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F4 Il concorso: Solar Decathlon Latin America e Carribean Cali December

3.38 BIM, Building information model

Il BIM è una consegna che si deve fare come conclusione della fase di sviluppo del progetto, come conclusione della fase di documentazione della costruzione, e appena prima della competizione. Ogni interazione del BIM deve includere un crescente livello di dettaglio e rifinitura sullo stato di avanzamento. Ogni BIM verrà usato dagli organizzatori per differenti scopi; non sarà revisionato da nessun giurato e in nessun modo reso pubblicamente disponibile nelle diverse consegne. Tutti i disegni devono essere creati in Autodesk Autocad (.DWG) BIM o formati compatibili. Se un Team decide di usare un software differente da Autodesk Autocad, il file dovrà essere convertito in un’estensione e sarà necessario l’invio di entrambi.

88

A

B

C

Residenze Acqua Masterplan scala 1:5.000 Isolati Aree verdi

89

Lione, La confluence

Nizza, Piazza acquatica Parque del Manglar Cartegan De Indias

B

C

A

90

Il progetto urbano nasce dall’analisi del territorio, prendendo in considerazione gli aspetti legati alla preesistenza, alle necessità ed ai bisogni intrinsechi del quartiere esistente e di tutta la parte in via di sviluppo. Primi fra tutti sono stati analizzati gli allineamenti [3.2] e gli assi di

comunicazione principali, cercando per quanto possibile di connettere il quartiere a tutti i punti focali e di interesse del nuovo insediamento; in questo modo si cerca di facilitare e agevolare il collegamento con alcuni dei servizi oggetto di studio inseriti nel masterplan. I principali allineamenti poi hanno dettato la successiva disposizione degli assi che si è mantenuta al fine di creare vie di comunicazione più ordinate e che permettano la visuale per distanze sempre maggiori; in questo modo

risulta più facile l’orientamento e la distribuzione degli isolati[3.3]. Questa

[3.2] mappa allineamenti e

preesistenze

[3.3] mappa distribuzione strade e

91 disposizione permette di creare spazi comuni ricavando monumenti e architetture facilmente individuabili, ampi spazi verdi attrezzati e sistemi per la gestione delle acque efficienti. Le stesse strade principali e secondarie, sono state disegnate secondo uno studio relativo alla ventilazione ed alla risoluzione del problema del ristagno delle acque. La parte progettata più a Nord-ovest, nel periodo delle piogge ed in quello dell’innalzamento della Cienega de la Virgen, si inonda e mantiene questa condizione per alcune settimane l’anno, periodo nel quale molte delle case vengono abbandonate e molti abitanti costretti ad evacuare. Lo studio dei venti nazionali, in diversi periodi l’anno ha permesso di identificare le due correnti principali chiamate “Brisa” e “Viento”, rispettivamente provenienti da Nord-ovest e Sud. La Brisa

[3.4] mappa direzione delle strade

con “brisa”

[3.5] mappa direzione delle strade

con “viento”

[3.6] disegno di ricardo sanchez,

92

deriva da una corrente calda proveniente dal mare dei Caraibi e arriva a Cartagena De Indias in condizioni di umidità abbastanza alta nei mesi

estivi [3.4]. Il Viento derivante da una corrente più fredda proveniente

dal Brasile, invece raggiunge la città nei mesi invernali [3.5]. Queste

due correnti di ventilazione, se gestite correttamente all’interno delle strade urbane, permettono una più veloce evacuazione delle acque ed

un’ attenuazione del calore nella fase più acuta [3.6]. In questo modo

parte dei parallelismi trovano ragion d’essere, intersecando questo concetto legato alla ventilazione con quello legato alla preesistenza e agli allineamenti. In questo modo, il problema delle inondazioni e del calore che colpisce maggiormente la fascia di terra più a nord-ovest verso la baia, viene attenuata anche grazie alla disposizione delle vie di comunicazione. La distribuzione di servizi e punti di interesse viene pensata in modo da essere di facile accesso anche alla parte esistente del quartiere.

La condizione di forte calore nella fase estiva risulta essere uno dei problemi maggiori che causano l’effetto di aridità del suolo; questo fenomeno durante la stagione delle piogge intensa e concentrata, porta ad una bassa permeabilità del medesimo che non permette il passaggio dell’acqua nella falde sotterranee; così la massa d’acqua stagna e non permea, provocando un allagamento sempre più diffuso nel quartiere. La materialità degli assi di comunicazione a base di terra cruda, consente però un basso indice di riflessione e mantiene la temperatura delle strade più bassa rispetto alla parte pavimentata ed asfaltata del quartiere; in questo modo il calore proveniente dalle strade è minore e mantiene l’ambiente più confortevole.

