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Rilievo strutturale

01 Indica il numero progressivo del saggio eseguito;

3.1.2 Caratterizzazione delle tessiture murarie

A seguito dell’analisi dei saggi effettuati ai vari piani del fabbricato, è stato possibile individuare sei tipologie di tessiture murarie:

1. Muratura in mattoni pieni: caratterizzata dalla presenza di mattoni pieni in laterizio di forma regolare aventi tessitura regolare. I vari strati di laterizio sono connessi fra loro mediante strati di malta (Figura 3.1.4 a).

2. Muratura in mattoni pieni e pietre a spacco irregolari, caratterizzata dalla presenza di mattoni pieni in laterizio ed elementi lapidei di forma e dimensioni irregolari. Gli elementi lapidei si presentano con angoli vivi e i vari elementi sono connessi fra loro mediante strati di malta. (Figura 3.1.4 b)

3. Muratura in mattoni pieni e pietra a spacco sbozzata, caratterizzata dalla presenza di mattoni pieni in laterizio ed elementi lapidei di dimensioni variabili. I vari elementi sono connessi fra loro mediante strati di malta (Figura 3.1.5 a).

4. Muratura in mattoni pieni e pietra squadrata, caratterizzata dalla presenza di mattoni pieni in laterizio e elementi lapidei squadrati di dimensioni variabili. Gli elementi sono connessi fra loro mediante strati di malta (Figura 3.1.5 b).

5. Muratura in mattoni pieni e pietra squadrata con ricorsi, caratterizzata dalla presenza di mattoni pieni in laterizio e elementi squadrati di dimensioni omogenee. Gli elementi di laterizio e lapidei sono disposti in modo da formare dei ricorsi alternati e i vari elementi sono connessi fra loro mediante strati di malta (Figura 3.1.6 a).

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Rilievo delle strutture in Verifica delle sicurezza statica ed analisi della vulnerabilità sismica dell’edificio La Sapienza di Pisa, Pisa, 2014, p.104

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6. Muratura in pietra a spacco irregolare, caratterizzata da elementi lapidei di dimensioni e forma variabile, connessi fra loro mediante strati di malta (Figura 3.1.6 b)194.

Figura 3.1.1 – Pianta piano terra. Schema della posizione dei saggi e delle endoscopie

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Rilievo delle strutture in Verifica delle sicurezza statica ed analisi della vulnerabilità sismica dell’edificio La Sapienza di Pisa, Pisa, 2014, p.108

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a) b)

Figura 3.1.4 – Esempi di saggi. a) Muratura in mattoni pieni (Saggio TM/44/PT); b) muratura in mattoni pieni e pietre a spacco irregolari (Saggio TM/15B/P1)

a) b)

Figura 3.1.5 – Esempi di saggi. a) Muratura in mattoni pieni e pietra a spacco sbozzata (Saggio TM/13A/PT); b)Muratura in mattoni pieni e pietra squadrata(Saggio TM/27B/PT).

a) b)

Figura 3.1.6 – Esempi di saggi. a) Muratura in mattoni pieni e pietra squadrata con ricorsi (Saggio TM/11/PT); b)Muratura in pietra a spacco irregolare (TM/11/PT).

Durante i saggi, sono stati ritrovati pilastri in pietra verrucana all’interno del locale

piano terra (Locale PT25), e in corrispondenza del primo pilastro del porticato a est sul muro prospicente il cortile, probabilmente appartenti a delle cose torri ingloba

durante la primo edificazione Quattrocentesca. La presenza di altri pila riscontra sulla facciata di via XXIX Maggio, come

raffigura il prospetto priva di intonaco durante i la pilastri sono stati inseriti nella categoria”

Figura 3.1.7 La Sapienza, 1905. Facciata su via XXIX Maggio, poi via Curtatone e Montanara (Foto di Archivio)

In alcuni saggi sulle murature prospicenti il porticato a piano terra, lungo i lati lunghi del palazzo, sono stati rinvenute porzioni di archi in mattoni, che si ipotizza potessero far parte delle strutture medioevali.

Si riportano graficamente le varie tipo piani del fabbricato (Figura 3.1.

l’estensione della tipologia di tessitura muraria individuata mediante saggio all’intero paramento murario è stata

l’evoluzione storica, lasciando quindi non tipologicamente definite le pareti in cui non sono state effettuate indagini dirette.

