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Sintesi del Profilo di salute ed equità ed Analisi di contesto Profilo di salute

Nel documento Regione Liguria Giunta Regionale (pagine 174-200)

Programma Azione

MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI

3.5.2 Sintesi del Profilo di salute ed equità ed Analisi di contesto Profilo di salute

Il Profilo di salute relativo al Programma Predefinito 05 – Sicurezza negli Ambienti di Vita è stato realizzato analizzando i dati provenienti dai Sistemi di Sorveglianza Passi e Passi d’Argento relativi al periodo

d’indagine 2016-2019.

Per quanto concerne la percezione del proprio stato di salute, i dati emersi dal sistema di Sorveglianza Passi indicano che in Liguria la maggior parte della popolazione di età compresa tra 18-69 anni (71,4 %) giudica complessivamente in modo positivo (buono o molto buono) il proprio stato di salute, con valori compresi tra 69,57 % di ASL4 e 74,47 % di ASL5, presentando un valore medio regionale in linea con il dato nazionale.

Stato di salute

Analogamente, l’indagine Passi d’Argento ha rilevato che la popolazione ultra 65-enne ligure presenta generalmente una percezione del proprio stato di salute che risulta essere in linea con il dato rilevato a livello nazionale.

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Indicatori – PASSI D’ARGENTO 2016-2019

Nonostante la buona percezione del proprio stato di salute, è stato rilevato dall’indagine precedentemente menzionata che una quota rilevante della popolazione adulta della Regione Liguria ha degli stili di vita non favorevoli per la salute. In particolare, il sistema di Sorveglianza Passi evidenzia che il dato relativo al consumo di alcol in Liguria (60,4%), risulta peggiore rispetto al dato nazionale (55,6%).

Consumo alcol Consumo fuori pasto

Il consumo di alcol a maggior rischio per la salute coinvolge il 18,3% della popolazione ligure adulta, presentando una maggiore diffusione tra il genere maschile, nella classe di età compresa tra i 18 ed i 24 anni e risulta inoltre associato ad un livello socio-economico elevato.

Pagina 170 di 442 Anche l’indagine Passi d’Argento ha rilevato che il dato relativo al consumo di alcol nella popolazione ultra-65enne (45,2%) risulta essere peggiore rispetto al dato nazionale (38,3%).

Consumo alcol Consumo fuori pasto

Consumo abituale elevato

Consumo a maggior rischio

Bevitori a maggior rischio consigliati di bere meno dal medico

Liguria 45.2 25.5 19.7 5.3 45.2

Italia 38.3 19.8 18.5 10.8 38.3

Indicatori – PASSI D’ARGENTO 2016-2019

Per quanto riguarda la pratica di attività fisica, l’indagine PASSI ha rilevato che in Liguria il 25,9% della popolazione risulta sedentaria e che tale condizione aumenta all’aumentare dell’età, risulta maggiormente diffusa tra le donne e tra le persone che presentano un basso livello di istruzione.

Pagina 171 di 442 Troppo bassa appare l’attenzione degli operatori sanitari al problema della scarsa attività fisica, anche nei confronti di persone in eccesso ponderale o con patologie croniche, come testimonia l’indicatore “consiglio di fare attività fisica” che presenta un valore peggiore (24,1%) rispetto a quello nazionale (29,9%).

Attivo Parzialmente

attivo Sedentario Consiglio fare attività fisica

Liguria 38.0 36.2 25.9 24.1

Italia 31.1 33.8 35.0 29.9

Indicatori – PASSI 2016-2019

La stessa carenza di attenzione da parte degli operatori sanitari in merito al problema della scarsa attività fisica nella popolazione anziana è stata rilevata dall’indagine Passi d’Argento (23,9% valore regionale vs 27,7% valore nazionale).

