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LA REALTA’ PORTUALE SICILIANA NEL SETTORE CROCIERE

3.4 Catania, città ai piedi dell’Etna

Catania, città siciliana alle falde dell’Etna, legata fin dalle sue origini a questo vulcano ancora attivo che spesso nei secoli ha condizionato la storia della città.

Completamente distrutta dal terremoto del 1693, fu ricostruita seguendo il piano regolatore del Vaccarini, che diede un’impronta barocca alla città.

Storicamente fu una colonia calcidese e rimase sotto il dominio dei Romani fino al V secolo d.C.; successivamente sia i Bizantini che gli Arabi, Normanni, Svevi e Aragonesi si impossessarono dell’attuale capoluogo della Sicilia.

Piazza del Duomo è il centro della città, su cui si affacciano gli edifici più importanti,

quali la Cattedrale, il Palazzo Municipale, la Porta Uzeda e la Fontana dell’Amenano.

Al centro domina la piazza la Fontana dell’Elefante, realizzata sempre dal Vaccarini nel 1736. L’elefante, simbolo della città di Catania, è realizzato in pietra lavica e su di esso si erge un obelisco egizio.

Per i croceristi che sbarcano al porto di Catania è consigliabile non solo la visita della città stessa ma anche i numerosi paesi presenti nella provincia, o comunque nei dintorni.

Il primo centro della zona che merita la menzione è certamente la città di Taormina, che nacque con il nome di Tauromenium che significa abitazione del Tauro, il monte su cui sorse. Meta balneare preferita, Taormina è nata come città turistica poiché Siculi, Greci, Romani, Bizantini e Saraceni, la scelsero per soggiornarvi a lungo. Si apre sullo Ionio e domina un immenso panorama di cui fanno parte la maestosa imponenza dell’Etna (il vulcano più alto d’Europa), l’incantevole costa di Capo Taormina e dell’Isola Bella, i vastissimi e profumati agrumeti della piana sottostante e il famoso Teatro Greco che è il secondo in Sicilia per grandezza dopo quello di Siracusa, ed infine l’azzurro del mare che si confonde con il cielo.

La città di Catania, come del resto tutte le città siciliane che si affacciano sulla costa, è da

sempre legata al mare ed al suo porto da tradizioni antichissime.

Il porto infatti, fin dai tempi più antichi è stato fonte di sostentamento per i catanesi e la prima via per i commerci della città.

Nelle carte conservate sulla Catania ottocentesca il porto della città appare come un piccolo molo lungo non più di cento metri; di fronte ad esso, come oggi, si innalzavano il Palazzo Biscari e l’Arcivescovato. A nord-est del porto l’abitato si concludeva con il

carcere in via S. Giuliano, oggi caserma, ed oltre ad esso fino al mare non vi erano che lave. Ad ovest del porto si ergeva il Castello, ma già nel 1842 si progettava di costruire una strada lungo la spiaggia e di ingrandire i magazzini settecenteschi a sud della Piazza della Marina.

Infatti, quello della modernizzazione del porto di Catania e della sistemazione della linea di costa, è stato da sempre uno dei problemi più pressanti della municipalità catanese.

Da allora il porto si è notevolmente ingrandito, ma non riesce ad esprimere ancora tutte le sue potenzialità anche se l’Autorità Portuale si muove con un discreto impegno per creare le basi di un nuovo sviluppo.

I primi interventi sono stati rivolti al settore ambientale con la rimozione di circa 1.200 tonnellate di detriti che da decenni stazionavano nel porto. E’ stato presentato anche un progetto all’Assessorato Regionale del Turismo e dei Trasporti per l’istituzione di una linea di cabotaggio nazionale che utilizzi delle navi traghetto veloci soprattutto per incrementare il traffico commerciale con il nord Italia ed Europa.

