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Premessa: il percorso di attuazione della missione

I criteri che ispirano l’azione della Fondazione sono strettamente collegati all’obiettivo di infrastrutturazione sociale e messa in rete dei soggetti operanti nei territori delle regioni meridionali, nella convinzione che la condizione essenziale per lo sviluppo di una comunità sia il rafforzamento e la crescita del suo capitale sociale. Il percorso di infrastrutturazio-ne sociale parte proprio dal coinvolgimento degli attori che operano in un determinato territorio: a partire dalle orga-nizzazioni del terzo settore, che decidono di mettere le proprie competenze a disposizione della comunità, fungendo da catalizzatori ed aggregando soggetti di natura diversa, si può favorire la creazione di sinergie che inneschino processi di sviluppo.

La traduzione della missione della Fondazione in azioni avviene attraverso una sequenza organica di passaggi istituzio-nali e operativi, che vede coinvolti gli Organi della Fondazione e la sua struttura organizzativa:

• l’attuazione dei programmi previsti nei documenti programmatici;

• l’applicazione dei criteri generali di indirizzo nei bandi e negli inviti pubblicati dalla Fondazione;

• la traduzione dei criteri in “griglie” di valutazione dei progetti;

• la selezione dei progetti per il finanziamento sulla base dei criteri di “esemplarità”;

• la realizzazione dei progetti in coerenza con gli obiettivi previsti;

• la verifica dell’impatto e degli effetti dell’azione della Fondazione sul territorio (es. in termini di numerosità e tipologie delle organizzazioni coinvolte, diffusione delle azioni sul territorio, destinatari dei progetti, ecc).

3.1. L’Attività Istituzionale 2019

La Fondazione ha rafforzato il proprio sostegno al processo di infrastrutturazione sociale nelle regioni del Mezzogior-no, sia promuovendo nuove iniziative in linea con i documenti programmatici approvati, che consolidando il sostegno alle linee di intervento già avviate precedentemente.

Le risorse a disposizione per il 2019 ammontano a 23,84 milioni di euro e comprendono sia le risorse che residuano da esercizi precedenti che le nuove allocazioni.

Linee di intervento previste Risorse allocate

Bando Volontariato per aree interne 3,50 3,50

Sviluppo Locale 3 3

Totale risorse disponibili per il 2019 16,29 23,84

In relazione alle linee di intervento previste nel “Documento programmatico annuale” per il 2019, la Fondazione ha pubblicato il Bando Beni Confiscati volto a sostenere interventi di valorizzazione di beni confiscati attraverso l’avvio di nuove attività di economia sociale. Nell’ambito del bando sono stati sostenuti 7 progetti. Sempre sul tema dei beni confiscati, nel corso dell’anno la Fondazione ha pubblicato il Bando Terra di lavoro vero dedicato alla presentazione di proposte di valorizzazione di un fondo agricolo incolto confiscato alla camorra nel comune di Cancello ed Arnone (CE), in risposta al quale è stata finanziato un progetto.

Rispetto ai Bandi Innovativi, la Fondazione ha pubblicato l’Iniziativa Carceri, per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei detenuti, nell’ambito della quale sono stati finanziati 8 progetti.

In relazione al tema del capitale umano, è stato completato il processo di selezione relativamente al Bando Brains to South, per attrarre talenti nei centri e nelle università meridionali, che ha portato al sostegno di 14 progetti.

Con il Bando Storico-artistico e culturale, pubblicato nel 2017 e volto a recuperare e valorizzare i beni culturali inutiliz-zati al Sud, sono stati finanziati 7 progetti.

Rispetto all’ambito di intervento relativo al volontariato, la Fondazione ha pubblicato il Bando Volontariato per aree interne volto a rafforzare il ruolo delle “reti locali” di volontariato per contrastare fenomeni di esclusione sociale nelle

TOTALE

25 beni culturali inutilizzati, 102 beni confiscati e 57 aree protette.

