Obiettivo:attrarre giovani eccellenze nei centri di ricerca del Sud nell’ottica di sviluppare e potenziare carriere indipen-denti e rafforzare le relazioni scientifiche internazionali.
Risorse: 4 milioni di euro
Modalità: dal 2015 il bando si rivolge direttamente ai ricercatori che svolgono la propria attività all’estero o in Italia (al di fuori delle regioni di intervento della Fondazione), ai quali è stata data la possibilità di elaborare la proposta di ricerca indipendente e di individuare un centro di ricerca del Meridione presso cui realizzarla.
La Fondazione sostiene progetti di ricerca scientifica applicata, dalla forte valenza innovativa, capaci di individuare soluzioni concrete in campo tecnologico, energetico, nanotecnologico, ICT, agroalimentare, biomedico, farmaceutico, diagnostico e nello studio e conservazione dei beni culturali o ambientali. Con l’obiettivo di apportare competenze specifiche e generare un arricchimento delle relazioni scientifiche internazionali del Mezzogiorno, è stato considerato positivamente il coinvolgimento di altri enti di ricerca, inclusi parchi tecnologici e scientifici, distretti tecnologici e uni-versità ed enti di terzo settore.
Stato dell’arte: in risposta all’iniziativa sono pervenute 41 proposte, di cui 27 ammesse alla fase di valutazione.
• 14 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 4.000.000 (una media di circa 285 mila euro a iniziativa).
• È la Puglia la regione con il maggior numero di progetti selezionati e risorse conferite (5 su Bari e 2 su Lecce);
segue la Sardegna con 3 proposte che interessano l‘Università di Cagliari. Infine, 2 progetti saranno realizzati in Campania a Napoli, 1 in Calabria a Catanzaro e 1 in Sicilia a Palermo.
• 4 operano nel settore dell’ambiente (per un totale di circa 1,1 milioni di euro assegnati); 5 afferiscono all’area medicina (1,3 milioni di euro); 5 riguardano il settore tecnico-ingegneristico (1,6 milioni di euro).
• Coinvolti 40 centri di ricerca italiani e stranieri.
• Tra le attività previste si va dallo sviluppo di un muscolo artificiale 3D interamente in vitro per il contrasto alla distrofia muscolare, allo studio del prototipo di una nuova macchina PET con ridotte radiazioni per i pazienti per la rilevazione precoce dei tumori.; dalla creazione della prima biobanca italiana per analizzare i disturbi da uso di sostanze e porre le basi per trattamenti personalizzati, alla ricerca per ottimizzare lo scavo meccanizzato delle gallerie per l’infrastrutturazione dell’Appennino meridionale. Inoltre, un progetto riguarda il monitorag-gio più accurato dei fenomeni di cambiamento globale della superficie terrestre attraverso l’integrazione di di-verse metodologie per il telerilevamento. Di particolare interesse anche la ricerca per la riduzione dell’impatto degli inquinanti nello smaltimento delle marmitte, favorendo al contempo il recupero di metalli preziosi, così come lo studio per individuare nuovi obiettivi terapeutici per l’osteoartrite, malattia disabilitante che colpisce prevalentemente la popolazione del Sud.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.
Referente
scientifico Titolo Host Institution Localizzazione Contributo (€)
Cappellari Ornella Optogenetic engineered artificial muscle
Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ - Dipartimento di Farmacia,
Scienze del farmaco Puglia 250.000
Corral Villa Maria
Paulina BLUEPHARMA: OMICS approach
for marine drug discovery Università di Napoli Federico II –
Dipartimento di Biologia Campania 360.000
Di Stasio
Fran-cesco Electrically Driven Single Photon
Sources Based on Novel Materials CNR - Istituto di Nanotecnologia
(NANOTEC) di Lecce Puglia 350.000*
Funari Valerio MATCHER Stazione Zoologica Anton Dohrn
di Napoli Campania 270.000
Grattieri Matteo Rethinking water quality moni-toring: distributed microbial pho-to-bioelectrochemical sensors
Università degli Studi di Bari ‘Aldo
Moro’ - Dipartimento di Chimica Puglia 320.000
Losacco Nunzio TUN-X - Scavo meccanizzato di gal-lerie in formazioni strutturalmente complesse
Politecnico di Bari - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECh)
Puglia 290.000
Montinaro Fran-cesco
BIO-SUD, a BIObank for Substance Use Disorders in Apulia: looking at genomes toward a personalized medicine approach
Università degli Studi di Bari ‘Aldo
Moro’ - Dipartimento di Biologia Puglia 375.000
Nascetti Andrea del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECh)
Puglia 285.000
Piras Cristian
Valorizzazione e sostenibilità delle produzioni animali tipiche: me-todi omici per la tracciabilità e la valorizzazione dei prodotti lattiero caseari calabresi
Università degli Studi ‘Magna Græcia’ di Catanzaro -
Dipartimen-to di Scienze della Salute Calabria 179.000
Romano Daniele Demenza Network Università del Salento - Diparti-mento di Storia, Società e Studi
sull’Uomo - Psicologia Puglia 256.000
Scilabra Simone
Dario iRhom2: a new therapeutic target
in osteoarthritis Fondazione Ri.MED Sicilia 115.000
Tarantino Walter GRAnular matter for
NEuromor-phic COmputing (GRANECO) Università degli Studi di Cagliari -
Dipartimento di Fisica Sardegna 310.000
Wada Masayuki A Liquid Argon Positron Emission
Tomography (LArPET) Scanner Università degli Studi di Cagliari -
Dipartimento di Fisica Sardegna 340.000
*I contributi assegnati sono stati revocati per rinuncia da parte dei ricercatori
Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.
