assieme alla N.
vasca
Jolv et Levili ed alla A.Boucheri de la
Harpe.
Negli
strati di S. Gio. [larione, presso Pozza, CroceGrande
c Ciupp‘10 ed
egualmente
ai Gioghi di Castelvecchio e diNovale, alla Gecheliua diMalo,
alle Cengielle ed aMossane
dei Colli Serici si trovano frequenti e di grandi dimensioniNummuliti
della classe delle Assillile colla A. spira de Roissy, colla A*,
expo-nens Sow.
e colla A.Mur
ehinsoni Bromi, della Sezione delloEx
-planatae
.La
A. spira raggiunge il diametro dai tre ai quattro centimetri; della Sezione delle Panciuta! ae oGranulatae
si tro-vanopure
la A. Brongnartii(vai*. Buschi) d'Archino o laA
curvi -spira Meneghini,ma
copiosissima scorgasidovunque
la A. per-foratad’Orb., la quale trovasi sviluppatissima permolte
varietà.Comincia
a farsi vedere nelle assise piìi elevate di questo pianola A. laevigata
Lam.
della Sezione della Subreticolatae e la A.lati-spira (A. Tcliikatcheffì) d’Archiac della Sezione delle Laeves,
sic-come
purenon manca
la Sezione delle Plicatae o Strinine nella A. Fratti d’Archiac e nella A. contorta Desìi.Continuano
copiosela A. laevigata e la A. perforata costantemente
commisto
negli strati fra il Conoclypeus conoideus al basso e la [ferita Scialile
-deli in alto, e mostrasi
pure
frequentissima la A.complanata
d’Orb. della Sezione della Laeves, la quale arriva aldiametro dai cinque ai sei centimetri. Esse si trovano a Ronca, a S.Gio. Ila-rione nelle località sopra nominate, alla Gecheliua, allo Cengielle ed ai Pulii di Valdagno,
come pure
su tutti i Colli Bevici, cioè a Mossano, aMeledo,
aSarego e specialmente a Piediriva di Grau-cona, dove rinviensi pure la N. gizehensis Ehrg., che raggiunge talvoltail diametro di seicentimetri.Ovunque
trovausisempre
asso-ciate alConoclypeus
conoideus ed alla Nerila Schmiedeli.Giacché
siamo sulFargomento
delleNummuliti
troviamo op-portuno di aggiungere oraquanto
resterebbe ancora ad accennare in viasommaria
su queste foraminifere,anche
perchè quel poco che si dice su taleargomento
sia esposto di seguito anziché ritor-nare ad essoquando
verranno descritti amano
amano
i piani successivi.Nel
piano [Il degli strati diPriabona
contiuuarouo leNum-—
63—
mulitì nelle suddette specie,
ma
il loro svilupponon
è crescentee
neppure
stazionario,ma
comincia invece a diminuire tanto nella loro forza biologica,quanto
nelle stesse dimensioni.Al Monte
/nello, a
MonteceMa,
aPriabona
ed aCastelgomberto
delgruppo
Prealpino,nonché
fraMeledo
e Sarego, aGrane
ona, a S. Danieledi Lonigo del
Gruppo
Berico, trovasi in letti calcarei eprecisa-mente
in quelli adHalylhcrium una
piccolaNummulite commista
alla N. laevigata e che corrisponde alla A'.
Ramondi
Defrance, della Sezione della Striatile,
la quale trovasi associata
pure
alla Serpula spiralaea. Negli stessi strati adHalytherium
continuala esistenza della N.complanata
e della N. laevigata e comincia a farsi scorgere la A",lucasana
Defrane.A Priabona
trovasi ancora, oltre alla suddettalucasana
,una
altra specie di
Nummulite
che io crederei corrispondere alla N.Vicentiaensis de
Hanlken
della Sezione delle Reticulatae e clic esisterebbe nelle assise piii elevate.Nelle stesse e suddette località ed in letti calcarei alternanti a marnosi dal basso all’alto continua frequente la N.
