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3.1 Servizio ticinese di cura dell’alcolismo e altre dipendenze Ingrado

Il servizio per le dipendenze chiamato Ingrado, riconosciuto dal Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS) e dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, è un centro di competenza specializzato nella presa a carico di problematiche legate alle diverse tipologie di dipendenze. (Infofamiglie (DSS) - Cantone Ticino, s.d.) In particolare, si occupa di dipendenze legate al consumo di alcol, medicamenti e sostanze, nonché di nuove dipendenze legate per esempio ad internet e ai videogames. (Ingrado - Servizi per le dipendenze, s.d.)

Il servizio Ingrado, nonostante sia situato nel Luganese, espande la sua operatività riguardo alla problematica legata all’alcol in tutto il territorio ticinese.

A livello generale, la struttura mette in atto ed offre dei programmi assistenziali volti a ridurre i rischi sociali e sanitari. Tutto ciò viene proposto attraverso misure di prossimità, di bassa soglia e di riduzione del danno cercando di contenere la marginalizzazione e l’esclusione.

(Infofamiglie (DSS) - Cantone Ticino, s.d.). In particolare, Ingrado, offre degli interventi individualizzati volti al sostegno e al riconoscimento dei bisogni della persona. Inoltre, se richiesto, può offrire un sostegno oppure una consulenza ai familiari o alle persone vicine all’utente. Questi interventi vengono sostenuti e messi in atto in un’ottica multidisciplinare, mantenendo un approccio professionale, di rispetto e di privacy (Ingrado - Servizi per le dipendenze, s.d.).

Per poter mettere in atto questi interventi, Ingrado fa riferimento alla propria carta dei valori.

All’interno di quest’ultima viene esplicitata la loro missione che fa riferimento ad un approccio integrato e intermultidisciplinare, offrendo alle persone prestazioni di tipo ambulatoriale, residenziale oppure semi-stazionarie, tenendo conto della sfera bio-psico-sociale di ogni individuo. Per fare ciò, esso utilizza un approccio di integrazione, tenendo come focus la riabilitazione e un reinserimento sociale e lavorativo. Oltre all’approccio integrato e intermultidisciplinare, il servizio tiene conto inoltre della professionalità della propria equipe,

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avvalendosi di personale specializzato e formato adeguatamente al contesto, mantenendo una collaborazione attiva con tutta l’équipe e la rete. (carta-dei-valori.pdf, s.d.). In questi termini dunque, Ingrado si avvale di un’équipe multiprofessionale, che spesso rappresenta proprio un punto focale del lavoro nei Servizi per le dipendenze. Quest’équipe solitamente tiene conto di strumenti e capacità specifiche al contesto in cui si lavora e alle problematiche legate. Infatti, essendo confrontati con quest’ultime, è importante che, come équipe, abbia la capacità di scomporre le situazioni problematiche per poter riuscire ad attivare un processo di individuazione di soluzioni (Grosso & Rascazzo, 2014).

Altro punto centrale e fondamentale del servizio è il rispetto dei diritti individuali dell’utente, tenendo conto della stigmatizzazione di quest’utenza e dunque accogliendo le persone senza pregiudizi. Inoltre, ogni individuo deve avere un progetto terapeutico in cui egli possa essere partecipe e attivo. Ingrado permette all’utenza di incrementare la propria autodeterminazione attraverso l’accompagnamento del personale, sostenendo l’utente a creare e sviluppare rapporti positivi all’interno del proprio contesto familiare e sociale. Ciò che si predispone inoltre la struttura è una facile accessibilità da parte di tutte le tipologie di utenza. In questo senso, ha come obiettivo quello di organizzare le diverse prestazioni mantenendo un approccio di accoglienza e flessibilità. Infine, oltre ad occuparsi dell’utenza all’interno della struttura, si prefigge di occuparsi di informare e formare riguardo alla tematica delle dipendenze anche la popolazione esterna (carta-dei-valori.pdf, s.d.).

Questi valori sopracitati vengono messi in atto dagli operatori all’interno della struttura nei vari servizi offerti all’utenza, tra cui i consultori di alcologia e di sostanze, il centro sostegno alle persone con problematiche legate alla dipendenza, riduzione del rischio e del danno, un ripristino riguardo alla qualità di vita di ognuno, informazioni ed aiuto riguardo ai servizi di assistenza, attività di occupazione del tempo nonché pasti, lavanderia e igiene personale.

Questa struttura è accessibile e dedicata principalmente a persone con problemi legati alle sostanze, che in quel momento vivono in una situazione di disagio sociale trovando difficoltà a soddisfare e a rispondere in modo efficace ai bisogni ritenuti primari. Ciò viene fatto attraverso degli interventi che mirano alla quotidianità delle persone, andando ad intaccare e ad incrementare la qualità di vita delle persone partendo da un benessere psicofisico. Inoltre, viene proposta anche una seria di attività di occupazione del tempo sviluppando così anche l’interazione sociale.