Sedentario

Parzialmente o completamente attivo

Punteggio medio PASE

Consiglio fare attività fisica

Liguria 32.3 67.7 102.6 23.9

Italia 39.4 60.6 94.2 27.7

Indicatori – PASSI D’ARGENTO 2016-2019

In merito alla situazione nutrizionale e alle abitudini alimentari, l’indagine Passi rileva che l’eccesso ponderale (sovrappeso ed obesità) interessa più di tre residenti su dieci (35,6%) di cui il 26,9% risulta in sovrappeso e il 8,7% obeso. Inoltre, la percentuale di soggetti sovrappeso aumenta all’aumentare dell’età, risulta maggiormente diffusa tra gli uomini e tra coloro che presentano un basso livello di istruzione.

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Considerando il fisiologico calo ponderale legato a fattori di tipo biologico e patologico che caratterizza l’invecchiamento, il sistema di sorveglianza Passi d’Argento prende in considerazione anche i soggetti sottopeso. In relazione a quest’ultimo indicatore, il dato rilevato in Liguria (2,5%) risulta essere peggiore rispetto al dato nazionale (1,6%).

Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obesi

Calo ponderale involontario

Liguria 2.5 47.2 39.0 11.3 8.7

Italia 1.6 40.6 43.6 14.3 8.1

Indicatori – PASSI D’ARGENTO 2016-2019

Per quanto riguarda il regime alimentare, il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo il 15,6% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno mentre il 59,2%

riferisce di consumare quotidianamente almeno 3 porzioni di frutta e verdura.

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Come rilevato dall’indagine Passi d’Argento, la percentuale relativa al consumo quotidiano di frutta e verdura aumenta nella popolazione ultra-65enne raggiungendo il valore di 21,3% tra coloro che ne consumano 5 porzioni al giorno e il valore di 64,8% tra coloro che ne consumano 3 porzioni al giorno.

Profilo di equità

Il PP05 presenta quale macrobiettivo principale di riferimento il MO3 - Incidenti domestici e stradali.

Dall’indagine multiscopo ISTAT del 2014 emerge che i bambini e gli anziani sono tra i soggetti più colpiti da incidenti domestici poiché rientrano tra i gruppi di popolazione che presentano alcune specificità sia nella dinamica dell’incidente di cui sono vittima, sia rispetto alle conseguenze degli incidenti in termini di lesioni subite, parti colpite e conseguenze avute. La linea guida ministeriale del 2017 “Prevenzione degli incidenti domestici in età infantile” indica che il soffocamento rappresenta una frequente modalità di accadimento degli infortuni e che la metà dei casi mortali di soffocamento in età pediatrica avviene prima dell’anno di età. Il pericolo di ingestione di oggetti piccoli e di alimenti risulta particolarmente frequente anche nei bambini fino ai due anni di età ed è favorito dall’abitudine del bambino di mettere in bocca tutto quello che trova, a fronte della scarsa attenzione di chi lo accudisce nell’evitare di lasciare alla sua portata piccoli oggetti o alimenti. L’obiettivo è quindi quello di aumentare le competenze genitoriali nell’ambito della prevenzione di incidenti domestici, con particolare riferimento al soffocamento. Per quanto riguarda l’equità nell’ambito degli incidenti domestici, le disuguaglianze possono emergere da fattori presenti a molteplici livelli: il contesto socioeconomico generale, differenti esposizioni a fattori di rischio, differenti vulnerabilità dei gruppi di popolazione, le molteplici conseguenze causate dagli incidenti. Ad esempio, i gruppi di popolazione più poveri ed emarginati hanno spesso un accesso limitato alle informazioni riguardanti la sicurezza. Inoltre, molto spesso sono presenti barriere di tipo linguistico che possono ostacolare l’accesso a tali informazioni.

Pagina 174 di 442 I dati ISTAT riportano che in Liguria la popolazione straniera residente al 1 gennaio 2021 è pari al 9,3%

(140.462) del totale dei residenti (1.509.805) e che la maggior parte della popolazione straniera rientra nella fascia di età compresa tra i 30 e i 44 anni. Per l’anno in corso non sono ancora disponibili i dati relativi alla popolazione residente in Liguria ma facendo riferimento al 2020, la comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il 14,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita

dalla Romania (14,3%) e dall'Ecuador (11,5%). Al fine di aumentare le competenze genitoriali, raggiungendo in modo efficace anche la popolazione straniera presente sul territorio ligure, si prevede la possibilità di rendere fruibile anche in altre lingue il modulo teorico del corso relativo all’insegnamento della manovra di disostruzione pediatrica tramite inserimento di sottotitoli nel webinar. L'obiettivo è quello di aumentare in modo omogeneo all’interno della popolazione ligure interessata le competenze genitoriali incentivando quanto più possibile tra i neogenitori la fruizione del corso sulla manovra di disostruzione pediatrica, attraverso la collaborazione con le aziende sanitarie e gli enti ospedalieri.

