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2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211

24.166.000 29.077.130 29.203.530 27.098.730 17.518.270 11.690.680 6.164.310

Questo andamento, all’interno dell’Analisi Ambientale, viene spiegato come conseguenza della crescita dei servizi porta a porta/CdR attivati da Geofor e dai quali scaturiscono rifiuti differenziati che non necessitano di ulteriori selezioni (REG-AA-01). A conferma di ciò si osserva dal Bilancio di Sostenibilità aziendale (Geofor, 2016), prendendo in considerazione il periodo 2012-2016 (Fig. 21), un aumento dei rifiuti raccolti in maniera differenziata. A questa si associa anche una diminuzione del rifiuto prodotto sia totale che solido urbano (abbreviato come RSU).

Fig. 21: Andamento RSU, rifiuti differenziati e totale nel periodo 2012-2016 (Geofor, 2016). Sempre in riferimento al punto 2), i rifiuti urbani non differenziati sono attualmente destinati a:

1. operazione di trattamento meccanico biologico, abbreviato TMB, presso ERSU nel Comune di Massarosa (91.65% del totale);

2. termovalorizzazione presso AAMPS nel Comune di Livorno (8.35 % del totale). Si precisa che nel conteggio dei rifiuti urbani non differenziati gestiti da Geofor non risultano rifiuti assimilati.

Le operazioni sopra riportate sono in riferimento a quanto al momento viene fatto in Geofor, tenendo conto del periodo di transizione descritto al punto 4.3.3.1.

Dall’Analisi Ambientale, in riferimento al periodo 2011-2017, si osserva una riduzione dei

rifiuti urbani non differenziati (REG-AA-01), in linea con la riduzione della produzione di rifiuto pro-capite per abitante (trend in diminuzione sottolineato dal Bilancio di Sostenibilità del 2016. Si è passati da 516.04 kg per abitante del 2015 a 506.83 kg per abitante del 2016):

CER 200301 USCITE - PISA: QUANTITA’ ANNO (kg)

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Rifiuti urbani non

differenziati 3.164.290 1.435.440 1.932.510 2.498.830 1.104.200 1.295.790 2.026.570

CER 200301 USCITE – PONTEDERA: QUANTITA’ ANNO (kg)

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Rifiuti urbani non

differenziati 80.197.450 68.514.560 62.034.360 55.831.700 42.749.220 37.277.040 30.733.240

Nel 2016 la raccolta differenziata media nel bacino servito da Geofor era pari al 59.8% (Geofor, 2016). Analizzando i dati recuperabili dal sito dell’Azienda (www.geofor.it), in riferimento al 2017, la % media ha raggiunto il 67.61%. Questo andamento è destinato ad aumentare ancora, dal momento che, nel corso del 2018, la raccolta puntuale è stata attivata nel Comune di Cascina e, in parte, nel Comune di Pontedera.

Esistono ulteriori margini di miglioramento che potranno determinare una ulteriore riduzione della produzione pro-capite di rifiuto da parte delle utenze servite e un ulteriore aumento della % di raccolta differenziata con conseguente riduzione dello smaltimento in discarica:

• la raccolta porta a porta può andare a sostituire la raccolta stradale, laddove quest’ultima risulti ancora presente (ad esempio nel Comune Crespina-Lorenzana);

• la raccolta puntuale può essere attivata in altri Comuni. 4.3.3.3 Obiettivi della Direttiva (UE) 2018/851

I nuovi obiettivi prevista dalla direttiva (UE) 2018/851 che possono influenzare più specificamente la gestione dell’Azienda Geofor sono qui di seguito riportati:

1. La preparazione per il riutilizzo dei rifiuti urbani (e assimilati) dovrà raggiungere il 55% in peso entro il 2025, il 60% in peso entro il 2030 e il 65% in peso entro il 2035; 2. Il riciclaggio dei rifiuti urbani (e assimilati) dovrà raggiungere il 55% in peso entro il

2025, il 60% in peso entro il 2030 e il 65% in peso entro il 2035;

3. I prodotti tessili e i rifiuti pericolosi provenienti da nuclei domestici dovranno essere raccolti separatamente entro il 2025, così come i rifiuti biodegradabili;

4. Gli “sprechi alimentari” dovranno ridursi del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030. Riguardo al punto 1), Geofor non gestisce al momento alcun centro del riuso all’interno del proprio bacino di riferimento. L’Azienda, però, non è nuova alla promozione di attività similari. Dal Bilancio di Sostenibilità del 2015 si evidenza, infatti, che Geofor ha realizzato negli anni precedenti: uno spazio virtuale dedito al “riutilizzo”, dove gli utenti potevano mettere a

disposizione del prossimo quegli oggetti che non utilizzava più; il progetto “ricicletta” in collaborazione con la cooperativa Arnera (Geofor, 2015).

