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di comunicazione, l'esempio Festival comunicazione, l'esempio Festival comunicazione, l'esempio Festival comunicazione, l'esempio Festival Gender Bender Gender Bender Gender Bender Gender Bender 416 416 416

Gender Bender è il nome di un festival multidisciplinare nato undici anni fa dall'associazione Arci gay "Il Cassero". È uno degli eventi che si trova all'interno di Bologna Contemporanea, un gruppo di rassegne che si svolgono durante tutto l'anno in città. Bologna Contemporanea è composta da otto festival indipendenti fra loro: "Future Film Festival","Lives Arts Week II", "Angelica", "Biografilm Festival", "BilBolBul" e appunto "Gender Bender". Questo accorpamento è nato spontaneamente in periodo dove non esisteva un indirizzo politico chiaro e riconoscibile e ciò ha fatto sentire l'esigenza di costituire un punto di riferimento e costituire un nuovo aspetto della città.

Ciascun festival, a suo modo, attraverso il fumetto, la musica o il linguaggio cinematografico, tratta il tema ampio e complesso della contemporaneità, i festival, oltre ad essersi riuniti sotto uno stesso nome, sono raggruppati anche in un unico sito, in modo da formare un'organizzazione di punta per chiunque voglia indagare le sfumature del contemporaneo, le sue diverse inclinazioni e linguaggi. Il festival

Future

Film Festival

lo fa attraverso il linguaggio cinematografico, attraverso l'animazione e gli effetti speciali, che sono l'espressione dei creativi contemporanei; il festival

Lives Arts

Week

invece, lo fa attraverso la concezione dell'arte intesa come esperienza, "fatta di temporalità, posture e immaginari"417, grazie alla complessità e all'intensità del linguaggio artistico si può parlare della vita di tutti i giorni, si può declinare il tempo e l'immaginazione; il festival

Angelica

, lo fa attraverso la sperimentazione musicale,

416 Questo paragrafo è stato scritto grazie all'intervista al direttore di Gender Bender Daniele Del Pozzo, e

al responsabile del Web Marketing Paolo Salerno

decostruendo e ricontestualizzando, con la ricerca e il dibattito, per trovare nuove forme significative e stimolanti; il festival

Biografilmfestival

esprime invece la contemporaneità attraverso il cinema, viaggiando con questo strumento è possibile assumere infiniti punti di vista che ricostruiscono ogni volta il mondo; il festival

BilBolBul

, ancora parla della contemporaneità, ma attraverso la "nuova arte": il fumetto, esposto e vissuto a livello internazionale. Infine

Gender Bender

lo fa attraverso l'esplorazione del corpo e dei generi sessuali, proponendo stimoli, sperimentazioni e scoperte sorprendenti.

Tra tutti questi festival così interessanti, per questo studio è stato selezionato Gender Bender perché è ritenuto l'esempio più significativo per quanto riguarda le strategie di comunicazione. Inoltre, per il tema trattato, quello appunto dell'identità di genere, l'associazione che lo organizza, Circolo Arcigay "Il Cassero", ha dovuto prestare grandissima attenzione alla comunicazione tenendo a mente un duplice obiettivo: quello di promuovere adeguatamente temi molto spesso poco conosciuti, e quello di usare il giusto linguaggio e la giusta modalità di espressione per parlare di argomenti delicati, quali la sessualità, le trasformazioni del corpo e le sue sperimentazioni.

Il festival è composto da una serie di eventi di diverso tipo: da performance teatrali, ad esibizioni di danza, da mostre ed esposizioni, alla proiezione di film. Grazie alla collaborazione con quarantaquattro partner, come alcuni teatri, la cineteca di Bologna, il Museo di arte Moderna, alcune librerie ed associazioni culturali, è stato possibile proporre, in dieci giorni, quasi sessanta eventi.

Durante il corso delle varie edizioni, il festival si è molto adattato ai cambiamenti della società, sia per avvicinarsi a questa, sia per poterla rispecchiare meglio. Per quanto riguarda la comunicazione, infatti l'organizzazione ha man mano adeguato le proprie strategie in base alle esigenze sempre diverse del proprio pubblico.

con l'inserzione di pubblicità a pagamento in quotidiani e riviste, oppure attraverso la pubblicazione di articoli sul festival, e con volantini;

di cartelli pubblicitari; attraverso il

radiofonici

. Per l'edizione 2013 la cartellonistica è stata eliminata, sono rimasti solamente gli spot radiofonici, il cartaceo, ed è stato deciso di potenziare la comunicazione via web (sito,

risorse umane specializzate, il compito di gestire la comunicazione è stato affidato al Social media manager Paolo Salerno, il quale ha portato a termine il suo incarico con risultati straordinari.

