Programma Azione
CATEGORIA PRINCIPALE AZIONI VOLTE ALLO SVILUPPO DI COMPETENZE SOTTOCATEGORIA
PRINCIPALE 2.5 Formazione congiunta “operatori sanitari e sociosanitari e altri Settori”
OBIETTIVI/INDICATORI SPECIFICI
Nessun obiettivo indicatore specifico associato OBIETTIVI/INDICATORI TRASVERSALI
OT02 Garantire opportunità di formazione dei professionisti sanitari e medici OT02IT02 Formazione dei Medici Competenti al counseling breve CICLO DI VITA età adulta;età lavorativa
SETTING ambiente di lavoro;servizi di prevenzione/cura/assistenza sociosanitaria DESCRIZIONE
Nell’ambito dell’accordo quadro di Regione Liguria con Università di Genova e altri soggetti (tra cui INAIL, ARPAL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale) per un programma di formazione regionale volto a
organizzare iniziative coordinate e congiunte, sviluppato nell’ambito del PP09, saranno effettuati interventi in merito a:
Pagina 116 di 442 - Formazione di operatori del SSR sui principi di Total Worker Health, applicati in particolare alle previsioni dei PP03, 06, 07, 08 e 09, sulle tecniche e gli strumenti di marketing sociale
- Formazione a Medici Competenti, MMG, infermieri su counseling e minimal advice in materia di stili di vita salutari e lotta alle dipendenze
PROGRAMMA PP03 TITOLO AZIONE
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FORMAZIONE NELL’AMBITO DEL PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE LIGURIA E L'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LIGURIA RELATIVO ALLE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLE SCUOLE
CATEGORIA
PRINCIPALE AZIONI VOLTE ALLO SVILUPPO DI COMPETENZE SOTTOCATEGORIA
PRINCIPALE 2.6 Formazione operatori settore Scuola (Insegnanti, Dirigenti Scolastici, ecc.) OBIETTIVI/INDICATORI SPECIFICI
Nessun obiettivo indicatore specifico associato OBIETTIVI/INDICATORI TRASVERSALI
OT01 Sviluppare collaborazioni intersettoriali finalizzate ad attivare il ruolo e la responsabilità, competente e consapevole, dei datori di lavori nel riorientare le prassi organizzative e migliorare gli ambienti
OT01IT01 Accordi intersettoriali finalizzati a diffusione/sviluppo e sostenibilità del programma CICLO DI VITA infanzia;adolescenza;età adulta;età lavorativa
SETTING comunità;scuola DESCRIZIONE
Già in passato, con il progetto Kit informativo destinato ai giovani sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro suddiviso per fasce d’età (in attuazione agli obiettivi del Piano regionale di Prevenzione 2014-2018) e con l’accordo attuativo tra INAIL e Regione Liguria per la realizzazione del progetto (DGR 202/2017), da realizzarsi anche con il supporto tecnico delle ASL liguri, Regione Liguria ha posto l’attenzione sulla
sensibilizzazione studenti e giovani sui temi della salute e sicurezza sul lavoro.
In continuità con quanto già attuato, nell’ambito del Protocollo d'Intesa tra la Regione Liguria e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria relativo alle attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole (approvato Con D.G.R. n. 1293/2016) e del Tavolo regionale “Educazione alla salute nelle scuole”
(deliberazione di A.Li.Sa. n. 28/2018), coordinato da A.Li.Sa., all’interno dell’azione “Offerta formativa” del Programma PP01, saranno sviluppati percorsi formativi e iniziative di promozione inerenti la salute e
sicurezza sul lavoro e la prevenzione degli incidenti domestici che coinvolgano l’intero «ambiente»
scolastico con tutti i suoi attori (famiglie, insegnanti, ecc.), con particolare attenzione all’offerta, per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, di percorsi di acquisizione di competenze specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro (ad es. nell’ambito delle esperienze di “alternanza scuola-lavoro”).