CALABRIA
Il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, ospiterà il progetto di ricerca Valorizzazione e sostenibilità delle produzioni animali tipiche: metodi omici per la tracciabilità e la va-lorizzazione dei prodotti lattiero caseari calabresi presentato dal Dott. Cristian Piras, 38 anni, ricercatore presso l’Università di Reading (UK). La ricerca si pone l’obiettivo di sviluppare un metodo rapido per la caratterizzazione del be-nessere della vacca podolica e della capra nicastrese, della qualità e della tracciabilità dei prodotti derivati. Il progetto intende creare una biobanca di pellets batterici a partire da campioni di latte.
CAMPANIA
La Dott.ssa.ssa Maria Paulina Corral Villa - 36 anni, di nazionalità equadoriana e occupata finora presso l’Università di Siviglia (Spagna) - attraverso il progetto BLUEPHARMA: OMICS approach for marine drug discovery intende produrre nuovi composti di piombo a partire da microorganismi marini al fine di realizzare nuovi farmaci che affrontino il pro-blema dell’antibiotico-resistenza e offrano nuove terapie per la cura di diverse patologie. Il progetto, realizzato presso
il Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, si basa sullo sfruttamento di 10 ceppi bioattivi i cui estratti hanno dimostrato attività antitumorali, antimicrobiche, antiparassitarie, antiossidanti e antimicotiche in vitro.
Presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il Dott. Valerio Funari, 32 anni, proveniente dall’Università di Bologna, condurrà la ricerca MATCHER per la bioestrazione di metalli e altre materie prime preziose da marmitte ca-talitiche esauste attraverso metodi idrometallurgici. Oltre a sviluppare conoscenze di ricerca di base e industriale per il trattamento di rifiuti speciali, la ricerca intende fornire informazioni utili per allungare il ciclo di vita delle marmitte.
Il progetto si caratterizza per la stretta collaborazione tra l’host institution e l’Istituto delle Scienze Marine del CNR (ISMAR) presso cui il ricercatore è stato stabilmente impiegato.
PUGLIA
Il progetto di ricerca Optogenetic engineered artificial muscle verrà realizzato presso il Dipartimento di Farmacia e Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro dalla Dott.ssa Ornella Cappellari, 35 anni, prece-dentemente impiegata presso l’Università di Manchester (UK). La ricercatrice intende sviluppare un muscolo artificiale 3D interamente in vitro, come base per la modellizzazione della Distrofia Muscolare di Duchenne e per lo studio di test farmacologici utili all’individuazione di terapie personalizzate di cura della malattia. L’utilizzo di tecniche innovative consente al muscolo artificiale di contrarsi se sottoposto a stimolo luminoso simulandone la funzionalità.
Il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ospiterà il progetto di ricerca Rethin-king water quality monitoring: distributed microbial photo-bioelectrochemical sensors condotto dal Dott. Matteo Grattieri, 30 anni, finora impiegato presso l’Università dello Utah, Salt Lake City (USA). La ricerca introduce nuove tecni-che di monitoraggio dell’inquinamento in ambienti acquatici. In particolare, verrà realizzato un prototipo di biosensore fotoelettrochimico - basato sull’utilizzo di microorganismi fotosintentici denominati purple bacteria - che non richiede connessione ad un alimentatore di corrente e che consente la rilevazione distribuita costante su larga scala di situazioni di pericolo contaminanti.
Presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Dott. Francesco Montinaro - 34 anni proveniente dall’Università di Tartu (Estonia) – sarà alla guida del progetto BIO-SUD, a BIObank for substance use disorders in Apulia: looking at genomes toward a personalized medicine approach. La ricerca intende esaminare il grado di correlazione tra caratteristiche genetiche e dipendenze ponendo le basi per lo sviluppo di trattamenti tera-peutici e farmacologici delle tossicodipendenze personalizzati, attraverso la creazione in Puglia della prima biobanca italiana per i disturbi da uso di sostanze. È prevista l’analisi di un campione di 3 mila persone.
Il progetto TUN-X - Scavo meccanizzato di gallerie in formazioni strutturalmente complesse verrà realizzato presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari dal Dott.
Nunzio Losacco, 41 anni, precedentemente impiegato presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Il progetto ha l’obiettivo di ottimizzare lo scavo meccanizzato di gallerie in formazioni geomorfologiche strutturalmente comples-se, caratteristiche dell’Appennino meridionale. La modellizzazione numerica sviluppata si applica alla realizzazione di infrastrutture a forte sviluppo lineare (linee ferroviarie ad alta velocità, autostrade, acquedotti). In particolare, il mo-nitoraggio della tecnica di scavo meccanizzato sarà sperimentato con opere in corso di realizzazione quali la tratta ferroviaria Napoli-Bari.
Il Dott. Andrea Nascetti, 38 anni, già legato al Royal Institute of Technology, Stoccolma (Svezia), condurrà una ricerca dal titolo EO4SDG - Earth observation for sustainable development goals: big data analytics for monitoring global land changes phenomena presso lo stesso Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari. La ricerca, che utilizza megadati per monitorare fenomeni di cambiamento globale a livello della superficie terrestre in contesto urbano, si pone l’obiettivo di sviluppare nuove metodologie per sfruttare l’integrazione di immagini satellitari ad alta risoluzione multispettrali e radar attraverso tecniche di apprendimento automatico.
Il progetto di ricerca Demenza Network - che si pone l’obiettivo di analizzare e comparare i diversi metodi di valutazio-ne del decadimento cognitivo utilizzati in Puglia e Basilicata per identificare gli strumenti migliori, ottimizzare e unifor-mare il processo di valutazione - verrà condotto dal Dott. Daniele Romano, 34 anni, presso il gruppo di Psicologia del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento. Il ricercatore ha fino ad oggi svolto la sua attività di ricerca all’Università Bicocca di Milano. La creazione di un protocollo diagnostico condiviso è funzionale al miglioramento dell’iter diagnostico.
SARDEGNA
Il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Cagliari ospiterà due progetti: GRAnular matter for NEuro-morphic COmputing (GRANECO) condotto dal Dott. Walter Tarantino, 37 anni, precedentemente impiegato al Po-litecnico Federale di Zurigo – ETH (Svizzera); A Liquid Argon Positron Emission Tomography (LArPET) Scanner del Dott. Masayuki Wada - 36 anni, precedentemente ricercatore dell’Università di Princeton (USA) e affiliato all’AstroCent:
Particle Astrophysics Science and Technology Center di Varsavia (Polonia). Il primo progetto studia un nuovo tipo di hardware che imita l’attività computazionale del cervello umano, utilizzando materiali granulari nanostrutturati con specifiche caratteristiche elettriche prodotti con la tecnica SCBD (supersonic cluster beam deposition) che consentono di investigare tecnologie alternative a quelle basate sul silicio. Il secondo progetto di ricerca ha l’obiettivo di sviluppare il prototipo di una nuova macchina PET per la rilevazione precoce dei tumori. Il sistema PET proposto è basato sulla let-tura di argon liquido mediante fotomoltiplicatori di silicio. Questo sistema diagnostico, associato a una buona risoluzio-ne temporale, consente di acquisire immagini di alta qualità con dosi estremamente basse di radiazioni per i pazienti, rivelandosi particolarmente adatto alla diagnostica sui bambini.
SICILIA
Il Dott. Simone Dario Scilabra, 37 anni, precedentemente ricercatore presso il German Center for Neurodegenerative Diseases (DZNE), Monaco (Germania), con la sua ricerca dal titolo iRhom2: a new therapeutic target in osteoarthritis punta a dimostrare l’ipotesi che la disattivazione della proteina iRhom2 sia benefica per il trattamento dell’osteoartrite.
Il progetto, ospitato dalla Fondazione Ri.MED a Palermo, intende sviluppare un anticorpo inibitorio dell’iRhom2 con l’o-biettivo di generare una molecola per il trattamento della malattia. L’osteoartrite è una malattia disabilitante non curabile che colpisce oltre 10 milioni di persone in Italia, prevalentemente al Sud con un’incidenza superiore alla media europea.