Capitolo 3. Casi Aziendali: il risanamento delle
3.5 La comparazione dei due business cases
Dopo aver effettuato l’analisi dei due casi aziendali, si procede adesso al loro confronto volto ad analizzare quelli che sono gli aspetti comuni ed evidenziare le differenze riscontrabili in un’operazione di WBO volta al risanamento di una situazione che, altrimenti, porterebbe al depauperamento e la dispersione del patrimonio tangibile e/o intangibile dell’azienda.
3.5.1 La nascita delle cooperative e le ristrutturazioni
finanziarie
Analizzando i due casi oggetto di studio, la prima uguaglianza riscontrabile si individua nel contesto in cui le cooperative sono nate: di fatti, entrambe vengono create per rispondere alla situazione di crisi in cui versavano le precedenti gestioni con il fine di effettuare un salvataggio della parte del patrimonio aziendale non ancora irrimediabilmente compromesso.
Come riportato nella seguente tabella, i due WBO vengono effettuati all’interno di due settori differenti, ma accomunati dalle difficoltà riscontrate a causa del contesto economico di crisi generale.
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Fornace di Fosdondo
Birrificio Messina
Settore di attività Edile – produzione laterizi Alimentare – produzione birra
Cause della crisi Contesto di crisi generale Contesto di crisi generale
Precedente forma societaria Società a Responsabilità Limitata Società a Responsabilità Limitata Anno di costituzione NewCo 2016 2013 Anno di riattivazione della produzione 2016 2016
Fonte: Elaborazione personale
Si riscontra invece un’importante differenza tra il momento in cui viene creata la NewCo ed il momento in cui si arriva all’effettiva riattivazione della produzione: nel caso della Fornace di Fosdondo il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione è stato inferiore a 6 mesi mentre per il Birrificio Messina il passaggio è durato per un tempo superiore ai 24
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mesi a causa delle varie problematiche descritte nel paragrafo precedente.
Il reperimento di nuova finanza a sostegno del progetto di WBO è stato considerato come una fase critica nel processo di trasformazione solo per il Birrificio, tuttavia, dall’analisi del caso, l’aiuto risulta fondamentale anche per la Fornace, dove i soggetti finanziatori rappresentano la maggior parte del capitale sociale: a conferma dell’importante appoggio offerto dai soggetti finanziatori, figuranti all’interno o meno del capitale sociale, entrambe le aziende hanno indicato la buona capitalizzazione sostenuta dai finanziatori esterni come uno dei fattori determinanti il raggiungimento dei risultati conseguiti.
Fornace di Fosdondo
Birrificio Messina
Precedente forma societaria
Società a Responsabilità
Limitata Società Cooperativa
Attuale forma
societaria Società Cooperativa Società Cooperativa
Apporto soci in
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Apporto
finanziatori in capitale sociale (%)
1.050.000 € (79%) 511.050€ (42%)
Fonte: Elaborazione personale
Nelle operazioni di WBO, gli apporti in denaro da parte dei soci, necessari alla capitalizzazione della NewCo, provengono da:
- Il TFR ricevuto dall’impresa in default,
- Gli ammortizzatori sociali (la mobilità è anticipata dall’INPS nel caso di nuova attività imprenditoriale),
- I propri risparmi.
Tali apporti vanno a costituire il 21% del capitale sociale della Fornace di Fosdondo e il 58% per il Birrificio Messina: in termini assoluti i 20 soci della Fornace hanno apportato, in media, circa 34.700 euro a socio contro i 19.083 euro dei 15 soci del Birrificio.
I soci finanziatori, tra i quali figurano in entrambi i casi C.F.I. e Coopfond, partecipano al capitale sociale con quote pari al 79% per la Fornace e al 42% per il Birrificio; in particolare C.F.I. ha effettuato finanziamenti ad entrambe le aziende anche al di fuori della quota sociale.
Focalizzando l’attenzione sui finanziamenti avvenuti al di fuori del capitale sociale, importanti contributi sono giunti anche da altri soggetti non presenti nella compagine sociale: entrambe le aziende hanno
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dichiarato nel questionario di aver ricevuto finanziamenti anche da parte di alcuni istituti di credito189.
Si individuano, in fine, pareri discordanti in merito agli interventi legislativi messi a sostegno dell’operazione da parte dello Stato e sulle agevolazioni fiscali presenti per chi effettua un’operazione di WBO: mentre il Birrificio Messina ha ritenuto tali sostegni insufficienti, La Fornace di Fosdondo ha espresso un parere positivo ritenendoli buoni. Entrambe le società hanno espresso un giudizio positivo sul sostegno offerto da parte delle società finanziarie partecipate dal Ministero dello Sviluppo Economico (C.F.I).