La Liguria è una regione costituita da 1.550.640 abitanti (1 gennaio 2019), che rappresentano il 2,6% del totale della popolazione residente in Italia. Il tratto distintivo della popolazione ligure è sicuramente rappresentato dalla composizione sociodemografica che evidenzia uno spiccato invecchiamento della popolazione. Infatti, come riportato in Tavola 1, la suddivisione della popolazione in classi di età evidenzia una prevalenza delle classi più adulte rispetto alla media nazionale sia nella classe da 65 a 74 anni (12,7 % contro 11,1 % in Italia) che in quelle più anziane. Inoltre, l’incidenza della popolazione di 75 anni e oltre è del 15,8% contro 11,7% del Paese.

La popolazione anziana e quella infantile rappresentano le categorie maggiormente vulnerabili sotto diversi aspetti. Dall’indagine multiscopo ISTAT del 2014 emerge che i bambini e gli anziani sono tra i soggetti più colpiti da incidenti domestici poiché rientrano tra i gruppi di popolazione che presentano alcune specificità sia nella dinamica dell’incidente di cui sono vittima, sia rispetto alle conseguenze degli incidenti in termini di lesioni subite, parti colpite e conseguenze avute. Gli anziani, per le fisiologiche caratteristiche legate al fenomeno dell’invecchiamento e per la presenza di multimorbilità che spesso costringono l’individuo all’assunzione contemporanea di più farmaci, sono spesso vittime di cadute. D’altra parte i bambini, vulnerabili per definizione, necessitano della presenza di adulti attenti e consapevoli che siano in grado di garantire loro le adeguate condizioni di sicurezza.

La consapevolezza del rischio di incidente domestico risulta essere molto bassa. Infatti, come rilevato dall’indagine Passi in Liguria solo il 6,3% degli intervistati riferisce di avere consapevolezza circa il rischio di infortunio domestico (dato ligure in linea con il dato nazionale). Più in dettaglio, coloro che hanno maggiore consapevolezza del rischio di incidente domestico rientrano nella classe di età compresa tra i 35 ed i 49

Pagina 175 di 442 anni, appartengono al genere femminile e convivono con anziani/bambini. Dai dati emersi risulta essenziale la programmazione di politiche informative e di sensibilizzazione nei confronti dei rischi presenti nelle abitazioni e negli spazi di vita al fine di intervenire positivamente sugli utenti in modo che sviluppino la giusta predisposizione verso scelte consapevoli in materia di sicurezza.

Per quanto riguarda la popolazione anziana, l’indagine Passi d’Argento, relativa al periodo 2016-2019, ha rilevato come da parte degli operatori sanitari e sociosanitari vi sia un’attenzione ancora piuttosto scarsa al fenomeno delle cadute. Infatti, in Liguria, solamente l’11,7 % degli intervistati riferisce di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute. Alla luce di questo dato, emerge la necessità di agire su due fronti, che appaiono strettamente interconnessi: da una parte è quanto mai necessario ed opportuno implementare i percorsi formativi rivolti a operatori sanitari, sociosanitari e caregiver finalizzati al miglioramento dell’attenzione e della gestione del paziente anziano. D’altra parte, risulta anche indispensabile agire direttamente sulla popolazione anziana andando a migliorarne le condizioni generali di salute e di mobilità attraverso la promozione di percorsi di attività fisica adattata. Come riportato dall’indagine Passi, la sedentarietà risulta particolarmente diffusa in Liguria nei soggetti tra i 50 ed i 69 anni, interessa prevalentemente le donne, coloro che presentano un basso livello di istruzione e la popolazione straniera.

