STRATEGIE COMPETITIVE DELLE IMPRESE VITIVINICOLE VENETE
6.1 Il concetto di Strategia
Parlando di strategia ed andando indietro nel tempo, le definizioni che ne sono state date sono molteplici e derivanti da diversi studiosi.
Il problema strategico ed il concetto di strategia, nonostante ciò, non sono ancora stati definiti in modo uniforme. Tale concetto ha iniziato ad essere utilizzato da Chandler una quarantina di anni fa, ma il primo ad affrontare questo tema è stato Peter Drucker, anche se in modo implicito, il quale ha definito la strategia di una certa impresa come la risposta che viene data alla domanda: “Quale è la nostra attività? Quale dovrebbe essere?” (Drucker, 1954).
Negli anni ’70, precisamente nel 1973, alcuni studiosi di management hanno definito la strategia come la finalità e gli obiettivi di lungo periodo che ha l’impresa. Altri, invece, si sono concentrati sulle azioni che l’impresa deve attuare per essere in grado di raggiungere determinati obiettivi. Chandler (1962), in modo specifico, definisce la strategia come “la determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo di un’impresa e l’adozione delle linee di azione ed allocazione delle risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi”.
Altre definizioni che vengono a nascere sono quella di Ansoff nel 1965, quella di Quinn (1980) secondo cui la strategia è “il modello o lo schema che coordina gli obiettivi, le politiche e le linee di condotta principali di un’organizzazione in una sintesi unitaria e coerente”, quella di Andrews (1986), il quale espone che “la strategia è il fondamento di obiettivi, finalità o scopi, comprende le politiche ed i programmi atti al raggiungimento di tali obiettivi ed è espressa in modo tale da definire il settore all’interno del quale l’impresa agisce o dovrà agire ed il tipo di impresa che è o dovrà essere”.
Sciarelli, nel 2004, ha parlato della strategia come “un disegno elaborato dall’imprenditore, che individua le direttrici da seguire per raggiungere determinate mete”.
Per Hofer e Schendel la strategia è il “sistema fondamentale di impiego attuale e pianificato delle risorse e di interazione con l’ambiente che definisce il modo in cui l’impresa intende raggiungere i propri obiettivi”17.
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Questi due autori, poi, definiscono anche gli elementi che costituiscono la strategia aziendale, e si tratta di quattro elementi: primo tra tutti, il raggio di azione, che si riferisce all’entità dei rapporti, interazioni che avvengono tra azienda e ambiente, attuali e pianificati; troviamo poi la quantità con cui le risorse passate e presenti dell’impresa vengono impiegate e i modi in cui questo avviene per raggiungere i propri obiettivi; altro elemento è rappresentato dai vantaggi competitivi e infine viene individuata la sinergia, ossia gli effetti che l’impresa vuole ottenere tramite l’impiego di risorse e/oppure scelte relative al raggio di azione.
La strategia, in ogni caso, non fa altro che riferimento alla scelte e decisioni più importanti e “profonde” di un’azienda, che possono riguardare vari aspetti del proprio business.
La concorrenza rappresenta il fondamento della strategia; senza di essa la strategia non avrebbe nessun senso.
Nel nostro caso, tratteremo delle varie strategie competitive attuate dalle aziende vitivinicole della regione Veneto.
Abbiamo analizzato vari aspetti importanti della regione Veneto con riferimento al settore vitivinicolo; una regione dove le imprese si basano in prevalenza su una gestione di tipo familiare, dove le stesse imprese vitivinicole seguono uno sviluppo che si basa sulla crescita interna e dove per effettuare investimenti si ricorre al sistema bancario. In queste imprese i giovani rivestono un ruolo di primaria importanza, poiché possiedono nuove competenze di tipo professionale.
Il Veneto, per il territorio di cui è costituito, è in grado di dar vita a produzioni di elevata qualità che sono in grado di distinguere la nostra regione nel mondo.
Una ricerca effettuata da Veneto Agricoltura con il contributo della Regione Veneto ha permesso di analizzare il sistema vitivinicolo veneto prendendo in esame un campione, scelto sulla base della dimensione produttiva della zona di origine e la relativa diversificazione del territorio, del peso posseduto dai vini tipici nel configurare il portafoglio prodotti di ciascuna impresa, della dimensione della impresa e dell’originalità dell’orientamento strategico seguito.
La selezione delle aziende, avvenuta anche con l’operato di stampa specializzata, qualche direttore dei Consorzi di Tutela ed importanti soggetti operanti nel settore come wine maker, ha portato ad individuare 50 imprese leader nella regione Veneto, le quali saranno oggetto della nostra analisi con vari dati che le riguardano.
Oggi le imprese agiscono in un mercato che si presenta estremamente competitivo, dove i modelli d’azienda che si presentano meno efficienti divengono perdenti.
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Inoltre, a livello internazionale, le imprese non devono far fronte solo ad una concorrenza di tipo europeo, ma devono attivare un confronto con nuove realtà come la California, l’Australia e il Cile, le quali mostrano essere molto aggressive e sono in grado di rubare importanti quote di mercato. Le imprese dimostrano quindi di provvedere a questi problemi focalizzandosi su crescita dimensionale, innovazione, aumento qualitativo, maggior sicurezza alimentare per sopravvivere nell’arena di competitors.
Per giungere a ciò però bisogna sempre investire di più, collaborare maggiormente con gli operatori del settore e ricorrere al marketing.
Molto importante è anche lavorare sull’immagine del prodotto per riuscire ad ottenere una rievocazione del connubio tra vino e tradizione agricola.
In questi anni le sfide del settore vitivinicolo italiano sono rappresentate dalla qualità del prodotto, oltre che dalla promozione dello stesso e dalla sostenibilità.
Le piccole aziende venete sono sempre più incentrate a produrre vino di qualità, vino con denominazione di origine o indicazione geografica dotato di determinate caratteristiche e legato al territorio veneto. Di tali denominazioni di qualità abbiamo trattato nel capitolo 3, evidenziandone l’importanza per poter competere sul mercato.
Oltre ad una strategia legata alla qualità del prodotto, vengono prese in esame altri tipi di strategie competitive riportate di seguito.