Pagina 117 di 442 PROGRAMMA PP03
TITOLO AZIONE (3 di 8)
WE ARE WHAT WE EAT: PROMUOVERE SANA ALIMENTAZIONE ALL'INTERNO DEI LUOGHI DI LAVORO DELLE AZIENDE SANITARIE REGIONALI
CATEGORIA PRINCIPALE
AZIONI VOLTE ALLA MODIFICA AMBIENTALE/ORGANIZZATIVA DI UN SETTING PER FAVORIRE L’ADOZIONE COMPETENTE E CONSAPEVOLE DI STILI DI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE
SOTTOCATEGORIA PRINCIPALE
3.2 Supporto ai Settori responsabili di un “ambiente organizzato” (setting) nella adozione di “pratiche raccomandate” per favorire una alimentazione salutare
(miglioramento/orientamento di capitolati d’appalto di mense - ristorazione collettiva- e vending, di spuntini/merende, di bar interni, di ristorazione pubblica)
OBIETTIVI/INDICATORI SPECIFICI
OS01 Promuovere presso i luoghi di lavoro (pubblici e privati) l’adozione di interventi finalizzati a rendere gli ambienti di lavoro favorevoli alla adozione competente e consapevole di sani stili di vita
OS01IS04 Luoghi di lavoro raggiunti dal Programma (b) OBIETTIVI/INDICATORI TRASVERSALI
OT03 Promuovere la diffusione di conoscenze, competenze e consapevolezze che favoriscano cambiamenti sostenibili di prassi organizzative/famigliari per rendere facilmente adottabili scelte comportamentali favorevoli alla salute
OT03IT03 Iniziative di marketing sociale per lavoratori, famiglie, datori, associazioni CICLO DI VITA età adulta;età lavorativa
SETTING ambiente di lavoro;servizi di prevenzione/cura/assistenza sociosanitaria DESCRIZIONE
Il concetto di Promozione della Salute nei luoghi di lavoro vuole essere un incentivo per offrire ai lavoratori un'opportunità per migliorare la propria salute; promuovendo l’alimentazione sana per ridurre i fattori di rischio generali per la salute e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche che hanno un grosso impatto sul livello di qualità della vita.
Con uno stile di vita salutare è possibile prevenire numerose patologie croniche, ad esempio cardiopatie, diabete di tipo 2, ipertensione, obesità e cancro. Migliorare la dieta è uno tra i principali cambiamenti.
Un’alimentazione equilibrata durante la giornata lavorativa consiste nel fare un uso variato degli alimenti in termini di quantità e frequenza, per coprire le necessità nutritive che consentano di mantenere una buona salute e offrire benessere.
Vantaggi
Un’alimentazione equilibrata apporta molteplici benefici nei luoghi di lavoro poichè:
promuove il benessere dei lavoratori
aiuta a migliorare il rendimento sul lavoro
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previene malattie (obesità, ipertensione, diabete di tipo 2) legate ad un’alimentazione errata, riducendo l’indice di assenteismo sul lavoro.
Con il programma WHP, i principi di educazione alimentare vengono tradotti in pratica attraverso
un’attenzione costante all’alimentazione in tutti i suoi aspetti, con programmi e obiettivi che coinvolgano l’intera realtà aziendale in cui il singolo è inserito.
Costituzione di un tavolo di lavoro su WHP Azioni per promuovere corretti stili di vita tra i dipendenti del SSR (potrebbero essere tavoli diversi per ogni stile di vita es: Alimentazione, alcool, attività fisica ecc; oppure uno unico a seconda delle dimensioni e delle risorse delle singole aziende) Si vuole mettere intorno a un tavolo interlocutori con specifiche competenze per dettagliare le specifiche azioni realizzabili in ogni ASL/Azienda.
