LA REALTA’ PORTUALE SICILIANA NEL SETTORE CROCIERE
3.3 Il porto di Palermo: una riconquista della città
Palermo è il capoluogo della Sicilia, si affaccia sulla costa nord dell’isola, stretta tra Monte Pellegrino e gli agrumeti della Conca d’Oro.
Posta al centro del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, è stata da sempre crocevia di culture tra Oriente ed Occidente.
Luogo strategico di transito, privilegiato dai traffici mercantili e commerciali, approdo di popoli di razze, lingue e religioni diverse, Palermo ha affascinato visitatori e stranieri per la sua felicissima posizione, la cultura, il clima e la bellezza dei luoghi.
La città vanta quindi di una storia millenaria che affonda le sue radici nell’VIII secolo a.C. epoca della prima colonizzazione punica.
Essa è stata oggetto di continue conquiste subendo numerose dominazioni: dai Romani ai Bizantini, dagli Arabi ai Normanni, i Francesi, dagli Spagnoli agli Austriaci; e tutti hanno lasciato l’inconfondibile traccia della loro permanenza. La città può così offrire un’immagine straordinaria e composta da sovrapposizioni e commistioni stilistiche attraverso le sedimentazioni storiche delle quali rimangono innumerevoli testimonianze nei palazzi, nelle chiese e nelle strade.
Palermo è stata da sempre legata al mare e al suo porto, il suo nome infatti deriva dl greco Panormus e significa “tutto-porto”. Un nome che sembra, per ironia della sorte, quasi riallacciarsi oggi, a millenni di distanza, al destino di una città che sta
recuperando il suo rapporto di integrazione tra la zona urbana e quella portale.
Ripercorrendo le tappe che hanno dato al porto palermitano parte dell’attuale aspetto, si deverisalire al lontano 1575 quando, a seguito del progressivo interramento di una parte del bacino acqueo, si rese necessario costruire prima il Molo Sud e poi, l’anno successivo, quello Nord, mentre la parte antica, il Porto della Cala, fu relegata al naviglio minore. Dopo un periodo di stallo per il capoluogo siciliano, corrispondente
alla decisione degli Angioini di trasferire la capitale del Regno delle Due Sicilie a Napoli, sul finire del XIX secolo venne dato l’avvio alla cantieristica, grazie alla costruzione da parte della società di navigazione Florio, di uno scalo di alaggio per piroscafi. Fu il primo passo per arrivare al grande cantiere navale attuale, gestito dalla Fincantieri. Il porto venne poi nuovamente ricostruito e ammodernato dopo i
bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.
Fu allora che nacque l’Ente autonomo del Porto, oggi Autorità Portuale.
I lavori furono ultimati con la realizzazione della Stazione Marittima e del pontile Vittorio Veneto.
Aprire il porto alla città, è l’esigenza che da tempo a Palermo gli operatori portali manifestano alle istituzioni cittadine, per creare un porto che non sia solo la principale porta d’ingresso della città, ma parte veramente integrante, anzi essenziale, della vita economica, sociale e culturale della città stessa.
L’idea di porto fruibile ai cittadini implica una serie di attività dirette ed indotte di rilievo; attività che naturalmente vanno viste come potenziali risorse per lo sviluppo dell’economia cittadina e per le quali occorrono qualificati interventi.
Una nuova strategia di sviluppo, fortemente radicata nel territorio, punta a rilanciare lo scalo siciliano in termini sia economici sia sociali, anche sotto l’aspetto
dell’integrazione culturale e delle relazioni politiche tra il Nord Africa e i Paesi del bacino orientale del Mediterraneo.
In questi ultimi anni il quadro normativo del settore portuale è stato radicalmente trasformato, in particolare dalla legge n. 84/1994. Il provvedimento ha infatti dato luogo alla privatizzazione di importanti e numerose attività in precedenza svolte e gestite dagli enti portuali e ha, inoltre, trasformato i piani regolatori dei porti in articolati e complessi processi di pianificazione e gestione.
In quest’ottica è stata prevista l’istituzione delle Autorità Portuali, enti dotati di
personalità giuridica di diritto pubblico nonché di autonomia di bilancio e finanziaria, con compiti di programmazione, indirizzo, controllo e promozione delle attività portuali. Un’evoluzione graduale ma profonda, che ha portato ad intendere il concetto stesso di “porto” in un modo diverso: non più come un sistema chiuso e separato dalla città, ma come una realtà perfettamente integrata e fruibile dalla città stessa, dai suoi abitanti e da tutti i suoi visitatori.
