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4. I principali orientamenti produttivi dell’agricoltura veneta

4.2 Cereali

Come già ricordato, in Veneto il comparto cerealicolo è di gran lunga il più importante, con 51.500 aziende circa, il 44 per cento del totale, e 284.000 ettari di Superficie Agricola Utilizzata, pari al 35 per cento della superficie complessiva. Molto minore è il peso relativo del lavoro impiegato, pari a poco meno del 15 per cento del totale, grazie anche a metodi di coltivazione con un elevato grado di meccanizzazione; soprattutto, è da sottolineare la limitata importanza economica del settore, il cui Standard Output rappresenta appena il 7 per cento dello SO complessivo (Prospetto 4.4).

Prospetto 4.4

Cereali. Aziende, SAU, SO e giornate di lavoro per provincia – Anno 2010

PROVINCIA

Valori assoluti In % su tutti gli OTE

Aziende SAU

(in ettari) SO (in euro)

Giornate di

lavoro Aziende SAU SO

Giornate di lavoro Verona 3.333 31.653 43.440.856 340.496 17,0 18,3 2,1 6,3 Vicenza 5.076 23.217 33.373.438 329.091 32,6 24,6 5,0 11,5 Belluno 179 1.783 2.521.212 17.214 7,5 3,8 2,7 2,8 Treviso 10.026 32.751 44.787.910 501.039 36,1 25,7 4,3 11,4 Venezia 9.676 59.122 79.479.924 499.398 61,6 53,2 18,9 27,8 Padova 18.195 68.057 99.146.807 782.379 62,9 49,5 13,0 25,0 Rovigo 5.081 67.470 96.893.184 399.903 68,6 57,3 21,8 33,1 Veneto 51.566 284.052 399.643.331 2.869.520 43,9 35,1 7,3 14,8 ITALIA 203.901 1.984.048 2.032.880.873 15.209.700 12,8 15,5 4,1 6,1

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

Decisamente rilevanti sono, tuttavia, le differenze territoriali (Figura 4.6). Le aziende appartenenti all’orientamento produttivo cereali risultano poco presenti nella zona montana, mentre sono molto diffuse in tutta la pianura, con una maggiore concentrazione lungo la fascia costiera e nell’area tra le province di Padova e Treviso, dove è localizzata più della metà di tutte le cerealicole venete (30.000 aziende). Considerando l’incidenza sul totale delle aziende agricole, invece, spicca l’elevata concentrazione della provincia di Rovigo, dove più di due imprese su tre appartengono al settore, seguita da quelle di Padova e Venezia, mentre a Verona e Belluno si raggiungono i valori minimi, rispettivamente 17 e 7,5 per cento. Andamento analogo si registra relativamente alla quota di SAU e di SO rispetto al complesso delle aziende (Prospetto 4.4). Gli unici aspetti degni di nota riguardano il più alto posizionamento di Venezia rispetto a Padova, segno evidentemente di aziende più estese, dunque più redditizie, e la minima quota di SO prodotta dalle aziende veronesi; quest’ultimo aspetto è attribuibile probabilmente alle elevate performance, in termini di redditività, degli altri settori agricoli e zootecnici veronesi rispetto alle altre province.

Ulteriori informazioni sugli aspetti territoriali del comparto esaminato sono desumibili dal prospetto 4.5 nonché, con maggior dettaglio territoriale, dalla figura 4.7.6 Risulta evidente la diffusione di una quasi monocoltura7 in pressoché tutto il rodigino, in cui la maggioranza dei comuni presenta oltre il 75 per cento della propria SAU coltivata a cereali, e in buona parte dei comuni veneziani e padovani (gli indici provinciali di destinazione agricola sono pari, rispettivamente, all’82 per cento, al 78 ed al 72 per cento), e una riduzione graduale delle estensioni cerealicole via via che si passa alla fascia pedemontana e prealpina.8

Nelle tre province menzionate è poi massima la concentrazione delle colture cerealicole (Prospetto 4.5, seconda colonna), con le aziende del comparto che coltivano circa i due terzi della superficie complessivamente impiegata per i cereali, a fronte di un valore pari al 60 per cento in Veneto e a meno del 45 per cento in Italia. Tali colture vengono praticate a livello aziendale in maniera pressoché esclusiva: il 95 per cento circa di SAU totale delle aziende del comparto è coltivato a cereali, con l’unica eccezione della provincia di Belluno. Inoltre, si rileva in Veneto la compresenza di zone in cui prevale la grande azienda, con una SAU media pari ad oltre 13 ettari in provincia di Rovigo e a 10 ettari nel bellunese9, e di altre in cui è la piccola proprietà a caratterizzare il settore: l’ampiezza media è di 3,3 ettari nel trevigiano, 3,7 nel padovano, 4,6 nel vicentino.

