di Cristian Carini, Laura Rocca e Monica Venezian
4.4. Conclusioni e policy implications
L’analisi degli impatti organizzativi del bilancio consolidato ha rilevato come ci siano delle difficoltà da parte dei Comuni sia a predisporre il docu- mento sia a concepirlo strumento utile a fini strategici e organizzativi.
Inoltre, i risultati evidenziano un approccio di limitata coerenza degli enti locali: è difficile comprendere come si riscontrino difficoltà nel passaggio da un sistema di cash accounting a un sistema di accrual accounting, avendo al contempo, in media, le competenze tecniche specifiche per la redazione di un bilancio consolidato. Inoltre, la visione meramente burocratico-ammini- strativa del bilancio consolidato evidenzia come il concetto stesso di bilancio consolidato non sia compreso all’interno dell’ente locale.
Infine, emerge in modo chiaro la difficoltà a concepire il gruppo nella sua unitarietà: allo stato attuale le relazioni tra ente capogruppo ed entità parte- cipate, pur non potendosi definire di conflitto, non sono neppure di piena cooperazione, rimanendo i singoli enti in uno stato di prevalente autorefe- renzialità.
Le difficoltà riscontrate suggeriscono l’esistenza di diverse criticità: ag- giornamento delle competenze tecniche specifiche interne, aumento della do- tazione organica e migliore supporto informatico. Senza la previa soluzione di tali problematiche, il processo di predisposizione del nuovo documento contabile assume poca significatività sia in termini di controllo della finanza pubblica sia di valutazione delle performance del gruppo. Nel primo caso è evidente che non si possono ridurre le inefficienze nell’utilizzo delle risorse pubbliche se non vi è un reale coinvolgimento strategico di tutti gli attori coinvolti nella gestione del gruppo. Nel secondo caso non è credibile una
compiuta valutazione da parte di personale che non ha competenze specifi- che, ancor di più se vi sono difficoltà nella redazione dei documenti.
Si suggeriscono, a tal fine, alcune policy implications. In primo luogo prevedere ulteriori corsi di formazione sul bilancio consolidato. In tema di risorse umane, la previsione di aumento del personale potrebbe essere com- pensata dall’aumento dell’efficienza grazie a un maggior controllo dell’uti- lizzo delle risorse da parte del gruppo. In tema di risorse tecniche, la scelta di software ad hoc per la predisposizione del bilancio consolidato, collegati a quelli già in uso all’interno dell’ente, sarebbe un’opportuna soluzione.
Infine, potrebbero essere istituti dei gruppi di lavoro specifici, formati da membri della Corte dei Conti/Università/Revisori dei Conti specializzati sul tema, che coadiuvino gli enti locali nella predisposizione dei primi bilanci consolidati fornendo loro competenze e consulenza. Tali gruppi potrebbero essere costituiti per Provincia o Area Metropolitana al fine di raggiungere localmente i bisogni dei Comuni e rispondere alle criticità riscontrate nello studio. La medesima funzione, all’interno di una specifica area, potrebbe es- sere assolta dai Comuni di grandi dimensioni verso i piccoli. Naturalmente questo approccio aiuterebbe sia il raggiungimento dello scopo normativo del controllo della finanza (con un controllo diretto locale) sia l’obiettivo di con- figurare il bilancio consolidato come strumento di gestione del gruppo pub- blico locale (grazie a una migliore comprensione della sua finalità conosci- tiva e informativa).
Rimangono tuttavia alcune questioni aperte.
La prima è l’opportunità di assegnare al bilancio consolidato la finalità di controllo della finanza pubblica. Anzitutto è un documento consuntivo che permette di prendere atto dei risultati delle scelte di gestione. Inoltre, il bi- lancio consolidato esprime i risultati economici, finanziari e patrimoniali del gruppo e assume piena valenza solo laddove questi elementi non siano valu- tati in modo atomistico.
Questa considerazione richiama la seconda questione attinente al rapporto tra l’ente capogruppo e le partecipate. La creazione di una cultura di gruppo da un punto di vista logico dovrebbe precedere qualsiasi finalità informativa.
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