Nel tessuto attuale, si possono notare alcuni elementi legati alla bassa presenza di aree verdi ombrate e spazi comuni attrezzati, l’assenza di punti di raccolta di rifiuti, la mancanza di una suddivisione gerarchica delle carreggiate insieme a quella di sensi di percorrenza e la quasi totale assenza di cartellonistica che identifichi zone di transito, pedonali e sensi unici. Nonostante la bassa presenza di autovetture in alcune zone del quartiere, non vi sono punti di parcheggio. La condizione di

93 povertà generale, portata principalmente dall’assenza di lavoro, causa un concatenarsi di eventi che hanno portato il quartiere alle attuali condizioni , così come si presenta oggi. Dal punto di vista urbano si possono identificare alcuni punti deboli, legati ai servizi, alla scarsa connessione con la città, alla presenza di barriere architettoniche ed alla scarsa illuminazione.

Lo stesso livello di criminalità e insicurezza diffuso evidenzia lo stato di difficoltà presente oggi; la mancanza di luoghi e spazi comuni, di aree attrezzate e luoghi di relax anche per le fasce minori, insieme alla mancanza di scuole d’infanzia, si manifesta nella costante e sempre maggiore presenza di bambini per le strade, spesso in gruppi disposti sui confini del quartiere a chiedere denaro come pedaggio.

Dall’esperienza vissuta all’interno del quartiere, durante i sopralluoghi e i giorni passati a contatto con questa realtà, mi è parso evidente come nonostante questi problemi siano di rilevante importanza, il problema maggiore sia legato ad uno stato di denutrizione generale, dove in molti casi sia difficile reperire un pasto giornaliero. L’esperienza raccontata da alcuni ragazzi del quartiere mi è stata utile al fine di comprendere la situazione generale legata agli aspetti sociali, al legame che questa parte della città ha nei confronti del centro di Cartagena De Indias ed in quali condizioni esso si presenti. L’aspetto architettonico, in diverse situazioni, arriva in secondo piano, cedendo il primo posto alle problematiche sociali e Urbane, ponendo l’accento principalmente ad aspetti legati alla sfera giornaliera, includendo il lavoro, l’alimentazione e la sicurezza.

La casa, elemento essenziale dell’abitare, si mostra in quasi tutto il tessuto molto eterogenea e predisposta per un’evoluzione progressiva. L’adattamento a queste condizioni ha portato negli ultimi anni alla formazione di micro-quartieri interni, formati da nuclei famigliari in evoluzione costante. Camminando per le vie si può notare come anche all’interno di questi quartieri minori, la qualità edilizia sia molto differente insieme alla materialità ed alla consistenza degli elementi urbani. La condizione talvolta effimera di alcune delle abitazioni in fase

Mappa Terziario e Residenze

Terziario Resedenziale

Spazi verdi e spazi comuni

Masterplan scala 1:10.000

Mappa Isolati

Isolati Percorsi pedonali

Acqua e canali

Mappa distrubuzione acqua nei canali e nelle piazze comuni

98 Presenza di b arr i er e

I

m

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abili

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povertà

D i st anz a da i centri di int ere ss e Man canza diserv izi A sse nz a d isegn alistra dal i As sen za di se rvizi pubblici As se nza di aree parcheggio Asse nza di s cuole d ’infa nzia Ger ar chi a stra dale Scar sa illuminaz ione biod iversità M a nca nza di spaz i c om un i

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M anc anza di aree ri crea tive Man c an z a di raccolta rifiu ti Diffusione alta Diffusione media Diffusione bassa

99 Asse nza di s cuole d ’infa nzia

criminal

ità

di sviluppo presenta materiali reperiti nel sito medesimo di costruzione,

talvolta scarti di altre abitazioni abbandonate. L’idea principale legata alla consistenza dell’abitazione si traduce nell’acquisizione nel tempo di materiali sempre migliori con i quali integrare l’involucro principale; per tanto si passa da condizioni di abitazioni in legno riciclato e terra, sino ad arrivare ad alcune realizzate in cemento e mattoni.

La disposizione generale dei nuovi insediamenti non segue regole legate all’isolato ma tendenzialmente ricorre il fenomeno della vicinanza con il proprio nucleo famigliare e l’insediamento prosegue lungo le vie a ridosso della baia; questo fenomeno può essere interrotto grazie ad un

perimetro stradale che interrompa l’evoluzione incontrollata [37].

