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Bando Terra di lavoro vero

Obiettivo: Iniziativa per la valorizzazione di un fondo agricolo incolto confiscato alla camorra nel comune di Cancello ed Arnone (CE).

Con il bando Terra di lavoro vero, la Fondazione CON IL SUD intende sostenere un progetto capace di rimettere a coltura un fondo di 13 ettari, nell’ottica di creare anche opportunità di lavoro per la comunità locale, in particolare per le per-sone in condizioni di difficoltà.

Il bando coniuga due temi e due tipologie di ‘beni comuni’, beni confiscati e terreni incolti, che, al di là del loro impor-tante aspetto simbolico, rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo sociale ed economico.

Risorse: 300.000 euro

Modalità: l’invito è rivolto alle organizzazioni del terzo settore della provincia di Caserta, che possono presentare in qualità di soggetto responsabile proposte di progetto basate sulla rivitalizzazione delle tradizioni legate all’agricoltura e all’allevamento, sulle innovazioni tecnologiche e colturali in grado di favorire sia l’inclusione sociale che nuove op-portunità per i giovani talenti a rischio di esodo.

Il partenariato dovrà prevedere la partecipazione di almeno altri due enti – preferibilmente ma non necessariamente del casertano – di cui almeno uno del Terzo settore e gli altri appartenenti anche al mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.

Le attività da svolgere sul terreno, che sarà dato in concessione gratuita per 10 anni dal comune di Cancello ed Arnone a favore del soggetto responsabile del progetto selezionato, dovranno essere coerenti con le caratteristiche del fondo e oltre alla coltivazione e allevamento potranno essere attività di tipo sociale, artigianale, commerciale, turistico-ricet-tivo, ecc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo.

Stato dell’arte: in risposta al bando sono pervenute 2 proposte, di cui una è stata ammessa al finanziamento

• 1 progetto finanziato per un importo complessivo pari a 300 mila euro.

• Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare il terreno avviando la coltivazione di ortaggi (pomodori, zucchine, fria-rielli, melanzane, zucca, fave e broccoletti) sia all’aperto che all’interno di una serra. Dopo una fase di bonifica e adeguamento del sito, di installazione di un impianto di depurazione dell’acqua, si prevede di avviare le attività agricole (a cicli di rotazione), nonché quelle didattiche e di coinvolgere la comunità. Nel medio periodo si intende realizzare una fattoria didattica, percorsi di turismo responsabile - adibendo una parte del fondo a zona camping - e laboratori per studenti sulla cultura della legalità, sulla sana alimentazione e sull’inclusione sociale. Oltre ad assumere 4 lavoratori stagionali, si prevede di inserire stabilmente 2 persone in condizione di difficoltà.

Iniziativa Carceri

Obiettivo: favorire il reinserimento sociale dei detenuti nella comunità, anche con la finalità di lungo periodo di ridurre i tassi di recidiva.

La Fondazione intende sostenere alcune iniziative ‘esemplari’ che prevedano l’avvio, durante il periodo della detenzio-ne, di esperienze lavorative in grado di dare una reale ed effettiva ‘seconda possibilità’ al detenuto, ritenendo il lavoro componente fondamentale del processo rieducativo.

L’articolo 27 della Costituzione italiana sancisce il principio del ‘finalismo rieducativo della pena’, inteso come creazione dei presupposti necessari a favorire il reinserimento del condannato nella comunità, eliminando o riducendo il pericolo che, una volta in libertà, possa commettere nuovi reati.

La legge di riforma dell’ordinamento penitenziario n.354/75, e le successive modifiche, hanno dato attuazione a questo principio costituzionale, individuando e disciplinando norme, strumenti e modalità per garantire l’effettivo reinseri-mento sociale e lavorativo dei condannati.

La situazione attuale nelle carceri italiane è ancora lontana dal garantire ai condannati un adeguato ed efficace percor-so di integrazione percor-sociale e lavorativa.

Ad oggi, il lavoro ha sofferto nella prassi di una carenza di effettività risultando solo parzialmente efficace. Se da un lato il numero dei detenuti lavoratori è leggermente cresciuto negli anni – passando dai 10.902 (30,74%) del 1991, ai 18.404 (31,95%) del 2017 – dall’altro oltre l’85% dei lavoratori è alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria svolgendo spesso mansioni che non richiedono competenze specifiche e con elevate turnazioni (per permettere a più persone di lavorare). Al Sud tale situazione è ancor più accentuata: solo il 3,7% dei detenuti lavora per soggetti privati esterni.

