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162 Collaborazioni interne (di Ricerca e/o altre strutture Inail)

Elenco non esaustivo:

 Laboratori DIT: Qualificazione dei sistemi per la sicurezza.

 Direzione Regionale Liguria: UOT di Genova.

 Direzione Regionale Emilia Romagna: UOT di Piacenza.

 Direzione Regionale Campania: UOT di Napoli.

 Direzione Regionale Sicilia: UOT di Messina.

 CERIT di Parma.

Collaborazioni esterne (nazionali e internazionali) Elenco non esaustivo:

 Università degli Studi di Parma.

 Università di Roma “Sapienza”.

Nel corso del triennio sarà possibile attivare ulteriori collaborazioni esterne sulla base degli sviluppi di ricerca

Risorse umane N. Unità Mesi uomo/anno

Ricercatori/Tecnologi 1 9,90

CTER - -

Amministrativi/Operatori tecnici 1 9,90

Personale a contratto 3 29,70

Personale a contratto CERIT Parma 2 22,00

TOTALE 7 71,50

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DIT Sezione V: Organismo notificato per direttive europee Contributo al Programma:

X 1.1 attività di certificazione e verifica

X 1.2 monitoraggio, consulenza e supporto tecnico-normativo

□ 1.3 amianto Ambiti di riferimento e finalità/obiettivi

Normativa nazionale

 Decreto Legislativo 12 giugno 2012, n. 78 “Attuazione della direttiva 2010/35/UE, in materia di attrezzature a pressione trasportabili e che abroga le direttive 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CEE

 Decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 2002, n. 303, “Regolamento di organizzazione dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - ISPESL, a norma dell'articolo 9 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419”

 Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 “Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione”

 Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 441 “Regolamento concernente l’organizzazione, il funzionamento e la disciplina delle attività dell’ISPESL”

Normativa europea

 Direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione

Norme Tecniche

 UNI EN ISO IEC 17020:2012

 UNI EN ISO IEC 17065:2012 Finalità / obiettivi

La Sezione tecnico scientifica Organismo Notificato per le direttive europee:

- coordina a livello nazionale le attività connesse con l’Organismo Notificato per le attrezzature comprese nelle direttive PED n. 97/23/CE (Presure Equipment Directive), ATEX n. 94/9/CE

(Atmosphères Explosibles), TPED n. 2010/35/UE (Transportable Pressure Equipment Directive), SPVD n. 2009/105/CE (Simple Pressure Vessel Directive);

- cura le istruttorie per l’autorizzazione e gli adempimenti per l’accreditamento;

- predispone il manuale di qualità in accordo alle norme applicabili;

- elabora le procedure operative relative ai moduli di valutazione di conformità e i flussi che regolano l’emissione delle certificazioni e dei relativi addebiti:

- supporta la Sezione tecnico scientifica “Segreteria tecnico scientifica e monitoraggio attività”

nell’elaborazione della reportistica delle attività del Piano di Innovazione Tecnologica per le materie di competenza.

Obiettivi specifici per il triennio 2016-2018 sono:

Tutti gli Organismi Notificati che operano nell’ambito delle Direttive di Prodotto devono dotarsi di un Sistema di Gestione Qualità finalizzato al controllo delle attività secondo gli standard EN 17020 ed EN 17065 in funzione dell’operatività come Organismo di Ispezione o di Certificazione. Tali standard sono la recente evoluzione della serie EN 45000 e prevedono l’adeguamento a nuovi e diversi requisiti.

L’obiettivo di definire un Sistema Qualità Integrato (SGI) comporta notevoli vantaggi quali ad esempio:

razionalizzare ed armonizzare il modus operandi, creare sinergie tra le diverse risorse disponibili, definire prassi univoche, condivise e ripetibili nel tempo in modo da poter affrontare e tenere sotto controllo i processi.

In una organizzazione dove sono adottati due o più sistemi di gestione, le ragioni che dovrebbero spingere verso l’integrazione di tali standard sono evidenti e possono essere di seguito sintetizzate:

evita le duplicazioni; previene/elimina i conflitti; crea sinergie, ingloba le attività esistenti che partecipano alla conformità dell’organizzazione.

Il progetto di ricerca ha la finalità di elaborare una soluzione operativa che permetta di modificare ed integrare i singoli sistemi di gestione, definire le correlazioni tra le diverse normative, coordinare le

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attività di auditing e l'elenco della documentazione oggetto di modifica.

Uno dei principali strumenti per sviluppare e consolidare fattori di competitività consiste nella realizzazione di sistemi di gestione integrati completi, affidabili ed efficaci. Lo scopo primario di questa Linee guida è di illustrare tali sistemi e di guidare “in pratica” l’utente alla loro realizzazione.

Una realtà lavorativa efficiente e competitiva si caratterizza anche per chiarezza dei compiti, snellezza organizzativa e semplicità gestionale ovvero operare secondo il concetto di “lean production”.

Contenuti tecnico/scientifici

Un’organizzazione è formata da un complesso organico di tanti elementi uniti tra di loro o interdipendenti, in cui la Direzione, attraverso una conduzione politica ed organizzativa, ha il compito di definire gli obiettivi strategici e fornire le risorse per il raggiungimento dei traguardi.

Oggi, per competere sul mercato, si la ha necessità di raggiungere gli obiettivi attraverso la realizzazione delle attività pianificate con il miglior rapporto tra risultati ottenuti e risorse utilizzate per ottenerli.

Gli Organismi, solitamente, tendono ad affrontare singolarmente i vari sistemi di gestione prescrittivi o volontari, con tutte le “duplicazioni del caso”.