[37] Informazioni tratte da un incontro

con Ricardo Sanchez, Cartagena De Indias, 17/05/2018

20 Marzo h 6.02 21 Giugno h 5.39 20 Settembre h 6.12 20 Marzo h 18.50 21 Giugno h 19.12 20 Settembre h 19.00

Studio Solare

21 Dicembre h 6.30 21 Dicembre h 18.18

101 Coltivazioni Compostaggio Aree comuni Riciclaggio Zone relax Scuole d’infanzia Sicurezza Raccolta rifiuti Aree ricreative Punti ecologici Campi da gioco Strade

Verde e spazi comuni Acqua e canali Isolati

Masterplan scala 1:10.000

Sezione n.1 Sezione n.2 Sezione n.3 Coltivazioni Aree comuni Zone relax 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO1514 1312 11 1098 76 54 32 1

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO1514 13121110 987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

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15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 txt txt txt txt txt txt txt txttxt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 1 2 3 Scuole

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m)

SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

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15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO1514 1312 11 1098 76 54 32 115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15 14 13121110 987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 txt txt txt txt txt txt txt txttxt txttxt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

Conocarpus erectus Terminalia Catappa Mangrovia

4

Sezione territoriale N.4 scala 1:100 Tipologie arboree più diffuse

104

Coltivazioni Aree

comuni Zone relax Aree attrezzate Punti ecologici Scuole d’infanzia Render sezione zona servizi

106

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m)

SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO1514 1312 11 1098 76 54 32 115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15 14 13121110 987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

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15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO 151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txt txttxt txt txt txt txt txt txt 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 1 2

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15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321 15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO15141312111098765432115P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

15P(0,250 m) 15A(0,200 m) SOPRASOTTO151413121110987654321

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Isolato tipo

The architecture of Self-Help communities Michael Y. Seeling 1974 Biblioteca de Guillermo Carrajal A.A. 46 Cali Colombia

111 L’isolato “tipo”, racconta un’ipotesi di aggregazione spaziale di architetture progressive. Questo tipo di isolato viene immaginato a macro-scala con caratteristiche simili a quelle del quartiere El Pozon, limitrofo al luogo di progetto; l’ipotesi di casa progressiva in costruzione, la proposta di auto-sufficienza a livello di quartiere e lo spazio comune condiviso interno all’isolato.

Con queste caratteristiche la proposta vuole raccontare come l’abitazione in generale si possa integrare nel contesto e come possa essere gestito il tema energetico e livello comune e privato.

Il caso studio [3.7] riguarda un esempio molto vicino in termini di

condizioni sociali e architettoniche; Villa verde in Cile realizzata dallo studio ELEMENTAL nel 2010, si rivolge alla fascia di cittadini con difficoltà economiche, cercando di realizzare architetture progressive a basso costo. Uno dei punti rilevanti di questo progetto è il pubblico a cui si rivolge, compreso tra le 10.000 e le 20.000 persone. In progetti di tale entità, l’edilizia abitativa, nel bene e nel male, ha un impatto importante, ed è in questa tipologia di città che si trova la maggioranza

dei casi di edilizia con lo standard urbano di qualità inferiore [38]. Grazie

al contributo dell’ente “Arauco” i fondi sono stati messi a disposizione in modo da poter creare moduli abitativi uguali e uniformare così anche la condizione di uguaglianza sociale. In questo meccanismo, la componente di progetto, cerca di offrire una soluzione alla disuguaglianza architettonica ed in questo caso anche economica delle persone; anche la casa in questo modo non diventa più uno “status simbol” che identifica una fascia di appartenenza ma bensì lo standard comune a tutti.

L’isolato “tipo” si ispira a questo concetto, proponendo una casa progressiva personalizzabile ma derivante dalla stessa matrice architettonica.

[3.7] Villa Verde Housing,

fonte: https://www.archdaily.

Caso studio Villa Verde Housing, Cile, ELEMENTAL,2010

[38] https://www.archdaily.

com/447381/villa-verde-housing- elemental

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L’involucro è stato dimensionato nel rispetto delle dimensioni imposte dal concorso Solar Decathlon, partendo da un isolato di base 15 x 15m ed un impronta a terra per un massimo di 9x9m.

Con la necessità di limitare l’inondazione al piano di calpestio si propone di realizzare una struttura portante rialzata che consenta all’acqua di fluire senza entrare all’interno rialzando il piano utile di 50 cm da terra.

Infine realizzare il tutto con materiali sostenibili reperibili a corto raggio come guadua e terra cruda, in modo da aumentare l’inerzia termica. Tramite lo stesso principio

si propone di realizzare falde e aperture in modo da ricevere la maggior luce naturale e creare allo stesso tempo zone d’ombra esterne e mitigare il calore tramite falde e schermature orizzontali.

Sono state progettate delle rientranze nel volume al fine di realizzare spazi semi ombrati per l’auto coltivazione e la creazione di patii all’aperto, nel rispetto della tradizione abitativa colombiana.

Il progetto della copertura è stato pensato secondo la stessa regola del concorso nella quale si impone di mantenere l’edificio all’interno di un involucro trapezoidale isoscele con angoli alla base di 45° di inclinazione.

Seguendo lo stesso criterio si è cercato di modellare la superficie di copertura per renderla più efficiente dal punto di vista della captazione solare ed in modo da creare un piano mezzanino sottostante.

La “ Vivienda”