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2.5 Business model di un One Stop Shop

2.5.2 Classificazione del business model secondo il modello costitutivo

2.5.2 Classificazione del business model secondo il modello

costitutivo

Un’ulteriore classificazione del modello di business di un One Stop Shop si basa sui rapporti che sussistono tra i vari attori coinvolti nella costituzione dello sportello unico per i cittadini. Aggregatore di imprese

In questo caso i servizi offerti dall’OSS sono erogati da un team composto da numerosi attori operanti nel mercato delle costruzioni (architetti, ingegneri, imprese di costruzione, fornitori di componentistica e materiali, istituti di credito, ecc.) che operano in forma collaborativa, ognuno fornendo le proprie competenze per pianificare ed eseguire il progetto di ristrutturazione.

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Business model Secondo il livello di supporto

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Lo scopo della rete di imprese nasce dalla necessità di accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato, scambiando informazioni e/o prestazioni di natura industriale, commerciale o tecnologica. Una variante molto simile si verifica quando un certo numero di imprese medio-piccole si associano per agire come un’entità di dimensioni maggiori, dotata di struttura operativa molto snella. In entrambi i modelli risulta più facile per le imprese partecipanti superare eventuali momenti di crisi, dal momento che le maggiori dimensioni date dal consorzio mette al riparo nel caso sopraggiungessero problematiche di carattere tecnico ed economico. Ogni attore può rafforzare la propria posizione sul mercato concentrandosi sul core business aziendale, lasciando agli altri partecipanti del consorzio il compito di occuparsi delle attività non strettamente di propria competenza, sfruttando le sinergie permesse da questo modello organizzativo.

Partenariato pubblico-privato

La creazione dell’One Stop Shop avviene a seguito dell’unione tra amministrazione pubblica e una o più realtà private allo scopo di creare, finanziare e gestire una struttura che possa fornire servizi utili alla cittadinanza. Tale forma organizzativa permette al contraente pubblico di attrarre risorse maggiori e acquisire quelle competenze che non sono a disposizione al suo interno.

L’autorità pubblica ha il compito di individuare gli interessi della collettività e reperire gli strumenti giuridico-finanziari più adatti per poterli soddisfare; i soggetti privati, mettendo a disposizione le risorse economiche e il proprio know-how, vedono riconosciuto il diritto a percepire un compenso, derivante dalle attività dell’OSS.

Una delle caratteristiche principali di questo modello è la ripartizione del rischio di impresa, che viene suddivisa per tutta la durata della collaborazione tra coloro che partecipano alla costituzione dell’OSS. L’analisi del mercato deve essere compiuta in modo accurato per prevedere l’andamento della domanda e introdurre le correzioni necessarie per non farsi trovare impreparati.

Il cliente riceve supporto durante tutte le fasi del progetto, con l’OSS che eventualmente può agire come appaltatore generale nei confronti del cliente. L’OSS si farà carico di assicurare che vengano rispettate le specifiche qualitative nella scelta dei materiali e nell’esecuzione di ogni intervento, rispettando i tempi di consegna e i costi totali previsti. Inoltre, sfruttando i capitali messi a disposizione dai partner privati, si occuperà per reperire i fondi per sostenere i costi dell’operazione di ristrutturazione, concordando con il cliente la modalità migliore con cui rientrare di tali investimenti.

Business complementare di un’impresa

Un OSS di questo tipo è costituito nel momento in cui un’impresa è desiderosa di espandere il proprio ambito d’affari, ritenendo di poter ottenere dei guadagni offrendo servizi aggiuntivi nel settore delle riqualificazioni energetiche degli edifici. Solitamente si tratta di realtà medio-grandi già attive nel settore delle costruzioni o di utility energetiche che al loro interno possiedono professionalità in grado di fornire consulenze qualificate o di effettuare audit energetici.

