• Non ci sono risultati.

Dal calo dei consensi al Movimento dei Girasoli e le elezioni del

L’ipotesi di un voto condizionato dalla minaccia della RPC può trovare parziale conferma nel calo di consensi del presidente Ma, che è stato sì rieletto per un secondo mandato125 nel 2012,

ma con un calo del 7% dei voti rispetto al 2008, mentre già a Settembre dello stesso anno la sua popolarità era scesa al 13%.126 La più importante manifestazione di dissenso nei confronti

dell’operato del presidente (e la più grande in generale nella storia dell’isola) è stata l’occupazione del Parlamento per circa tre settimane, nella primavera 2014, ad opera del cosiddetto Movimento Studentesco dei Girasoli (Tàiyánhuā Xué Yùn 太 陽 學 運 ). Il motivo scatenante è stato l’organizzazione della votazione, nel parlamento a maggioranza KMT, su un accordo commerciale con la RPC127 senza la dovuta discussione preliminare con l’opposizione. Gli studenti erano

preoccupati dal fatto che la probabile approvazione dell’accordo avrebbe portato ad una sempre maggior presenza continentale nel commercio, nell’educazione e nei media taiwanesi, finendo

124“但是,如果出现台湾被以任何名义从中国分割出去的重大事变,(…)如果台湾当局无限期地

拒绝通过谈判和平解决两岸统一问题,中国政府只能被迫采取一切可能的断然措施、包括使用 武力,来维护中国的主权和领土完整,完成中国的统一大业”

in “一个中国的原则与台湾问题”, op. cit., punto III.

125 Peraltro entrambi i suoi predecessori rimasero in carica per due legislazioni: si potrebbe quindi leggere

questo dato anche come semplice attenzione alla stabilità del governo.

126 CHEN MINTONG 陳明通, “Taiwan in 2012 curse of the second-term president?”, in Asian

Survey, vol. 53, no. 1, Gennaio/Febbraio 2013, p. 206.

127 “Accordo commerciale e di servizi tra i due lati dello Stretto” (Haixia liang'an fuwu maoyi xieyi 海峽兩

inevitabilmente per influenzare e controllare la vita sociale e culturale dell’isola.128 La grande mobilitazione civile a sostegno degli studenti è stato il segnale di una più generale opposizione alla politica di riavvicinamento alla RPC da parte di Ma, che è culminata nella disfatta del KMT alle elezioni del 2016. In quest’anno infatti il DPP guidato da Tsai Ing-wen (Cai Yingwen 蔡英文, n. 1956) ha conquistato il 56,1% dei voti, contro il 31% del KMT, ottenendo per la prima volta la maggioranza assoluta in Parlamento.129

Durante la campagna elettorale, il candidato del KMT aveva messo al centro la relazione con la RPC, mentre Tsai aveva posto l’accento sui problemi interni al paese, evitando dichiarazioni sul futuro delle relazioni attraverso lo Stretto, ma sottolineando l’unicità di Taiwan. Tsai tuttavia difficilmente potrà evitare a lungo di prendere posizione, poiché le prospettive future per il paese sono strettamente dipendenti dalle relazioni con Pechino.130

Ad oggi vi sono due proposte risolutive opposte: la prima, quella della RPC, la cosiddetta “Una Cina, due sistemi”, prevede di riunificare il territorio pur mantenendo le libertà economiche e sociali acquisite da Taiwan131; la seconda è la “Doppia rinuncia” promossa dagli studiosi americani, che

consiste per Taiwan nel rinunciare alle richieste di indipendenza e per la RPC nella rinuncia ad usare mezzi coercitivi.132

Difficilmente si potrà a lungo continuare a posticipare la questione mantenendo lo status quo, perché, come affermato in precedenza, la RPC ha chiarito che è pronta ad usare la forza, qualora non si inizi il processo di unificazione entro “un certo tempo”.133 Probabilmente la parte più

128 MARK HARRISON, “Occupy Taiwan”, in Shared destiny. China story yearbook, GEREMIE B.BARMÉ,LINDA

JAIVIN,JEREMY GOLDKORN (a cura di), Canberra: Australian National University Press, 2015, p. 140.

129 MARK HARRISON, “Purifying the body politic in Taiwan”, in GLORIA DAVIES,JEREMY GOLDKORN,

LUIGI TOMBA (a cura di), Pollution. China story yearbook, Canberra: Australian National University Press, 2016, p. 254.

130 SABATTINI, SANTANGELO, Storia della Cina, op. cit., p. 661.

131 La proposta presenta tuttavia una serie di cavilli che rendono dubbiosi questi propositi di tutela delle

libertà, come ad esempio il fatto che ogni attività dovrà “essere conforme allo status di Taiwan” e che nessuno stato potrà “fornire armi né allearsi con Taiwan”.

Cfr. “一个中国的原则与台湾问题, op. cit., in particolare al punto IV e V.