Recentemente, è stato concesso dal Ministero dei Lavori Pubblici un finanziamento per il completamento del molo foraneo. Tra i molti progetti in cantiere vi sono anche: il

completamento della passeggiata a mare, lunga due chilometri fino all’imboccatura del porto in mare aperto; la creazione di un bacino per la nautica da diporto, con un porto turistico capace di ospitare un migliaio di imbarcazioni; i collegamenti tra il porto e la città tramite bus-navetta della AMT; il potenziamento dell’ospitalità e dell’accoglienza

dei croceristi attivando un servizio di accompagnatori turistici dal porto alla città e collegamenti con altri centri turistici siciliani di particolare interesse storico, artistico, archeologico ed ambientale.

Per poter incrementare l’importanza del porto di Catania, l’Autorità Portuale ha svolto un’intensa attività promozionale mirata a realizzare una comunicazione di qualità, allo scopo di posizionare lo scalo sui mercati dello shipping nella sua globalità.

Obiettivo che è stato possibile raggiungere mediante un vero e proprio piano di marketing che ha richiesto il coordinamento di tutte le parti coinvolte e la partecipazione di tutti i settori del “porto-azienda”.

La strategia si è realizzata nel privilegiare il marketing culturale per imporsi sul mercato crocieristico, unendo il marketing del porto a quello della città intesa come “Catania città d’arte”, binomio giudicato vincente non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

Sono state inoltre progettate innovative strategie di comunicazione, segmentandole in vari strumenti promozionali: relazioni pubbliche, pubblicità e comunicazione mirati a cercare il consenso sia sui mercati che tra i rappresentanti delle istituzioni, al fine di raggiungere l’obiettivo di crescita delle attività portuali.

Merita menzionare, ad esempio, la partecipazione dell’Ente ad eventi di particolare rilievo, come il Seatrade di Miami, il Seatrade Mediterranean Cruise di Genova, il World Travel Market di Londra e molti altri.

Dal punto di vista logistico, il porto è situato a soli quattro chilometri dall’aroporto, un chilometro dalla stazione ferroviaria e 500 metri dal centro della città. E’ su questa localizzazione che Catania ha scommesso per rilanciare il porto come traino della rinascita della città in senso commerciale e turistico.

La sua posizione geografica privilegiata serve sei province siciliane su nove, ed è inoltre in prossimità delle principali rotte fra i porti europei, africani e mediterranei.

I tassi di crescita del traffico merci e passeggeri confermano una grande potenzialità di

sviluppo. L’obiettivo immediato dell’Autorità Portuale è pertanto la trasformazione del porto etneo da scalo di transito a scalo di partenza e arrivo sia per i traghetti sia per le navi da crociera, facendo del porto di Catania una tappa d’elezione per un numero sempre maggiore di compagnie marittime.

La città etnea viene annoverata tra le new entry in materia di destinazioni cocieristiche, infatti sono stati più di 90.000 i passeggeri transitati nel 2006 nel porto di Catania e circa una settantina le navi da crociera che hanno scalato il porto del capoluogo etneo;

un incremento che segue di pari passo il progetto di rivoluzione dell’area portuale.

Sulla scia degli altri Paesi europei, anche il porto di Catania sta rafforzando le proprie infrastrutture per rendere più accogliente l’approdo ai turisti; punto di partenza è la realizzazione della stazione marittima e la realizzazione di un terminal crociere.

Queste infrastrutture sono molto importanti per lo sviluppo del comparto crocieristico, altrimenti il porto di Catania non diventerà mai competitivo senza i servizi indispensabili.

Circa 11.000 croceristi nel 2005, hanno scelto il capoluogo etneo come luogo di partenza e arrivo per le loro vacanze, quindi un numero così elevato di turisti non può essere accolto senza una struttura idonea23.

A fronte di questo progetto, è stata installata su un’area di 2.000 mq complessivi, una struttura prefabbricata di 900 mq nell’area del molo sporgente centrale.