Promuovere campagne informative ed eventi formativi, specifici a partire dal 2022, almeno un evento formativo anno, rivolto agli operatori sanitari su diverse tematiche correlate alla promozione di sani stili di vita. Corsi accreditati ECM proponibili anche in FAD
Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione (GMA), ogni anno, a partire dal 2022 (laddove fosse possibile anche dal 2021) ogni ASL/Azienda propone un'azione/iniziativa per promuovere diete sane e sostenibili al proprio interno o sul territorio, anche in collaborazione con Enti e Aziende locali (per es promuovere KM 0 o prodotti del territorio)
lavorare con le ditte che forniscono i pasti. Inserire nei contratti di appalto della ristorazione la possibilità di: sostituire il dessert con aumento di porzione di frutta / verdura, offerta di pane iposodico, aumento uso di cereali anche in forma integrale, migliorare la varietà dei menù con l’offerta dei 5 colori, indicare il contenuto calorico di tutte le pietanze e degli ingredienti di cui sono composti, ecc).
Promuovere l'elaborazione di un Capitolato di Gara orientato ai principi di una Sana Alimentazione.
Il Format utilizzato per la Gara Regionale sulle Mense del SSR potrebbe essere trasmesso a tutte le Aziende / Imprese/ Pubbliche amministrazioni che hanno un servizio Mensa interno
Promuovere la corretta alimentazione tra i dipendenti, facendo conoscere o riscoprire alimenti poco utilizzati o dimenticati (cereali integrali, legumi, semi, germogli, ecc.) proponendo e preparando ricette genuine, facili da realizzare, ma soprattutto gustose. Si potrebbero organizzare corsi di cucina sana e equilibrata (esempio: Costruire alleanze con Istituto Alberghiero)
Affissione di poster in luoghi strategici come la mensa o sale di aspetto, utilizzando la strategia del marketing socialeal fine di promuovere la diffusione di informazioni sulla sana alimentazione coinvolgendo le ditte che gestiscono le mense aziendali.
La mensa per i dipendenti, potrebbe essere aperta anche agli operai delle ditte esterne che prestano la loro attività in ospedale, ai familiari dei pazienti, come occasione per fare informazione su sana alimentazione
Per incidere sulle cattive abitudini bisogna rendere facili ed accessibili le scelte salutari.
Anche per quanto riguarda il Vending è necessario agire sui Capitolati di Gara.
Allestimento di Sale Ristoro a partire dai Palazzi della Salute, in quanto restano esclusi tutti i dipendenti territoriali dall'utilizzo della mensa aziendale . Occorre individuare uno spazio da
Pagina 119 di 442 adibire, che abbia le giuste caratteristiche e arredi, e pensare di sostituire il ticket elettronico con la possibilità di fruire di un pasto sano confezionato fornito dalla ditta aggiudicataria della gara Mensa.
PROGRAMMA PP03 TITOLO AZIONE
(4 di 8) Promozione attività fisica nei Luoghi di lavoro CATEGORIA
PRINCIPALE
AZIONI VOLTE ALLA MODIFICA AMBIENTALE/ORGANIZZATIVA DI UN SETTING PER FAVORIRE L’ADOZIONE COMPETENTE E CONSAPEVOLE DI STILI DI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE
SOTTOCATEGORIA PRINCIPALE
3.3 Supporto ai Settori responsabili di “ambienti organizzati” (setting) nella adozione di
“pratiche raccomandate” per favorire stile di vita attivo (pause attive, Pedibus, Playground, Gruppi di cammino, Scale per la salute, Bike to work, ecc.)
OBIETTIVI/INDICATORI SPECIFICI
OS01 Promuovere presso i luoghi di lavoro (pubblici e privati) l’adozione di interventi finalizzati a rendere gli ambienti di lavoro favorevoli alla adozione competente e consapevole di sani stili di vita
OS01IS03 Luoghi di lavoro raggiunti dal Programma (a) OS01IS04 Luoghi di lavoro raggiunti dal Programma (b) OBIETTIVI/INDICATORI TRASVERSALI
OT03 Promuovere la diffusione di conoscenze, competenze e consapevolezze che favoriscano cambiamenti sostenibili di prassi organizzative/famigliari per rendere facilmente adottabili scelte comportamentali favorevoli alla salute
OT03IT03 Iniziative di marketing sociale per lavoratori, famiglie, datori, associazioni CICLO DI VITA età adulta;età lavorativa
SETTING ambiente di lavoro DESCRIZIONE
Una regolare attività fisica può migliorare il rendimento lavorativo e contribuire a diminuire malattie e infortuni sul lavoro.
