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Bookcrossing, Streetbank, MixMax e Zerorelativo

2.5 Il regalo all'interno delle community

2.5.2 Bookcrossing, Streetbank, MixMax e Zerorelativo

Freecycle non è l'unico caso in cui i membri di una piattaforma online si passano beni fisici gratuitamente. Nel precedente capitolo si è accennato brevemente a Bookcrossing, una community nata nel 2001 che accomuna persone appassionate di libri ma contrarie al possesso continuativo di questi ultimi (Corciolani, Dalli, 2014, p. 756). In questo contesto il regalo assume un ruolo importante.

Una delle modalità tramite le quali i membri della community si scambiano i libri, infatti, è il cosiddetto rilascio “into the wild”. Questo rituale, considerato la quintessenza di Bookcrossing, può essere visto come una catena di regali non tradizionali, e consiste nell'abbandonare libri in vari luoghi come bar, stazioni ferroviarie o cinema con la speranza che qualcuno li prenda, li legga, e li rilasci nuovamente (Corciolani e Dalli, 2008, p. 759).

I membri della community registrano i propri libri sul sito, e ottengono BCID univoci (BookCrossing ID) sotto forma di etichette che vengono apposte. Dopo averli “rilasciati”, essi si augurano che i libri siano trovati da qualcuno. In tal caso, la speranza è che i nuovi proprietari segnalino sul sito il ritrovamento (riportando l'etichetta), li leggano e li “rilascino” nuovamente.

Come fanno notare Corciolani e Dalli (2014, p. 765), questo rituale incarna alcune caratteristiche del costrutto del regalo descritto da Belk (2010): quando un individuo trova un libro, esso diventa suo (c'è quindi un passaggio di proprietà); e l'abbandono implica un sacrificio per il vecchio proprietario. Quest'ultimo aspetto è evidente se si considera il fatto che molti bookcrosser ammettono di comprare più copie dei propri libri preferiti così da poterne regalare una e mantenere l'altra (Corciolani e Dalli, 2014, p. 765).

Anche questa community, tuttavia, manifesta alcune importanti differenze dal concetto tradizionale di regalo. In primo luogo, anche in questo caso, si nota l'assenza di una reciprocità negativa o bilanciata.

Chi rilascia un libro “into the wild”, infatti, non si aspetta nessun contraccambio dalla persona

75 L'obbligo della realizzazione di transazioni prive di denaro, chiaramente, allontana Freecycle dal prototipo dello scambio economico.

che trova il libro76. Molti partecipanti affermano che il sistema dovrebbe essere completamente altruistico (Corciolani e Dalli, 2014, p. 765)77. Probabilmente, essi si aspettano che altri membri si comportino al loro stesso modo (Nelson e Radamacher, 2009) rilasciando altri libri, cosicché aumentino le possibilità che anch'essi possano trovarne e usufruirne. Corciolani e Dalli (2014, p. 771) parlano, a tal proposito, di una reciprocità collettiva.

Inoltre, al contrario di quanto succede nel contesto di Freecycle, il rituale “into the wild” di Bookcrossing produce un regalo di tipo impersonale, in quanto “il donatore non sa chi prenderà il libro, e il ricevente non sa chi l'ha lasciato li” (Corciolani e Dalli, 2014, p. 759); anche se tramite le schede dei libri sul sito è possibile, talvolta, ricostruire la storia dei libri, identificando il primo proprietario e i successivi.

Una situazione in cui donatore e beneficiario vengono in contatto nel momento dello scambio del bene è quella che si verifica all'interno della piattaforma non profit inglese Streetbank. Definita da The Times “uno dei 50 siti di cui non puoi fare a meno” (www.streetbank.com/splash?locale=it), Streetbank è diventato nel tempo “uno dei più grandi siti per la condivisione tra vicini al mondo” (www.streetbank.com/about?locale=it).

Nell'aprile 2010 Sam Stephens decise di creare una piattaforma di questo tipo, dopo aver vissuto un'esperienza positiva di condivisione all'interno del suo quartiere di residenza nella West London (www.streetbank.com/about?locale=it; Jeraj, 2012). Ai fini della nostra analisi, Streetbank rappresenta una piattaforma ibrida. Tramite questo sito, infatti, è possibile sia offrire (e richiedere) oggetti in prestito (come vedremo all'interno del paragrafo 2.7), che regalarli (e riceverli in regalo).

