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87 Collaborazioni esterne (nazionali e internazionali)

Elenco non esaustivo:

 IRC Comunità.

 Università di Roma Sapienza – Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell'Apparato Locomotore – Sezione di Medicina Legale.

 European network for workplace health promotion – ENWHP.

Inoltre nel corso del triennio sarà possibile l’attivazione di collaborazioni ulteriori con strutture esterne/soggetti sulla base degli sviluppi di ricerca.

Risorse umane N. Unità Mesi uomo/anno

Ricercatori/Tecnologi 4 35,20

CTER - -

Amministrativi/Operatori tecnici - -

Personale a contratto 7 61,60

TOTALE 11 96,80

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DiMEILA Laboratorio 9: Epidemiologia occupazionale e ambientale Contributo al Programma:

□ 1.1 attività di certificazione e verifica

X 1.2 monitoraggio, consulenza e supporto tecnico-normativo X 1.3 amianto

Ambiti di riferimento e finalità/obiettivi Normativa nazionale

 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e successive modifiche e integrazioni; in particolare: Titoli IX - Sost. Pericolose – capi II e III; Titolo X – Esposizione ad agenti biologici – capo III.

 Decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 2002, n. 303, “Regolamento di organizzazione dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - ISPESL, a norma dell'articolo 9 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419”.

 Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 441 “Regolamento concernente l’organizzazione, il funzionamento e la disciplina delle attività dell’ISPESL”.

 Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 10 giugno 2014 “Approvazione dell'aggiornamento dell'elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 e successive modificazioni e integrazioni”.

 Decreto Interministeriale 9 aprile 2008 “Nuove tabelle delle malattie professionali nell'industria e nell'agricoltura”.

 Decreto del Ministero della Salute 12 luglio 2007, n. 155 “Regolamento attuativo dell'articolo 70, comma 9, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626. Registri e cartelle sanitarie dei lavoratori esposti durante il lavoro ad agenti cancerogeni”.

 Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri 10 dicembre 2002, n. 308 “Regolamento per la determinazione del modello e delle modalità di tenuta del registro dei casi di mesotelioma asbesto correlati ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del decreto legislativo n. 277 del 1991”.

 Intesa, ai sensi dell’art. 8 c. 6 della L. 5/6/2003 n. 131, sulla proposta del Ministero della salute concernente il “Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018” (Rep. Atti n. 156/CSR del 13/11/2014) - in particolare macro obiettivi 2.7 “Prevenire gli infortuni e le MP” e 2.8 “Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute.

 Intesa, ai sensi dell’art. 8 c. 6 della L. 5 giugno 2003 n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burden del cancro – Anni 2014-2016”. (Rep. Atti n. 144/CSR del 30 ottobre 2014).

Altri documenti di interesse

 INAIL. Relazione annuale 2014. (2015)

 Coordinamento Tecnico Interregionale. Piano di lavoro PNP 2014-2018 – Piano Nazionale di prevenzione sui cancerogeni occupazionali e i tumori professionali (2015)

 Commissione del Senato sul fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. Relazione intermedia sull’attività svolta (2015)

 International Agency for Research on Cancer (IARC). European Code Against Cancer (2014)

 Commissione Europea. Comunicazione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni relativa ad un Quadro strategico UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020 (COM 2014/0332)

 Ministero della Salute. Piano Nazionale Amianto (2013)

 European Agency for Safety and Health at Work (EU-OSHA). Priorities for occupational safety and health research in Europe: 2013-2020. (2013)

 Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro. Proposte per una strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, (2013)

 Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro. Documento tecnico di cui all’art. 6 del D. Lgs. 81. “Criteri e strumenti per la valutazione e gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I “Protezione da Agenti

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Chimici” e Capo II “Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni”), alla luce delle ricadute del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Registration Evaluation Authorisation Restriction of Chemicals - REACH), del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Classification Labelling Packaging - CLP) e del Regolamento (UE) n. 453/2010 (recante modifiche all’Allegato II del Regolamento CE 1907/2006 e concernente le disposizioni sulle schede di dati di sicurezza)”, 2012.