Nonostante la comunicazione via web è stata ritenuta estremamente importante ed efficace, gli organizzatori del festival non hanno avuto dubbi nel scegliere di integrare vecchi e nuovi media per sviluppare una campagna comunicativa più efficace. Grandissima attenzione è stat

network, ritenuti estremamente efficaci e importanti.

Fig. 4.10 Confronto tra il sito di Gender Bender e un volantino, nostra elaborazione. Si può notare la presenza del logo e del pittogramma. Anch

linguaggio

con l'inserzione di pubblicità a pagamento in quotidiani e riviste, oppure attraverso la pubblicazione di articoli sul festival, e con volantini;

cartellonistica

, grazie all'affissione di cartelli pubblicitari; attraverso il

web

, col sito e la

newsletter

, e infine attraverso

. Per l'edizione 2013 la cartellonistica è stata eliminata, sono rimasti solamente gli spot radiofonici, il cartaceo, ed è stato deciso di potenziare la comunicazione via web (sito,

newsletter

, account social), attraverso l'investimento di risorse umane specializzate, il compito di gestire la comunicazione è stato affidato al Social media manager Paolo Salerno, il quale ha portato a termine il suo incarico con

icazione via web è stata ritenuta estremamente importante ed efficace, gli organizzatori del festival non hanno avuto dubbi nel scegliere di integrare vecchi e nuovi media per sviluppare una campagna comunicativa più efficace. Grandissima attenzione è stata poi dedicata alla comunicazione attraverso i social network, ritenuti estremamente efficaci e importanti.

Fig. 4.10 Confronto tra il sito di Gender Bender e un volantino, nostra elaborazione. Si può notare la presenza del logo e del pittogramma. Anche il lettering e la grafica sono uguali per creare omogeneità nel

con l'inserzione di pubblicità a pagamento in quotidiani e riviste, oppure attraverso la , grazie all'affissione , e infine attraverso

spot

. Per l'edizione 2013 la cartellonistica è stata eliminata, sono rimasti solamente gli spot radiofonici, il cartaceo, ed è stato deciso di potenziare la ocial), attraverso l'investimento di risorse umane specializzate, il compito di gestire la comunicazione è stato affidato al Social media manager Paolo Salerno, il quale ha portato a termine il suo incarico con

icazione via web è stata ritenuta estremamente importante ed efficace, gli organizzatori del festival non hanno avuto dubbi nel scegliere di integrare vecchi e nuovi media per sviluppare una campagna comunicativa più efficace. a poi dedicata alla comunicazione attraverso i social

Fig. 4.10 Confronto tra il sito di Gender Bender e un volantino, nostra elaborazione. Si può notare la e il lettering e la grafica sono uguali per creare omogeneità nel

L'integrazione degli strumenti utilizzati è avvenuta con grande successo perché sono rimasti fissi alcuni importanti punti di riferimento, come ad esempio il marchio del festival, i colori che lo caratterizzano, e lo stile grafico, comune sia alla comunicazione cartacea che a quella via web.

Per quanto riguarda il cartaceocartaceocartaceocartaceo, sono state pubblicate diverse inserzioni pubblicitarie su varie riviste e quotidiani, sia locali che nazionali. Inoltre, grazie al lavoro dell'ufficio stampa, da diversi comunicati sono nati alcuni articoli che hanno infine avuto anche un effetto promozionale, poiché la comunicazione genera altra comunicazione. Inoltre, grazie alla collaborazione con i numerosi partner, gli eventi di Gender Bender sono finiti rispettivamente nei programmi dei partner coinvolti per la loro realizzazione, ampliando così i canali di comunicazione inizialmente scelti con i giornali.

Per quanto riguarda il webwebweb, come è stato anticipato prima, Gender Bender web utilizza:

- il

sito web

, è stato rifatto tre volte perché col tempo non era più in grado di comunicare adeguatamente. All'inizio il sito era un conteni- tore di informazioni utili sui luoghi e gli orari degli eventi, oggi inve- ce contiene una serie di approfondimenti moto precisi sul program- ma.

