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10/C Manutenzione e Gestione

IMPIANTO ELETTRICO Zone e Local

9. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE FUTURE.

Per poter sviluppare strategie di efficientamento su edifici esistenti, è necessario sottoporre i fabbricati e gli impianti tecnici che li servono ad una diagnosi energetica, che, mettendo in evidenza le inefficienze, diventa un concreto strumento di supporto al decisore per stabilire gli interventi migliorativi da implementare.

Un audit energetico è un lavoro che presenta le seguenti fasi:

• Raccolta dei dati riguardanti i consumi energetici desumibili dalle bollette;

• Rilievo di dati e di informazioni per l’accurata caratterizzazione del sistema edificio-impianto

• Costruzione del modello termo-fisico e simulazione

• Formulazione di proposte di interventi corredate da uno studio di fattibilità tecnico- economica.

Il lavoro sviluppato si focalizza sulla prima fase dell’audit energetico. Il rilievo dei dati e la loro organizzazione è di fondamentale importanza per sviluppare una corretta diagnosi energetica. Per questo motivo si è pensato di creare delle schede di rilievo dati per facilitare l’esecuzione dei sopralluoghi visivi e l’utilizzo dei dati raccolti su software commerciali.

Lo sviluppo delle schede è stato anticipato da uno studio delle normative tecniche di calcolo relative ai consumi energetici dell’edilizia, atto a comprendere quali fossero le informazioni ed i dati di input necessari per la diagnosi energetica.

Per ciò che riguarda la valutazione di carichi termici le schede fanno riferimento principalmente alla norma UNI TS 11300 – 1, per la determinazione delle trasmittanze termiche delle strutture opache e delle superfici trasparenti, dei carichi dovuti all’infiltrazioni di aria e alla ventilazione.

Per il calcolo del rendimento di produzione di energia termica per la climatizzazione invernale, si è invece fatto riferimento principalmente alla noma UNI TS 11300 – 2, che fornisce un approccio chiaro per il calcolo dei rendimenti medi stagionali per i sottosistemi dell’impianto di riscaldamento.

La manutenzione è un elemento importante per l’efficienza degli edifici degli impianti, per questo si è pensato di inserire nelle schede di rilievo indicazioni sulle possibili attività manutentive da svolgere. La norma UNI 8364 fornisce una serie di azioni di controllo visivo che possono essere realizzate per valutare lo stato dei sistemi di condizionamento. Tuttavia molte delle attività indicate nella norma non possono essere svolte durante un sopralluogo visivo, sia per ragioni di tempo che per motivi di competenza dell’operatore. Per questo motivo sono state selezionate le azioni di monitoraggio indicate nella norma che riguardassero aspetti energeticamente rilevanti e fossero facilmente realizzabili durante il rilievo dei dati.

Le schede, oltre alla rispondenza alle normative, sono state create tenendo conto delle caratteristiche degli edifici Universitari ed anche del tipo di diagnosi energetica che si intende realizzare:

• Metodologia 1: certificazione energetica dell’edificio, con l’analisi che si spinge fino alla modellazione termica dei singoli locali;

• Metodologia 2: diagnosi energetica che prevede l’analisi delle unità funzionali presenti all’interno dell’edificio fino alla caratterizzazione delle zone termiche, per poter sviluppare obiettivi di performance basati sulle specificità di ciascuna unità. Mentre nella prima metodologia è necessario raccogliere informazioni su tutte le strutture murarie dell’edificio compresi i divisori interni, nella seconda ci si limita a caratterizzare l’involucro edilizio delle zone termiche, ovvero classificando solo le strutture che si affacciano all’esterno o su locali non riscaldati.

Per entrambe le metodologie sono state sviluppate schede comuni in cui sono raccolti gli elementi impiantistici ed edilizi, mentre si diversificano nelle ultime due schede in quanto le diagnosi hanno finalità diverse. L’idea di base alla classificazione è quella di individuare ciascun elemento con un nome e un codice e di raccogliere tutte le informazioni necessarie sulla scheda. Successivamente alla prima fase del rilievo dati, gli elementi edilizi classificati andranno a comporre i locali e le zone dell’edificio.

