• Non ci sono risultati.

La politica culturale La politica culturale La politica culturale La politica culturale Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi 389 389 389

In occasione della mostra La scienza delle armi Luigi Ferdinando Marsili (1658 1730) è stata ideata, invece, un'applicazione che si attiva nelle vicinanze dei luoghi dove

3.2 La politica culturale La politica culturale La politica culturale La politica culturale Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi Intervista all'assessore Alberto Ronchi 389 389 389

3.2

3.2

3.2 La politica culturale La politica culturale La politica culturale La politica culturale ---- Intervista all'assessore Alberto RonchiIntervista all'assessore Alberto RonchiIntervista all'assessore Alberto RonchiIntervista all'assessore Alberto Ronchi

389389389389

Dal 2011 l'assessore alla cultura è Alberto Ronchi, ex assessore alla cultura del Comune di Ferrara ed ex assessore alla cultura della Regione Emilia Romagna. L'assessore, intervistato appositamente per questa tesi, ha confessato come al momento del suo insediamento, avesse trovato una "situazione molto problematica per quanto riguarda il settore cultura"390: molte attività erano state abbandonate e gli attori principali della città, ma anche le piccole associazioni, "in mancanza di una guida forte e riconosciuta, hanno cominciato a procedere da soli verso una personale politica

389 Capitolo scritto in base all'intervista all'assessore Ronchi del 16/12/13 di Terracciano Beatrice 390

culturale"391.

Negli anni precedenti al 2011 infatti Bologna ha vissuto qualche problema a livello politico tanto che è stata commissariata e rimasta senza sindaco per più di un anno, di fatto però, è rimasta senza guida per circa due anni. Inoltre, anche prima del 2009, non ci sarebbe stata una chiara espressione della politica culturale della città lasciando così molte situazioni irrisolte.

Ronchi, da assessore alla cultura di Bologna, ha cominciato il suo mandato risolvendo alcuni problemi che ormai da parecchi anni erano stati lasciati e abbandonati. Innanzitutto è stata trasformata la Cineteca di Bologna da istituzione a fondazione, questo per valorizzare meglio e con più libertà le attività e i prodotti della cineteca anche oltre il confine nazione. Per l'assessore "la qualità e la particolarità del lavoro della cineteca sono finora sottovalutate e poco sfruttate, dalla cineteca stessa e dalla città. Le sue attività sono riconosciute in tutto il mondo, ma, nonostante tutto, si fa poco per renderle produttive e manca quasi completamente un'efficace azione di marketing internazionale per oltrepassare in maniera produttiva ed efficace i confini dell'Italia"392.

Successivamente agli interventi sulla Cineteca della città, è stata creata un'istituzione unica per tutti i musei di Bologna in modo che vi fosse un'unica gestione condivisa sulle attività dei musei cittadini. Lo stesso è stato fatto per le biblioteche della città che sono state fino a pochi mesi fa gestite dai singoli responsabili.

Un altro intervento del nuovo assessore è quello sul Teatro del Sole di Bologna, un teatro che ancora oggi rischia il fallimento, un teatro che "dovrebbe essere di ricerca, ma che invece finora, non ha svolto pienamente il suo compito"393. Anche per il Teatro

391 Idem 392

'intervista all'assessore Ronchi del 16/12/13 di Terracciano Beatrice

Comunale, da tempo molto indebitato, ci sono grandi progetti; "il desiderio è che queste due realtà non siano in competizione con i teatri privati della città, ma che siano piuttosto un centro di produzione, uno stimolo, un punto di riferimento, una guida nella gestione delle risorse culturali"394.

In generale la volontà dell'assessore è quella di "valorizzare le risorse della città e puntare su quelle per creare un'offerta culturale di qualità"395. Quando gli è stato chiesto se la crisi ha penalizzato il settore cultura egli non ha avuto esitazione a rispondere che "la riduzione del budget non è un impedimento che influisce pesantemente sul lavoro degli operatori culturali. Il grosso problema è quello di ritenere il Pubblico come un soggetto che eroga finanziamenti a pioggia, sul quale basare ogni attività, anche se non sostenibile economicamente. Piuttosto il budget limitato può essere uno stimolo e un incoraggiamento a fare meglio e ottimizzare le risorse che troppo spesso sono sprecate"396. Il Pubblico, il comune di Bologna in questo caso, dovrebbe essere visto come "una guida, un attore che rafforza le infrastrutture, snellisce i procedimenti e mette le associazioni e i vari soggetti interessati ad organizzare attività culturali in condizioni ottimali per poter lavorare. La cultura crea occupazione, quindi un intervento nelle politiche culturali può essere visto come un investimento anche per quanto riguarda l'aspetto lavorativo"397.