Passando al punto 2), nel 2016, come si evince dal Bilancio di Sostenibilità corrispondente, il 58.8% dei rifiuti urbani era destinato ad attività di riciclaggio (Geofor, 2016). Questa percentuale risulta già in linea con l’obiettivo richiesto dalla direttiva per il 2025. Tenendo in considerazione quanto descritto ai punti 4.3.3.1 e 4.3.3.2, è ragionevole aspettarsi ulteriori incrementi negli anni a venire.

Analizzando il punto 3), come approfondito nella sezione 4.3.3.2, l’Articolo 182-ter (comma 2) del D.lgs. 152/2006, prevede che venga incoraggiata la raccolta differenziata dei rifiuti organici/biodegradabili. Geofor nei comuni serviti raccoglie già separatamente il rifiuto organico (o tramite porta a porta o tramite raccolta stradale). A questa si aggiunge la raccolta di sfalci e potature (tramite CdR o domiciliare su prenotazione). La raccolta dei rifiuti speciali di provenienza urbana è anch’essa attiva: farmaci scaduti e pile esauste. La raccolta degli indumenti, al contrario, non è più sotto gestione di Geofor dal 2016 (REG-AA-01).

Infine, per quanto riguarda il punto 4), come descritto nel capitolo 2, la direttiva (UE) 2018/851 ha fornito una definizione di rifiuto alimentare: la nuova definizione precisa che i rifiuti

alimentari sono costituiti da alimenti destinati al consumo umano, commestibili o non commestibili, rimossi dalla catena di produzione o di approvvigionamento per essere scartati, anche a livello di produzione primaria, trasformazione, produzione, trasporto, conservazione, vendita al dettaglio e di consumatori, ad eccezione delle perdite nelle attività della produzione primaria. Questa definizione è funzionale allo sviluppo delle politiche di prevenzione e riciclo

dei rifiuti alimentari e, per quanto riguarda la normativa italiana, dovrà essere armonizzata con la definizione di spreco alimentare contenuta nella legge 166/16 (Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, 2017; Legge 166/16). Dai dati reperiti dall’Analisi Ambientali di Geofor si può osservare che, nel periodo 2011-2017, la produzione di rifiuti biodegradabili di provenienza mense e cucine, individuati da codice CER 200108, è notevolmente aumentata (REG-AA-01):

CER 200108 INGRESSI – PONTEDERA: QUANTITA’ ANNO (kg)

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Rifiuti biodegradabili di

cucine e mense

29.776.750 33.865.650 35.730.150 39.464.430 37.771.290 37.322.480 39.543.710

4.3.3.4 Obiettivi della Direttiva (UE) 2018/852

La direttiva (UE) 2018/852 ha definito nuovi obiettivi di riciclaggio per quanto riguarda i rifiuti da imballaggio:

1. Entro il 2025 dovrà essere riciclato almeno il 65% in peso di tutti i rifiuti da imballaggio e almeno il 70% in peso entro il 2030;

2. Obiettivi di riciclaggio minimi specifici per imballaggi in plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone.

Geofor, in termini di rifiuti da imballaggio, tratta solamente gli imballaggi in legno e di carta e cartone. Le altre frazioni merceologiche sono gestite da altre aziende (es. Revet).

Approfondendo questo aspetto, l’impianto di selezione di carta e cartone di Geofor è una piattaforma COMIECO (il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica).

Si precisa, inoltre, che nell’impianto di selezione di carta e cartone di Geofor, l’attività viene svolta in un capannone dedicato, mediante due linee di selezione:

• materiale proveniente dalla raccolta al cassonetto, dal servizio porta a porta e dalla raccolta domiciliare (congiunta);

I materiali in ingresso (ovvero gli imballaggi in carta e cartone, individuati dal CER 150101, e la carta e cartone, individuati dal CER 200101), vengono selezionati in più fasi secondo la tipologia; successivamente, il materiale selezionato viene ridotto in balle pressate che sono indirizzate alle cartiere per il loro riutilizzo. Pertanto, il prodotto in uscita può essere già definito come materia prima seconda (l’attività di cernita e selezione è già sufficiente per soddisfare l’End of Waste di tale frazione merceologica).

Di seguito si riportano le uscite COMIECO per il periodo 2011-2017 (REG-AA-01):

MATERIALE