Già nel 2005 la Commissione Europea ha indicato i luoghi di lavoro “come luogo ideale dove condurre azioni di promozione dell’attività fisica”. Inoltre secondo l’Unione Europea “l’1,4% degli anni di vita persi è imputabile all’inattività fisica che, spesso, è associata a sovrappeso e obesità e può predisporre a malattie croniche altamente invalidanti”. In Italia “il 42% della popolazione con più di 3 anni di età non svolge alcun tipo di attività fisica nel tempo libero e non pratica nessuno sport”
La promozione dell’attività nei luoghi di lavoro ha lo scopo “di favorire la salute e il benessere dei lavoratori tramite il miglioramento dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro, programmi aziendali mirati, l’offerta di scelte sane e l’incoraggiamento allo sviluppo delle capacità personali
L'attività fisica, oltre a influire positivamente sul tono dell’umore, incrementa la funzione cardiaca, abbassa il colesterolo LDL e aumenta l’HDL, riduce i trigliceridi e la pressione arteriosa, migliora la circolazione
Pagina 120 di 442 arteriosa e venosa, previene e ritarda l’osteoporosi, protegge da alcuni tumori (colon, endometrio e
mammella) e riduce il rischio di cadute migliorando il tono muscolare e i riflessi per l’influenza sull’equilibrio e la coordinazione”. Inoltre il movimento “aiuta a mantenere il peso ideale favorendo il consumo delle calorie in eccesso e aumentando la tolleranza al glucosio”.
Riguardo al lavoro, una regolare attività fisica può migliorare le prestazioni psico-fisiche ed il rendimento lavorativo.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) indica che gli adulti “dovrebbero effettuare almeno 30 minuti di attività fisica moderata (es. camminare di buon passo) per 5 giorni a settimana”.
Le azioni di promozione della salute nei luoghi di lavoro possono contribuire a far diminuire l’assenteismo e a migliorare la produttività e l’immagine dell’azienda, anche per questo è importante proporre e sostenere politiche aziendali che incoraggino i lavoratori a incrementare la loro attività fisica, per ottenere un reale e duraturo cambio di atteggiamento verso l’attività fisica occorre che vi sia qualcuno che trascinioltre che ad un ambiente stimolante, in quanto raramente la persona riesce a trovare la motivazione da sola.
Partendo da alcune azioni già sperimentate in altre realtà nazionali ed internazionali si descrivono di seguito le azioni per favorire l’attività fisica tra gli operatori sia durante la giornata lavorativa (nella pausa pranzo ad esempio), sia al di fuori della giornata lavorativa ( prima o dopo le ore lavorative )
Promuovere l’uso delle scale nelle sedi di lavoro, migliorandone anche l’aspetto, l’illuminazione, arricchendole ad esempio con esposizione di fotografiche o di opere d’arte dei dipendenti, o dei pazienti, attraverso frasi che potrrebbero cambiare periodicamente, attraverso un sistema che
permetta di rendicontare quante rampe di scale il dipendente ha effettuato in un periodo di tempo o in quanto tempo ha effettuato un certo numero di rampe di scale con l’obiettivo di migliorare la
tempistica.
Collocare in punti strategici aziendali cartelli, poster, totem che incoraggino l’attività fisica;
Predisporre video con esercizi di corrette posture (corso FAD regionale di cui possano fruire tutte le aziende) e movimenti semplici da ripetere in qualunque momento nella giornata lavorativa.