Rientra nell’efficienza dell’organizzazione degli Organismi Notificati trattare in un complesso sistemico, organico e sinergico, gli aspetti comuni a più norme.

Un SGI si concretizza, nella redazione di un unico manuale, nella definizione di un solo organigramma e relativo mansionario, nella redazione ed implementazione di procedure comuni, (gestione non conformità, azioni correttive e preventive, verifiche ispettive ecc.), nell’ottimizzazione di risorse umane e in un riesame di sistema che copre tutti gli aspetti dell’organizzazione.

L’integrazione di due o più sistemi gestionali coinvolge necessariamente tre aree critiche per un’Organizzazione e dà vita ad una unica struttura:

 “integrazione organizzativa”: significa unitarietà di direzione, capacità di compiere valutazioni integrate e, di conseguenza, capacità di prendere decisioni ‘integrate’”;

 “integrazione per tipologia di argomenti”: individuare quali tematiche, quali argomenti si gestiscono meglio in maniera integrata e quali si gestiscono meglio tenendoli divisi;

 “integrazione dei processi”: è l’approccio più evoluto dell’integrazione di due o più sistemi di gestione. Integrare per processi è studiare tutte le macroattività (processi appunto) secondo gli elementi critici dei sistemi di gestione.

In conclusione un sistema di gestione integrato permette una “visione d’insieme” del Sistema Aziendale analizzato in tutti i suoi aspetti che, se necessario o opportuno, possono essere visti in dettaglio.

L'integrazione dei sistemi di gestione è un argomento di assoluta attualità e di notevole interesse.

È in atto un cambiamento culturale che, per quanto agli albori, è certamente irreversibile, e segnerà il passaggio dalla “qualità” alla “qualità integrata”.

Oggigiorno si ritiene che l'approccio per processi, il ciclo di Deming (PDCA), il miglioramento continuo sono metodi vincenti che consentono alle organizzazioni di implementare apprendere un metodo e di fare propria la cultura della qualità creando un nuovo sistema, quello integrato, a partire dall'esperienza acquisita e non dalla carta prodotta.

Collaborazioni interne (di Ricerca e/o altre strutture Inail) Elenco non esaustivo:

Direzioni Regionali e UOT.

Collaborazioni esterne (nazionali e internazionali) Elenco non esaustivo:

Nel corso del triennio sarà possibile attivare ulteriori collaborazioni esterne sulla base degli sviluppi di ricerca.

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Risorse umane N. Unità Mesi uomo/anno

Ricercatori/Tecnologi 1 9,90

CTER 3 29,70

Amministrativi/Operatori tecnici 1 9,90

Personale a contratto 2 19,80

TOTALE 7 69,30

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DIT Sezione VI: Coordinamento, supporto e monitoraggio tecnico scientifico delle UOT per le attività di controllo e verifica su attrezzature, macchine e impianti Contributo al Programma:

X 1.1 attività di certificazione e verifica

X 1.2 monitoraggio, consulenza e supporto tecnico-normativo

□ 1.3 amianto

Ambiti di riferimento e finalità/obiettivi Normativa nazionale

 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.

123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. e successive modifiche e integrazioni”, Titolo III - uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione

individuale, articolo 71

 Decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 2002, n. 303, “Regolamento di organizzazione dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - ISPESL, a norma dell'articolo 9 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419”

 Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 441 “Regolamento concernente l’organizzazione, il funzionamento e la disciplina delle attività dell’ISPESL”

 Legge 31 dicembre 1962, n. 1860 “Impiego pacifico dell'energia nucleare”, e successive modifiche ed integrazioni

 Decreto Interministeriale del 11 aprile 2011 “Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo”;

 Decreto Interministeriale del 1 dicembre 2004, n. 329 “Regolamento recante norme per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93”;

 Decreto Interministeriale del 1° dicembre 1980 “Disciplina dei contenitori a pressione di gas con membrature miste di materiale isolante e di materiale metallico, contenenti parti attive di apparecchiature elettriche”.

Altri documenti di interesse

 Circolare ISPESL n. 48/2003 del 05/12/2003 “Procedura tecnica per le verifiche di calcolo e controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale”

Finalità/obiettivi

La Sezione tecnico scientifica Coordinamento, supporto e monitoraggio tecnico scientifico delle UOT per le attività di controllo e verifica su attrezzature, macchine e impianti:

- coordina, a livello nazionale, le attività di omologazione, messa in servizio e verifica di attrezzature, macchine ed impianti (compresi gli impianti di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche), svolte dalle Unità operative territoriali di certificazione, verifica e ricerca, in conformità alle attribuzioni della vigente legislazione, al fine di garantire sul territorio nazionale un'applicazione omogenea delle prescrizioni vigenti ed una gestione uniforme dei servizi all'utenza;

- raccoglie, analizza ed elabora i dati relativi alle attività di innovazione tecnologica di controllo, verifica e ispezione di cui l'Istituto è titolare, individuandone le criticità ed elaborando le necessarie proposte operative/organizzative di sviluppo;

- svolge attività istruttoria di problematiche tecniche o di approccio alla verifica per attrezzature, macchine e impianti, avvalendosi, per quelli soggetti a sorveglianza, del supporto della Sezione tecnico scientifica "Accertamenti tecnici";

- supporta le attività di innovazione tecnologica di diretta gestione della Direzione del Dipartimento (es. omologazioni, certificazioni, abilitazioni e autorizzazioni) e la Sezione tecnico scientifica

"Segreteria tecnico scientifica e monitoraggio attività" nell'elaborazione della reportistica delle attività del Piano di innovazione tecnologica per le materie di competenza.

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