Interventi in 46 istituti di pena con 1.000 detenuti coinvolti.

50 MILA volontari “attivati” nelle iniziative finanziate.

aree interne del Sud Italia lontane dai servizi essenziali. In risposta al bando sono pervenute 83 proposte la cui valuta-zione era ancora in corso a fine anno.

È proseguita nel 2019 la sperimentazione delle Iniziative in Cofinanziamento in collaborazione con altri enti erogatori, tese a produrre un effetto “leva” e a determinare un maggior afflusso di risorse per progetti di infrastrutturazione socia-le al Sud. Nell’ambito di questa linea di intervento sono state finanziate 12 iniziative.

In collaborazione con altri enti finanziatori sono state inoltre sostenute 5 progettualità a valere sul bando B circular, fight climate change! promosso dalla Fondazione punto.sud e 3 interventi a valere sul bando OSO-Ogni Sport Oltre promosso dalla Fondazione Vodafone Italia.

Infine, è stato pubblicato il bando Biblioteche e comunità per la valorizzazione di biblioteche pubbliche in collaborazio-ne con il Centro per il Libro e la Lettura che ha portato al finanziamento di 11 iniziative.

Nel corso dell’anno la Fondazione ha confermato la realizzazione di partnership istituzionali, ovvero collaborazioni con enti che operano sia a livello nazionale che internazionale in ambiti di azione comuni. Rientrano in questa linea di in-tervento le iniziative Funder 35, Never Alone’(Minori Stranieri Non Accompagnati) ed Emergenza migranti – Soccorsi in mare/prima accoglienza.

È stato completato il processo di valutazione delle proposte pervenute in risposta al bando Artigianato, promosso in col-laborazione con l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze (OMA) e volto a sostenere alcune eccellenze della tradizione artigiana meridionale che stanno scomparendo, che ha portato al finanziamento di 3 progetti.

Nel corso dell’anno è stata, inoltre, sostenuta in collaborazione con altre fondazioni un’iniziativa volta a sperimentare esperienze di teatro in carcere ed è stata rinnovata la collaborazione con la Commissione Fullbright per favorire gli scambi accademici tra Italia e Stati Uniti.

Sono proseguite le iniziative di Sviluppo Locale nell’area di Guspini ed Arbus (VS) in Sardegna ed è stato avviato un pro-cesso di sviluppo locale in Calabria che prevede la progettazione di due macro-interventi da parte delle organizzazioni di terzo settore attive nelle diverse province.

È stato rinnovato l’intervento FQTS - Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale.

La Fondazione ha continuato l’accompagnamento alle sei Fondazioni di comunità avviate negli anni precedenti.

Nell’ambito delle Iniziative di comunicazione, sono stati assegnati 3 nuovi contributi.

La Fondazione ha concesso contributi ad altre 12 iniziative, prevalentemente a supporto di attività del Terzo settore e per interventi su tematiche direttamente collegate alle proprie iniziative istituzionali.

Oltre a sostenere la fase di avvio dei nuovi progetti approvati nel corso del 2019, la Fondazione ha continuato ad offrire il proprio sostegno e accompagnamento a tutti i progetti, ai programmi di volontariato e alle iniziative finanziate atti-vate negli anni precedenti e in corso di svolgimento.

Nel corso dell’anno è, infine, proseguita l’azione di supporto finanziario alle organizzazioni del terzo settore che vantano crediti verso la pubblica amministrazione mediante il Fondo di garanzia gestito da Cooperfidi Italia.

