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Fine-vita (la normativa richiede, all’interno dell’Allegato 1 del Dm 8 aprile 2008 e smi, che debba essere redatto un “piano di ripristino da rispettare a chiusura dell'impianto”

Nei 24 Comuni serviti da Geofor S.p.A sono presenti 24 centri di raccolta (Tab 3a e 3b).

5. Fine-vita (la normativa richiede, all’interno dell’Allegato 1 del Dm 8 aprile 2008 e smi, che debba essere redatto un “piano di ripristino da rispettare a chiusura dell'impianto”

al fine di garantire la fruibilità del sito, in coerenza con la destinazione urbanistica dell'area. Quindi, in tale fase, si attua il ripristino dell’area ove era sito il CdR).

A seguito di necessità aziendali, come precisato a livello introduttivo della seguente sotto- sezione (punto 4.3.1), si è reso necessario un aggiornamento dell’Istruzione Operativa IST-SA- 01 che tratta della Gestione dei CdR all’interno di Geofor (IST-SA-01), in quanto risultavano “poco chiari”, a livello operativo, alcuni/e ruoli, responsabilità e compiti. Questo si è concretizzato, andando ad aggiungere le fasi di gestione e fine-vita alla fase di progettazione già presente nella precedente versione. Ciò di fatto ha portato a strutturare tale Istruzione in termini di “Ciclo di Vita” di un CdR.

L’Istruzione così aggiornata presenta l’indice riportato in Fig. 14, nel quale è possibile ritrovare sia le sezioni in cui si articola la documentazione afferente al SGI di Geofor, come descritto al punto 4.2, che sezioni specifiche, funzionali ad ottimizzare la gestione operativa da parte del personale tecnico ed operativo.

Come precisato al punto “Documentazione di Supporto alla Gestione dei Centri di Raccolta”, l’Istruzione IST-SA-01 si completa solo se letta insieme ad ulteriori documenti (Fig. 15) (IST- SA-01).

Fig. 15: Documentazione di supporto per la Gestione dei CdR in Geofor S.p.A. (IST-SA-01) Questo serve a sottolineare come la documentazione all’interno di un SGI non rappresenti un elemento a sé stante ed isolato, ma sia piuttosto in continuo e costante contatto con l’intera struttura del Sistema di Gestione Aziendale medesimo.

Procedendo nella lettura dell’IST-SA-01, viene immediatamente indicato quali paragrafi siano di competenza del personale tecnico e quali, invece, del personale operativo, evidenziando subito come una Istruzione Operativa per risultare efficace non possa prescindere dall’essere caratterizzata da un “taglio” pratico. A seguire, l’Istruzione tratta del “Ciclo di Vita” di un CdR, proponendo il corrispondente Diagramma di Flusso (Fig. 16) e la Descrizione dei Processi (Allegato 1) in esso rappresentati con la definizione di cosa debba essere fatto, di quali siano i Soggetti coinvolti e delle modalità, perché possano essere espletati i diversi compiti. Tutto ciò è accompagnato da un esempio non esaustivo di studio preliminare di un CdR. Procedendo, l’Istruzione presenta degli approfondimenti di alcune attività funzionali ad un CdR nelle diverse Fasi di vita: Allestimenti all’interno delle Fasi Progettazione e Realizzazione; Manutenzione, Operatività, Interventi di emergenza ambientale e non; Controllo e Compilazione Formulari per la Fase Gestione del CdR (IST-SA-01).

La trattazione completa delle sezioni soprariportate non è oggetto del seguente lavoro. L’attenzione verrà rivolta solamente a quelle parti che risultano funzionali a far emergere l’approccio “Ciclo di Vita” utilizzato dalla suddetta Istruzione e i vantaggi che questo comporta. Il Diagramma di Flusso del “Ciclo Vita” di un CdR (Fig. 16), riportato nell’IST-SA-01, presenta per ciascuna Fase, le attività che debbano essere svolte e quali coordinamenti tra i vari

Uffici e Settori di Geofor risultino necessari, perché tutte le operazioni siano correttamente espletate. Per completare la lettura i “numeri” presenti nel Diagramma rimandano alla Tabella (Allegato 1), immediatamente successiva, che ha il compito di descrivere il Processo, descrivendo il “cosa”, il “chi” e le “modalità” (IST-SA-01).

Seguendo il “Ciclo di Vita”, così definito, l’IST-SA-01 elabora quanto segue: 1. Progettazione:

• input iniziale: a seguito della manifestata volontà di una data Amministrazione Comunale di realizzare un CdR nel proprio territorio di competenza, inizia lo sviluppo per l’adeguamento dei nuovi spazi concessi dalla Medesima per tale scopo. Ove è possibile viene presentata richiesta all’ATO per eventuali finanziamenti per la realizzazione. L’Istruzione distingue 5 casi in cui Geofor può essere coinvolta in termini di progettazione, realizzazione e gestione. Facendo riferimento a quanto riportato al punto 4.3.1.2, Geofor dei 13 CdR che gestisce, di 5 ne ha curato la progettazione e la realizzazione. Dei restanti ha ricevuto il CdR progettato e realizzato direttamente dall’Amministrazione Comunale corrispondente. I settori coinvolti in questo primo coordinamento sono: Servizio Tecnico, Raccolta e Igiene Urbana, Information Communications

e Technology e Servizio di Prevenzione e Protezione. Le sotto-fasi a seguire

fanno riferimento al caso in cui Geofor si occupi della progettazione e della successiva realizzazione.