132 WANG T.Y,LIU I-CHOU, “Contending identities in Taiwan: implications for cross-strait relations”, in

Asian Survey, vol. 44, n.4, Luglio/Agosto 2004, p. 569.

difficile del mandato di Tsai sarà proprio rapportarsi con la RPC coniugando le aspettative del suo partito e dei giovani attivisti con gli inevitabili compromessi di governo.134

1.2 La Taiwan contemporanea

Si è giunti quindi al periodo più specificatamente preso in esame in questa tesi, ovvero quello che va dal 2015 al 2017, del quale è bene avere presente anche altri elementi di natura sociale per poter avere le coordinate necessarie con le quali leggere gli artisti taiwanesi che verranno presentati nei capitoli a seguire.

Innanzitutto è necessario ricordare che l’attuale densità demografica è una novità per quest’isola. È stato infatti con l’arrivo dei nazionalisti, nel 1949, che si è verificato un vero e proprio boom demografico: in cinquant’anni la popolazione taiwanese è passata da 6 a 22,2 milioni di abitanti nel 2000135, per arrivare agli oltre 23,6 milioni del 2017. Negli anni Cinquanta-Sessanta l’indice di

natalità annuo ha toccato picchi del 3,5%, ma è successivamente crollato in modo drammatico allo 0,84% nel 2016, costituendo uno dei problemi più gravi degli ultimi anni.136

134 HARRISON, “Purifying the body politic in Taiwan”, op. cit., pp. 256-261. 135 SAMARANI, SCARPARI, Verso la modernità, op. cit., p. 609.

136 Cfr. TONIA BRANIGAN, “Taiwan offers baby bonus to fix plummeting birth rate”, in The Guardian, 23

La fetta di popolazione interessata dall’incremento demografico è quella cosiddetta di etnia Han, al cui interno si individuano Hoklo, Hakka e cinesi continentali (cioè immigrati dopo il 1949)137; i

gruppi aborigeni sono andati sempre più rimpicciolendosi e ora sono formati da circa 540.000 persone in totale (meno del 2% della popolazione). Senza dimenticare i problemi della comunità aborigena, che soffre di tassi d’alcolismo e disoccupazione sconosciuti al resto dell’isola, in generale

137 BROWN,Is Taiwan Chinese?, op. cit., p. 10.

Fig. 2

Popolazione taiwanese (1950-2018) e Incremento demografico annuo (%),

i taiwanesi sono oggi tra i popoli con il più basso tasso di povertà al mondo e con il PIL pro capite più alto. Il sistema sanitario, che copre il 99% della popolazione, è ormai comparabile con quello delle nazioni occidentali e la speranza di vita è duplicata negli ultimi cinquant’anni138. I taiwanesi

sono tra i popoli più istruiti al mondo e i secondi in Asia139, mentre la libertà di stampa e l’uso libero

e diffuso di internet assicurano la circolazione delle informazioni.140

Benché l’isolamento diplomatico sia praticamente totale141, questi dati conferiscono a Taiwan uno

status di nazione moderna, fondamentale per aver voce (almeno attraverso i canali commerciali e, come si vedrà, culturali) nella comunità internazionale.142

Per alcuni studiosi, Taiwan avrebbe un futuro molto più roseo se accettasse di ricongiungersi con la RPC; costoro la associano a nazioni africane ed asiatiche, che una volta dichiaratesi indipendenti dai loro colonizzatori, non sono state in grado di fondare una democrazia consolidata.143 Ciò di cui

non tengono conto tuttavia è che, benché parta sicuramente da una situazione di svantaggio geopolitico, Taiwan (a differenza ad es. di Hong Kong) non è una colonia, la cui sovranità debba essere discussa tra RPC e un terzo stato; il suo territorio è di fatto già indipendente e autogovernato, con un sistema che l’ha portata ad essere una delle democrazie più avanzate in Asia. Anche per questo la sua influenza sul piano internazionale non può essere sottostimata e si può ritenere che, se venisse attaccata dalla RPC, sarebbe impossibile per gli altri Stati non intervenire almeno diplomaticamente.144

138 HUNG, A history of Taiwan, op. cit., p. 331.

139 Nel 2015 Taiwan si è classificata quarta sia al test di matematica che a quello di scienze nella classifica

internazionale PISA (Programme for International Student Assessment). Risultati consultabili sotto la (denigrante) voce “Chinese Taipei” sul sito ufficiale http://www.oecd.org/pisa/data/.

140 Cfr. Il report annuale sui diritti umani stilato dall’American Institute of Taiwan, consultabile sul sito

ufficiale https://www.ait.org.tw/our-relationship/official-reports/human-rights-report/.

141 Ha relazioni ufficiali con solo 20 nazioni al mondo, tutte con scarso potere geopolitico e/o economico. 142 HUGHES, Taiwan and Chinese nationalism, op. cit., p. i.

143 LI, “Democratic transition in Taiwan: the paradox of taiwanization”, op. cit., p. 219. 144 ibid., p. 224.