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SERIE I: Fibre + Colla d’Ossa

7.4 CONCLUSIONI E OSSERVAZIONI SUI RISULTATI OTTENUTI

7. Valutazione delle caratteristiche acustiche

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In questa fase terminale dello sviluppo acu-stico e della relativa sperimentazione, non verranno riportati i singoli risultati, poiché essi sono stati esposti in modo approfondito all’interno di questo capitolo in relazione a delle considerazioni, variabili, ipotesi e suc-cessive elaborazioni da comprendere inte-gralmente, per la lettura di tali esiti.

Viene rappresentato nella figura 46 il flow chart riassuntivo delle principali fasi, elabo-razioni e risultati emersi in questo capitolo, al fine di rendere più agevole la comprensio-ne del percorso e dei processi affrontati per determinare una caratterizzazione acustica dei campioni composti.

Un’importante conferma qui raggiunta, ri-guarda le proprietà dei provini realizzati, in-fatti, i risultati, asseriscono la letteratura in questo ambito. Si fa riferimento all’aumen-to della resistività al flusso al crescere della densità, e a una diminuzione della porosità e della permeabilità. Questa dimostrazione ha portato a un altro risultato di rilievo: in segui-to a delle modellazioni matematiche, basate su delle funzioni e delle modellazioni acusti-che, è possibile ricavare la resistività al flusso e di conseguenza le performance acustiche, per ogni specifica serie (e quindi per ogni singolo mix design) a qualsiasi densità desi-derata, escludendo la produzione di ulteriori

campioni e analisi attraverso lo strumento.

Inoltre, attraverso un’ulteriore modellazione matematica, è possibile ricavare la “ricetta”

per queste nuove densità ottenute, per le quali, altrimenti, non si conoscerebbe il rap-porto fibra colla corretto, o la pressione nel caso della serie A.

Le performance acustiche sviluppate, sulla base dei campioni realizzati e analizzati, ri-sultano confermare le aspettative. Gli anda-menti acustici rispecchiano generalmente per tutte le serie quelli tipici della lana: bassi coefficienti di assorbimento alle basse fre-quenze per poi crescere in modo graduale e costante alle alte frequenze dove, in base alle diverse densità, si arriva a coefficienti di assorbimento pari a 1. Questo significa che la lana contenuta nei provini, nonostante la presenza di sostanze collanti, esprime il suo massimo potenziale acustico.

Questo risultato permette di confermare che a parità di densità i risultati tendono ad avere andamenti paragonabili e dunque po-tenziali funzioni coincidenti. La motivazione per la quale le funzioni utilizzate in questo capitolo risultano diverse per ogni serie (va-ria il coefficiente angolare), deriva dall’ele-vata quantità di collante utilizzato nei cam-pioni con densità maggiori; si ricorda come la densità venisse controllata per mezzo del rapporto fibra-colla. Si ipotizza che nel caso

7.4 CONCLUSIONI E OSSERVAZIONI

Composizione campioni

Modello di Dalany e Bazley Risultati non

confron-tabili a causa di densi-tà e altezze diverse

Modello di Dalany e Bazley uniformando le altezze a 3 cm

Modello di Dalany e Bazley uniformando le altezze a 3 cm e le

densità Elaborazione funzioni per ogni serie, ricava-te dalle relazioni fra densità e resistività al

flusso

Coefficienti di assorbi-mento relativi al mix design e non ai

campioni

Funzioni per ricavare la ricetta, per ogni serie

specifica in relazione alla densità richiesta Evoluzione in

segui-to alle problematiche emerse e SCELTA

fina-le (capitolo 8) Confronto diretto fra i campioni della stes-sa serie e fra quelli appartenenti a serie

diversa, a parità di densità e altezza

Densità apparente

Permeabilità

Resistività al flusso Altezza campioni

Coefficiente di assorbimento acustico dei campioni

Coefficienti di assor-bimento confrontabili

solo fra campioni appartenenti alla

stessa serie

Porosità apparente

Misura resistività al flusso e relative

pro-prietà

Composizione dei pan-nelli (capitolo 8)

Misura in camera riverberante (cap. 9)

Figura 46: Flow chart del percorso effettuato per la valutazione delle caratteristiche acustiche e delle pro-prietà ad esse collegate. In colore giallo vengono evidenziate le elaborazioni, in grigio i risultati ottenuti e in bianco i relativi commenti.