L’insieme delle attività svolte nel corso del 2019 e dei relativi contributi assegnati è di seguito dettagliato:

Iniziativa Proposte

pervenute Iniziative

finanziate Contributi assegnati (€)

Bando Beni confiscati* 47 7 2.367.825

Bando Innovativi – Iniziativa Carceri 88 8 2.339.000

Bando Capitale umano2018 41 14 4.000.000

Bando Storico-artistico e culturale 2017 18 7 3.465.600

Bando Terra di lavoro vero 2 1 300.000

Bando Volontariato per aree interne 83 in corso al 31 dicembre 2019

Totale Progetti 279 37 12.472.425

Progetti in cofinanziamento 13 12 1.970.000

B circular, fight climate change! 2019 5 5 78.000

OSO-Ogni Sport Oltre 2019 8 3 141.000

Totale cofinanziamento 26 20 2.189.000

Bando Artigianato2018 43 4 900.000

Per aspera ad astra 1 1 75.000

Convenzione Fulbright 1 1 300.000

Totale partenariati istituzionali 45 6 1.275.000

Progetti Esemplari 350 63 15.936.425

Fondazioni di comunità - -

-Formazione Quadri Terzo Settore** 1 1 1.144.000

Iniziative di comunicazione 3 3 106.000

Altre iniziative 12 12 336.000

Totale 363 79 17.522.425

*All’iniziativa sono state destinate risorse aggiuntive per un importo complessivo pari ad € 789.235 messe a disposizione da parte di Fondazione Vismara:

l’importo complessivo erogato è stato quindi pari ad € 3.157.100.

** Oltre a 1 mln di euro destinati dal Documento programmatico annuale, sono stati assegnati all’iniziativa ulteriori € 144.000 dal Fondo non dedicato.

Nel corso del 2019 sono state, dunque, finanziate 79 iniziative per risorse complessive pari a 17,52 milioni di euro.

Le organizzazioni complessivamente coinvolte nelle diverse iniziative sono circa 390 tra associazioni, cooperative socia-li, fondazioni, imprese sociasocia-li, enti ecclesiastici, enti pubblici e soggetti privati. L’attivazione di partenariati ha innescato un interessante processo di aggregazione, favorendo la messa in rete di esperienze, competenze e culture differenti.

3.1.1. I Progetti Esemplari Bando Beni confiscati

Obiettivo: valorizzare i beni confiscati alle mafie nelle regioni meridionali con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio sia alla riap-propriazione del bene da parte della comunità di riferimento, sul piano simbolico oltre che in termini di produzione di servizi utili alla collettività.

In Italia su più di 30 mila beni immobili confiscati, oltre 15 mila sono “destinati”, ovvero già assegnati dall’Agenzia nazio-nale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC) agli enti locali. L’82% è localizzato nelle regioni meridionali. Anche per le dimensioni che il fenomeno sta via via assumendo (solo nel 2018 sono stati desti-nati oltre 1.700 immobili nelle regioni del Sud, di cui oltre 1.200 per finalità sociali), i beni confiscati possono costituire una grande opportunità per il consolidamento e lo sviluppo di iniziative di imprenditorialità sociale, su cui costruire modelli socio-economici alternativi e liberi dalle mafie.

La destinazione dei beni confiscati a usi sociali e di pubblica utilità può, e deve, riuscire a produrre effetti importanti sui territori del Mezzogiorno: dalla creazione di lavoro e occupazione, alla riaffermazione del valore etico e civico derivante dalla riappropriazione da parte delle comunità di ciò che le è stato sottratto con la violenza, dal contrasto al disagio sociale e all’emarginazione, al sostegno di minori, famiglie in difficoltà, anziani e tossicodipendenti. I beni confiscati possono, inoltre, contribuire all’integrazione degli immigrati che spesso, in aree a forte infiltrazione mafiosa, sono vit-time del caporalato.

Risorse: 4 milioni di euro, di cui 3 milioni messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e 1 milione di euro da Fon-dazione Vismara

Modalità: il bando è rivolto alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che possono presentare proposte di valorizzazione di beni confiscati già assegnati, prevedendo l’avvio di nuove attività di economia sociale.

Gli interventi devono essere proposti da partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Possono essere, inoltre, coinvolte le istituzioni, le università, la ricerca e il mondo economico.