Il sito è necessario per l'identità del festival poiché, essendo costituito da così tanti eventi, sarebbe molto difficile poterli rimandare ad un unico soggetto senza un riferimento forte e univoco quale il marchio Gender Bender, attraverso il sito è quindi possibile attribuire univo- camente tutti gli eventi ad un unico organizzatore. Attraverso gli arti- coli pubblicati gli organizzatori in qualche modo preparano il proprio

pubblico alle varie rappresentazioni, facendo conoscere gli artisti, gli spettacoli e le mostre anche a chi non le conosceva fino ad allora. In- fine, sul sito si può trovare un collegamento diretto alle piattaforme social per poter continuare la navigazione su internet da un altro punto di vista.

- la

newsletter

è uno strumento molto utilizzato dagli organizzatori del festival. Ha raggiungo i 6000 iscritti e non ha mai avuto un momento di calo. È attiva tutto l'anno, non solo è una rassegna di informazioni, ma è anche uno strumento di fidelizzazione: per gli iscritti alla

newsletter

ci sono notizie in anteprima, ma anche approfondimenti sul programma e sconti per partecipare agli eventi entrando in pos- sesso della Gender Bender Card. Questo per evitare di essere etichet- tati come spam o ricevere richieste di eliminazione dalla

mailing list

.

- i

social network

utilizzati per promuovere Gender Bender sono Twit- ter e Facebook. Per l'edizione 2013 l'investimento per la promozione attraverso i social network è stata molto più consistente rispetto agli anni passati, questo perché è stata data una maggiore importanza proprio ai canali che utilizzano le applicazioni Web 2.0 come appun- to i social network.

Inizialmente i social utilizzati erano quattro, Instagram, MySpace, Twitter e Facebook, oggi restano solo gli ultimi due poiché i primi so- no stati considerati inadatti per promuovere l'evento. Gli account sono stati chiusi perché sarebbe stato controproducente tenere online uno spazio non curato, anzi persino abbandonato, inoltre in questo modo il responsabile della comunicazione ha più tempo e risorse per potersi

concentrare sugli altri due canali. La gestione delle

fan page

su Twit- ter e Facebook è affidata ad uno specifico responsabile dell'ufficio co- municazione che si occupa solo di questo.

Facebook è utilizzato per presentare in tempo reale gli appuntamenti del festival, ma funge anche da archivio per gli eventi passati e per ottenere contenuti più dettaglia- ti. Tre mesi prima della realizzazione degli eventi questi vengono anticipati e promossi da contenuti che li arricchiscono: nel caso per esempio dell'esibizione di un ballerino, la sua performance viene anticipata da contenuti riguardanti la carriera dell'artista, la performance che verrà rappresentata, e così via.

Twitter viene utilizzato in modo differente da Facebook: inizialmente è stata ac- curatamente ripulita la

Tweet List

in modo da relazionarsi solamente con coloro che so- no veramente interessati e partecipativi. I contenuti che vengono pubblicati su Twitter non quasi mai gli stessi che vengono proposti su Facebook, per cercare di adeguarsi al pubblico di riferimento e alle caratteristiche del social.

Le attività sui entrambe le piattaforme vengono monitorate con gli strumenti di rilevazione dei risultati, ma a questi si aggiungono anche il conteggio dei

like

, delle con- divisioni e la partecipazione alle discussioni. Gli organizzatori del festival sono molto soddisfatti dei risultati dati dalla loro attività online, non solo permette loro di testare in anticipo gli umori del pubblico prima degli eventi, ma permette di introdurli e di conte- stualizzarli, preparando il pubblico a fruirli al meglio.

Inoltre, proprio per la delicatezza delle tematiche affrontate, grazie all'interatti- vità del Web 2.0 è possibile affrontare discussioni anche complesse, in modo sensibile e attento grazie all'informalità concessa dal web che ha permesso di superare alcuni tabù e dubbi legati alle identità di genere.

4.5

4.5

4.5

4.5 Social media e web a volte non bastano: l'esempio dell'associazione Amici delle Social media e web a volte non bastano: l'esempio dell'associazione Amici delle Social media e web a volte non bastano: l'esempio dell'associazione Amici delle Social media e web a volte non bastano: l'esempio dell'associazione Amici delle

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