Finalità / obiettivi

Pianifica e conduce studi di epidemiologia occupazionale ed ambientale per l’approfondimento delle conoscenze sullo stato di salute dei lavoratori e negli ambienti di vita, anche a supporto delle attività di ricerca dipartimentali; standardizza le metodiche e le procedure statistiche epidemiologiche per l’individuazione dei fattori di rischio negli ambienti di lavoro e di vita. Cura la tenuta e conduce attività di ricerca per i registri di esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni e biologici e per i sistemi di sorveglianza di patologie neoplastiche di origine lavorativa; è responsabile del registro nazionale dei mesoteliomi e di quello dei tumori nasali e sinusali. Partecipa all’elaborazione di proposte normative, di norme tecniche, di Linee Guida e di buone prassi sulle tematiche di competenza del Laboratorio stesso.

Le attività di ricerca del “Laboratorio di Epidemiologia occupazionale e ambientale”, con riferimento a quanto previsto da specifici riferimenti normativi, si articolano prevalentemente nelle seguenti aree di riferimento:

 la sorveglianza epidemiologica dei tumori con una elevata componente eziologica professionale (mesoteliomi e tumori del naso);

 lo sviluppo dei sistemi di monitoraggio dei tumori più diffusi nella popolazione generale e con minore componente di rischio di origine occupazionale;

 la tenuta, aggiornamento ed analisi epidemiologica dei dati relativi ai registri di esposizione ad agenti cancerogeni e biologici nei luoghi di lavoro.

Per il triennio 2016-2018 gli obiettivi sono il consolidamento dell’attività collaborativa con i Centri Operativi Regionali (COR) del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) con l’acquisizione dei dati di incidenza dei casi di mesotelioma e di esposizione ad amianto con data di diagnosi successiva al 2012.

Le informazioni acquisite consentiranno la misura dell’incidenza dei mesoteliomi in Italia, l’interpretazione dell’andamento temporale di insorgenza di nuovi casi e l’implementazione del catalogo delle esposizioni giudicate rilevanti, dal punto di vista epidemiologico, per il rischio di malattia.

Saranno aggiornati le stime degli indicatori epidemiologici di latenza, sopravvivenza, età alla diagnosi, lunghezza e distribuzione nel tempo del periodo di esposizione. Saranno definiti i criteri di classificazione e codifica alla luce degli sviluppi tecnologici e delle conoscenze in linea con le indicazioni dei gruppi di consenso e delle società scientifiche, ponendo attenzione anche allo sviluppo di strumenti di sostegno psicologico agli ammalati.

Sarà sostenuta la rete dei registri regionali dei tumori naso-sinusali del Registro nazionale (ReNaTuNS) orientando le attività all’estensione della copertura territoriale alle regioni attualmente non attive. Sarà condotta l’acquisizione e l’analisi dei dati più recenti e sviluppati specifici approfondimenti di ricerca sui settori occupazionali coinvolti nell’esposizione agli agenti causali della malattia per il network delle regioni attive. Saranno descritte in particolare le professioni meno riconosciute nella letteratura internazionale come a rischio di esposizione.

Il recente accordo di collaborazione fra INAIL e INPS per lo scambio dei dati relativi alle storie professionali e contributive di soggetti di interesse, consentirà di sviluppare con le regioni la collaborazione sinergica per il monitoraggio e la identificazione dei clusters di malattia oncologica di sospetta origine professionale in attuazione di quanto disposto dall’art 244, c.3, l.c del D. Lgs 81/2008.

Saranno integrate le reti di sorveglianza epidemiologica già attive in INAIL per favorire le procedure di rilevazione e segnalazione dei tumori a bassa frazione eziologica nell’ambiti dei sistemi già attivi per le malattie professionali. Su questo specifico ambito sarà verificata la possibilità di dedicare uno spazio di informazioni relativo alla letteratura scientifica sull' epidemiologia occupazionale nel portale dell’Istituto.