3.5.2 Gli interventi sul fronte competitivo-produttivo
I cambiamenti apportati dalle nuove cooperative non sono unicamente intra – aziendali ma riguardano anche il loro approccio con il mercato: La sopravvivenza e lo sviluppo dell’azienda sono strettamente dipendenti dal suo modo di rapportarsi con l’ambiente, dalla qualità delle proposte progettuali che essa offre agli interlocutori, dal prodotto lanciato (o rilanciato) sul mercato.
Il successo aziendale, infatti, non è mai riconducibile unicamente a fattori strutturali, esso dipende anche dalla strategia adottata, cioè nel suo modello di equilibrio nell’interazione con l’ambiente e il suo ruolo
189Nel caso del Birrificio Messina i finanziamenti sono giunti anche da Coopfond, dai soci stessi e da parte di altri soggetti indicati nel paragrafo 3.4.2.
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all’interno del sistema economico complessivo e negli specifici ambienti di riferimento.
Come si può vedere nella tabella sottostante, entrambe le aziende hanno effettuato importanti investimenti affinché venissero apportate modifiche sotto al punto di vista competitivo – produttivo: La capacità di rilanciare l’azienda nell’ambito competitivo risiede proprio nell’atteggiamento strategico, che si materializza nella propensione all’innovazione e nell’attitudine ad individuare nuove opportunità di mercato.
Fornace di Fosdondo
Birrificio Messina
- Maggiori investimenti in R&D
- Abbattimento dei costi anche attraverso
l’esternalizzazione di alcune fasi produttive - Innovazione del prodotto - Ampliamento gamma di prodotti - Efficientamento interno tramite acquisto di macchinari e impianti tecnologicamente avanzati - Rivitalizzazione del prodotto - Ampliamento clientela - Ampliamento gamma di prodotti
- Crescita della rete di distribuzione
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Il vantaggio competitivo necessario per sopravvivere all’interno del mercato si conquista principalmente attraverso l’offerta di un prodotto (sistema di prodotto) qualitativamente superiore o dotato di maggiore economicità. La possibilità di presentarsi sul mercato con un prodotto – o addirittura, come nel caso del Birrificio, con un marchio – completamente nuovo ed innovativo potrebbe consentire una più rapida conquista di quote di mercato ed una più veloce rigenerazione delle risorse.
Ambedue le aziende hanno lavorato sul prodotto, ampliandone la gamma e ricercando un nuovo posizionamento competitivo.
La ricerca di un nuovo posizionamento per la Fornace si è focalizzata da prima su maggiori investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo in seguito nell’offerta di prodotti innovativi, con caratteristiche tali da poter ottenere un vantaggio di differenziazione.
Il vantaggio di differenziazione è stato ricercato anche da parte del Birrificio attraverso la Rivitalizzazione del prodotto ed imprimendo nel prodotto stesso la sua “storia” e i suoi valori per rendersi più competitiva.
La politica di contenimento dei costi, soprattutto in casi di rinascita aziendale, è una costante necessaria da perseguire e non solo attraverso la riduzione del personale ma anche attraverso cambiamenti che vanno a inficiare la parte produttiva dell’azienda: la Fornace, per abbattere i costi di produzione, ha optato per l’esternalizzazione di alcune fasi produttive mentre il Birrificio ha puntato sull’efficientamento interno tramite acquisto di macchinari e impianti tecnologicamente avanzati.
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Il Birrificio Messina, inoltre, si è ulteriormente distinto in positivo in questa analisi in quanto, sfruttando la crescita della sua notorietà avvenuta in seguito all’operazione di WBO, ha aumentato la sua rete di distribuzione offrendo i suoi prodotti anche a nuovi clienti localizzati in zone precedentemente non servite.
3.5.3 Gli interventi sul fronte organizzativo
Per far ripartire in condizioni di economicità è necessario predisporre un idoneo assetto organizzativo: non è possibile realizzare un cambiamento strategico senza che ci sia coerenza con le strutture organizzative.