I partenariati devono dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando.

Stato dell’arte: in risposta al bando sono pervenute 47 proposte, di cui 24 ammissibili ed ammesse alla fase di valu-tazione.

• 7 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 3.157.100 (media di 450 mila euro a iniziativa), di cui circa 790 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Vismara.

• 2 in Campania (province di Salerno e Caserta), 1 in Calabria (provincia di Reggio Calabria), 2 in Sicilia (provincia di Palermo) e 2 in Puglia (province di Foggia e Brindisi).

• Coinvolte complessivamente 50 organizzazioni tra associazioni, cooperative sociali, istituzioni locali, univer-sità.

• I progetti prevedono modalità e ambiti differenti di valorizzazione dei beni: si va dalla conversione di un edifi-cio confiscato alla mafia a Casteldaccia (PA) in un caffè letterario, con area food multietnica e il coinvolgimento di chef stellati e giovani immigrati, alla creazione a Battipaglia (SA) di un supermercato sociale che, oltre alle attività commerciali, realizzerà interventi educativi e di sensibilizzazione. Una villetta confiscata alla camor-ra a Casapesenna (CE) diventerà uno spazio multigenecamor-razionale, con percorsi di sostegno alla genitorialità e consulenza a donne in difficoltà, mentre in centro a Reggio Calabria in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, esattamente al re dei videopoker Campolo, sorgerà un welfare lab con servizi per famiglie, persone in difficoltà e aziende. Sono tre, infine, i progetti di agricoltura sociale bio su terreni confiscati a Polizzi Generosa (PA), a Cerignola (FG) e San Vito dei Normanni (BR).

Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

Titolo progetto Soggetto Responsabile Partnership Regione

d’intervento Contributo (€)

Impronte a Sud - Welfare Lab Macramé Trame solidali nelle terre del sole - Consorzio Cooperative

Sociali di Solidarietà S.C.S. 17 Calabria 356.250

Verbumcaudo Consorzio Agrietica SOC. COOP.

C.S.A. 7 Sicilia 337.500

Social Market La Rada Consorzio di Cooperative

Sociali Società Cooperativa Sociale 6 Campania 360.000

GustaMundo Luna Nuova Società Cooperativa

Sociale 7 Sicilia 371.025

XFARM_Azienda Agricola ‘Manifesto’ Cooperativa Sociale Qualcosa di

Diverso 4 Puglia 371.175

Il fresco profumo della libertà Cooperativa Sociale Altereco 11 Puglia 289.275

GenerAZIONI FRUTTUOSE. Centro

Servizi Intergenerazionale A.P.S. Circolo Letterario MaeditActio 7 Campania 282.600 Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

CALABRIA

La proposta Impronte a Sud - Welfare Lab avvierà, all’interno di un bene confiscato nel centro di Reggio Calabria, un’offerta di servizi rivolti a famiglie, persone in difficoltà ed aziende: sportello informativo e di orientamento al lavoro, CAF, spazio di co-working, servizi di mobilità per anziani e servizi di accompagnamento alle imprese sui temi dell’im-presa responsabile. Inoltre, sarà realizzato un portale per facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie specialistiche e verranno attivati vari laboratori (ricerca sociale, realizzazione arredi e riparazione impianti ed attrezzature). Sono previ-sti 15 tirocini e 8 inserimenti lavorativi, nell’ambito dei lavori di manutenzione domeprevi-stica e dei servizi di assistenza alla persona, all’interno di 4 cooperative partner.

CAMPANIA

Il progetto Social Market intende realizzare, in un bene confiscato nel territorio di Battipaglia (SA), un supermerca-to “sociale” che si caratterizzi anche come ‘polo di comunità’, in cui alle attività commerciali si affiancano interventi educativi e di sensibilizzazione. Si prevede la costituzione di una cooperativa sociale con l’inserimento lavorativo di 6 disoccupati di lungo corso a cui affidare la gestione del supermercato. L’iniziativa ha, inoltre, l’obiettivo di valorizzare il

patrimonio agroalimentare del territorio attraverso la promozione delle produzioni locali di eccellenza e la vendita di prodotti freschi e trasformati, una piccola cucina self-service e uno spazio degustazione.