Ulteriore obiettivo del Laboratorio, per l’attività istituzionale è valutare i livelli di esposizione professionale ai principali agenti cancerogeni e biologici presenti nei luoghi di lavoro al fine di produrre una descrizione quantitativa del fenomeno, finalizzata alla predisposizione di misure preventive idonee alla riduzione del rischio. Saranno evidenziati nessi causali o concausali delle esposizioni professionali

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con le occorrenze delle patologie tumorali ed esaminati i principali fattori determinanti dei livelli di esposizione. Il patrimonio informativo disponibile dalla registrazione dei lavoratori esposti consentirà lo sviluppo di studi di epidemiologia analitica per l’analisi e la stima dei rischi (studi di coorte, di incidenza, caso/controllo).

Contenuti tecnico/scientifici

La sorveglianza epidemiologica delle patologie occupazionali è uno strumento indispensabile per la prevenzione, la valutazione dell’efficacia degli interventi e la diffusione della consapevolezza dei rischi in ambiente di lavoro. La diversa dimensione della componente eziologica professionale (predominante per il mesotelioma e i tumori naso-sinusali e di rilevanza molto minore per le altre neoplasie) ha suggerito lo sviluppo e l’implementazione di un sistema articolato di ricerca attiva dei casi e di analisi epidemiologica dei clusters.

I metodi di ricerca attiva dei casi fanno riferimento alla identificazione di ciascun soggetto ammalato per tramite del contatto attivo con le strutture di diagnosi e cura presenti sul territorio e sono di pertinenza dei COR con il coordinamento scientifico e di ricerca del ReNaM. L’investigazione delle modalità di esposizione avviene tramite intervista diretta al soggetto ammalato (o a persona convivente) sulla base di un questionario strutturato e con il ricorso a competenze di igiene industriale.

I sistemi di monitoraggio sono sviluppati a partire dai metodi analitici degli studi caso/controllo e l’esposizione è ricostruita retrospettivamente con metodi indiretti e qualitativi. L’utilizzo dei dati di fonte INPS è standardizzato da complesse procedure analitiche che determinano la stima dei clusters di esposizione, a partire dalla storia contributiva di ciascun soggetto considerato. Le analisi spazio/temporali delle malattie professionali, a partire dai casi denunciati e indennizzati utilizzano indicatori riconducibili ai rapporti standardizzati di incidenza (per le analisi geografiche) e ai modelli età-periodo-coorte (per le analisi di andamento temporale).

Oltre al consolidamento della rete, è necessario porre attenzione all’adeguamento degli strumenti tecnici (la rete delle strutture di diagnosi per la ricerca attiva dei casi, le linee guida operative per la definizione diagnostica e dell’esposizione, l’accesso e la comparazione sistematica con le altre basi di dati disponibili). Per la registrazione delle esposizioni dei lavoratori ad agenti cancerogeni e biologici nei luoghi di lavoro saranno sviluppate le procedure per la valutazione della qualità dei dati rilevati.

Saranno utilizzate le tecniche per l’analisi multifattoriale dei dati e la costruzione di modelli statistici per l’analisi della varianza dei livelli espositivi e per lo studio dei fattori influenzanti le esposizioni. La definizione di mappe territoriali tematiche sarà di supporto all’Individuazione di clusters settoriali e geografici significativi di rischi di esposizione occupazionale.

Per ognuno dei versanti di attività citati (sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali di alta frazione; monitoraggio dei rischi di tumore professionale a bassa frazione; registrazione e analisi dei dati espositivi) si svilupperanno i sistemi di acquisizione, archiviazione e gestione dei dati su piattaforme automatizzate in rete per i quali il Laboratorio fornirà il supporto tecnico necessario per l’implementazione da parte della competente Direzione Centrale dell’INAIL.

Collaborazioni interne (di Ricerca e/o altre strutture Inail) Elenco non esaustivo:

 Laboratori DiMEILA: rischio agenti cancerogeni e mutageni, rischio agenti biologici.

 Consulenza Statistico Attuariale.

 Centro Operativo Regionale (COR) Lazio – Azienda Sanitaria Locale RME -Dipartimento di

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