lucasana
della Sezione delle granulatile la quale trovasi associata alla
Ser-pula
spiralaea,nonché
a moltissimespecie di Orbitoliti, e diOper-colino, fra le quali la Orbitoidessella, la
0
. slellaris, la0
. voluta, e la0
. radiata, ecc. ece.Continua
lavita delle specie stesseulti-mamente
indicateanche
durante il piano IV, e specialmente quella della A.lucasana
, tanto ne’letti dimarne
abriosoi,quanto pure
in quelli calcarei aCyphosoma,
quali si trovano a Priabona, aMon-tecebio Maggiore, a
Gambugliauo.
ecc. delgruppo
Prealpino,sic-come
anche ne’ colli Borici al Castello e Chiesa di Brendola, alCreare presso
Grancona,
a Monticello di Lonigo, a S.Giovanni
di Barbavano, ecc. ecc.,
ma
la loro vita specifica va ognor più de-crescendo, e soltanto la N.lucasana mostra
qualche resistenza a scomparire fino agli strati del piano V, nei quali essapure
piùnon
esiste. All’epoca di questo piano V, cioè degli stratide’Grumi
di Castelgomberto a Trochus Lucasi, sorgono però
due nuove
spe-cie della Sezione delle Reticulatae, quali sono la N.intermedia
d'Arcli. e la N. Fiatiteli Michelotti,
ma
con esse finisce il regno delle foraminifere nel Vicentino.Queste ultime
due
specie sono al confronto delle preesistenti di piccole dimensioni,ma
se si considera le sensibili lorofre-qucnza
ed estensione, si potrebbe dire che siano vissute però diuna
vitii piii rigogliosa delle specie del pianoIV
; fu I1 estremo sforzo biologico
prima
di estinguersi.Queste due
specie apparterrebbero adun
piano che, secondo Bavan, chiude l’epoca oligocenica e si palesano abbastanza co-piose tanto almonte
Pulgo, alla Bastìa, ai Bernufti diMontecchio Maggiore
delgruppo
Prealpino,quanto
a S. Rocco, a S. Nicolò, a S. Giovanni ed aZoveneedo
dei colli Berici.Non
siommette
infine di avvertire che nella classicaMono-grafia sulle
Nummuliti
(') di d’Archiac edHaime
si citano quali esistenti nel terrenonummulitico
del Vicentino, oltre le suaccen-nate, anche le seguenti: N. Lyelli d'Arch., N.De
franaci d’Arch.,;V. RiarrUzcnsis d’ Arci)., N. striata d’ Orb. e la N.
graniUosa
(V Ardi.
Alla parte superiore di questo stesso piano li corrispondono
gli strati della flora a
Palme
dei Vegroni, siccome pure quelli delle lignitiimpure
di Bolca, ove dalPesploratore Cerato fu rin-venuto il Crocodilus Vicentinus Lioy, che si conserva nel nostroMuseo.
In questo stesso piano potrebbero essere compresicome
sottopiano gli strati
ad
Alveolinc, che si riscontrano almonte
Bolcaed
almonte
Postale,nonché
ai Pulii diValdagno
cd allaGeche-lina di Malo, cd ò
appunto
perciò che, trovandosi ad essi sotto-posta la lignite dei Pulii che si escava presso Valdagno, si dedur-rebbe che questobanco
lignitifero corrispondesse allaparte inferiore del pianomedesimo.
Con
questo stesso piano comincia già a farsi vedere alla CroceGrande
di S. Giovanni Ilarione laScrpula
Spirulaeo Lk\, la quale ebbe ai colli Bericiun immenso
sviluppocome vedremo
inseguito,(') D’Archi acet Hftifne. tesorilìtioa dc\ animava fussìles tlu gruu/jo \wn-umlUif/uc d:
Hmlc
pvécedèe d'unc Monograpìvcsur ’cs )/tmuntilitcs. Paris, 1853.Piano
III.Strati di Priabona.
1. Sottomano ad
H
a1ytliorium
Presso
Priabona
delgruppo
Prealpino presentasiuna
seriedi strati calcareo-marnosi con fossili, fra i quali caratteristici sono