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Messina: la città sullo Stretto tra storia e mito

LA REALTA’ PORTUALE SICILIANA NEL SETTORE CROCIERE

3.2 Messina: la città sullo Stretto tra storia e mito

La città di Messina e il suo Stretto sono una cosa sola.

E’ un luogo fatto di luce e acqua che scorre in direzioni opposte, simile ad un fiordo nordico dove il vento non ha mai pace e il mare è blu e profondo.

Messina domina questo spettacolo avvolta nei suoi colori; essa è crocevia di un traffico intensissimo da e per il continente.

Occorre visitarla con la curiosità dei viaggiatori d’altri tempi, ed è allora che si svela con una straordinaria ricchezza d’arte, di civiltà e di tradizioni.

La città possiede uno degli scenari più belli al mondo, così come i preziosi tesori d’arte custoditi nelle sue chiese e nei suoi palazzi. Un soggiorno a Messina risulta strategico per chi voglia agevolmente scoprire la parte dei luoghi più affascinanti che le fanno da cornice, appena oltre il mare o nell’entroterra. In poco tempo si raggiungono Taormina e Milazzo, Tindari e le Isole Eolie, il versante nord dell’Etna e i boschi dei Nebrodi.

Messina è per antonomasia la “Città dello Stretto” da sempre oggetto di narrazioni mitologiche e di leggende. Al mito di Saturno (Crono) viene ricondotta la caratteristica formazione geologica del porto: egli con una falce evirò il padre Urano e quest’ultimo, adirato, lanciò l’attrezzo in direzione dello Stretto, originando quella lingua di terra dalla particolare forma di falce. Fu poi il mitico gigante Orione, figlio del dio Nettuno che su incarico del re Zanclo adattò la falce a bacino portuale. La separazione della Sicilia dalla Calabria, con la conseguente formazione dello Stretto di Messina, viene attribuita ad un poderoso colpo di tridente del dio Nettuno (Poseidone). E poi ancora, il mito di omerica memoria di Scilla e Cariddi, i due terrificanti mostri, terrore dei naviganti per millenni, giustifica i pericolosi gorghi che interessano questo tratto di mare. Ed, altresì, la leggenda della Fata Morgana identificata oggi in un raro, se non unico, fenomeno di rifrazione ottica. Infine, la leggenda di Colapesce, prodigioso

pescatore dello Stretto, che in fondo al mare, vide la colonna Peloro sulla quale poggia la cuspide settentrionale della Sicilia, quasi in punto d’infrangersi, allora temendo che la sua Messina potesse sprofondare da un momento all’altro, volle sostituirsi ad essa e corse a sorreggerla per l’eternità.

La città di Messina è infatti di tradizioni marinare antichissime, grazie ad un porto che per secoli ne ha influenzato lo sviluppo economico, commerciale e politico.

Il primo nome greco della città, Zancle, deriva dalla caratteristica forma di falce dell’ansa portuale, di cui l’origine risale a 494 a.C.

Da sempre posizionato su una rotta essenziale per il commercio, con l’avvento dei Romani il porto di Messina divenne il principale dell’isola e la città divenne Civitas Foederata di Roma, ottenendo molti privilegi nel settore marittimo e commerciale. Tale

importanza subì una battuta d’arresto durante le dominazioni dei Bizantini e degli Arabi. I Normanni invece, riportarono Messina e il suo porto in auge. La città divenne in questo periodo sede del Consolato del Mare, tribunale che emanava norme per la regolamentazione dei rapporti tra i commercianti, esentava i messinesi da dogane ed altri pagamenti per mare e per terra e stabiliva altri vantaggi commerciali che

potenziarono ancora di più i traffici.

Il Consolato del mare, la costruzione della nuova Darsena, l’istituzione di un Ammiragliato con giurisdizione sul porto, contribuirono a renderla uno dei porti più

importanti del Mediterraneo dal punto di vista militare e commerciale.

Nel 1197, Enrico VI concesse alla città il Porto Franco, che consentiva ai messinesi di importare ed esportare liberamente tutte le merci, senza il pagamento di alcun dazio.

L’attività economica, i floridi commerci e i privilegi goduti, inasprirono i rapporti con le altre città siciliane e Palermo fece sì che gli spagnoli riducessero i benefici concessi alla città e al porto. Con l’avvento dei Borboni la città tentò di recuperare i traffici e gli scambi del passato; infatti il Porto Franco fu istituito nuovamente nel 1784, esteso a

tutta la città nel 1848 ma abolito definitivamente nel 1879.