... Capitolo 3

sono stati ritrovati pilastri in pietra verrucana all’interno del locale

PT25), e in corrispondenza del primo pilastro del porticato a est sul muro prospicente il cortile, probabilmente appartenti a delle cose torri ingloba

durante la primo edificazione Quattrocentesca. La presenza di altri pila

sulla facciata di via XXIX Maggio, come è possibile vedere dalla foto del 1905 che raffigura il prospetto priva di intonaco durante i lavori Novecenteschi

pilastri sono stati inseriti nella categoria” Muratura in mattoni pieni e pietra squadrat

La Sapienza, 1905. Facciata su via XXIX Maggio, poi via Curtatone e Montanara (Foto di Archivio)

alcuni saggi sulle murature prospicenti il porticato a piano terra, lungo i lati lunghi del palazzo, sono stati rinvenute porzioni di archi in mattoni, che si ipotizza potessero far parte delle strutture medioevali.

graficamente le varie tipologie di tessiture murarie osservate in sito nei vari (Figura 3.1.8, 3.1.9, 3.1.10). Si sottolinea il fatto che in queste piante ione della tipologia di tessitura muraria individuata mediante saggio all’intero è stata eseguita solo nei casi in cui si conosce con relativa certezza l’evoluzione storica, lasciando quindi non tipologicamente definite le pareti in cui non sono state effettuate indagini dirette.

Capitolo 3 – Rilievo strutturale

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sono stati ritrovati pilastri in pietra verrucana all’interno del locale elettrico a PT25), e in corrispondenza del primo pilastro del porticato a est sul muro prospicente il cortile, probabilmente appartenti a delle cose torri inglobate nel palazzo durante la primo edificazione Quattrocentesca. La presenza di altri pilastri di questo tipo si vedere dalla foto del 1905 che vori Novecenteschi (Figura 3.1.7). Questi Muratura in mattoni pieni e pietra squadrata”.

La Sapienza, 1905. Facciata su via XXIX Maggio, poi via Curtatone e Montanara (Foto di Archivio)

alcuni saggi sulle murature prospicenti il porticato a piano terra, lungo i lati lunghi del palazzo, sono stati rinvenute porzioni di archi in mattoni, che si ipotizza potessero far parte

logie di tessiture murarie osservate in sito nei vari il fatto che in queste piante ione della tipologia di tessitura muraria individuata mediante saggio all’intero solo nei casi in cui si conosce con relativa certezza l’evoluzione storica, lasciando quindi non tipologicamente definite le pareti in cui non sono

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LEGENDA Figure 3.1.8, 3.1.9, 3.1.10

Muratura in mattoni pieni

Muratura in mattoni e pietra a spacco irregolare Muratura in mattoni e pietra a spacco sbozzata Muratura in mattoni e pietra squadrata

Muratura in mattoni e pietra squadrata con ricorsi Muratura in pietra a spacco irregolare

Come è facilmente visibile dalle piante riassuntive dei risultati dei saggi qui riportate, la parte di più difficile valuzione e comprensione è quella dell’ala est a piano terra, in particolare nella zona sotto l’attuale Aula Magna e nella parte meridionale, dove, a seguito dei numerosi interventi succedutisi nei secoli si ritrovano diverse tipologie di tessitura muraria. In particolare, nel locale PT26, l’indagine stratigrafica e la successiva endoscopia, hanno messo in evidenza la presenza di un doppio paramento, quello interno di più recente costruzione, realizzato con laterizi forati, mentre quello esterno, più antico, realizzato in mattoni pieni presentava un affreso sull’intonco interno (Figure 3.1.11 e 3.1.12).

Figura 3.1.11 - Immagini tratte dalle endoscopia End./37I/PT effettuata nella locale PT26

Figura 3.2.12 – Sezione del doppio paramento del Locale PT26

Per quanto riguarda invece i risultati ottenuti dalle indagini indoscopiche, sono stati individate, oltre ad altri esempi di doppio paramento, come nel caso sopra segnalato, due tipologie di strutture verticali:

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- setti murari caratterizzati dalla presenza di un paramento compatto con una sezione interna totalmente piena (Figure 3.1.13 e 3.1.14).

- setti murari caratterizzati dalla presenza di due paramenti esterni di spessore variabile e dalla presenza di spazi vuoti di modesta entità talvolta riempiti con materiale sciolto e di piccola taglia (Figure 3.1.15 e 3.1.16)195.

a) b) c)

d) e) f)

g) h)

Figura 3.1.13 – Esempio di endoscopia di setti murari caratterizzati dalla presenza di un paramento compatto con una sezione interna totalmente piena. Le varie immagini rappresentano le foto a varie profondita,

da 0 a 40 cm.

Figura 3.3.14- a)Schema dell’endoscopia nel paramento esaminato, b) Esempio di paramento compatto

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a) b) c)

d) e) f)

g) h) i)

Figura 3.1.15– Esempio di endoscopia di setti murari caratterizzati dalla presenza di due paramenti esterni di spessore variabile e dalla presenza di spazi vuoti di modesta entità talvolta riempiti con materiale sciolto e di

piccola taglia. Le varie immagini rappresentano le foto a varie profondita, da 0 a 40 cm.

Figura 3.4.16- a)Schema dell’endoscopia nel paramento esaminato, b) Esempio di paramento misto

Si riportano graficamente le varie tipologie di paramento verticale osservate tramite endoscopia nei vari piani del palazzo (Figura 3.1.17, 3.1.18, 3.1.19).

LEGENDA Figure 3.1.17, 3.1.18, 3.1.19 Muratura in mattoni pieni

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