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Attivando un One Stop Shop è possibile comprendere meglio le esigenze della clientela, proponendo un percorso passo-passo capace di supportare i proprietari in tutte le fasi della ristrutturazione. Inoltre, aggregando un maggior numero di progetti, è possibile conseguire quelle economie di scala che permettono un generale abbassamento dei prezzi per l’utenza. Ad esempio, una realtà di grandi dimensioni generalmente è capace di ottenere la componentistica o le prestazioni professionali che prescindono dal suo core-business ad un prezzo maggiormente conveniente rispetto ad una piccola realtà. L’impresa può sfruttare il bacino di clienti che già sfruttano i suoi servizi o prodotti principali cercando di fidelizzarlo nel tempo, puntando al raggiungimento del grado di soddisfazione più elevato possibile. L’One Stop Shop di questo tipo generalmente si propone come unico soggetto con il quale interloquire, a cui destinare un singolo pagamento da effettuarsi a lavori conclusi. In definitiva, l’impresa beneficia dell’iniziativa in quanto può aumentare il volume di vendita dei propri prodotti/servizi offrendo pacchetti per la riqualificazione, mentre il singolo proprietario beneficia dell’assistenza tipicamente garantita da un One Stop Shop.

Gli esempi di One Stop Shop europei visti in precedenza sono classificabili secondo il modello costitutivo:

• Aggregatore di imprese: RenoWatt, Oktave, Reimarkt, SPEE Picardie, Retrofit Works, Energiesprong;

• Partenariato pubblico-privato: Energie POSIT’IF, KredEx; • Business complementare di un’impresa: Better Home, PKA.

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Busiess model secondo il modello costitutivo

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3 PadovaFIT Expanded

PadovaFIT Expanded nasce da un consorzio di otto partner provenienti da quattro stati europei (Italia, Romania, Bulgaria e Belgio). A coordinamento di tutte le attività vi è la municipalità di Padova tramite l’ufficio Informambiente, la quale ha acquisito una buona esperienza nella gestione di progetti europei incentrati su tematiche ambientali ed energetiche a livello locale, non da ultimo con la firma del Patto dei Sindaci.

Gli altri partner di progetto sono:

• Università Commerciale Luigi Bocconi • SINLOC

• SOGESCA srl

• Forum per la Finanza Sostenibile • Climate Alliance

• Comune di Timisoara

• Agenzia per l’Energia di Plovdiv

Il progetto nasce dall’esperienza accumulate con il precedente progetto PadovaFIT! (condotto dal Comune di Padova con SOGESCA quale partner tecnico) incentrato sulla riqualificazione energetica dei condomini dell’area metropolitana di Padova attraverso una ESCO (selezionata mediante una gara pubblica) e l’utilizzo di contratti EPC (Energy Performance Contract) standardizzati.

PadovaFIT! ha avuto un certo successo nella fase di coinvolgimento dei cittadini e nella creazione di un bacino di condomini potenzialmente interessati ad affrontare il processo di rinnovamento, ma non è risuscita nella maggior parte dei casi a raggiungere la fase contrattuale a causa della diffidenza dei condomini nei confronti di una tipologia contrattuale ancora poco diffusa in ambito privato e in generale verso investimenti di lunga durata in ambito energetico. Inoltre, alla scadenza del progetto non si era ancora riuscito a costruire un modello di business che fosse sostenibile nel lungo periodo, rimanendo legati allo stanziamento di contributi pubblici per coprire le spese operative.

PadovaFIT Expanded, facendo tesoro di tutta l’esperienza acquisita negli anni precedenti all’interno del territorio di Padova, si propone di pianificare, creare e gestire un One-Stop-Shop dedicato non solo ai condomini, ma più in generale a tutti gli edifici privati situati nel comune di Padova. Il modello di business verrà migliorato e reso finanziariamente sostenibile nel lungo periodo, essendo il risultato di un importante lavoro di analisi delle esigenze presenti a livello locale.

PadovaFIT Expanded ha ricevuto un finanziamento pari a 1.504.596,25 €, di cui 1.499.846.25 € erogati direttamente dalla Commissione Europea (Grant agreement ID: 847143) tramite il programma per la ricerca e l’innovazione Horizon2020. La data d’inizio del progetto è stata fissata al 1° giugno 2019 e si protrarrà per 36 mesi, fino al 31 maggio 2022.

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3.1 Aspetti positivi e criticità del progetto PadovaFIT!