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Dall’analisi dei dati, risulta necessario agire incentivando la pratica di attività fisica nella popolazione di tutte le età al fine di prevenire l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e ridurre il rischio di infortunio. L’emergenza sanitaria da coronavirus ha contribuito a modificare numerose abitudini di vita comprese quelle relative alla gestione del tempo libero e della pratica sportiva e si è assistito, nel corso dell’ultimo anno, ad un aumento dell’attività fisica svolta all’aperto, sia singolarmente che in piccoli gruppi.

Dalla necessità di soddisfare queste esigenze, nasce l’azione, trasversale al PP02 “Comunità attive”, che prevede il censimento a livello dei singoli Comuni liguri delle aree che possono essere messe a servizio della collettività per l’esercizio in sicurezza di attività fisico-motorie e sportive.

Per quanto riguarda gli incidenti domestici nei bambini, è stato rilevato a livello nazionale e indicato

all’interno della linea guida ministeriale del 2017 “Prevenzione degli incidenti domestici in età infantile” che il soffocamento rappresenta una frequente modalità di accadimento degli infortuni e che la metà dei casi mortali di soffocamento in età pediatrica avviene prima dell’anno di età. Il pericolo di ingestione di oggetti piccoli e di alimenti risulta particolarmente frequente anche nei bambini fino ai due anni di età ed è favorito dall’abitudine del bambino di mettere in bocca tutto quello che trova, a fronte della scarsa attenzione di chi lo accudisce nell’evitare di lasciare alla sua portata piccoli oggetti o alimenti. Per ridurre quindi il rischio di soffocamento, si prevede di realizzare percorsi formativi dedicati a operatori sanitari, sociosanitari, MMG, PLS, genitori e personale scolastico finalizzati all’acquisizione di competenze relative alla corretta esecuzione della manovra di disostruzione pediatrica.

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare

attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada in Liguria si sono ridotte del 51,4%, più della media nazionale (-42,0%); tra il 2010 e il 2019 si registrano

Pagina 177 di 442 riduzioni simili, rispettivamente -23,8% e -22,9%. Nello stesso lasso di tempo (2010-2019) l’indice di

mortalità sul territorio regionale è diminuito da 0,9 a 0,8 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale da 1,9 a 1,8. Nel 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, in Liguria è inferiore alla media nazionale (40,6% contro 45,2%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è

superiore nel 2019 a quello nazionale (70,3% contro 49,6%). Confrontando il 2010 con il 2019, l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Liguria passando da 16,7% a 26,6%, mentre nel resto del Paese è

aumentata da 15,1% a 16,8% [fonte: Focus Istat del 28 Ottobre 2020 "Incidenti stradali in Liguria - Anno 2019"].

A questi dati è necessario aggiungere quelli relativi all’assunzione di alcol prima di mettersi alla guida.

L’indagine Passi ha rilevato che in Liguria il 6% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto di alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista (avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida). Il consumo di alcol a maggior rischio per la salute coinvolge il 18,3% della popolazione ligure adulta, presentando una maggiore diffusione tra il genere maschile, nella classe di età compresa tra i 18 ed i 24 anni e risulta inoltre associato ad un livello socio-economico elevato, come riportato nel grafico seguente.

Considerando la maggiore diffusione di consumo di alcol a maggior rischio per la salute nella popolazione più giovane, risulta essenziale andare ad agire già nel setting scolastico per la promozione di stili di vita e comportamenti corretti. In questo contesto trova quindi ampio spazio, all’interno dell’Offerta Formativa che viene presentata ogni anno alle scuole liguri, l’inserimento di progetti a carattere

Pagina 178 di 442 formativo/informativo relativi alla sicurezza stradale. L’obiettivo è quello di contribuire alla riduzione della mortalità e degli esiti invalidanti E degli infortuni stradali nella popolazione in generale e nei gruppi a maggiore rischio, con particolare attenzione alla prevenzione dei determinanti comportamentali, tra cui uso di alcol, sostanze stupefacenti e psicotrope, eccesso di velocità, mancato o non corretto utilizzo di dispositivi di protezione individuale (uso di casco, cinture e seggiolini per bambini).

