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Competenze in relazione della comunità e advocacy

5. AREE DI COMPETENZA CLINICA

5.5. COMPETENZE IN RELAZIONE ALLA COMUNITÀ E ALL’AMBIENTE

5.5.2. Competenze in relazione della comunità e advocacy

Il termine “medicina di comunità” assume diverse sfumature, questa scheda trova i suoi riferimenti culturali nella “community medicine” inglese, nella “community oriented primary care” americana e nella “medicina di famiglia e comunità” spagnola.

Le competenze in relazione alla Comunità sono qui trattate in termini di ● Competenze cliniche orientate alla comunità

● Competenze di ricerca orientate alla comunità

● Competenze nella facilitazione di interventi di comunità

ATTIVITÀ: ICPC-2 ITA:

COMPETENZE CLINICHE ORIENTATE ALLA COMUNITA’ PRIORITÀ I

➢ Valutazione multidimensionale e stesura di PAI: ● Valutazione multidimensionale:

Conoscere e saper applicare al paziente e alla sua famiglia una valutazione multidimensionale che faccia uso di specifiche scale per valutare aspetti clinici della cronicità come la multimorbidità (ad esempio scala CIRS), nonché strumenti di semplice

valutazione anche degli aspetti sociali (ad esempio scala BINA) e assistenziali, in particolare rispetto al funzionamento del paziente (come ADL e IADL o indice di Barthel).

● Stesura del PAI:

Saper stendere e aggiornare un Piano Assistenziale Individuale in ambito clinico, e partecipare alla stesura di PAI integrati con altri professionisti, che comprendano la valutazione degli aspetti relazionali e ambientali in generale e valutino gli aspetti di

funzionamento del paziente stabilendo obiettivi realistici su breve, medie e lunghe distanze (come ad esempio nel modello riabilitativo dell’ ICF,

classificazione WHO).

● Coinvolgimento di paziente e famiglia nella stesura del piano di cura:

saper coinvolgere il paziente, in particolare cronico, nelle scelte di cura, e saper gestire la relazione con i familiari, inclusa l’esplicita individuazione dei care giver e la valutazione del burden. Per questo è necessario che si abbia familiarità con strumenti specifici per facilitare questi compiti, tratti dalla letteratura relativa (come gli strumenti suggeriti dalla campagna “choosing wisely” o la lista di strumenti dell’ospedale di Ottawa per lo shared decision making o la strutturazione della “family conference” in cure palliative nella gestione delle decisioni in ambito familiare).

➢ Condurre momenti di educazione terapeutica

individuali comprensivi di valutazione del bisogno formativo,

istruzioni, valutazione dell’apprendimento.

A98 Mantenimento della salute/medicina preventiva

Z11 Problema di aderenza/esistenza di malattia PRIORITÀ II

➢ Saper leggere e interpretare correttamente in tutte le sue parti e saper compilare, per le parti relative al medico, gli strumenti di valutazione, progettazione e monitoraggio degli interventi integrati in ambito di

cronicità in uso nella regione di svolgimento del CFSMG (se esistenti), come la scheda SVaMDi per la regione Veneto.

➢ Condurre momenti di educazione terapautica di gruppo che abbiano previsto una progettazione

A98 Mantenimento della salute/medicina preventiva

dell’intervento secondo le caratteristiche suggerite in letteratura (come in “therapeutic patient education”, WHO, 1998), come ad esempio interventi che prevedano l’uso delle “conversation maps” o altri strumenti analoghi.

Z11 Problema di aderenza/esistenza di malattia

ALTRE COMPETENZE ORIENTATE ALLA COMUNITA’

➢ saper tracciare un profilo di comunità semplificato, che comprenda i principali aspetti epidemiologici e sanitari, come prevalenza e incidenza, assieme a quelli sociali e relativi ai determinanti della salute; per fare questo, è utile che si

possieda dimestichezza con strumenti presenti in letteratura di tecniche di geografia sociale e mappe relazionali (ad esempio, stesura delle reti di relazioni con il modello della “carta di Rosseau”).