Rispetto alla possibilità di formarsi e di lavorare in carcere vi sono ancora elevate possibilità di miglioramento – a partire da un maggior impegno da parte di tutti gli attori coinvolti – ma anche ostacoli da superare per poter efficacemente favorire un reinserimento dei detenuti ed evitare un aumento del rischio di recidiva.

Risorse: 2,5 milioni di euro

Modalità:l’iniziativa è rivolta alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che possono presentare proposte di progetto che favoriscano il reinserimento sociale dei detenuti nella comu-nità, anche con il fine di ridurre i tassi di recidiva. Le proposte devono prevedere l’avvio, durante il periodo della deten-zione, di esperienze lavorative in grado di favorire l’integrazione socio-lavorativa del detenuto, ritenendo il lavoro una componente fondamentale del processo rieducativo.

L’inserimento lavorativo potrà avvenire all’interno o all’esterno delle carceri in realtà già consolidate oppure attraverso la costituzione di nuovi soggetti di imprenditorialità sociale. Inoltre, grazie al protocollo di intesa recentemente sotto-scritto dalla Fondazione CON IL SUD con il Ministero della Giustizia e con l’ANCI, le proposte potranno prevedere il coin-volgimento dei detenuti in progetti di pubblica utilità e di volontariato, sempre ai fini del perseguimento dell’obiettivo di integrazione socio-lavorativa.

Stato dell’arte: in risposta all’iniziativa sono pervenute 50 proposte, di cui 32 ammissibili ed ammesse alla fase di valutazione.

• 8 progetti finanziati, per un importo complessivo pari a € 2.339.000 (una media di circa 290 mila euro a iniziativa).

• 3 i progetti in Sicilia (province di Siracusa, Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta), 2 in Campania (entrambi a Napoli); 1 in Calabria (Catanzaro) e 1 in Sardegna (Cagliari). Infine, 1 progetto multiregionale (interessando in Puglia le province di Lecce, Bari, Taranto, Trani; in Basilicata Matera e in Campania Napoli).

• Coinvolti complessivamente 82 organizzazioni tra cui associazioni, cooperative o consorzi, organizzazioni di volontariato, comuni, istituti penitenziari, scuole.

• Coinvolti 273 detenuti (tra cui minori, LGBT, pazienti psichiatrici) in 14 diversi istituti penitenziari e 3 carceri mi-norili del Sud Italia. Interessati anche 5 uffici per l’esecuzione penale esterna e 1 ufficio servizi sociali per minori.

• Tra le attività previste si va dall’avvio di nuove cooperative sociali – anche su desiderio degli stessi detenuti – per la produzione e distribuzione di taralli, dolci, biscotti e altri prodotti da forno (coinvolgendo anche chef stellati); al rafforzamento di realtà imprenditoriali esistenti tra cui una lavanderia, un’impresa specializzata in prodotti da forno e catering, una sartoria sociale; all’inserimento lavorativo in un’azienda profit che lavora nel settore della raccolta dei rifiuti. Gli interventi prevedono, inoltre, percorsi formativi finalizzati all’avvio delle attività d’impresa, servizi di supporto e accompagnamento psicologico e professionale, laboratori artigianali, consulenze legali, interventi a favore dei familiari dei detenuti e lavori di pubblica utilità.

Si riporta, di seguito, l’elenco dei progetti sostenuti.

Titolo progetto Soggetto Responsabile Partnership Regione

d’intervento Contributo (€) FUORI - La vita oltre il carcere L’Arcolaio Cooperativa sociale 6 Sicilia 177.000 Svolta all’Albergheria! Da

Ballarò alle periferie per una

Comunità Riparativa Rigenerazioni Cooperativa sociale 16 Sicilia 355.000

“Mai più dentro” - Progetto di inserimento socio-lavorativo di pazienti psichiatrici detenuti

Litografi Vesuviani Servizi Salute

e Lavoro Cooperativa sociale 9 Campania 240.000

Fuori le mura Prospettiva Futuro Cooperativa

Sociale 14 Sicilia 355.000

LAV(or)ANDO Elan Cooperativa Sociale 8 Sardegna 355.000

Dolce lavoro Associazione Amici con il cuore 5 Calabria 147.000

BIL (Benessere Interno Lordo) - Nuovi modelli di Economia Rigenerativa - 2nd Chance &

Made in Carcere

Officina Creativa Cooperativa

Sociale 17 Interregionale 360.000

Fortunato Comitato Provinciale Arcigay

Antinoo di Napoli 7 Campania 350.000

Segue una breve descrizione dei progetti raggruppati per regione di intervento.