In provincia di Caserta,il progetto GenerAZIONI FRUTTUOSE. Centro servizi intergenerazionale intende potenziare, in una villetta confiscata a Casapesenna (CE), il preesistente ‘centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura’, trasformandolo in attrattore socio - culturale e spazio multigenerazionale. Nel centro si prevede di attivare interventi di prevenzione primaria e secondaria di situazioni di disagio, percorsi individuali e di gruppo, sportelli di mediazione culturale, sostegno alla genitorialità, consulenza a donne in difficoltà, favorendo il collegamento con i servizi del ter-ritorio. L’idea imprenditoriale è incentrata sulla creazione di una impresa sociale a cui affidare la gestione di un “caffè letterario” in cui sono previsti 5 inserimenti lavorativi.

PUGLIA

Il progetto Il fresco profumo della libertà ha l’obiettivo di potenziare le attività di agricoltura sociale in un terreno confiscato di 8 ettari a Cerignola (FG), mediante la coltivazione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli (ciliegie, uva, zucchine, melanzane, broccoletti) e l’avvio di un’attività di turismo sociale (realizzazione di un piccolo B&B da 3 posti letto). Inoltre, è prevista la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, per favorire l’inclusione sociale di 6 persone in condizioni di difficotà.

A san Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, il progetto XFARM_Azienda agricola ‘Manifesto’ intende trasformare un’azienda agricola di 50 ettari confiscata alla mafia in un’impresa ‘esemplare’ dal punto di vista sociale, ecologico e produttivo. L’attività agricola si baserà sulla rigenerazione del suolo e sulla corretta nutrizione delle piante. Sui terreni dell’azienda verranno realizzati o potenziati un allevamento avicolo biologico, un uliveto, un vigneto e una produzione di leguminose. Si prevede l’uso intensivo di tecnologie digitali per l’ottimizzazione delle coltivazioni (es. sistemi di irri-gazioni collegati a sensori). Nell’ambito del progetto verranno realizzati ‘orti sociali’, attivati servizi di accompagnamen-to turistico al terriaccompagnamen-torio e al bene, creata una scuola di agricoltura organica e rigenerativa e, infine, attivaaccompagnamen-to un fondo per il sostegno di progetti agricoli ad impatto sociale. Il progetto prevede 9 inserimenti lavorativi.

SICILIA

Il progetto GustaMundo prevede la realizzazione di un caffè letterario all’interno di un bene confiscato alla mafia che si trova sul litorale di Casteldaccia (PA). È prevista l’attivazione di un’area food multietnica, per mettere in relazione ‘chef’

stellati con giovani immigrati che si sperimentano in ricette multietniche promuovendo, in tal modo, storia e tradizioni dei paesi di origine. Sarà creato uno spazio dedicato ai bambini con laboratori ludico-ricreativi. Sono previsti 15 percorsi di formazione per donne in difficoltà, 3 delle quali verranno impiegate nelle attività di progetto, mentre le altre saranno inserite presso diverse organizzazioni del territorio.

A Polizzi Generosa (PA) il progetto intende valorizzare il feudo “Verbumcaudo” confiscato alla mafia, attraverso la mes-sa in produzione di 151 ettari di terreni (coltivazioni di origano, pomodori e vigneto), gestiti dalla omonima cooperativa, di cui fanno parte giovani del territorio e in cui si intendono inserire lavorativamente 8 persone con disabilità. Inoltre, è prevista la creazione di una rete stabile tra enti del terzo settore, che gestiscono beni confiscati nel settore agricolo, turistico e artigianale, finalizzata alla promozione e alla vendita dei prodotti agricoli.