La riorganizzazione del bilancio si nota dalle attività che vengono promosse; ad esempio nel caso della rassegna di eventi estivi "Bè" vi è stata una diminuzione del budget disponibile rispetto agli anni passati, questo ha portato ad una parziale diminuzione degli eventi, i quali sono stati soprattutto sottoposti ad una selezione che ha

394 Idem 395 Idem 396 Idem 397 Idem

aumentato la qualità delle iniziative proposte, infatti il pubblico che li ha seguiti è stato molto numeroso dimostrando il successo di questa decisione.

"La cultura è intesa come strumento di crescita, si prosegue investendo sulle risorse del territorio, ma in una chiave contemporanea e innovativa"398, nel caso di Bologna questo modo di procedere è utile anche "per riprendere vecchi investimenti, come ad esempio il Museo di Arte Moderna"399 della città che nel passato non è stato affatto sfruttato. L'idea di rinnovare e creare nuovi significati, nuovi prodotti su quelli già esistenti permette nuove sperimentazioni che si possono trasformare in grandi successi. Un caso noto è infatti la rassegna cinematografica "Cinema ritrovato" che per l'edizione 2013 ha proiettato film restaurati in lingua originale e film muti con un accompagnamento musicale dal vivo, in una piazza attrezzata con un mega schermo ed estremamente suggestiva. Inoltre, per innovazione culturale inoltre si intende anche l'apertura verso nuovi linguaggi, come la musica rock e l'arte contemporanea che negli ultimi anno hanno avuto maggiore rilievo in città.

"La politica culturale della città va quindi incontro all'obiettivo di creare prodotti di qualità, valorizzando anche quelli di nicchia e non banalizzando quelli più conosciuti, si tratta quindi di una politica che va contro l'idea di "Cultura spettacolo" che si misura nell'immediato e brucia come un fuoco di paglia. L'unità di misura per la buona riuscita di un progetto culturale non può e non deve essere la quantità di persone che vi partecipa, ma la qualità dell'evento e della fruizione deve essere l'obiettivo di un organizzatore. Gli eventi che sono un fuoco di paglia,

main stream

che attraggono migliaia di persone non sono un successo per la città se, una volta finito l'evento, le piazze rimangono vuote e non c'è un proseguimento a quel che si è fatto"400. Per questo

398 Intervista all'assessore Ronchi del 16/12/13 di Terracciano Beatrice 399

Idem

motivo la politica di Ronchi è una politica che raccoglie i frutti nel tempo, che educa il cittadino e lo arricchisce con progetti sostenibili e di grande qualità.

Per quanto riguarda la politica per il turismo il discorso è molto simile a quello fatto precedentemente. "L'obiettivo è quello di avere un turismo di qualità, si cerca di attrarre un turista che viene a Bologna per fruire con rispetto e consapevolezza le sue specialità. Le attrazioni di Bologna non si possono limitare alle bellezze artistiche della città, sarebbe ingiusto non considerare attrazioni turistiche anche il buon cibo, la vita notturna, le attività commerciali, ecc..."401. È con questa consapevolezza, con la coscienza delle specificità della città che si può attuare una buona politica culturale fatta innanzitutto per i cittadini; questo è considerato l'unico modo per coltivare anche un turismo sano e sostenibile. "Il successo di questa strategia è stato dimostrato con un aumento delle presenze soprattutto nel periodo della rassegna cinematografica "Cinema ritrovato", proprio in un momento dove tendenzialmente il turismo in Italia è in calo. Questo a conferma della giusta strada intrapresa verso la qualità e la valorizzazione delle risorse locali, la crescita della realtà bolognese è sinonimo di crescita culturale e turistica"402.

401

Intervista all'assessore Ronchi del 16/12/13 di Terracciano Beatrice 402 Idem

Capitolo 4

Capitolo 4Capitolo 4

Capitolo 4

SSSSVILUPPO DEGLI STRUMEVILUPPO DEGLI STRUMEVILUPPO DEGLI STRUMENTI DI VILUPPO DEGLI STRUMENTI DI NTI DI NTI DI

Outline

Documenti correlati