Il porto di Palermo, posizionato al centro del Mediterraneo, non può che essere tra i primi protagonisti di questo modo più efficiente, integrato e moderno di relazionarsi con il proprio territorio.
Due importanti fattori di sviluppo, in costante ascesa negli ultimi anni, hanno ribadito la centralità del porto di Palermo nel trasporto marittimo, commerciale e turistico del Mediterraneo: da un lato, il notevole incremento del cabotaggio, dall’altro, l’aumento delle politiche di trasporto intermodale nel settore mercantile e il settore crocieristico.
In questi settori si è così mossa principalmente l’Autorità Portuale, dando il via ad una strategia di ri-pianificazione di tutti gli investimenti per migliorare sia i servizi offerti agli abitanti della città, che le infrastrutture e i servizi per turisti ed operatori
commerciali.
In questo progetto di valorizzazione si è puntato a recuperare il fascino ed il prestigio che da sempre il porto di Palermo detiene a livello nazionale e internazionale.
La necessità primaria è quindi quella di disegnare un nuovo assetto incentrato sull’ammodernamento delle infrastrutture, sulla riqualificazione delle aree e sulla riorganizzazione degli spazi. Tutta una serie di misure di importanza strategica per il corretto sviluppo economico-turistico non solo della città, ma soprattutto della Sicilia intera, considerata in funzione della sua posizione, punto di riferimento delle rotte di navigazione del Mediterraneo. Di fondamentale importanza, l’integrazione a livello architettonico e ambientale di tutti i lavori di ammodernamento che dovranno
essere realizzati.
Circa l’80% degli attuali traffici del porto di Palermo è riconducibile ai servizi di linea di cabotaggio, una preponderanza che è anche conseguenza diretta delle recenti
politiche comunitarie e dell’isola, in seguito al progetto “Autostrade del mare e intermodalità”. Questo fattore, a cui si somma il crescente sviluppo del traffico
gommato, ha spinto l’Autorità Portuale a porre particolare attenzione alla circolazione portuale e alla logistica. I collegamenti di linea a mezzo i traghetti e aliscafi, il
cosiddetto short sea shipping, rimangono uno dei punti forti del traffico portuale e si prevede, nell’immediato futuro, un incremento particolare verso la Spagna, la Grecia e i Paesi del Nord Africa, che faranno dello scalo di Palermo una “cerniera” tra i traffici marittimi lungo le direttrici nord-sud ed est-ovest20.
Il traffico di cabotaggio rimane la componente principale del movimento passeggeri ma da non sottovalutare è anche l’attività crocieristica.
Grazie anche al posizionamento del Cruise Terminal del porto, quale meta delle
principali società dello shipping del settore, è stato assorbito al meglio il movimento dei croceristi, il cui traffico è aumentato notevolmente in questi ultimi anni. I numeri parlano da sé: nel 2004 sono arrivati a Palermo complessivamente oltre 220.000 croceristi, rispetto agli 83.000 registrati nel 199521.
Nel 2005 le navi che hanno fatto scalo nel porto sono state 32 appartenenti a 22 armatori diversi, principalmente stranieri tranne le italiane Costa Crociere e MSC Crociere e nell’intero arco dell’anno hanno approdato 182 volte, da come risulta nella tabella seguente. Le due compagnie italiane infatti, sono quelle che hanno investito maggiormente nel porto palermitano effettuando 66 approdi la prima e 34 la seconda.
Tra gli armatori stranieri occupano un posto di rilievo Thomson con 18 approdi e Aida Cruises con 17.
20 Autorità Portuale di Palermo
21 Autorità Portuale di Palermo
APPRODI NAVI DA CROCIERA NEL PORTO DI PALERMO 2005
ARMATORI NAVI TOT APPRODI
COSTA CROCIERE COSTA EUROPA (1) 66
COSTA FORTUNA (31)
CRISTAL CRUISES CRISTAL SERENITY (1) 1
CUNARD Q.ELISABETH (2) 2
Fonte: Autorità Portuale di Palermo
Il prossimo grafico mostra il traffico dei passeggeri in transito nel porto dal 1993 al 2005; si può osservare la tendenza in crescita dei croceristi, che permettono a Palermo di confermarsi il porto leader in Sicilia. Le principali compagnie crocieristiche a fare sosta nel porto sono: Costa Crociere, MSC Crociere, Cunard, Holland America Lines, Louis Cruise Line e Festival Cruises.
Traffico croceristi nel porto di Palermo dal 1993 al 2005
Proprio nel 2005 la compagnia di navigazione Costa Crociere ha effettuato 66 approdi, aumentando la sua presenza di circa il 50% rispetto al 2004.
