• Non ci sono risultati.

La parte conclusiva del seguente lavoro di tesi sarà dedicata dapprima a riprendere gli elementi emersi in relazione a rispondere alle mie domande di tesi, facendo riferimento successivamente anche ai limiti e alle difficoltà riscontrate nello svolgimento di questa ricerca. Infine, mi concentrerò maggiormente sulle riflessioni per l’operatore sociale in relazione a quella che è la mia tematica del lavoro di tesi.

Di seguito mi permetto di riprendere le mie domande di tesi “Quali sono le caratteristiche del lavoro educativo e le competenze dell’operatore sociale all’interno della bassa soglia?” e “Quali sono le caratteristiche del lavoro educativo e le competenze dell’operatore sociale come figura di consulente nelle dipendenze?”, queste domande hanno permesso di orientare il percorso del lavoro di tesi e di svolgere un’analisi più approfondita rispetto al contesto di Ingrado.

Agli interrogativi da me posti per il seguente lavoro di tesi, possiamo dunque affermare che tramite un’analisi di differenze e similitudini del lavoro educativo di Ingrado, siano emerse anche quelle che sono le caratteristiche principali di quest’ultimo, dunque ciò che è maggiormente rilevante per conoscere al meglio il lavoro che viene svolto all’interno del singolo contesto. Questa metodologia di comparazione mi ha permesso inoltre di andare anche in profondità rispetto alle competenze di ogni operatore sociale, facendo emergere quelle che risultavano strettamente comuni ad entrambi i contesti nonostante successivamente ciò che è emerso è proprio una differenza a livello di approccio e metodologia di lavoro piuttosto che di competenze professionali dell’operatore sociale.

Alla luce della seguente indagine dunque possiamo affermare che il lavoro educativo svolto all’interno di Ingrado rispetta completamente il principio di comprensione dell’essere umano e delle finalità del lavoro sociale, stabilito dal Codice Deontologico del lavoro sociale in Svizzera; “Tutti gli esseri umani hanno diritto alla soddisfazione dei loro bisogni esistenziali, al rispetto della loro integrità personale e alla loro integrazione in un ambiente sociale.”

(codice_deontologico.pdf, s.d., pag. 3). Questo viene messo in atto grazie al lavoro svolto dagli operatori di Ingrado che perseguono le finalità del lavoro sociale in un contesto ampio e diversificato come quello delle dipendenze.

Nel ruolo di ricercatrice, ho constatato come all’interno delle interviste degli operatori, tutti mettano passione nel proprio lavoro e lo svolgono con impegno e dedizione. La scelta di porre domande semi-aperte, mi ha permesso di comprendere e cogliere i punti di vista di ognuno rispetto al proprio ruolo e al proprio lavoro senza influenzare o circoscrivere eccessivamente le risposte. Ciò nonostante, gli elementi emersi sono stati plurimi e non sempre sono stati coerenti e pertinenti alle domande d’indagine.

Soprattutto ho potuto riscontrare come sia centrale la tematica della collaborazione con l’utente rendendolo protagonista del proprio percorso di vita e perseguendo le finalità del lavoro sociale in relazione alle richieste dell’utenza; “le finalità sono a seconda anche un po’

di quello che chiede l'utenza” (Allegato 7 OP1), “le finalità, sì io credo sono improntate su un progetto e questo progetto ha evidentemente degli obiettivi che sono definiti insieme all’utente” (Allegato 7 OP2). Il denominatore comune di queste due frasi principali è proprio la presenza dell’utente nell’incontro con l’operatore sociale, che all’interno della formazione e quindi al giorno d’oggi sembrano essere un fattore scontato in questa professione, ma è su questo che si co-costruisce un percorso autentico e trasparente.

Lavoro di tesi – Teresa Esposito

Ciò che viene offerto all’interno di Ingrado nei vari contesti, è diversificato e specifico del lavoro svolto all’interno. Nella bassa soglia dunque vi è tutta la parte dedicata maggiormente all’accoglienza, alla risposta dei bisogni primari, ad un approccio centrato molto sulla riduzione del danno, al far sentire l’utente come a casa, ed è ciò che mi ha colpito maggiormente dell’intervista all’operatore della bassa soglia; “Per i nostri utenti sapere che esiste una casa, esiste un posto dove stare, delle persone che voglio sapere che sono sempre lì in caso di bisogno.” (Allegato 6 OP3). All’interno del consultorio invece ho ritrovato maggiormente la progettualità, la continuità all’interno dei colloqui, il setting e l’informalità che pian piano sta prendendo piede, dove mi ha colpito in particolar modo la seguente frase;

“gran parte anche del nostro lavoro cercare di rendere una consapevolezza su quello che è la problematica, senza colpevolizzare, renderli attenti rispetto al processo di crescita.”