Durante gli eventi formativi che le singole aziende propongono ai loro dipendenti, inserire momenti di pausa da dedicare a semplici esercizi fisici da effettuare sul posto. (Eventualmente elaborare brochure Regionale)
Proporre Flash Mob facendo Thai Chi, Yoga, Ballo, Corsa, Camminate ecc, come occasione per promuovere informazioni sul movimento
Proporre alle palestre del circuito AFA dei pacchetti di iscrizione a prezzi ridotti per i dipendenti ASL Incoraggiare le persone a fare attività fisica finita la giornata lavorativa cercando convenzioni con palestre vicine alle sedi o individuando spazi in cui fare movimento (associazioni sportive, centri sociali, parrocchie) che a turno può essere guidato da personale competente e motivato (es.
fisioterapisti )
Incidere sul percorso casa lavoro: andare al lavoro a piedi, parcheggiare lontano dal lavoro, scendere 2 fermate di autobus prima
Valutare la possibilità di promuovere l’uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro, anche utilizzando l’esperienza di associazioni come FIAB (federazione amici della bicicletta) o quella di altre Asl che hanno avviato progetti in merito
Fornire rastrelliere per chi va al lavoro in bicicletta
Favorire l’uso di docce sul posto di lavoro
Promuovere un concorso Contapassi
Promuovere almeno un evento formativo ECM all'anno “Muovere, muoversi”.
In occasione della Giornata mondiale dell'Attività Fisica (6 Aprile 2021) si potrebbero organizzare eventi formativi o informativi di promozione all'attività fisica
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Favorire / promuovere la partecipazione a momenti comunitari di movimento come le camminate Family Run: i dipendenti ASL potrebbero indossare una maglietta o pettorina che li distingue per la marcia con l’obiettivo di aumentare il numero dei partecipanti ad ogni evento.
Effettuare una verifica dell’ergonomia delle postazioni lavorative attraverso il Servizio di Protezione e Prevenzione nel corso del 2022 e negli anni successivi pianificare acquisti per sostituire le
postazioni non adeguate.
Costituire “Albo delle competenze sportive” ( es. corsa, esperto di sentieri o percorsi territorio, yoga, ballo...) da pubblicare su Intranet: i dipendenti che hanno esperienza o un curriculum in sport
specifici si mettono a disposizione per consigli, suggerimenti, proposte.
Proporre progetti Ecodipendenti esempio: partecipare a opere di pulizia degli spazi verdi o pulizia spiagge.
(5 di 8) " HAI DA SPEGNERE? ": Una nuova Campagna antifumo per promuovere la salute CATEGORIA
PRINCIPALE
AZIONI VOLTE ALLA MODIFICA AMBIENTALE/ORGANIZZATIVA DI UN SETTING PER FAVORIRE L’ADOZIONE COMPETENTE E CONSAPEVOLE DI STILI DI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE
SOTTOCATEGORIA PRINCIPALE
3.4 Supporto ai Settori responsabili di ’”ambienti organizzati” (setting) nella adozione di
“pratiche raccomandate” per la creazione di “setting libero dal fumo”
OBIETTIVI/INDICATORI SPECIFICI
OS01 Promuovere presso i luoghi di lavoro (pubblici e privati) l’adozione di interventi finalizzati a rendere gli ambienti di lavoro favorevoli alla adozione competente e consapevole di sani stili di vita
OS01IS03 Luoghi di lavoro raggiunti dal Programma (a) OS01IS04 Luoghi di lavoro raggiunti dal Programma (b) OBIETTIVI/INDICATORI TRASVERSALI
OT03 Promuovere la diffusione di conoscenze, competenze e consapevolezze che favoriscano cambiamenti sostenibili di prassi organizzative/famigliari per rendere facilmente adottabili scelte comportamentali favorevoli alla salute
OT03IT03 Iniziative di marketing sociale per lavoratori, famiglie, datori, associazioni CICLO DI VITA età adulta;età lavorativa
SETTING ambiente di lavoro;servizi di prevenzione/cura/assistenza sociosanitaria