In un’operazione di WBO i lavoratori – soci, per effettuare un cambiamento di rotta verso posizioni di successo, non possono limitarsi a modificare l’area del soggetto economico ma devono effettuare anche un cambiamento interno, che vada a modificare l’azienda anche sotto il punto di vista organizzativo. In realtà, la stessa presenza dei lavoratori all’interno della compagine di comando porta automaticamente ad un maggior coinvolgimento dei lavoratori nella gestione dell’azienda e ad un miglior clima aziendale interno, entrambi fattori indicati come determinanti per il raggiungimento dei risultati ottenuti190.
I cambiamenti sotto al punto di vista organizzativo vanno a modificare anche la composizione del Consiglio d’amministrazione delle
190Nel caso della Fornace di Fosdondo, anche la professionalità dei
manager/dirigenti è stata indicata come fattore determinante il
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aziende, composto ora dai soci-cooperatori e dai rappresentanti dei soci finanziatori191.Se nel caso del Birrificio il livello di collaborazione tra
il CdA e i soci è rimasto uguale, lo stesso non si può dire per la Fornace dove si ritiene che il livello di collaborazione sia aumentato. In entrambi i casi l’operato degli attuali amministratori dalla nascita della cooperativa è stato giudicato positivamente, quindi in linea con le aspettative degli stessi soci.
Per rilanciare la cooperativa sul mercato sono stati effettuati cambiamenti sotto l’aspetto del fattore lavoro, sinteticamente riportati nella seguente tabella:
Fornace di Fosdondo
Birrificio Messina
- Unità lavorative diminuite da 35 a 22
- Riduzione degli stipendi del 20%
- Unità lavorative diminuite da 40 a 15
- Ore lavorative settimanali aumentate
Fonte: Elaborazione personale
Le cooperative, per poter riattivare l’attività produttiva, hanno dovuto effettuare degli importanti sacrifici: si riscontra, infatti una riduzione del personale in entrambi i casi. La riduzione del personale, però, porta
191Per completezza, si individua un numero complessivo di 7 amministratori per la Fornace di Fosdondo e 5 per il Birrificio Messina
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con sé un vantaggio in termini di abbattimento dei costi che nel caso della Fornace è perseguito anche attraverso la riduzione degli stipendi dei lavoratori rimasti all’interno dell’azienda. La diminuzione delle unità lavorative impiegate è stata sopperita dal Birrificio Messina attraverso l’aumento delle ore lavorative settimanali.
Sempre con riferimento al fattore lavoro, è da evidenziare come, entrambe le cooperative, rispettano i parametri per qualificarsi come cooperative a mutualità prevalente in quanto si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci192. Ciò le rende idonee all’ottenimento delle
agevolazioni fiscali previste nella legislazione tributaria.
I cambiamenti apportati sotto il punto di vista organizzativo insieme ai cambiamenti avvenuti nella compagine sociale hanno apportato miglioramenti sotto il punto di vista del clima aziendale, considerato come una delle chiavi per il successo del Workers Buyout: tale miglioramento è reso ancor più evidente per il Birrificio Messina che ha visto diminuire il livello di assenteismo ed aumentare la partecipazione dei lavoratori, la loro produttività ed il benessere organizzativo.
Non sorprende, per altro, l’aumento dell’efficienza che può essere riscontrato all’interno dell’organizzazione se si prende in considerazione il solo aspetto economico personale del lavoratore: il passaggio da dipendente a imprenditore porta con se una maggiore responsabilizzazione del soggetto che può essere fonte di stress e andare a incidere negativamente sul clima aziendale; il lavoratore –
192 Nel caso del Birrificio Messina, il lavoro è svolto interamente dai soci mentre per la Fornace di Fosdondo sono presenti solo 2 lavoratori non soci
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socio, che rischia in prima persona nel caso in cui si riscontrano risultati aziendali negativi, è allo stesso tempo incentivato ad essere il più possibile produttivo così da influenzare positivamente la redditività aziendale, tenendo in considerazione che adesso il suo compenso non è più determinato unicamente in base al contratto di lavoro subordinato ma anche in base agli utili prodotti dalla cooperativa alla quale partecipa e che può ottenere sotto forma di ristorno.
3.5.4 Performance attuali e prospettive future
Gli investimenti aziendali possono concentrarsi sull'acquisizione o la creazione di nuove risorse: possono riguardare la struttura, gli impianti, i macchinari o lo sviluppo di prodotti innovativi. Tutti però devono trovare fondamento in una convenienza economica. Le rinunce ed i costi sopportati nella fase di risanamento devono essere ricompensati dai benefici ottenibili in futuro o, comunque, da una riduzione delle perdite registrabili in assenza di intervento.
