alle schede che compongono il “libretto” sono richieste quindi la completezza descrittiva e la facilità d’uso in sede di raccolta dati, la facilità d’uso successiva per ricavarne informazioni per determinate applicazioni.

Le schede devono, quindi, essere ottimizzate per gli elementi seguenti:

• Completezza descrittiva dei dati da inserire in rispondenza alle normative nazionale e alle disposizioni tecniche.

• Praticità e chiara modalità d’uso per l’operatore in fase di inserimento dei dati

• Capacità di evidenziare aspetti rilevanti in fase di sopralluogo, sulla gestione e la manutenzione del sistema edificio-impianto.

• Versatilità nell’applicazione dei dati su software commerciali.

L’intento è quello di creare delle schede in cui si reallizza un’integrazione efficiente di questi quattro punti di vista. Successivamente ad una costruzione preliminare è possibile prevedere modifiche alla loro struttura che mirano a questo obiettivo, in base all’esperienza maturata dagli operatori durante la raccolta e l’elaborazione dei dati.