• progettazione di massima: il Servizio Tecnico cura l’iter progettuale (si fa riferimento, all’interno del SGI aziendale, all’opportuno manuale operativo “Man.PR-Progettazione” e relative registrazioni collegate).

• iter di valutazione validazione della progettazione: in questa sotto-fase, si realizza un secondo coordinamento tra il Servizio Tecnico, Information

Communications e Technology e il Servizio Prevenzione e Protezione per

valutare eventuali evoluzioni del servizio di raccolta svolto nel Comune dove sarà realizzato il CdR, i flussi di rifiuti previsti per un corretto dimensionamento del Medesimo ed eventuali evoluzioni normative in fatto di sicurezza e ambiente.

2. Realizzazione:

• delibera inizio lavori di realizzazione: ricevuta la delibera di inizio lavori, il

Servizio Tecnico provvede ad inoltrarla agli altri Settori di competenza, in modo

che possano venire programmate le rispettive attività in maniera opportuna. • realizzazione del CdR: Geofor provvede ad impostare le opportune gare di

appalto (ditta esecutrice, direttore dei lavori, fornitori/installatori sistema pesatura, fornitori/installatori per totem, fornitori/installatori videosorveglianza, ordine contenitori, ecc.). Si fa richiamo alla normativa degli Appalti Pubblici e alle procedure aziendali. Si assiste a un terzo coordinamento tra Servizio

Tecnico, Raccolta e Igiene Urbana, Information Communications e Technology

e il Servizio Prevenzione e Protezione.

• fine lavori e presa in carico: mediante sopralluogo congiunto tra tecnici di Geofor viene verificata l’ultimazione dei lavori. Al termine viene redatto il “Ref.FR 11-Verbale Coordinamento CdR” con la documentazione opportuna allegata. Quarto coordinamento coinvolgente Ufficio Legale, Servizio Tecnico,

Impianti-Manutenzione CdR, Raccolta e Igiene Urbana, Information Communications e Technology, Servizio di Prevenzione e Protezione.

• formazione del personale addetto alla conduzione: in questa sotto-fase il personale addetto alla conduzione del CdR viene opportunatamente formato ai sensi della normativa vigente con 16 ore di formazione tecnico-pratica ai sensi della “Delibera 20 luglio 2009 del Ministero dell’Ambiente” (Albo Nazionale Gestori Ambientali, Delibera n. 2 del 20/07/2009); successivamente, è previsto un affiancamento ad un addetto veterano per minimo tre giorni e formazione con ulteriori 16 ore di formazione in ambito sicurezza dei luoghi di lavoro.

Coordinamento tra Servizio Prevenzione e Protezione, Information

Communications e Technology e Raccolta e Igiene Urbana.

• apertura CdR: Quinto coordinamento tra Servizio Tecnico, Impianti-

Manutenzione CdR, Raccolta e Igiene Urbana, Information Communications e Technology, Servizio di Prevenzione e Protezione, Perorg (assegnazione

personale ai CdR).

• gestione trasportatori: gestione da parte del settore Raccolta e Igiene Urbana della documentazione di sicurezza con i vari fornitori, sia trasportatori che consorzi, che accedono ai CdR per ritiro e trasporto dei rifiuti verso impianti di trattamento/recupero/smaltimento. Trasmissione del DuVRi standard, sua implementazione. Si fa riferimento al rispetto dell’Istruzione Operativa “Ist.Fr.01-Gestione appaltatori”. Aggiornamento procedure da parte del Responsabile di Processo, informativa al numero verde di Geofor e aggiornamento sito web aziendale.

3. Gestione:

• manutenzione ordinaria: il settore Impianti-Manutenzione CdR assicura la corretta manutenzione preventiva/programmata dei CdR, assicura la manutenzione dei contenitori per la raccolta rifiuti e garantisce il controllo delle attività manutentive affidate a terzi.

• manutenzione straordinaria: il settore Impianti-Manutenzione CdR garantisce la rilevazione di eventuali anomalie e/o necessità di manutenzioni straordinarie • adempimenti normativi ambientali e di sicurezza: il settore Impianti-

Manutenzione CdR assicura che siano rispettate tutte le verifiche e i controlli

sistematici previsti dalla normativa di Legge e/o Aziendali, oltre che delle Autorizzazioni corrispondenti.

• organizzazione e funzionamento: il settore Raccolta e Igiene Urbana assicura l’organizzazione ed il funzionamento dei CdR, assicura il rispetto della normativa in tema ambientale e di sicurezza riguardo al corretto stoccaggio dei rifiuti, garantisce il regolare ritiro dei rifiuti in modo che siano rispettati i quantitativi di stoccaggio entro i limiti massimi consentiti, assicura la manutenzione degli allestimenti di base.

4. Audit:

• Gli addetti al sistema di gestione provvedono periodicamente ad eseguire specifici audit presso i CdR, audit documentati e di conformità per gli aspetti ambientali e di sicurezza (Sistema di Gestione).