Prospetto 4.5

Cereali. Indicatori territoriali per provincia – Anno 2010

PROVINCIA SAU media aziendale (in ettari) Indice di concentrazione della SAU a cereali in % (a) Indice di destinazione agricola in % (b) Indice di destinazione agricola aziendale in % (c)

SO medio (in migliaia di euro) Giornate di lavoro

Per azienda Per ettaro di SAU Per ettaro di SAU Per 1.000 euro di SO Verona 9,5 45,3 39,2 97,0 13,0 1,4 10,8 7,8 Vicenza 4,6 53,7 42,8 93,4 6,6 1,4 14,2 9,9 Belluno 10,0 43,5 6,8 77,4 14,1 1,4 9,7 6,8 Treviso 3,3 48,1 50,4 94,6 4,5 1,4 15,3 11,2 Venezia 6,1 66,2 77,7 96,6 8,2 1,3 8,4 6,3 Padova 3,7 66,3 72,0 96,5 5,4 1,5 11,5 7,9 Rovigo 13,3 68,2 81,6 97,1 19,1 1,4 5,9 4,1 Veneto 5,5 59,8 56,5 96,1 7,8 1,4 10,1 7,2 ITALIA 9,7 43,7 31,8 89,5 10,0 1,0 7,7 7,5

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

(a) Rapporto tra SAU a cereali (aziende cerealicole) e SAU a cereali (tutte le aziende). (b) Rapporto tra SAU provinciale a cereali (tutte le aziende) e SAU provinciale totale. (c) Rapporto tra SAU a cereali e SAU totale (aziende cerealicole).

       

6 Una presentazione e definizione completa degli indici calcolati nel prospetto 4.5 (e nei corrispondenti prospetti dei paragrafi successivi) si trova su De Rose (2000).

7 È bene sottolineare che, solo per questo indicatore, si tratta della SAU coltivata a cereali da tutte le aziende, non solo di quelle classificate come appartenenti al comparto cerealicolo. La figura 4.7 fornisce quindi un’immagine effettiva della superficie comunale coltivata a cereali, includendo anche quelle aziende che hanno un altro orientamento produttivo prevalente (una misura dello scostamento dovuto a tale inclusione è ricavabile per mezzo dell’indice di concentrazione della SAU calcolato nel prospetto 4.8). Per tale ragione, si noti, il numero di comuni con “nessuna azienda” è diverso – assai minore – da tutte le altre mappe.

8 Nel bellunese, l’unica zona con una maggior concentrazione di terreni a cereali è la bassa valle del Piave; per quanto riguarda il dato relativo ad alcuni comuni di montagna, si ricorda che nella SAU totale non sono ricomprese le superfici boscate, ma solo quelle a pascolo.

Analizzando la distribuzione dello Standard Output (Figura 4.7 e Figura 4.8) si trova anzitutto conferma del limitato impatto economico, a fronte di una forte visibilità sul territorio, del settore cerealicolo rispetto alle altre produzioni agricole: se da un lato oltre la metà dei comuni veneti ha più della metà del territorio destinato alla coltivazione di cereali, sono appena 70 i comuni il cui SO relativo è superiore al 25 per cento dello SO comunale. Le province con lo SO medio aziendale più elevato sono, nell’ordine, Rovigo, Belluno e Verona, tutte sopra i 10.000 euro, mentre all’opposto troviamo Treviso e Padova, con circa la metà di SO medio; rispetto al valore regionale (Figura 4.5, grafico di sinistra), le prime tre province hanno SO medio più alto rispettivamente del 150, dell’80 e del 70 per cento, mentre le ultime due si collocano intorno ai due terzi della media Veneto. Dunque, il dualismo osservato nella dimensione aziendale si riflette in egual misura sulla redditività: ciò significa che il rendimento della terra non varia in modo sostanziale tra i diversi territori, come ben evidenziato dallo SO per ettaro (il campo di variazione tra le province è pari ad appena 120 euro per ettaro) e dalla relativa mappa (Figura 4.10), in cui la rappresentazione a livello di comuni mostra una distribuzione “a macchia di leopardo”. 10

Informazioni su come si ripartisce lo Standard Output all’interno delle province sono facilmente desumibili per mezzo del prospetto 4.6, dove viene mostrata la distribuzione dello SO per quintili di SO aziendale11: si osserva una maggiore concentrazione di Standard Output nel 20 per cento di aziende più grandi (o più “ricche”) nelle province di Rovigo e Belluno, che detengono circa il 70 per cento dello SO totale provinciale, rispetto ad appena l’1,5 per cento riferibile alle aziende del primo quintile; viceversa, la distribuzione mostra un maggior grado di equiripartizione nelle province di Treviso, Vicenza e Padova. Complessivamente, il peso delle aziende dell’ultimo quintile rispetto a quelle del primo è comunque minore in Veneto rispetto al corrispondente valore riferito all’Italia (indicatori pari, rispettivamente, a 32,6 e 42,2).