7. Valutazione delle caratteristiche acustiche

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Figura 47: Confronto assorbimento acustico della lana vergine con quello delle serie realizzate e analizza-te, spessore 4 cm e densità 40Kg/m3.

100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150 4000 5000 1,0

0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0

Confronto a 40 Kg/m3 e altezza di 4 cm

Frequenza [Hz]

α [-]

Serie A, polimeri Lana vergine

Serie B, colla amido di mais Serie C, colla amido di riso Serie I, colla d’ossa Serie M, colla Creartec

8_Berardi Umberto, 2015, op. cit.

fosse mantenuto costante il rapporto fra le materie prime, utilizzando la pressione per il controllo della densità, le funzioni sarebbero potute coincidere (vedi capitolo 9).

A conferma di ciò, nella figura 47, è stato effettuato un confronto acustico fra le serie analizzate in questo capitolo, e quelle rela-tive alla lana vergine. Le performance acu-stiche di quest’ultima sono state elaborate attraverso l’utilizzo del tubo di Kunt 8. Poiché la lana vergine è stata valutata con uno spes-sore di 4 cm e una densità di 40 Kg/m3 è sta-to necessario applicare le funzioni elaborate in questo capitolo per sviluppare le stesse caratteristiche per le serie considerate.

Dal-la comparazione emerge come l’andamento delle curve sia del tutto assimilabile; anche le performance acustiche risultano in linea con quelle della lana vergine; in particolare quelle della serie A (polimeri) e quelle della serie C (amido di riso). Tuttavia, i dati relati-vamente minori, trovano giustificazione nei leganti utilizzati, a differenza della lana ver-gine per la quale non è stata utilizzata nes-suna colla. Non si esclude che, a causa delle differenti metodologie impiegate, i risultati, possano essere stati influenzati dalla tipolo-gia del processo stesso.

Questa elaborazione conclusiva può quindi essere individuata come conferma di tale sviluppo.

Con questo capitolo potrebbe ritenersi con-clusa una prima parte di sperimentazione, nella quale sono stati centrati gli obiettivi ri-cercati, al fine di un completo sviluppo tecni-co e acustitecni-co di TECA panel. Come anticipato TECA panel non vuole costituire un prodotto unico e con un unico fine, ma anche offrire la possibilità di variare in modo controllato il proprio mix design in base alla sua realtà di applicazione e alle performance acustiche richieste. Infatti in funzione della matrice uti-lizzata, esso può avere diverse finalità. Allo stesso tempo in relazione alla densità scel-ta potrebbero derivare prodotti per diverse tipologie d’impiego: a basse densità, TECA panel, potrebbe essere utilizzato all’interno di intercapedini, a densità intermedie come pannellature sospese o appese a una super-ficie, mentre ad elevate densità potrebbero essere generati dei prodotti autoportanti.

TECA panel deve essere in grado di assolvere a queste diverse soluzioni, nonché conside-rare nuovi scenari non ancora esplorati.

Per questi motivi l’evoluzione di TECA panel porterà a una seconda sperimentazione (ca-pitolo 8), al fine di considerare queste pos-sibilità e alcune problematiche emerse nel

capitolo 6 e 7. Tra le più rilevanti si ricorda come non sia possibile, con riferimento alle serie basate sulle colle e con le considera-zioni effettuate, arrivare a realizzaconsidera-zioni con bassa densità; dovrebbe infatti essere inse-rita la variabile della pressione per provare a risolvere tale questione. Inoltre deve essere attentamente valutato il passaggio da cam-pioni circolari di 6 cm a pannelli, con dimen-sioni notevolmente maggiori: questo salto potrebbe comportare la nascita di nuove variabili, fin’ora non emerse, che impliche-rebbero la modifica delle ricette elaborate, ma allo stesso tempo consentirebbero una evoluzione fondamentale per il continuo mi-glioramento di tale prodotto.

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