(Allegato 7 OP3). In questo senso dunque l’operatore sociale diviene colui che persegue l’obbiettivo e che lavora in funzione rispetto a ciò che è lo spazio in relazione ai bisogni e richieste dell’utenza che viene accolta all’interno di Ingrado, tutto ciò sempre in un’ottica multidisciplinare al fine di avere spazi e risorse che possano rispondere adeguatamente in funzione dei bisogni espressi.

Rispetto a quelle che possono essere le difficoltà riscontrate, ho potuto constatare anche dei limiti nel svolgere il seguente lavoro di tesi. Dapprima la difficoltà riscontrata è stata proprio riguardo all’impostazione della mia ricerca, poiché essendo un tema piuttosto ampio si può approfondire sotto molti altri punti di vista, dunque ho dovuto selezionare le tematiche che ritenevo più importanti e fondamentali da analizzare. In secondo luogo successivamente alle mie interviste mi sono sorti i primi dubbi e incertezze, soprattutto riguardo alla figura educativa all’interno del contesto di Ingrado ma più nello specifico all’interno del contesto del consultorio. Questo perché come emerso anche all’interno della tesi, i consulenti non si definiscono né educatori né operatori sociali, ma piuttosto operatori psico-sociali, in questo senso dunque mi sono posta le prime domande in merito ai dubbi e ho trovato risposte soprattutto grazie al confronto con la docente di accompagnamento per il lavoro di tesi.

Questi dubbi e incertezze sono nate particolarmente da un’idea personale errata degli operatori implicati all’interno del contesto di Ingrado, il che mi ha portata a ridiscutere le tematiche da inserire. Ciò che è stato inoltre molto complesso è stato definire veramente chi sia un operatore sociale e cosa faccia, poiché è un tema tutt’ora discusso e molto difficile da definire in generale, poiché vi sono diverse visioni in merito. Questo dovuto anche all’aumento maggiore e costante dell’incertezza e mutamento della società odierna, dove anche i punti di riferimento stanno cambiando rispetto a ciò che può essere anche il percorso di vita di ognuno (Tramma, 2018).

I limiti che invece ritengo possa avere la mia tesi è sicuramente l’ampiezza della tematica declinabile in molti argomenti differenti e soprattutto declinabile a molte figure implicate all’interno del contesto di Ingrado e non solo a quella degli operatori sociali che ho potuto intervistare.

Infine dunque le mie riflessioni legate alla figura dell’operatore sociale e al ruolo di quest’ultima rispetto alla tematica della mia tesi, riguarda soprattutto la complessità di questa figura, in relazione anche al lavoro da svolgere e a ciò che è anche il coinvolgimento emotivo che si mette in atto in questa professione. Il ruolo dell’operatore di Ingrado è molto articolato e complesso da descrivere ma anche da analizzare, punta molto sul lavoro con la rete, sulla conoscenza del territorio e soprattutto sulla centralità dell’utente in termini di relazione, di

Lavoro di tesi – Teresa Esposito

riduzione del danno ma anche di renderlo protagonista delle sue scelte nonostante queste possano non perseguire quello che dovrebbe essere il benessere in termini anche di salute psico-fisica. Le interviste che ho svolto mi hanno permesso di inquadrare più da vicino queste figure all’interno del contesto ma che sono ruoli che hanno anche delle filosofie e codici propri e che mettono in campo a dipendenza anche delle proprie caratteristiche personali. Pur essendo un lavoro educativo molto ampio ed esteso anche molto a livello territoriale, ogni servizio ha le proprie peculiarità così come ogni operatore. L’intento appunto della ricerca di tesi, è anche quello di valorizzare le competenze e caratteristiche emerse dagli operatori, al fine di renderle visibili e spiegarle in relazione a ciò che è stata anche la teoria.

A livello personale ho potuto vedere diverse sfaccettature del lavoro sociale, farmi un’idea mia e riflettere su quanto è emerso durante le interviste e chiedermi più volte chi sia un operatore sociale se persino alcuni operatori non si ritengono totalmente d’accordo con la definizione di quest’ultimo. È una tematica complessa e difficile da affrontare che meriterebbe sicuramente un approfondimento, che magari avverà in futuro anche da me stessa.

Lavoro di tesi – Teresa Esposito

Documenti correlati