I moduli di rilievo dati comuni ad entrambe le metodologie sono:

• Modulo 1: Dati generali dell’edificio;

• Modulo 2: Tamponamenti verticali;

• Modulo 3: Finestre e Porte;

• Modulo 4: moduli;

• Modulo 5: Ponti termici lineari;

• Modulo 6: tamponamenti orizzontali, suddivisa in coperture, interpiani e basamenti;

• Modulo 7: Aggetti .

Per la certificazione energetica (analisi 1.) sono state sviluppate le seguenti schede

• Modulo 8: Zone

• Modulo 9: locali

Per l’analisi di tipo 2. sono state sviluppate le seguenti schede:

• Modulo 8: Unità Funzionali

Il Test delle schede è stato eseguito durante il sopralluogo dell’Edificio E del complesso Ex Marzotto, sede della Segreteria della Facoltà di Scienze Fisiche e Naturali. Questo edificio non presenta molte unità funzionali al suo interno e perciò si è sviluppato il test delle schede per la Metodologia di tipo 1. La logistica del sopralluogo ha visto uno studio preliminare dell’edificio su piante e prospetti progettuali, permettendo la pre- classificazione degli elementi semplificando il lavoro da svolgere sul campo.

Al termine del sopralluogo si sono evidenziate alcune modifiche da apportare alle schede di piccola entità, in quanto è stata verificata la bontà della struttura logica per la gestione delle informazioni raccolte. Si è ritenuto necessario creare una scheda aggiuntiva Modulo 10 “Gestione e Manutenzione del Sistema edificio –impianto” in cui si intende metter in evidenza le inefficienze immediatamente rilevabili.

La fase successiva del lavoro ha riguardato l’applicazione dei dati raccolti sulle schede su software commerciali. Si sono scelte due tipologie di pacchetti differenti:

• EdilClima EC 501: che esegue i calcoli e le verifiche secondo normativa;

• EnergyPlus: motore di calcolo che permette la simulazione termo-fisica dell’edificio durante i transitori.

L’applicazione dei dati su EdilClima si è rivelata molto semplice e proficua, non sono da rilevare modifiche da apportare alle schede.

L’utilizzo delle informazioni raccolte su Energy Plus ha invece rivelato alcune difficoltà, sia per la comprensione della logica di funzionamento del software, sia per la grande quantità di dati che richiede. Infatti, più che suggerire modifiche da apportare alle schede, è consigliabile una conoscenza approfondita del software e successivamente lo sviluppo di schede in base all’esperienza maturata nel suo utilizzo.

9.1 Prospettive future

L’opportunità dell’utilizzo di schede di rilevazione dati per l’effettuazione dei sopralluoghi visivi si è rivelata una scelta proficua, sia in termini di semplificazione del lavoro che di risparmio di tempo in termini di ore-uomo. Le schede permettono ad operatori diversi da chi ha realizzato il sopralluogo di utilizzare in modo corretto i dati raccolti, soprattutto nell’applicazione su software di uso comune per i calcoli termo fisici degli edifici. E’ da considerare comunque, visto l’interesse crescente, la creazione ad hoc per software che simulano in transitorio gli edifici, per i particolari dati da inserire. Altre modifiche da apportare in futuro alle schede saranno determinate dall’emanazione di nuove disposizioni di calcolo: infatti è in attesa la pubblicazione della norma UNI TS 11300 – 3 che introdurrà limiti di efficienza per la climatizzazione estiva.

APPENDICE A

Nelle pagine seguenti sono riportati alcuni disegni architettonici e strutturali dell’edificio E del complesso “ex Marzotto”, le schede di rilievo dati compilate durante il sopralluogo, e le fotografie effettuate. Le schede sono frutto di alcune modifiche apportate durante il sopralluogo. La versione finale delle schede è riportata nell’Appendice C.

Le figure dalla 1 alla 8 sono architettoniche (prospetti e piante) completi di quotatura. Le figure dalla 9 alla 13 sono strutturali, in particolare vi sono rappresentate le sezioni complete di quotatura.

Le ultime figure, dalla 14 alla 16, rappresentano le piante dell’edificio in cui sono stati riportati i codici che si riferiscono ai tamponamenti e alle finestre classificati nelle schede di sopralluogo. Sulle piante di ogni piano sono inoltre rappresentate le suddivisioni dei locali con i relativi codici e la loro denominazione.