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Presenza dei soci nel territorio italiano

4) La prima fase del progetto e le difficoltà incontrate

4.2 L’avvio del progetto

Il progetto Buona Strada è quindi partito, inizialmente, con un sistema di sondaggio pubblicizzato sul sito ufficiale della FNAS, con lo scopo di catturare l’attenzione del pubblico e fargli capire che qualcosa, all’interno della Federazione, stava cambiando. La fase iniziale del progetto, prevedeva la creazione di due canali di comunicazione principali:

 Pagina Facebook: in cui pubblicare post per rimandare direttamente al sito

 Sito Web: il sito, sotto forma di blog, raccoglie le notizie pubblicate e ospita la pagina con il questionario.

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Seguendo questa linea editoriale, scopo di questi strumenti era quello di cercare di offrire agli utenti dei contenuti, sotto forma di articoli, che riguardassero principalmente tre argomenti:

A chi ci rivolgiamo Contenuto post Cronologia103 Informazioni sullo

sviluppo del progetto e sul suo stato

Alla community, ai followers

A che punto siamo con il progetto? ? Informazioni sui progetti di collaborazione arte di strada/cittadini

A tutti gli interessati (anche chi non fa parte della community)

Articoli, news, notizie sui progetti già svolti nelle varie realtà cittadine.

?

Invito all’azione A tutti Cosa possiamo fare

noi cittadini per l’arte di strada?

?

Come si legge nel piano editoriale del progetto inizialmente puntiamo a un flusso di

informazioni da trasmettere attraverso post su Facebook per catalizzare l’attenzione e coinvolgere il pubblico in questo progetto. Puntiamo a raccogliere una community di sostenitori i quali sono chiamati, innanzitutto, a leggere le nostre notizie, a condividerle.

Puntiamo, inoltre, a rimandare al sito buonastrada.net e a indurre gli utenti a compilare il questionario e a leggere la pagina relativa al progetto104.Nel corso del mio tirocinio ho avuto modo di occuparmi di questa prima fase del progetto, aprendo

103 All’interno del piano editoriale non era stata stabilita una cronologia per la pubblicazione degli

articoli e dei post

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la pagina Facebook e sviluppando il sito web105. Mi sono inoltre occupata della

redazione e della ricerca del materiale per la pubblicazione e della scrittura di articoli e post.

La pagina Facebook è stata aperta il 5 ottobre 2016 e il primo post è stato pubblicato il giorno dopo. Questo rimanda direttamente al sito buonastrada.net, aperto in concomitanza con la pagina FB, e invita gli utenti a compilare il questionario. Sicuramente quest’invito all’azione rivolto agli utenti è stato prematuro, in quanto la pagina non aveva ancora alcun followers106.

105 Il sito buonastrada.net, disponibile online fino al 31/05/2017, è stato sviluppato con un template

di WordPress

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Il 14 Ottobre si ha la pubblicazione del secondo post, che rimanda alla pagina del sito della FNAS in cui vengono spiegate le finalità del progetto, e il 17 il terzo, sempre con una finalità informativa, contenente la mia intervista all’ideatore del progetto Roberto Cargnelli107.

Da questo momento viene pubblicato un articolo al giorno contenete: news sul mondo dell’arte di strada, su singole manifestazioni e iniziative a livello locale108, e

interviste109. 107http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/articolo1.html 108http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/sbocc.html http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/aggiungi_un_posto.html http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/strati_festival.html 109http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/matite_clavette.html

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Le notizie vengono reperite su internet utilizzando Google Alert. Gli argomenti principali di ricerca e riferimento sono stati:

 Arte di strada e artisti di strada

 Progetti nei singoli comuni per la valorizzazione dell’arte di strada

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In questo modo, si puntava l’attenzione su progetti che rispecchiassero gli obiettivi di Buona Strada, mostrando dei modelli già esistenti a titolo esemplificativo: questo è il progetto Buona Strada e questo è ciò che ci piacerebbe realizzare. Tale scelta ha mostrato tutti i suoi limiti proprio perché non rispondente alle logiche del content marketing e dello storytelling che prevedono di mettere al centro ciò che interessa all’utente.

A suscitare il primo commento negativo nei confronti del progetto Buona Strada è stato questo articolo, pubblicato il 21 ottobre 2016

Nell’articolo110 si racconta l’esperienza di una manifestazione palermitana,

organizzata dal Comune, per la riqualifica del mercato locale. Seppur la notizia risultasse coerente con il progetto Buona Strada, tuttavia era stato tralasciato il contesto della città di Palermo111 che, da una parte, sfruttava gli artisti di strada come

risorsa e, dall’altra, aveva verso di loro una politica di repressione112.

110http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/ballaro_busker.html

111 L’attività degli artisti di strada, infatti risultava vietata a Palermo prima dell’Ordinanza Comunale

del 13 dicembre 2016

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/12/13/news/via_libera_agli_artisti_di_strada_nuove_re gole_per_musicisti_e_saltimbanchi-154038153/

112 Come testimonia il movimento Libera il Cappello, nato proprio con lo scopo di salvaguardare gli

artisti di strada di Palermo. https://eleonoralele1.wordpress.com/2016/10/25/artista-di-strada- risorsa-per-palermo-o-abusivo-da-reprimere/

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All’interno del sito web non era e non è tutt’ora permesso lasciare commenti ai singoli articoli con lo scopo di utilizzare come canale di comunicazione unicamente la Pagina Facebook. Nel piano editoriale non era stato stabilito come gestire eventuali commenti negativi ai post che venivano man mano pubblicati, quindi si è deciso, sul momento, di riconsiderare la situazione e rispondere con un nuovo articolo, pubblicato i 31 ottobre113.

113http://giove.isti.cnr.it/demo/buonastrada/blog/articoli/non_solo_ballaro.html

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