Anche l’anno 2006 è stato un anno molto importante per Palermo sotto il punto di vista crocieristico, soprattutto per la continua presenza di Costa Crociere che da sempre riserva al porto di Palermo un posto di rilievo durante la programmazione dei suoi itinerari.
Durante l’arco dell’anno appena trascorso infatti, il porto ha registrato la presenza di ben tre navi della compagnia: Costa Fortuna, Costa Concordia e Costa Romantica; le prime due con partenza proprio da Palermo e la terza solo una volta di passaggio nel mese di aprile in occasione della crociera di Pasqua.
La nave Costa Concordia poi è stata una vera novità per il porto, poiché l’ha visto protagonista anche della sua crociera inaugurale (vernissage) ed è stata dedicata ad esso per tutta la stagione.
Fonte: Costa Crociere
Dai dati presentati si può vedere come i principali approdi delle navi della compagnia si concentrano nei mesi di Agosto, Settembre e Ottobre ma sono presenti in modo
importante anche nei mesi di Maggio e Luglio. Il numero totale degli approdi
nell’intero anno risale a 45, ben venti in meno rispetto al 2005, di cui due ad Aprile, tre a Novembre, quattro a Giugno, cinque a Maggio e Luglio, otto ad Ottobre e il picco massimo di nove approdi nei mesi di Agosto e Settembre.
Nel nuovo anno 2007, invece, Costa Crociere decide di aumentare la sua presenza nel porto siciliano, incrementando di nuovo di 20 il numero di presenze rispetto al 2006.
Risalgono infatti a 66 gli approdi totali a Palermo, come nel 2005.
Saranno presenti nel porto sempre le stesse tre navi dell’anno precedente:
Costa Fortuna, con l’itinerario nel Mediterraneo Occidentale comprendente Tunisia,
Baleari e Provenza e con il maggior numero di presenze risalenti a 34;
Costa Concordia, anch’essa indirizzata verso il Mediterraneo Occidentale con un totale
di 31 approdi;
Costa Romantica, che sarà presente nel porto di Palermo solo per una volta in
occasione della crociera di Pasqua il 4/04/07, indirizzata verso Malta, Tunisia e Libia.
Maggio Luglio Settembre Novembre
Approdi navi Costa Crociere nel porto di Palermo, 2006
Aprile
Fonte: Costa Crociere
Il porto di Palermo vede la presenza massiccia della compagnia di crociera per tutta la stagione estiva, registrando sei approdi a Novembre, sette ad Aprile e otto ad Agosto, con il picco massimo di nove approdi a Maggio, Giugno, Luglio, Settembre ed Ottobre. Da ricordare poi che il 99% di essi riguarda passeggeri in imbarco e sbarco, con importanti ricadute economiche per la città di Palermo.
Non solo però Costa Crociere ha deciso di sfruttare il porto della città come home port per le partenze delle proprie navi, infatti, anche un’altra importante compagnia di crociera italiana è presente in città: MSC Crociere.
In particolare, le partenze previste per questo nuovo anno 2007 sono sintetizzate nel grafico seguente.
Approdi navi Costa Crociere nel porto di Palermo, 2007
Aprile
Fonte: MSC Crociere
Dai dati riportati si nota come la compagnia abbia deciso di posizionare le sue unità navali nel porto di Palermo per un periodo di otto mesi, da Marzo ad Ottobre.
Le partenze saranno tutte effettuate da un’unica nave di recente costruzione, MSC Musica, dotata di ogni comfort unificando il gusto classico e le nuove tecnologie.
L’itinerario svolto comprenderà il Mediterraneo Occidentale, toccando le coste della Tunisia, della Spagna, della Francia e le isole Baleari.
I mesi di Maggio, Luglio ed Ottobre registrano il numero di approdi più alto, cinque ciascuno; in Aprile, Giugno, Agosto e Settembre gli approdi scendono a quattro per ogni mese; mentre nel mese di Marzo il porto di Palermo ospiterà la nave solo una volta; il totale numero di approdi risale quindi a 32.
Il periodo scelto per le partenze di questo itinerario si concentrano quindi dalla primavera all’inizio dell’autunno, dimostrando come la domanda del sud prediliga soprattutto i mesi più caldi. La destagionalizzazione della domanda infatti dovrebbe essere il prossimo obiettivo sia di MSC sia di Costa, per incrementare maggiormente l’afflusso di croceristi nel Meridione oltre che rafforzare la propria presenza nei mesi estivi, come hanno continuato a fare le compagnie in questi ultimi anni.