L’abitudine al fumo rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Si calcola che quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo, fra le vittime oltre 600.000 sono non fumatori esposti al fumo passivo. In Europa si stima che la prevalenza dei fumatori sia intorno al 28,6% (40%tra gli uomini e 18,2%tra le donne). Il fumo da tabacco è responsabile del 21% dei decessi e di 12-20 anni di vita persi in buona salute. In Italia,costituisce la prima causa evitabile di morte prematura.(Fonte OMS ). Il fumo rappresenta un rischio diretto per fumatori attivi e passivi: sono oltre 4000 le sostanze tossiche o cancerogene o mutagene contenute nel fumo di tabacco; potenzia altri fattori di rischio: dà soppressione delle difese polmonari e aumenta la vulnerabilità nei confronti degli altri rischi presenti (polveri, tossici inalabili, agenti biologici, amianto, radon, ecc.); veicola altri fattori di rischio (piombo, PTFE, sostanze imbrattanti mani o guanti, i piani di lavoro su cui si appoggia la sigaretta, ecc.) ; è un fattore di distrazione: può distogliere l’attenzione favorendo gli infortuni e gli errori nelle lavorazioni; può causare aumento della conflittualità interna tra lavoratori fumatori e non fumatori; è fattore di confondimento per l’attribuzione corretta del nesso eziologico nelle malattie professionali (BPCO, K polmonare, K
vescicale, ecc), nelle azioni di monitoraggio biologico (CO, IPA) e negli studi epidemiologici; In base alle evidenze scientifiche nei luoghi di lavoro dove vengono promosse iniziative per la promozione della salute (con maggior efficacia per i programmi attivi per la cessazione dal fumo) si riducono gli infortuni e le assenze per malattia, con notevoli benefici economici (anche nel breve termine) per le aziende e la
collettività (Jeffery RW, 1993 ; Ryan J, 1996). Sec la “DICHIARAZIONE DELLA SANITÀ MONDIALE”
adottata dalla comunità della sanità mondiale nella 51a Assemblea Mondiale della Sanità maggio 1998, la promozione di una cultura aziendale che favorisca il lavoro di gruppo e il dibattito aperto genera contesti in cui persone più sane e migliori relazioni sociali sul lavoro contribuiscono a migliorare il morale del
personale, il senso di appartenenza e conseguentemente ad aumentare la produttività.
Il D. L.gs 81/2008 e s.m.i . riconosce un ruolo importante nell’intervento di contrasto al fumo di sigaretta al Servizio Prevenzione e Protezione e al Medico competente.
Secondo l’art 33 del Decreto Legislativo il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) dai rischi professionali “provvede:
a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36, l’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale”.
Pagina 123 di 442 Secondo l’art 36 “Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata
informazione… sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale”
Il medico competente ha un ruolo autorevole, di riferimento, sostegno e ascolto, che nell’ambiente di lavoro potrebbe influenzare le decisioni e i comportamenti per la tutela della salute psicofisica del singolo
lavoratore
E’ l’unico sanitario che incontra i suoi “pazienti” nel momento in cui “godono buona salute” potendo raggiungere i soggetti che non si rivolgono ai Medici di famiglia.
Gli obiettivi del programma di disassuefazione dal fumo di sigaretta sono:
Contribuire a formare una cultura aziendale che consideri il rischio “fumo di tabacco” alla stregua degli altri rischi “specifici” presenti nei luoghi di lavoro.
Ridurre la prevalenza di fumatori tra i lavoratori
Ridurre la prevalenza di esposti a fumo passivo nei luoghi di lavoro
Il raggiungimento degli obiettivi si baserà su alcuni criteri e paradigmi di seguito esplicitati:
Creare un modello sinergico (ASL e altre Aziende) di intervento nei luoghi di lavoro
Introdurre l’attività per la disassuefazione dal fumo di tabacco tra gli obiettivi dei Servizi Aziendali di Prevenzione e Protezione anche attraverso il coinvolgimento dei Medici Competenti e degli altri servizi aziendali (SC Professioni Sanitarie, SS Epidemiologia e Sani stili di vita, Cardiologia, Pneumologia, SSD Popolazione a rischio, SeRT, RSU ecc)
Coinvolgere stakeholder esterni sia a livello di PA (Comune, Regione, Università) che associazioni
Coinvolgere stakeholder esterni sia a livello di PA (Comune, Regione, Università) che associazioni