Conclusioni
Riepilogando
quanto
si è detto, risulterebbe che ilgruppo
Boricopuò
considerarsi quale una continuazione, nella sola legione occidentale del Vicentino, dei sedimenti terziari delgruppo
Preal-pino, per identità di cause e di ottetti, sia nei rapporti \ulcaniei che sedimentari.Sarebbe adunque come
lamaggiore
estensionedi quegli stessi strati che rivestono ilcontrafforte alpino dall
1Adige,
tino albi linea
Sud-Est
di frattura. 11fenomeno
diabbassamento
con frattura della regione orientale, credereida quanto
esposi essersi verificato soltantodopo
la emersione delgruppo
Boricodalle acque del
mare
edopo
i sedimenti del piano\
deiGrumi
di Castelgomberto,
ma prima
però dei sedimenti del piano VI,relativi agli strati di Schio.
Se cogli strati del piano
V
deiGrumi
diCastelgomberto
resta chiuso il periodo deiroligoceno superiore,come
fu diiuostiato daBayan,
e se gli strati di Schioappartengono
al periodo piùrecente del
mioccno
inferiore,come
dimostrò Ilòernos, ne risul-terebbeuna
lacuna odun
hiatus, che sarebbe misurato neltempo
dal periodo più antico delmioccno
inferiore, e nei sedimenti dalsalto fra gli strati a
Macropimistes Meneghina
od a Trochus Lucasi dell’ oligoceuo supcriore, e gli strati di Schio a Saltella subroturula, corrispondente ai piani più elevati delmioccno
infe-riore, per cui ilfenomeno
della frattura sarebbe successo nel periodopiù
antico delmioceno
inferiore, ciocche sarebbepur
anco provato dallamancanza
assoluta dei relativi fossili caratteristici, I sedimenti delgruppo
Borico si effettuarono,come
giù sidisse, senza interruzione, lenti e tranquilli dagli albóri quasi del-l’epoca terziaria dei sedimenti di Spileceo, fino e
compresa
l’epoca del banco lignitifero di Zovcncodo, e durante .questa epoca lentopure
c senza scossa in generalo successe ancora il loroinnalza-mento
dalNord
al Sud, poichémentre
nelgruppo
Prealpino non ebbero più luogo al di la diCastelgomberto
alNord-Ovest
i se-dimenti aCyphosoma
del piano IV, questi continuarono ibi parte nello stessogruppo ad Est
dellagrande
Vallata Quìi e Poscola.Egualmente
pei colli Borici: questinon
erano del tutto emersi allafine del pianoY,
poiché in alcune località, però ristrettissime,come
a S. "Rocco versoLumignano
ed a S. Nicolò allaFontana
delle Soglie, continuarono i sedimenti degli strati deiGrumi
diCastelgomberto compresi dallo stesso piano A’, per cui si ritiene che soltanto alla fine di questo piano il
gruppo
Borico sia stato totalmenteemerso
dalleacque
del mare.Sarebbe
inoltreun
giusto desiderio conoscere a quali piani e periodi dei bacini terziari d1Europa
avessero a corrispondere quelli deicolli Borici,ma mentre
ciò sarebbe diqualche difficoltàtornerebbe talvolta quasi impossibile la precisa determinazione del loro sincronismo,
primieramente
perche spesso fra bacini lon-tani la identificazione delle specie fossili torna assai dubbia, e poi perchèle differenticircostanze locali,indipendentemente
dallocause puramente, zoologiche, influisconoadimprimere
allerispettivefaune,quantunque
contemporanee,una impronta
o facies caratteristica o locale.Di
più,benché
la somiglianza piuttostoche la identità basti talvoltaadun
criterio diconfronto,pure
lo varietà, le sottovarietà, la sporadicità, la forza biologica ecc. ecc., possono essere talvolta altrettante cause di errore; perciò il bacinonummulilico
delVi-—
1~—
ceutiuo, formatosifra basalti, fratufi, fra
marne
e calcari potrebbe essereun
bacino speciale, senza identità di corrispondenza coi bacini terziari di Parigi, di Nizza, di Londra, ecc. ecc.—
Cionon-dimeno, è dovere riferire i giudizi dei valentissimi geologi che
ne
studiarono lefaunerispettive e furono nella possibilitàd’istituirnei confronti cogli
immensi
materiali che in bene ordinate collezionisi conservano nei principali
Musei d’Europa.
Il piano 1 diSpilecco, secondo Bayan, potrebbe avere
una
qual-cheanalogia colpianoelioLevinone
ha designatocolnome
dinubiano
(Rubien).La
scarsa sua faunaavrebbe
piuttostoun
carattere locale e potrebbesi far corrispondere questo piano a quel terreno che da qualche geologo italianovenne
detto epicretaceo, siccome in-termediario fra la creta ed i terreni terziari. Crederei peraltro che questo piano potesse avereuna
indicazione piu precisafa-*
condolocorrispondere al
Garumpiano
superiore, e più specialmentealle ligniti di
Fuveau
del bacino diAix, alle sabbie di Brachefix ed ai calcari di Rilly del bacino di Parigi, cioè alFiundriono
supe-riore diMayer.
Il piano II a Merita Schmiedeli sarebbe
compreso ueH’Eoceno
medio,mentre
questaspecie caratteristica ed i fossili che l’accom-pagnano,come
fu rilevato da Hébert, corrisponderebbero nel ba-cino di Parigi al Calcairegrossier in parte ed in parte allesabbiedi
Beauchamp. Con
quelle cominciano i sedimentinummulitici
ad avere illoromassimo
sviluppo.— La
Flora di Bolca e la Pesciaia del Postale appartengono alla parte più bassa di questo piano li e corrisponderebbero alle argille e sabbie di Soissous (Soassonesedi
Mayer)
ed alle argille di Londra.Il piano III, cioè gli strati di Priabona, secondo
Hébert
e Suess, corrisponderebbero al terrenonummulitieo
diBiarritz (lìur-toniono di Mayer).Noi abbiamo
diviso questo piano indue
sotto-piani, 1’uno
più basso adHabjlherium,
che corrisponderebbe alBartoniauo inferiore e forse agli strati calcarei di Biave, i quali, secondo Bayan, sarebbero
compresi
ancora nell’Eoceno medio, e l’altro aSerpula
spirulaea, clic dallo stessoBayan
fu riferito al periodo più anticodeU’Eoceno
superiore. Questi strati trovano ilorocorrispondenti, tanto nel Bellunese
quanto
nelFriuli, aRosazzo, Brezzano eGormons
e specialmente a Butrio (').f) Taramelli, Spiegazione della caria geologica del Friuli• Pavia 1881.
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Il pjano
IV venne
pure diviso indue
sottopiaui, in quello dellemarne
a bviosoi, die secondoBayan
covrispondciebbe allapaitepiùrecente del nostroEoeeno, ed in quello deicalcari a
Cyplwsoma
,alquale sarebbero sincronici isedimentidi Saugoniui.
Ora
le taunuledi Sangonini del piano