È essenziale, quindi, analizzare gli sviluppi aziendali sotto il punto di vista economico-finanziario in quanto, i soci e i finanziatori istituzionali, attraverso l’analisi dei risultati attuali e delle prospettive future, potranno valutare la presenza di un’effettiva congruità del rapporto rischio/rendimento.
Di seguito vengono riportati i dati più rilevanti relativi alle attuali performance:
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Fornace di
Fosdondo
Birrificio Messina
Risultati economico- finanziari Al di sotto delle previsioni In linea con le previsioni Performance
aziendali Migliorate Migliorate
Volumi di vendita Costanti Aumentati
Esposizione
debitoria Aumentata Aumentata
Costo del lavoro Costante Costante
Fonte: Elaborazione personale dei dati rilevati dal questionario
Dall’analisi delle informazioni fornite dai presidenti delle cooperative, le aziende risultano migliorate sotto diversi aspetti, nonostante alcuni valori come il costo del lavoro siano rimasti costanti in entrambi i casi. Tra i dati ottenuti attraverso il questionario, quello che più preme sottolineare è relativo al miglioramento di entrambe le aziende per quanto riguarda le performance aziendali: questo è il dato che più di tutti sottolinea la buona riuscita delle operazioni di Workers BuyOut.
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L’unico punto controverso relativo alle performance attuali riguarda l’esposizione debitoria, che risulta aumentata in tutti e due i casi. Questo dato però non è necessariamente negativo se si pensa che le aziende oggetto di studio hanno da poco effettuato importanti finanziamenti per far ripartire la produzione.
Per quanto riguarda le prospettive future le aziende hanno una visione chiara e positiva, questo anche grazie alla presenza dei piani di sviluppo economico-finanziari messi a punto dalle due cooperative: triennale per la Fornace, su base annuale per il Birrificio.
La volontà delle cooperative a non richiedere finanziamenti in futuro è giustificata dai recenti investimenti effettuati che hanno avuto effetto negativo sull’esposizione debitoria, di cui si è discusso pocanzi. Tuttavia, grazie ai capitali già a presenti in azienda, non rinunceranno ad effettuare investimenti in futuro per acquistare gli impianti e i fabbricati ora in locazione nel caso della Fornace e per implementare il settore marketing per la Birreria.
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Di seguito vengono riportati i dati più rilevanti relativi alle prospettive future delle due cooperative:
Fornace di
Fosdondo
Birrificio Messina
Piano di sviluppo Su base triennale Su base annuale
Investimenti futuri Acquisto di impianti e fabbricati (ora in locazione) Settore Marketing Richiesta nuova finanza No No
Occupazione Assunzione soggetti esterni (1 unità)
Assunzione soggetti esterni
Previsione sul
fatturato Fatturato in aumento Fatturato in aumento
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Conclusioni
Lo scopo della presente tesi è mostrare che, proprio come un’azienda di successo può ritrovarsi in crisi, anche un’azienda in crisi può rinascere ed arrivare al successo.
Di fatti, la stessa crisi non è una situazione che porta necessariamente alla scomparsa dell’azienda ma può essere soltanto una “fase
transitoria” della vita aziendale, sanabile attraverso l’adozione di
corrette strategie di risanamento capaci di apportare le giuste modifiche sotto l’aspetto organizzativo, competitivo e finanziario della stessa azienda oggetto di intervento.
Vedere lo stesso processo di turnaround attraverso un’ottica strategica, permette di affrontare la crisi cogliendo le opportunità presenti sul mercato così da invertire il trend negativo attraverso forti spinte innovative ed elevate attitudini al cambiamento, senza soffermarsi unicamente sulla rimozione delle cause della crisi.
Nonostante queste premesse, in molti casi i vertici aziendali non sono in grado di risollevare le proprie aziende da una situazione di crisi, soprattutto se questa deriva dal contesto economico generale in cui opera: l’incapacità di cogliere le modifiche provenienti dall’ambiente esterno mettono a dura prova la sopravvivenza della stessa e, non di rado, l’organo decisionale preferisce ricorrere a procedure concorsuali e liquidazioni aziendali che, inevitabilmente, portano ad un depauperamento e alla dispersione del patrimonio tangibile e intangibile dell’azienda oltre che alla perdita di innumerevoli posti di lavoro.
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Talvolta, è proprio il rischio di perdere il proprio impiego che spinge i lavoratori a scegliere di propria iniziativa di impegnarsi per il recupero dell’azienda in crisi, o di parte di essa, e rischiare personalmente per invertire la rotta, intraprendendo un’operazione di workers buyout attraverso la costituzione di una nuova cooperativa.