Alla fine dell’Ottocento sorsero in città edifici strumentali dell’attività marittima, come il mercato coperto, i magazzini generali e la stazione dei traghetti. Il sisma catastrofico del 1908 ed i conseguenti danni portarono ad una contrazione delle attività portuali.

La ricostruzione delle strutture portuali, realizzata negli anni trenta del secolo scorso, ricalca in parte la sistemazione ottocentesca.

Il ventesimo secolo ha visto lo sviluppo di una significativa attività cantieristica e l’ubicazione a Messina di una base navale della Marina Militare Italiana e del relativo Arsenale. Con l’istituzione dell’Azienda Mezzi Meccanici e dei Magazzini del Porto, assorbita nel gennaio 1995 dall’Autorità Portuale di Messina, le operazioni commerciali hanno ricevuto nuovo impulso e il settore crocieristico ha goduto di un incremento dei traffici veramente significativo, tanto da far diventare il porto di Messina fra i primi in Sicilia in quest’ultimo settore.

Il porto di Messina e l’attività crocieristica

Messina, sede di Autorità Portuale, possiede il più grande porto naturale

attrezzato della Sicilia, utilizzato sia come porto commerciale che militare e che, con il movimento annuo di circa 10 milioni di passeggeri, è il primo porto italiano nel settore.

E’ collegata al continente, e con essa tutta la Sicilia, con traghetti e aliscafi sia

per Villa San Giovanni, che per Reggio Calabria. Questo permette anche il trasporto dei convogli ferroviari, sia merci che passeggeri. Dal 2001 è stata attivata la prima

Autostrada del Mare, che collega il molo Norimberga con il porto di Salerno.

Il porto di Messina è l’ottavo in Italia per attività crocieristica, con oltre 200.000 croceristi arrivati nel 2006 e la previsione di 260.000 per il 2007.

Il settore turistico vede da alcuni anni la presenza annuale in città di migliaia di

croceristi, risollevando Messina da una grave crisi nel settore dovuta alla vicinanza dei grandi centri di attrazione turistica quali: Taormina, Milazzo, le isole Eolie, che fanno della provincia la seconda più visitata nel Meridione dopo quella di Napoli

e la prima in Sicilia.

A tal proposito, già nel 2003, il porto della città è stato interessato da un’importante decisione di uno dei maggiori gruppi crocieristici a livello mondiale: Festival Crociere.

Il gruppo infatti in quegli anni ha deciso di inaugurare un suo nuovo insediamento strategico territoriale nella città di Messina che, secondo la compagnia, era già allora destinata a divenire sempre più un punto di riferimento fondamentale nei programmi di crescita del primo gruppo crocieristico a capitale europeo.

La decisione è stata presa sulla scia dei positivi risultati già ottenuti nel corso dell’anno precedente, dato che i passeggeri di Festival che sono transitati nel porto di Messina hanno superato le 60.000 unità; un vero e proprio record tenendo conto che la compagnia ha scelto di utilizzare lo scalo nella città dello Stretto da solo un anno.

Ma il trend ha registrato un forte sviluppo anche nel 2004, anno in cui la compagnia ha

dato inizio ad un piano di ulteriore sviluppo e radicamento in tutta l’area del Sud Italia.

Lo sviluppo dell’attività nel porto di Messina programmato da Festival Crociere è avvenuto poiché il Sud, la nostra regione in particolare, costituiscono un’area eccezionale per ricchezze culturali, archeologiche, naturali e climatiche, capaci di abbattere le barriere della stagionalità crocieristica.

Testimonianze più che significative di questa tendenza sono offerte dalla straordinaria crescita turistica in Sicilia, protagonista di un consistente investimento in quella che viene considerata la prima risorsa economica mondiale: il turismo.

Traffico croceristi nel porto di Messina dal 1995 al 2005

ANNO Unita' % anno precedente 1995 26959

1996 35484 31,60 %

1997 76137 114,60 %

1998 120600 58,40 %

1999 111868 -7,20 %

2000 126023 12,70 %

2001 112675 -10,60 %

2002 145647 29,30 %

2003 229276 57,40 %

2004 204380 -10,9 %

2005 216270 5,8 %

Il traffico navi da crociera è da intendersi dei passeggeri in transito

Fonte: Autorità Portuale di Messina

Ma il porto di Messina ha interessato anche altre compagnie di crociera importanti

presenti nel nostro Paese, come ad esempio Costa Crociere.

La compagnia infatti da sempre ha coinvolto nei suoi itinerari i tre più importanti porti siciliani, tra cui Messina. Nel 2005 le navi Costa hanno fatto scalo a Messina 14 volte, per un totale di 26.000 passeggeri19.