Il CAD, come servizio, viene proposto in alternativa alla strada, con l’obbiettivo di diminuire la marginalizzazione delle persone che fanno uso di sostanze. Gli interventi e gli obiettivi del Centro sono mirati ad un miglioramento rispetto alla qualità di vita e di benessere dell’utente, riducendo i rischi connessi all’uso delle sostanze, promuovendo inoltre un’integrazione con la rete di servizi (Ingrado - Centro Accoglienza Diurno, s.d.).

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Come detto precedentemente il Centro Accoglienza Diurno, opera nell’ambito della riduzione del danno, che si occupa principalmente di sostenere le persone che in un determinato momento si trovano in una fase ci consumo acuto o dipendenza. Infatti, come nel caso del CAD, l’offerta della riduzione del danno comprende centri d’accoglienza di bassa soglia, dimore d’urgenza con sostegno abitativo, lavoro sociale di prossimità e progetti lavorativi.

L’intervento a bassa soglia permette di proporre e intervenire rapidamente, ciò per poter creare e mantenere un equilibrio per la salute fisica, mentale e la situazione sociale delle persone che fanno uso di sostanze, per promuovere l’uso consapevole e per ridurre il consumo delle sostanze (Riduzione del danno - infodrog.ch, s.d.).

3.3 Servizio di Prossimità

Il Servizio di prossimità, a differenza del Centro Diurno di Accoglienza, mette in atto il proprio intervento all’interno dei luoghi abituali e di vita delle persone che riscontrano una problematica legata al consumo o dipendenza da sostanze. In tutto ciò vengono fornite diverse informazioni, un sostegno e una consulenza socio-sanitaria istantanea.

L’intervento di questo servizio si basa principalmente verso una presenza territoriale, nei luoghi pubblici di aggregazione, nei luoghi di incontro ma anche a domicilio; oltre a ciò, si interviene anche attraverso le relazioni dirette con gli individui che si trovano in difficoltà, in situazioni di crisi o marginalizzazione, creando un percorso di sostegno e accompagnamento all’interno della propria quotidianità (Ingrado - Servizio Prossimità, s.d.). Questo perché l’intervento della bassa soglia non avviene solamente a livello di struttura fisica, ma anche come incontro nei luoghi di vita abituali delle persone (Meringolo & Zuffa, 2002). Nel concreto quest’intervento viene proposto attraverso delle attività di mediazione, di informazione, un intervento precoce, e, come detto poco fa, di sostegno e accompagnamento. Ciò che invece è in comune con il Centro Diurno di Accoglienza, è che entrambi i servizi lavorano all’interno della bassa soglia, promuovendo dunque attività riguardo alla prevenzione, alla riduzione di rischi e del danno ed infine una pronta promozione alla salute direttamente nei contesti di vita delle persone. La differenza principale tra i due servizi è nel Centro Diurno di Accoglienza, qui è l’utente che decide di andare all’interno del servizio ed è sempre all’interno dello stesso che si attua un approccio di prevenzione, ma è soprattutto nella prossimità dove in questo caso questo lavoro può essere fatto appunto nei luoghi di vita, ricordando che: “è infatti il territorio di appartenenza del soggetto il luogo in cui svolge l’intervento, in cui si attivano le risorse, in cui si individuano i percorsi di socializzazione e le ipotesi di prevenzione” (Meringolo & Zuffa, 2002, pag. 121).

Gli obiettivi del Servizio dunque sono rivolti ad una riduzione dei rischi e del danno che sono collegati a quello che è il consumo, abuso e/o dipendenza dalle sostanze. Ciò che viene fatto principalmente è quello di attivare (o riattivare) le risorse che risultano significative e utili alla persona per poter affrontare così la situazione di difficoltà in cui si trova. Come detto anche precedentemente, la bassa soglia dunque si incontra con la metodologia degli interventi legati alla riduzione del danno, è in questi interventi infatti che “lo stesso gesto dell’offrire un aiuto (siringa pulita, etc.…) è un modo per intervenire sui rischi per la salute, indubbiamente, ma ha -soprattutto- il valore psicologico di mandare un messaggio positivo di empowerment al soggetto, partendo dai suoi saperi, valorizzando le sue capacità di prendersi cura di sé ed

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evitando, se possibile, che la sua posizione di escluso si cronicizzi.” (Meringolo & Zuffa, 2002, pag. 133).

Infine, questo servizio favorisce un’ulteriore attivazione rispetto alla presa a carico socio-sanitaria, mantenendo un ruolo attivo per favorire un accompagnamento e la frequentazione dei servizi (Ingrado - Servizio Prossimità, s.d.).