L'iscrizione a Streetbank è gratuita. La prima cosa da fare consiste nell'inserire il proprio indirizzo, utile per visualizzare i membri che risiedono nel raggio di alcuni km78. Dopo aver inserito il proprio nome e cognome, il proprio indirizzo e-mail e aver deciso la propria password, viene creato il profilo. A questo punto è possibile fare un annuncio col quale si offre un oggetto al proprio vicinato (Fig. 2.15, pagina successiva)79.

Streetbank invita i propri membri a regalare gli oggetti per aiutare i propri vicini, per contribuire a ridurre la povertà costruendo una community e per dare una seconda vita alle proprie cose inutilizzate. Come Freecycle, questa piattaforma auspica la formazione di comunità più coese, che tendono ad aiutarsi a livello economico e attente alle questioni ambientali.

76 Peraltro, secondo le stime del sito di Bookcrossing, sono pochissimi i libri rilasciati che vengono registrati e rilasciati nuovamente. Per questo motivo sono successivamente emerse nuove modalità per “liberare” i libri. (Corciolani e Dalli, 2014, p. 756).

77 Tuttavia, con la nascita di altri rituali che prevedono l'incontro tra le persone per il passaggio dei libri, Corciolani e Dalli (2008) hanno individuato una categoria di utenti (i “Free-Riders”) che partecipano a Bookcrossing spinti da interessi strettamente personali.

78 Si può optare per un raggio di 1.6 km (1 miglio), 8 km (5 miglia) o 16 km (10 miglia). 79 Ogni utente può altresì fare una richiesta di un oggetto specifico al vicinato.

Denominato originariamente “Lo scambio intelligente”, Mix Max è stato incubato da FAB di Pordenone da ottobre 2012 a gennaio 2013, e ha cominciato a prendere la forma attuale da marzo 2013, ottenendo poi la partnership con i Servizi Sociali territoriali del Comune di Pordenone (La Gazzetta di Itaca, 2014). Definito “il primo sito di ricerca e offerta di oggetti, spazi e servizi completamente gratis” (www.mixmax.it), anch'esso è una community ibrida. Come vedremo nel prosieguo del lavoro, infatti, MixMax favorisce il prestito tra utenti; ma, allo stesso tempo, promuove il regalo di beni e servizi a privati e associazioni (oltre a permettere il baratto asincrono). Il sito spiega che, dopo essersi registrati nel sito, è possibile aiutare persone o enti non profit iscritti regalando oggetti che si ritengono inutili e ingombranti, oppure offrendo loro servizi.

L'utente, infatti, può fare un annuncio in cui offre il proprio bene-servizio in modo gratuito (Fig. 2.16), oppure può rispondere a richieste di aiuto volontario o materiali da parte di scuole ed enti non

profit. Chi è interessato all'oggetto proposto può contattare l'utente che l'ha offerto per concordare i

termini di consegna.

Fig. 2.16. Annuncio di regalo su MixMax (fonte: www.mixmax.it/product/vecchia-stampante-epson)

Come si nota dall'immagine (Fig. 2.16), anche in questo sito vige un sistema di crediti. Ogni utente che offre un bene, infatti, può decidere se richiedere o meno un certo ammontare di crediti80. Nel caso in cui non ne richieda, come in Fig. 2.16, si realizza un regalo; in caso contrario si può verificare un baratto asincrono (primo quadrante della classificazione).

Un ultimo ambito in cui i membri si regalano oggetti è Zerorelativo. In questa piattaforma, già analizzata in modo approfondito parlando del baratto, alcuni utenti, sporadicamente, creano degli annunci in cui offrono gratuitamente beni o servizi. È lo stesso sito che nella descrizione di Zerorelativo afferma:

“Qui puoi metterti in contatto con gli utenti che vogliono barattare, prestare o donare i

loro oggetti o il loro tempo” (www.zerorelativo.it/cos-e-zerorelativo.php).

“Compiere un'azione ad alto valore educativo”, “migliorare la vita degli altri” e “utilizzare meglio i propri spazi” sono alcuni dei concetti che queste ultime due piattaforme italiane affermano, per promuovere il dono tra gli utenti delle community.