Prospetto 4.6

Cereali. Distribuzione dello SO complessivo per quintili di SO aziendale per provincia – Anno 2010

PROVINCIA SO1 SO2 SO3 SO4 SO5 SO5/SO1

Verona 1,8 4,2 8,4 17,0 68,6 37,5 Vicenza 3,0 5,7 9,3 17,7 64,4 21,4 Belluno 1,5 3,4 6,7 14,1 74,2 49,1 Treviso 3,7 6,3 9,8 15,3 65,0 17,7 Venezia 2,0 3,4 5,9 11,0 77,7 38,8 Padova 3,1 5,4 8,8 14,8 67,9 22,0 Rovigo 1,4 3,8 8,3 17,1 69,5 50,8 Veneto 2,3 4,2 6,9 13,2 73,5 32,6 ITALIA 1,7 3,9 7,3 15,1 72,1 42,2

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it        

10 Va sottolineato peraltro che lo SO viene calcolato a partire da un valore medio regionale per ettaro per ogni specifica coltivazione; dunque, differenze territoriali nello Standard Output sono spiegabili solo da un diverso (migliore o peggiore) utilizzo delle terre da parte delle aziende appartenenti all’orientamento produttivo specificato.

11 Per il calcolo dei quintili le aziende sono state ordinate in base allo Standard Output aziendale e suddivise in cinque classi con uguale numerosità: la prima colonna del prospetto mostra quindi la percentuale di SO sul totale provinciale riferito al 20 per cento di aziende con SO più basso, la colonna denominata SO2 la quota di SO detenuto dal successivo 20 per cento di aziende, e così via. L’ultima colonna SO5/SO1 mostra il rapporto tra lo Standard Output complessivo del 20 per cento di aziende con SO più elevato e di quelle del primo quintile, fornisce una misura di come si concentra lo SO tra le aziende più “ricche”, ed è tanto maggiore quanto più è concentrato lo SO.

Quanto al rendimento del lavoro, la sua distribuzione sul territorio segue essenzialmente il medesimo andamento della redditività aziendale, pur se con variazioni meno accentuate, variabili tra il massimo di Rovigo, che mostra un valore del 75 per cento più elevato rispetto alla media Veneto, e il minimo di Treviso (35 per cento in meno).

Figura 4.5

Cereali. Indicatori di rendimento – Anno 2010 (a)

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

(a) L’indicatore di sinistra è costruito rapportando il rendimento medio nella provincia (aziendale, per ettaro e per giornata di lavoro) con il rendimento medio regionale, per l’orientamento considerato; l’indicatore di destra è costruito rapportando, in ogni territorio, il rendimento medio delle aziende appartenenti all’orientamento considerato con il corrispondente valore calcolato sul totale delle aziende.

Figura 4.6

Cereali. Numero aziende per comune – Veneto – Anno 2010

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

0,5 0,8 1,0 1,3 1,5 1,8 2,0 2,3 2,5 Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo

rendimento aziendale rendimento della terra rendimento del lavoro

0,1 0,3 0,5 0,7 0,9 Italia Veneto Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo

Figura 4.7

Percentuale di superficie a cereali sulla SAU comunale – Veneto – Anno 2010 (a)

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

(a) Indicatore calcolato considerando tutte le aziende a prescindere dall’orientamento produttivo

Figura 4.8

Cereali. Percentuale di Standard Output sul totale comunale – Veneto – Anno 2010

Figura 4.9

Cereali. Standard Output medio aziendale per comune – Veneto – Anno 2010 (in migliaia di euro)

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it

Figura 4.10

Cereali. Standard Output per ettaro e comune – Veneto – Anno 2010 (in migliaia di euro)

Figura 4.11

Cereali. Giornate di lavoro per 1.000 euro di Standard Output per comune – Veneto – Anno 2010

Fonte: Istat, 6° Censimento generale dell'agricoltura, 24 ottobre 2010. http://dati-censimentoagricoltura.istat.it