A98 Mantenimento della salute/medicina preventiva

Z01 Povertà/problema economico Z03 problema di abitazione o vicinato

Z04 Problema socio-culturale Z05 Problema di lavoro Z06 Problema di disoccupazione

Condurre ricerche qualitative in sanità: PRIORITÀ I

➢ distinguere i principali approcci possibili in ambito di ricerca qualitativa e le loro applicazioni, tra cui almeno approccio “fenomenologico”, “grounded” e etnografico; ➢ Individuare correttamente l’approccio più adeguato per un quesito di ricerca e declinarlo in un progetto metodologicamente coerente orientato alla

comprensione dei contesti di cura e prevenzione. ➢ Conoscere la differenza tra le principali tecniche di ricerca qualitativa, tra cui osservazione etnografica, intervista, focus group, e saper utilizzare almeno alcune di queste tecniche.

➢ Condurre una analisi qualitativa di un testo di ricerca, come la trascrizione di un’intervista, individuandone i temi più rilevanti con una metodologia definita, come la thematic analysis.

➢ Stendere un report di ricerca qualitativa o a metodi misti orientato alla comprensione e al miglioramento o alla progettazione di un servizio in essere.

Facilitazione di interventi di comunità: PRIORITÀ I

➢ Conoscere i fondamenti teorici degli interventi di comunità (come la teoria di campo di Lewin) e saper distinguere il livello di partecipazione di una comunità in un progetto (anche con strumenti specifici presenti in letteratura, come la “scala per misurare l’empowerment delle comunità”di Laverack e Labonte)

➢ Conoscere modelli di progettazione presenti in letteratura per gli interventi di comunità, come il modello (Precede/Proceed di Green e il Project Cycle

Management).

➢ progettare e realizzare interventi orientati

all’empowerment di comunità ed individuale, seguendo una metodologia definita tratta dalla ricerca sociale (come ad esempio la ricerca-azione).

➢ conoscere tecniche di intervento orientato alla partecipazione della comunità (come il World Cafè, l’Open Space Technology o il future lab) e i loro possibili utilizzi e inserirli coerentemente nelle progettazioni.

PRIORITÀ II

➢ realizzare un intervento orientato alla partecipazione della comunità (come il World Cafè, l’Open Space Technology o il future lab) in collaborazione con altri professionisti sanitari o non sanitari

Bibliografia:

1) Bagnasco, Annamaria, Luca Ghirotto, e Loredana Sasso. 2015. La ricerca qualitativa: Una risorsa per i professionisti della salute. Edra Masson.

2) «Community Lab — E-R Agenzia sanitaria e sociale regionale». s.d. Consultato 19 maggio 2019.

http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/ricerca-innovazione/innovazione-sociale/supporto-governance-cl/clab.

3) F I Mahoney, e D W Barthel. 1965. «FUNCTIONAL EVALUATION: THE BARTHEL INDEX». Maryland state medical journal 14 (febbraio): 61–65.

4) Laverack, Glenn. 2018. Salute pubblica. Potere, empowerment e pratica professionale. Il Pensiero Scientifico.

5) Newton, Alastair, Shah Jalal Sarker, Andy Parfitt, Katherine Henderson, Peter Jaye, e Nicola Drake. 2011. «Individual care plans can reduce hospital admission rate for patients who

frequently attend the emergency department». Emergency medicine journal: EMJ 28 (8): 654–57. https://doi.org/10.1136/emj.2009.085704.

6) Simoni, Simona De, Cecilia Arriga, Silvia Dari, e Giuseppe Cimarello. 2016. «S.VA.M.Di.: A New Opportunity for the National Health System». Clinical Management Issues 10 (3). https://doi.org/10.7175/cmi.v10i3.1265.