Nell’anno 2006, le navi della compagnia hanno approdato nel nostro porto

principalmente nei mesi autunnali (Settembre, Ottobre e Novembre) con la nave Costa Atlantica che ha effettuato l’itinerario nel Mediterraneo Orientale riguardante Egitto,

Cipro, Grecia e Turchia, con partenza proprio dal porto di Messina.

Si registrano inoltre altri due approdi in mesi diversi da quelli precedenti, inerenti a Costa Classica il 31/01/06 e Costa Europa il 20/12/06, anch’esse con itinerari nel Mediterraneo Orientale.

Fonte: Costa Crociere

Dai dati presentati si evince che nel 2006 gli approdi delle navi Costa Crociere sono stati in totale 10, quattro in meno rispetto all’anno precedente.

I mesi di Gennaio e Dicembre hanno registrato ciascuno un solo approdo, Settembre due e i mesi di Ottobre e Novembre hanno visto il picco massimo di tre approdi ciascuno. Una presenza della compagnia quindi non molto cospicua ma da non

19 Informare Magazine – 08/04/05

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Approdi navi Costa Crociere nel porto di Messina, 2006

Gennaio Settembre Ottobre

Novembre Dicembre

sottovalutare tenendo conto che ha scelto il nostro porto come punto di imbarco e sbarco passeggeri per una stagione di tre mesi, con sicuramente importanti ricadute economiche per la città di Messina e il suo porto.

Anche il 2007 vede partecipare la città di Messina agli itinerari della Costa Crociere.

Gli scali programmati fino a questo momento riguardano solo una nave della compagnia, la Costa Atlantica che effettuerà anche quest’anno un itinerario nel Mediterraneo Orientale comprendente Egitto, Cipro, Grecia e Turchia.

Gli approdi richiesti all’Autorità Portuale sono fin’ora 8, due in meno rispetto al 2006, concentrati anche questa volta nei mesi autunnali di Settembre con due approdi, Ottobre e Novembre con tre ciascuno.

Il vantaggio rimane comunque la scelta da parte della compagnia di lasciare Messina come home port, cioè porto nel quale i passeggeri si troveranno per due volte, una per il momento dell’imbarco e una per quella dello sbarco.

Fonte: Costa Crociere

Oltre Costa Crociere, ha investito nel porto di Messina anche un’altra importante compagnia di crociera, diretta concorrente di Costa nel mercato italiano: MSC Crociere.

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Approdi

Settembre Ottobre Novembre

Approdi navi Costa Crociere nel porto di Messina, 2007

Settembre Ottobre Novembre

Il 2007 prevede per il nostro porto la presenza di tre navi della compagnia, che

imbarcheranno e sbarcheranno passeggeri dal mese di Aprile a quello di Dicembre, con una numero di approdi molto diverso per mese. Le navi sono:

MSC Melody, nave non di recente costruzione e di capacità ridotta la quale prevede un

itinerario nel Mediterraneo Occidentale comprendente Francia, Spagna, Ibiza e Tunisia, da Aprile ad Ottobre.

MSC Rhapsody, la quale effettua un itinerario nel Mediterraneo Orientale

comprendente Egitto e Grecia, con partenze solo nei mesi di Aprile, Maggio e Settembre, Ottobre.

MSC Armonia, la quale però si troverà nel porto di Messina solo di transito in un unico

giorno di Dicembre, anch’essa con un itinerario nella parte Orientale, comprendente Grecia, Cipro, Egitto e Libia.

Fonte: MSC Crociere

Dal grafico risultano gli approdi complessivi effettuati dalla compagnia nel porto di Messina: 38. Da ciò si evince come la MSC abbia deciso di far approdare le sue tre navi nel porto in nove mesi totali, ma con un numero di presenze molto differente ciascuno.

I mesi di Novembre e Dicembre sono quelli in cui si registra una sola presenza delle Maggio Luglio Settembre Novembre

Approdi navi MSC Crociere nel porto di Messina, 2007

Aprile

navi, la più bassa; Giugno e Luglio nonostante siano mesi in cui in genere la domanda è cospicua il numero di approdi è rispettivamente di due e quattro; Agosto e Settembre registrano entrambi cinque presenze; Aprile sei; ed infine il maggior numero di approdi viene effettuato in due mesi abbastanza distanti tra loro Maggio ed Ottobre con un totale di sette ciascuno.

Da quanto detto, si capisce come il porto di Messina rappresenti per l’intera città un’importante opportunità di sviluppo economico, per tale motivo l’Autorità Portuale ha da sempre cercato di programmare un’attività operativa, di pianificazione e di sviluppo del porto nella maniera più efficiente possibile, includendo tra le altre anche una particolare attività promozionale, per far conoscere il più possibile e anche all’estero questa importante risorsa della città.