Per quanto riguarda il monitoraggio degli incidenti domestici e stradali, considerata la scarsità dei dati relativi soprattutto agli infortuni domestici, si prevede la realizzazione di reti di monitoraggio specifiche che incrocino i dati provenienti dalle diverse fonti presenti sul territorio regionale (Pronto soccorso, Polizia stradale, Carabinieri, Polizia Municipale e INAIL) al fine di individuare i reali bisogni e mettere in atto efficaci azioni preventive.

3.5.3 Scheda di programma 3.5.3.1 Descrizione dal PNP

Il Programma si concentra sulla promozione della sicurezza, sia domestica che stradale, all’interno delle comunità, coinvolgendo tutte le realtà attive territoriali. La sicurezza domestica e stradale è un bene di tutti e va promossa con un’azione integrata e trasversale tra tutti gli attori coinvolti (Enti locali, istituzioni, associazioni di categoria, privato sociale, ecc.).

La convinzione radicata nella maggior parte delle persone che la casa sia il luogo più sicuro in cui stare, porta a sottovalutare i rischi legati alla vita domestica. L’abitudine e la ripetitività dei gesti quotidiani determinano una sensazione di falsa sicurezza o una riduzione della soglia di attenzione o di guardia rispetto ad azioni potenzialmente pericolose o a situazioni in atto (per esempio caratteristiche della casa e in particolare degli impianti) che non rispettano gli standard di sicurezza.

La maggior parte degli incidenti domestici può essere evitata attraverso alcune modifiche nell’organizzazione della casa o semplici

accorgimenti e precauzioni in generale e una maggior attenzione da parte dei genitori in caso di incidenti ai più piccoli. Per la sicurezza delle persone più anziane attenzione particolare deve essere posta alla prevenzione delle cadute, per la quale è necessario agire su tutti i

determinanti (ambiente domestico e spazi pubblici sicuri, programmi di attività fisica, corretto uso dei farmaci), anche attraverso la valutazione dell’appropriatezza prescrittiva (es. possibilità di sospendere la somministrazione di farmaci che hanno effetti sulle performance psicofisiche).

Nell’ambito della sicurezza stradale, i comportamenti non corretti alla guida dell’auto e il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza (cinture, seggiolini per bambini) sono responsabili di gran parte degli incidenti.

Alla luce di ciò, le azioni del Programma sono indirizzate a sensibilizzare la comunità, a partire dai più piccoli, promuovendo una cultura della sicurezza fondata su una corretta percezione del rischio, che abbia come conseguenza l’adozione di comportamenti e accorgimenti finalizzati a prevenire gli incidenti domestici e stradali, attraverso apposite attività educative, informative e formative.

Il Programma presenta quindi tre aree di lavoro:

- Advocacy: Il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione è quello di coordinare e gestire la messa in rete di tutti gli attori coinvolti in questa

tematica, attraverso attività di advocacy negli e tra gli enti territoriali al fine di promuovere politiche per la sicurezza della popolazione generale, in particolare delle fasce più deboli (bambini e anziani).

- Promozione di comportamenti sicuri attraverso la realizzazione di interventi educativi in ambito scolastico e nella comunità (scuola, circoli

anziani, farmacie, scuole guida, …) e la formazione degli operatori socio sanitari, il personale della scuola, le associazioni di categoria.

- Comunicazione: campagne di sensibilizzazione alla popolazione (comuni, farmacie, scuole guida, comunità…).

Il Programma, in linea con principi e obiettivi del PNP, adotta le lenti dell’equità, secondo il modello operativo proposto dal PNP (HEA), che prevede le seguenti fasi: elaborazione del profilo di salute ed equità, identificazione di aree/gruppi a più alto rischio di esposizione o di vulnerabilità ai fattori di rischio, conseguente adeguamento/orientamento dell’intervento in termini di disegno e allocazione, valutazione di impatto.