Il terminal crociere è suddiviso in tre zone: una destinata ad uffici, agenzie di viaggi e marittime, ristoranti; una seconda destinata ai punti d’informazione turistica e consegna bagagli; ed infine la terza definita “della security”, riservata agli addetti ai lavori, agli agenti delle forze armate, agli operatori della dogana, del controllo di frontiera, alla vigilanza privata e ai passeggeri che hanno già espletato le procedure di chek-in24. Una delle compagnie di navigazione leader nel nostro Paese e in Europa, la Costa

Crociere, ha da diversi anni dato la possibilità alla città di Catania ed al suo porto di avere

23 Autorità Portuale di Catania

24 Articolo in “Economia Imprese Mercati” del 25/04/06

un ruolo importante nelle rotte crocieristiche delle sue unità navali.

Nel 2005 infatti il totale numero di approdi effettuati è stato di 3225.

Nel 2006, Costa Crociere ha scelto Catania come porto d’imbarco e sbarco passeggeri per la sua nave Costa Romantica indirizzata verso le coste della Grecia e della Turchia.

Fonte: Costa Crociere

Dai dati presentati si mette in evidenza come la compagnia abbia scelto di posizionare su quella rotta la nave Costa Romantica per un periodo di sei mesi, da Maggio ad Ottobre. Gli approdi si concentrano quindi principalmente nella stagione estiva anche se il numero più alto è raggiunto non solo nel mese estivo di Agosto ma anche in quello autunnale di Ottobre. In particolare, Maggio resta il mese con il minor numero di presenze, solo due; Giugno, Luglio e Settembre si eguagliano con un totale di quattro approdi ciascuno; ed infine Agosto ed Ottobre che superano di uno scalo i precedenti mesi. Quindi nella stagione dell’anno 2006, la compagnia Costa Crociere ha scelto di approdare 24 volte nel porto di Catania, dando alla città una valida opportunità.

Nell’anno in corso invece, la stessa compagnia ha deciso di aumentare, se pur di poco, la propria presenza nel porto etneo, portando a 27 il numero totale di approdi per

Approdi navi Costa Crociere nel porto di Catania, 2006

Maggio

l’intero 2007.

La differenza rispetto al 2006 è anche manifestata nella scelta della nave, sarà infatti Costa Victoria ad essere presente per quest’anno nella città di Catania, da Maggio a

Novembre, con itinerario sempre inerente alla parte orientaledel Mediterraneo comprendente la Grecia e la Turchia ma anche la Tunisia, la Libia e Malta.

Fonte: Costa Crociere

Da quanto espresso nel grafico, gli approdi si concentrano in sette mesi comprendenti sia la stagione estiva che quella autunnale. I mesi di Maggio e Novembre risultano quelli con una maggiore presenza della compagnia con un numero totale di cinque approdi per ciascun mese; Giugno, Luglio, Agosto e Settembre si eguagliano con un totale di quattro approdi; ed infine il mese di Novembre registra un solo approdo, per giunta non come imbarco e sbarco passeggeri ma solo di transito della nave.

Ottobre resta, quindi, il mese in cui Costa Crociere decide di far approdare più volte le sue navi per il secondo anno consecutivo, spinta forse anche dalle ancora ottime condizioni climatiche presenti in questo mese non solo in Sicilia ma anche lungo le coste dei Paesi interessati dai suoi itinerari.

L’attività crocieristica costituisce indubbiamente una carta in più per la città di Catania, Giugno Agosto Ottobre

Approdi navi Costa Crociere nel porto di Catania, 2007

Maggio

cogliendo tutte le nuove opportunità che si possono presentare, offerte da un settore in costante crescita come quello del turismo crocieristico.

Questa opportunità va perciò sfruttata tenendo conto anche delle altre importanti carte che la città ha in mano: prima di tutto l’aeroporto internazionale, ma anche la rete di autostrade e superstrade che hanno trasformato, durante gli ultimi trent’anni, il

paesaggio dell’isola ed unificato il mercato intero siciliano; da ricordare poi le bellezze artistiche e monumentali della città ed ancora quelle naturalistiche dei paesaggi

circostanti. Questi elementi, utilizzati insieme, possono permettere a Catania di mantenere il suo ruolo di metropoli regionale e di rafforzare quello decisionale, importante per orientare e controllare i flussi commerciali, finanziari e turistici.

ANDAMENTO E PREVISIONI DEL MERCATO CROCIERISTICO