In rappresentanza del porto infatti, l’Autorità Portuale è divenuta membro del

Medcruise (l’associazione dei porti crocieristici del Mediterraneo) facendo inserire il

porto di Messina nel circuito degli itinerari turistici mediterranei con iniziative promozionali di ampia visibilità; partecipando alle innumerevoli manifestazioni mondiali organizzate dall’associazione, come il Seatrade Med avvenuto lo scorso ottobre a Napoli. L’Ente nel corso degli anni ha inoltre partecipato ad altre importanti manifestazioni come: il Seatrade Med Cruise and Ferry nel 2004, con stand comune con le altre Autorità Portuali siciliane, Catania e Palermo; il Salone della Logistica a Barcellona nello stesso anno; il Seatrade di Miami; e la IX Conferenza internazionale delle Città portuali a Lisbona.

Tra le altre attività si ricordano: il rapporto con il Centro Universitario di Studi sui Trasporti per l’organizzazione di master universitari a riguardo e l’ospitalità data alle

varie iniziative provinciali Telethon. A tali iniziative si sono aggiunte delle concessioni a titolo gratuito con patrocinio dell’Autorità Portuale per manifestazioni di particolare interesse culturale, sociale e turistico. Sono inoltre stati realizzati e distribuiti brochures

e video sul porto e acquistati spazi pubblicitari in riviste specializzate.

Per quanto riguarda la struttura portuale in sé, si fa riferimento al Piano Operativo Triennale, che riguarda la pianificazione delle attività per il miglioramento del porto da realizzare in circa tre anni.

Il Piano Operativo Triennale 2005/2007 relativo del porto di Messina si raccorda con il precedente e i suoi aggiornamenti, includendo tra gli interventi da effettuare in favore dell’area portuale i lavori avviati e non ancora conclusi, ed i nuovi interventi secondo le linee di sviluppo concordate negli strumenti di pianificazione portuale.

Dalle analisi effettuate sul territorio portuale e sulle sue modalità di fruizione, ma anche sui vincoli e opportunità di sviluppo, sono stati individuati gli elementi caratterizzanti l’assetto funzionale del porto. La funzione portuale primaria riguarda prevalentemente il traghettamento sullo Stretto, le attività cantieristiche e il movimento crocieristico.

Gli attuali limiti infrastrutturali condizionano le possibilità di sviluppo del porto nei suoi due più importanti segmenti operativi: l’intermodalità marittima e il mercato crocieristico, già individuati come quelli suscettibili di maggiore potenzialità di sviluppo.

Gli obiettivi del recupero di un rapporto organico tra territorio portuale e città (senza con ciò sacrificare la funzione portuale) e della riqualificazione urbana, costituiscono obiettivi essenziali cui uniformare le scelte di pianificazione territoriale portuale.

Particolare considerazione è dedicata allo sviluppo delle infrastrutture portuali in funzione dell’attivazione del nuovo terminal per navi ro-ro di Tremestieri, che costituisce il punto d’imbarco e sbarco dei mezzi pesanti in attraversamento dello Stretto, eliminando parte del traffico merci che da sempre ha congestionato la città.

Gli obiettivi quindi perseguiti, risultanti dal Piano sono: il potenziamento della funzione portuale tramite il potenziamento della viabilità di collegamento tra area portuale e rete autostradale e rete urbana; adeguamento delle infrastrutture esistenti in relazione ai

traffici presenti e futuri (traghettamento, crocierismo e passeggeri); e potenziamento della capacità operativa delle banchine per attività commerciali e terminal logistico.

Questi obiettivi saranno realizzati attraverso la riqualificazione del Molo Norimberga, la realizzazione di una stazione passeggeri, la realizzazione di un collegamento viario diretto tra il porto e l’autostrada e alcuni interventi di raccordo con la città con opere di fruibilità urbana di aree portuali residuali.

Dal Piano Operativo Triennale si evidenzia inoltre come il crocierismo rappresenta oggi una consolidata voce attiva nel volume dei traffici del porto di Messina.

Al cospicuo numero di croceristi poi si aggiungono i passeggeri in transito sullo Stretto che raggiungono il numero di circa dodici milioni l’anno.

Il settore presenta però radicali carenze strutturali dovute alla mancanza di un’adeguata stazione marittima.

Gli interventi in programma sono finalizzati a sopperire a tale stato di bisogno,

rappresentando non solo un obiettivo essenziale al consolidamento dell’attività portuale di settore, ma anche fonte di acquisizione di risorse finanziarie connesse all’attivazione dei servizi a supporto dei passeggeri.