3.5.3.2 Sintesi delle principali evidenze e buone pratiche e relative fonti

- “La sicurezza dei pedoni: Un manuale sulla sicurezza stradale per decisori e professionisti” World Health Organization 2013 Tabella 4.1: Misure e interventi specifici per migliorare la sicurezza dei pedoni, le azioni di miglioramento della consapevolezza e dei comportamenti di pedoni e veicoli, come pure le azioni volte alla riduzione dell’esposizione dei pedoni al traffico veicolare, hanno efficacia dimostrata o promettente.

- Pubblicazione DORS “L'advocacy politica: un approccio promettente per migliorare la sicurezza dei pedoni nelle comunità povere”, gli interventi con gli amministratori locali, aumentano l’attenzione e il sostegno alle politiche della sicurezza.

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- Http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0004/74686/E84938.pdf?ua=1 - OMS Europa 2004

- Linea Guida Nazionale della prevenzione delle cadute da incidente domestico negli anziani (ISS PNLG maggio 2009) - Lotta alla sedentarietà e promozione dell’attività fisica. Linea Guida Prevenzione. ISS-SNLG- NIEBP, novembre 2011) - La Prevenzione degli incidenti domestici in età infantile, ISS-SNLG -NIEBP, febbraio 2017

3.5.3.3 Declinazione a livello regionale del Programma

Il Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 aveva già individuato fra i fattori determinanti degli incidenti domestici un ambiente inadeguato, non solo relativamente alle condizioni di scarsa sicurezza degli ambienti stessi, ma anche per la bassa percezione del rischio da parte degli adulti. Per quanto riguarda la

prevenzione degli incidenti stradali, nel precedente Piano era emersa la necessità di agire promuovendo l’adozione di comportamenti sicuri, incrementando l’uso dei dispositivi di sicurezza (casco e cintura), incentivando la diffusione della mobilità sostenibile, nonché realizzando campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione e progetti di carattere formativo rivolti al mondo della scuola.

In continuità con quanto realizzato nel precedente Piano, il Programma Predefinito 05 “Sicurezza negli Ambienti di Vita” pone l’accento sulla promozione di corretti e sicuri stili di vita, con particolare riferimento alla prevenzione degli incidenti domestici e stradali, attraverso la realizzazione di percorsi di carattere formativo rivolti a personale sanitario, sociosanitario, MMG, PLS, caregiver, genitori, studenti e personale scolastico. Ai percorsi formativi si affiancano le attività di informazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione e relative ai rischi presenti nelle abitazioni e negli spazi di vita, al fine di intervenire positivamente sugli utenti in modo che sviluppino la giusta predisposizione verso scelte consapevoli in materia di sicurezza. In quest’ambito si colloca anche la campagna di informazione e divulgazione in materia di Radon indoor presso i comuni della Liguria. Tale campagna, atta a sensibilizzare la popolazione sull’attuazione delle corrette misure preventive da adottare nelle zone caratterizzate dalla presenza di elevate concentrazioni di radon indoor al fine di ridurre il rischio di insorgenza di tumori polmonari, sarà

In continuità con quanto realizzato nel precedente Piano, il Programma Predefinito 05 “Sicurezza negli Ambienti di Vita” pone l’accento sulla promozione di corretti e sicuri stili di vita, con particolare riferimento alla prevenzione degli incidenti domestici e stradali, attraverso la realizzazione di percorsi di carattere formativo rivolti a personale sanitario, sociosanitario, MMG, PLS, caregiver, genitori, studenti e personale scolastico. Ai percorsi formativi si affiancano le attività di informazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione e relative ai rischi presenti nelle abitazioni e negli spazi di vita, al fine di intervenire positivamente sugli utenti in modo che sviluppino la giusta predisposizione verso scelte consapevoli in materia di sicurezza. In quest’ambito si colloca anche la campagna di informazione e divulgazione in materia di Radon indoor presso i comuni della Liguria. Tale campagna, atta a sensibilizzare la popolazione sull’attuazione delle corrette misure preventive da adottare nelle zone caratterizzate dalla presenza di elevate concentrazioni di radon indoor al fine di ridurre il rischio di insorgenza di tumori polmonari, sarà

Nel documento Regione Liguria Giunta Regionale (pagine 174-200)