3.4 Consultorio per le sostanze

Il consultorio per le sostanze, anch’esso facente parte dei servizi offerti dalla fondazione Ingrado, è una struttura caratterizzata dall’intervento ambulatoriale, offrendo servizi multidisciplinari quali informazione, sostegno psicologico e sociale, a tutte quelle persone che sono coinvolte, in maniera diretta o indiretta, in una situazione legata ad una problematica di consumo o di dipendenza da sostanze. Ciò viene fatto attraverso degli interventi atti alla valutazione della situazione, alla prestazione di sostegno psicosociale e sociale, alla consulenza nonché all’accompagnamento e alla presa a carico strutturata. È possibile che, se richiesto, vengano organizzati dei collocamenti presso delle strutture specializzate di disintossicazione e recupero. Gli interventi proposti sono individualizzati e costruiti nel rispetto dei bisogni dell’individuo facendo capo alla multidisciplinarietà, mantenendo una stretta collaborazione con strutture socio-sanitarie presenti nel nostro territorio e con i diversi professionisti. Oltre alle prestazioni offerte individualmente, vengono proposte delle prestazioni ai familiari, datori di lavoro, partner o conoscenti della persona che è coinvolta.

Innanzitutto, i consulenti che fanno parte del servizio, accolgono la richiesta che avviene, valutano la situazione e successivamente definiscono le modalità necessarie per mettere in atto un intervento o un sostegno. In questo processo, l’utente è partecipe e coinvolto nel creare un programma con il consulente e che gli permetta la gestione e la risoluzione delle proprie problematiche legate al consumo di sostanze. (Ingrado - Consultori Sostanze, s.d.).

Concretamente, il consultorio propone diverse offerte tra cui un sostegno psicosociale e accompagnamento della persona con problematiche legate alla dipendenza, nonché dei suoi familiari o persone vicine, un sostegno psicosociale durante il trattamento con una terapia sostitutiva di metadone, collaborando attivamente con medici autorizzati oppure gestiti direttamente dal personale sanitario del Centro, un accompagnamento alle psicoterapie individuali o familiari, oppure riguardo al altre forme di sostegno terapeutico messe in atto all’interno del Centro, un accompagnamento e una programmazione durante il percorso di disassuefazione fisica ambulatoriale, oppure autonoma con il sostegno sanitario per poterlo impostare. Offre inoltre, il collocamento in comunità terapeutiche oppure in altri centri di terapia e accoglienza in stretta collaborazione con la sezione sanitaria del DSS, una mediazione e un sostegno all’interno di situazioni di disagio relazionale, sociale, familiare e professionale, un sostegno mirato al reinserimento di tipo sociale, scolastico e professionale.

Infine, all’occorrenza, può offrire un appoggio e una consulenza nella compilazione di questioni prettamente amministrative e burocratiche (Ingrado - Ambiti di intervento, s.d.).

Per poter accedere al servizio vi sono tre principali condizioni da soddisfare: la prima è il confronto, diretto o indiretto, con la problematica di uso e/o abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti, la seconda riguarda l’essere domiciliati all’interno della regione del Sottoceneri, ed infine l’ultima condizione fondamentale è quella di possedere la maggiore età, facendo

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eccezione solamente per il progetto MAPS (Mediazione-Adolescenti-Parenti-Sostanze).

All’interno del consultorio, non viene richiesta l’obbligatorietà dell’astinenza dal consumo di sostanze ma un comportamento che sia il più possibile rispettoso. L’acceso alla struttura avviene telefonicamente oppure tramite una presa di contatto, concordando successivamente un appuntamento. Il consulente è colui che ha la prima presa di contatto e colui che conosce e tiene conto del ventaglio di offerte e prestazioni proposte dal Centro o da esterni. Dopo il primo contatto, entro una settimana, si cerca di orientare l’individuo verso un programma di cura adatto a lui/lei (Ingrado - Accesso e ammissione, s.d.).

Una volta che si è preso contatto con il servizio, esso può offrire due tipologie di prestazioni:

una di consulenza, in cui viene accolta la persona e la sua richiesta, si valuta la situazione e viene fornita un’indicazione riguardo ad una possibile presa a carico; e una di presa in carico, dove l’utente deve, volontariamente, richiedere un aiuto strutturato al consultorio. In questo caso l’utente collabora nella creazione di un programma che è co-costruito da utente e servizio, basato su obiettivi prestabiliti permettendo all’individuo di confrontarsi e superare i disagi corrispondenti e legati alla propria dipendenza. Il consulente è dapprima responsabile di accogliere e di analizzare la domanda, dopodiché è sua premura comunicarlo al resto dell’equipe del Centro. Solamente in seguito, in collaborazione con l’utente, si procede in una fase di chiarificazione della domanda, il cui obiettivo è quello di comprendere meglio la richiesta, le peculiarità di essa, definendo gli obiettivi da perseguire e raggiungere in breve termine. In questo senso, il consulente è in grado, quando necessario, di attivare altre risorse professionali presenti all’interno del Centro, chiedendo loro una valutazione in base alle competenze specifiche di ognuno. Poggiandosi su queste basi, il consulente è in grado di accompagnare e costruire con l’utente un progetto di cura condiviso. Dopodiché, egli diviene un punto di riferimento stabile per l’individuo, cercando di aiutarlo nel percorso terapeutico, andando anche a differenziare i bisogni mettendoli in relazione alle sedi opportune, avendo così un ruolo di coordinatore della rete terapeutica che si è costruita attorno alla persona (Ingrado - Programmi e obiettivi, s.d.).

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