CALABRIA

Il progetto Dolce lavoro intende favorire percorsi di inclusione socio-lavorativa per 10 persone detenute nella Casa Circondariale di Catanzaro, o che beneficiano delle misure alternative, attraverso la creazione di una cooperativa so-ciale di tipo b per la produzione di prodotti dolciari e da forno all’interno della struttura penitenziaria. I prodotti da forno e dolciari realizzati saranno commercializzati sia nel carcere (spaccio interno e bar fruibili anche da dipendenti e familiari dei detenuti) che nel mercato esterno locale, anche attraverso il web.

CAMPANIA

Con il progetto Fortunato si intende offrire nuove opportunità occupazionali ai detenuti della Casa Circondariale di Poggioreale, con particolare attenzione alla popolazione LGBT, attraverso l’avvio di una cooperativa di produzione e distribuzione di taralli napoletani. Si prevede l’assunzione di 6 detenuti in tre anni.

Il progetto Mai più dentro si propone di favorire l’inclusione socio-lavorativa di 10 detenuti con problemi psichiatrici in attività di imprenditoria sociale. Per ognuno dei destinatari, individuati in collaborazione con gli istituti penitenziari e le ASL di competenza, è prevista l’elaborazione di un bilancio delle competenze, la stipula di un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individuale e la formazione in diversi ambiti: serigrafia, grafica pubblicitaria, sartoria artigianale, orticol-tura e arti bianche. Al termine della formazione è prevista l’attivazione di tirocini formativi e l’assunzione da parte delle cooperative partner.

SARDEGNA

LAV(or)ANDO ha l’obiettivo di favorire il recupero sociale e l’inserimento lavorativo di 24 persone sottoposte a prov-vedimenti penali, attraverso il potenziamento di una lavanderia già presente nella Casa Circondariale di Uta. Dopo un periodo di formazione, orientamento e tirocini si prevede l’assunzione all’interno della lavanderia di 12 persone tra i destinatari dell’iniziativa.

SICILIA

Il progetto Svolta all’Albergheria! Da Ballarò alle periferie per una comunità riparativa ha l’obiettivo di avviare per-corsi di reinserimento sociale per detenuti (minori e adulti) presenti nelle strutture penitenziarie di Palermo. È previsto, in particolare, l’ampliamento della realtà imprenditoriale “Cotti in Fragranza”, che interviene sia all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni Malaspina (laboratorio per prodotti da forno), che presso un immobile situato nel centro di Pa-lermo, ‘Casa San Francesco’, dove si realizzano attività di preparazione pasti per catering, eventi privati e mense per persone bisognose. Si intende, da un lato, ampliare i servizi di ristorazione e avviare un’offerta di ricezione turistica (allestimento di 5 camere singole) e, dall’altro, realizzare un nuovo prodotto da commercializzare attraverso la collabo-razione con uno chef 3* Michelin. È prevista l’assunzione di 8 detenuti.

Con FUORI - La vita oltre il carcere si intende favorire l’inclusione socio-lavorativa di 12 persone detenute nella Casa circondariale di Siracusa, potenziando l’attività del biscottificio già esistente (marchio “Dolci evasioni”) con un impianto di pelatura della mandorla che, oltre a permettere nuova occupazione, rappresenterebbe un’innovazione nel processo produttivo funzionale a ottenere nuove commesse.

L’iniziativa Fuori le mura intende favorire il reinserimento sociale e lavorativo di detenuti - in regime ordinario o sot-toposti a misure alternative - presenti in 5 strutture penitenziarie siciliane. Per 90 detenuti è prevista una formazione a distanza in ambito ambientale sul tema della raccolta dei rifiuti, differenziazione, processi di riciclo, tutela ambientale, oltre all’attivazione di laboratori artistici di riciclo e riuso. Previsto anche un tirocinio formativo presso le diverse sedi siciliane dell’azienda partner specializzata nella raccolta di rifiuti, la Dusty srl, con possibile assunzione per 50 detenuti.

INTERREGIONALE

Il progetto BIL (Benessere Interno Lordo) - Nuovi modelli di economia rigenerativa - 2nd Chance & Made in Carce-re si propone di potenziaCarce-re ed estendeCarce-re, in sei diversi territori (Bari, Lecce, Trani, Taranto, Matera, Napoli), il modello strategico ed operativo di “Made in Carcere”. È prevista la creazione di una “Social Academy” e di due piattaforme per migliorare l’efficacia dell’attività di imprenditoria sociale: una per la valutazione del BIL (Benessere Interno Lordo) dei beneficiari diretti e indiretti e un’altra per la gestione e la profilazione dei clienti. Parallelamente a questi interventi di si-stema, si intende avviare dei percorsi di inserimento sociale per 50 detenuti che prevedono orientamento, formazione, tirocinio/stage in ambiti tessile, pasticceria e agricoltura e la successiva stipula di un contratto lavorativo.