I lavoratori soci cooperatori della NewCoop che scelgono di investire su un’operazione di WBO come strumento per la risoluzione della crisi
d’impresa, sostenuta da un piano di sviluppo economico finanziario
attendibile, oltre a essere agevolati dalle normative vigenti, trovano un valido supporto anche da parte di istituti come C.F.I, Legacoop, e Coopfond che, in aggiunta ad un appoggio di tipo professionale, s’impegnano anche a livello finanziano attraverso l’apporto di capitale di debito e di rischio.
L’analisi dei risultati ottenuti dalle aziende intervistate tramite il questionario di ricerca, ha l’obiettivo di dimostrare come l’operazione del Workers buyout ben si presenta come strumento di risanamento delle aziende appartenenti al tessuto economico italiano e sia in grado di rappresentare un’efficace strategia di turnaround capace di salvaguardare e valorizzare il patrimonio aziendale, preservando parte dei posti di lavoro ed evitando l’impoverimento delle comunità locali. Le due aziende oggetto di analisi, la Fornace di Fosdondo e il Birrificio Messina, entrate in crisi a causa del contesto economico generale, tramite le strategie delineate dai lavoratori soci, con il supporto dei soggetti esterni che hanno partecipato all’operazione, riescono a registrare risultati performanti già nel loro primo anno di attività.
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- La capacità delle aziende di rilanciarsi sul mercato si fonda sui cambiamenti effettuati sul fronte competitivo: entrambe le società hanno puntato sull’innovazione del prodotto. L’aumento della gamma offerta è stato un punto di partenza per entrambe le aziende che, pur non allontanandosi dal loro core business, hanno proposto qualcosa di “unico” e apprezzabile sul mercato. La ricerca di un vantaggio competitivo trova la sua espressione attraverso la creazione di nuovi prodotti, o sistemi di prodotto, in grado di far fronte alle richieste del mercato: nel caso del Birrificio questo è avvenuto attraverso la rivitalizzazione del suo prodotto, imprimendo in quest’ultimo la sua brand image. Il Birrificio, tramite il diretto coinvolgimento dei cittadini nella promozione del prodotto, è riuscito ad ampliare la sua clientela, arrivando a distribuire il prodotto non solo al di fuori della sua regione, ma anche oltre i confini nazionali. L’ampliamento della propria clientela non è stato, invece, uno degli obiettivi ricercati dalla Fornace, che ha preferito offrire alla stessa clientela dei prodotti ad alto contenuto tecnologico ed innovativo che più si adattano alle richieste dei clienti. La Fornace ha espresso il suo potenziale competitivo tramite l’offerta di prodotti innovativi caratterizzati da un maggior valore percepito dai clienti finali, in linea con i cambiamenti socio-ambientali degli ultimi anni.
- Tra i benefici derivanti dall’operazione di WBO vi sono quelli legati all’aspetto sociale. L’operazione non permette solo di salvare un apparato produttivo che altrimenti andrebbe perso, ma consente anche il mantenimento di diversi posti di lavoro.
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Nonostante il ridimensionato dell’organico abbia comportato tagli al personale in entrambi i casi (necessari per la ristrutturazione dei costi e il recupero dell’efficienza operativa), ben 37 lavoratori su 75 hanno mantenuto la loro attività, evitando la dispersione del proprio know-how sviluppato durante i precedenti anni di lavoro. Si presuppone che il numero dei lavoratori impiegati nelle attività sia destinato ad aumentare, questo in base alla volontà di assumere nuovo personale espressa nel questionario. Di rilievo anche il miglioramento del clima aziendale, derivante dal senso di appartenenza, dalla motivazione e dalla responsabilizzazione dei soci cooperatori, definito come uno dei fattori determinanti per il raggiungimento dei risultati.
- I lavoratori soci sono riusciti a ritornare ad una situazione di economicità non solo attraverso i cambiamenti fin qui esposti, ma anche grazie al supporto dei soci finanziatori che hanno investito sull’operazione. La buona capitalizzazione delle cooperative dovuta all’intervento dei soggetti esterni ha permesso loro di effettuare gli iniziali investimenti in grado di far ripartire il processo produttivo e non solo: è stato dichiarato da entrambe le aziende che, negli anni futuri, sarà possibile incrementare gli investimenti senza la necessità di richiedere