Aprile Giugno Agosto Ottobre
Approdi navi MSC Crociere nel porto di Palermo, 2007
Marzo
APPRODI NAVI NEL PORTO DI PALERNO 2007
CELEBRITY CRUISES MILLENNIUM (2) 2
CLASSIC INT. CRUISES FUNCHAL (1) 1
PETER DELLMANN DEUTSCHLAND (1) 1
PLEIN CAP
CROISIERES ADRIANA (3) 3
PRINCESS CRUISES ROYAL PRINCESS (1) 1
ROYAL CARIBBEAN
TRANSOCEAN TOURS ASTORIA (1) 1
ROYAL IRIS (3) 3
TOT NAVI 34 TOT APPRODI 189
Fonte: Autorità Portuale di Palermo
189 approdi, sette in più e due navi rispetto al 2005 e con la presenza di armatori quasi completamente diversi, questo a mostrare come Palermo attiri sempre di più la curiosità
di grandi e piccoli armatori nello shipping delle crociere scatenando consensi.
Sta debuttando nell’industria delle crociere, senza fragore ma con sicuro successo, anche il porto di Trapani. Costa Nord-Occidentale della Sicilia, meta ricchissima di bellezze e piaceri: la città medievale di Erice a 5 km, l’archeologia greca, le splendide spiagge, l’ecosistema raro e incantevole (tra la Riserva dello Zingaro e San Vito lo Capo), il celebre vino di Marsala (a soli 20 km) e molto ancora.
Di lanciare Trapani nella scena delle crociere si occupa Trapani Cruises, joint-venture da poco stretta tra Hugo Trumpy e Riccardo Sances & CO, affidata alla direzione di Phillis Adamo, nata per commercializzare il porto e gestirne gli impianti per le crociere.
A Trapani possono attraccare unità fino a 210 metri di lunghezza, quelle più grandi sostano invece in rada a cinque minuti dalla costa. Un primo rinnovo del molo è già stato avviato, con un investimento iniziale di 50.000 euro e sarà completato entro i primi mesi di quest’anno.
A Trapani hanno già fatto scalo unità di Swan Hellenic, Hapag-Lloyd, Peter Dellmann e Selversea Cruises. Per il 2007 si attendono circa 5.000 passeggeri, che dovrebbero diventare 20.000 l’anno prossimo nel 200822.
Tornando a Palermo, tra le priorità della città c’è sicuramente la valorizzazione dei vantaggi che le derivano dalla sua posizione geografica al centro del Mediterraneo.
La città, e naturalmente tutta le regione Sicilia, non può quindi rinunciare a svolgere un ruolo primario, non solo per quanto riguarda le rotte del commercio e dei flussi
marittimi, ma anche per l’aspetto dell’integrazione culturale e delle relazioni politiche tra il Nord Africa e i Paesi del bacino orientale del Mediterraneo.
Come Palermo, sono tante le città europee a contatto con il mare che hanno messo in atto un sorta di rinascita ridisegnando alcune porzioni significative del territorio. Tra queste Barcellona, Lisbona, Amsterdam, Oslo e Amburgo. Grazie al lavoro di architetti
22 Autorità Portuale di Palermo
e progettisti di livello mondiale, si è riuscito a coniugare esigenze economiche e strutturali con canoni estetici e di vivibilità.
Obiettivo primario dell’Autorità Portuale e dei suoi progetti è quindi quello di riallacciare un dialogo da troppo tempo interrotto tra il porto e il tessuto urbano cittadino. Un dialogo guidato da concetti come la salvaguardia ambientale e l’espressione forte di un’identità locale da riscoprire. Tutto questo per superare il degrado ambientale in cui versano da lungo tempo numerosi spazi lungo la fascia costiera e l’inquinamento delle acque marine, causato dagli scarichi fognari provenienti dal centro abitato. Questo insieme di fattori ha reso negli anni scorsi e fino ad oggi, poco fruibile la costa, penalizzandone pesantemente anche il tessuto economico. Ma tanti piccoli passi stanno per essere fatti allo scopo di restituire il mare, più pulito, ai cittadini di Palermo.
La nuova strategia di riorganizzazione e ripianificazione degli interventi ha l’obiettivo di rilanciare il porto di Palermo quale infrastruttura leader nel miglioramento dei servizi riguardanti il traffico passeggeri, il traffico commerciale, l’attività cantieristica navale e da diporto e il turismo crocieristico.
L’elemento principale rimane oggi rappresentato dal carattere di intermodalità del porto. Per razionalizzare quindi l’attività “trasporto” e ridurne i costi complessivi è necessario che le estremità di ciascun segmento modale non siano dei semplici terminal, capolinea di una specifica modalità, ma siano costituiti da nodi intermodali, ossia da piattaforme logistiche opportunamente attrezzate. L’evoluzione del sistema dei trasporti rende infatti necessaria un’attenta analisi dell’attuale configurazione delle aree portuali e demaniali in genere, e l’individuazione di macroaree, analogamente a quanto è già stato realizzato in altre città portuali come Barcellona e Genova.
Nei prossimi anni saranno quindi realizzati numerosi interventi di tipo infrastrutturale volti ad ottimizzare l’utilizzazione delle aree e delle strutture portuali esistenti.
e diventerà entro i prossimi anni un porticciolo turistico.
Sono partiti di recente i progetti di bonifica e disinquinamento degli specchi acquei portuali, effettuati con due diversi interventi: uno relativo all’eliminazione degli scarichi e dei reflui di una grande parte della città che ancora oggi si riversano
all’interno del porto; l’altro riguardante la rimozione dei numerosi relitti che da tempo giacciono nell’area della Cala. Per quanto riguarda gli interventi di ampliamento e di ottimizzazione delle banchine di ormeggio, recentemente sono stati ultimati i lavori di adeguamento e consolidamento della Calata Marinai d’Italia, per la realizzazione di approdi polifunzionali. I lavori hanno riguardato anche le infrastrutture e i servizi per i passeggeri. Al fine di offrire all’utenza dello scalo palermitano, e in particolare ai passeggeri delle linee crocieristiche, servizi soddisfacenti e adeguati ai moderni standard di funzionalità e di comfort, è già stato effettuato un primo intervento di ristrutturazione della Stazione Marittima, per la quale è stato redatto un progetto preliminare che prevede un collegamento in sottopasso pedonale tra la stazione stessa, il Varco Emerico Amari e l’adiacente parcheggio. Si realizzerà inoltre l’installazione di nuove passerelle mobili per l’imbarco e sbarco dei passeggeri direttamente dall’interno della Stazione Marittima, nonché l’eventuale adeguamento dei nuovi accessi
alla stazione.
Un pezzo di storia di Palermo, grazie al processo di rinnovamento messo in atto da Autorità Portuale e Comune, vivrà quindi presto un rinnovamento.
Si fa riferimento, in particolare, all’area della Cala e, più in generale all’ampia fascia compresa tra il Molo Trapezoidale e il Porticciolo di Sant’Erasmo, che storicamente rappresenta l’affaccio cinquecentesco della città sul mare. L’area prospicente la Via Crispi, dovrà infatti assicurare il razionale drenaggio di persone e merci che dalla città arrivano al porto e viceversa. Per favorire questo traffico sarà necessaria la creazione di un parcheggio intermodale, la risistemazione delle aree destinate allo stoccaggio delle
merci e la creazione di opportuni spazi e strutture destinate a servizi per i passeggeri.
Anche la località di Sant’Erasmo, da anni in stato di semidegrado, sarà oggetto di lavori
l’utilizzo delle aree attualmente destinate alle forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria) nella radice del Molo Sud e sarà individuato nella stessa zona uno spazio idoneo da riservare ai mezzi nautici della pubblica sicurezza.
Nella parte Nord della circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale si prevede invece di ottimizzare l’utilizzazione dello specchio acqueo del Porto dell’Arenella mediante l’installazione di pontili galleggianti per trasformare l’intera area in un unico approdo turistico, sul quale si affaccia il centro storico della città.
Nel panorama di rivalutazione del territorio si inseriscono anche i lavori riguardanti il Castello a Mare. Pochi conoscono la valenza storico-culturale di questo monumento
che si erge solitario tra il porto industriale e il porticciolo turistico della Cala; è uno dei complessi architettonici più antichi della città e la previsione è di farne, una volta recuperato, un luogo suggestivo che ospiterà spettacoli, manifestazioni promozionali e turistiche.
In questo quadro di grande innovazione e valorizzazione del rapporto città-mare va inserita anche la riqualificazione del Foro Italico, divenuto dopo anni d’incuria, una vera e propria distesa di verde a diretto contatto con la zona costiera e con il più antico quartiere della città, la Kalsa.
L’area ha completamente mutato volto grazie anche all’architetto Italo Rota, noto designer della Cout Carrè del Louvre e delle Luminarie sul lungo Senna, a Parigi,
L’area ha completamente mutato volto grazie anche all’architetto Italo Rota, noto designer della Cout Carrè del Louvre e delle Luminarie sul lungo Senna, a Parigi,