C o n rife rim e n to agli in terv e n ti n o rm a tiv i che si so n o cercati di esplicare, al fine di dare u n a risp o sta all'in terro g ativ o che si p ro s p e tta v a n e ll'in tro d u z io n e o c c o rre fare il p u n to co n rife rim e n to all'attuale sistem a delle società di capitali.
A llo stato dei fatti, gli im p re n d ito ri che v o lessero in tra p re n d e re u n 'a ttiv ità im p ie g an d o u n a so cietà n o n di p e rso n e , p o tre b b e ro scegliere di usare u n o dei seguenti m odelli organizzativi:
- S ocietà p e r A zioni;
- S ocietà in A c c o m a n d ita p e r A zioni; - S ocietà a re sp o n sa b ilità lim itata:
o O rd in a ria c o n capitalizzazione n o rm ale; o O rd in a ria c o n capitalizzazione rid o tta;
o O rd in a ria c o n capitalizzazione pari o su p erio re a 120.000 euro; o U n ip erso n ale;
o Sem plificata.
C o m e da u ltim o p ro s p e tta to , n e ll'o rd in a m e n to giuridico italiano, re sta n o quin d i tre m odelli di so cietà di capitali, infatti, la Srl S em plificata o la Srl o rd in aria a C apitale R id o tto n o n ci p are p o ssa n o co stitu ire
veri e p ro p ri m odelli; è più o p p o rtu n o considerarli co m e p artico lari assetti - o varianti - di S ocietà a re sp o n sa b ilità lim itata* 127.
O ltre che dalla p re sa d 'a tto che tu tti questi assetti so n o n o rm a ti in u n m e d e sim o cap o del C odice C ivile128, a tale c o n c lu sio n e si giunge p a rte n d o dalla c o n sid erazio n e in b ase alla quale, n e ssu n o , si a z z a rd e re b b e a dire che la Srl u n ip e rso n a le o la Srl c o n capitale sociale su p e rio re a 120.000 eu ro co stitu isc an o dei m odelli d iffe ren ti da quello base; ta n to p e r le SrlS q u a n to p e r le S rloC R si deve a m m e tte re che ci si tro v a nel tip o Srl, tu ttav ia, p e r diverse esigenze il L egislatore h a in serito delle p artico lari re striz io n i ch e - b e n lungi da d eterm in a re la n ascita di n u o v i m odelli - "costituiscono semplici restrizioni rispetto alla
maggiore flessibilità del modello ordinario, senza deviare in alcun modo dai principi portanti
su cui quest'ultimo poggia"129.
Si tra tta - e v id e n te m e n te - di so cietà a re sp o n sa b ilità lim itata alle quali si ap p lica n o n o rm e p articolari, p o c o im p o rta se relative ai co n ferim en ti, alla sta n d a rd iz z a z io n e d ell'atto c o stitu tiv o -sta tu to o p p u re all'o b b lig ato rietà dell'istitu zio n e di u n o rg a n o di co n tro llo ; sicu ra m e n te il m o d ello è u n itario , ciò che ca m b ia n o so n o delle regole - più o m e n o di dettaglio - che il L egislatore ha d isp o sto si ap p lich in o lad d o v e si p re se n tin o d e te rm in a ti p re su p p o sti.
197
127 Sul punto si osserva - con riferimento alla disciplina antecedente alla riforma del 2013 - che
"S.r.I. semplificate e s.r.l. a Capitale Ridotto potevano entrambe considerarsi "'varianti" di s.r.l., nel senso che, in presenta di determinati particolari presupposti di fatto, era previsto l’accesso a talune regole spedali, ferma restando, per il resto, l’applicazione delle disposizioni dettate dalla comune disciplina delle s.r.l. «in quanto compatibili» (artt. 2463 bis, comma 5, c.c. e 44, comma 4, DL n. 83/2012)", G. MARASA', Considerazioni sulle nuove s.r.l., cit., p. 1086. Sulle stesse
posizioni M. S. SPOLIDORO, Una società a responsabilità limitata da tre soldi (o da un euro?), cit. p. 1109 in cui si aggiunge che "la s.r.l.s. è una normale s.r.l. alla quale, in via di disciplina, si impone di render pubblico che essa adotta
il modello standard tipizzato di atto costitutivo". V. anche G. FERRI jr., Prime osservazioni in tema di società a responsabilità limitata semplificata e di società a responsabilità limitata a Capitale Ridotto, in Studi e materiali, 2013, 3,
p. 810; M. SPIOTTA, S.r.l. unilaterale ""semplificata" o a "capitale ridotto": problemi e prospettive, cit., p. 55.
1 9S
128 Cfr. G. FERRI jr., Prime osservazioni in tema di società a responsabilità limitata semplificata e di
società a responsabilità limitata a Capitale Ridotto, cit., p. 810;.
Qualora il Legislatore avesse voluto costituire un quarto tipo di società di capitali avrebbe istituito un capo VII-bis, rubricandolo Della Società a Responsabilità limitata Semplificata, e vi avrebbe inserito la disciplina di quest'ultima. Si ricorda, infatti, che nel nostro Codice Civile vi è un capo per ogni modello di società sia di persone che di capitali; anche laddove le regole che differenzino due modelli sono minime, per costituire un tipo differente, il Legislatore ha istituito due diversi capi; ad esempio si pensi alla Società in accomandita semplice che, pur differenziandosi per pochi ma significativi tratti dalla Società in nome collettivo, è stata inserita in un capo ad hoc.
1 90
5. L
eS
t a r t-
u pI
n n o v a t i v e e g l iI
n c u b a t o r iC
e r t i f i c a t iN e l co rso del 2012, il G o v e rn o - sem p re allo sco p o di p ro m u o v e re l'o cc u p azio n e, l'in n o v azio n e im p ren d ito riale o ltre c h é favorire lo sv ilu p p o tecn o lo g ico e il p ro g re sso scien tifico 130 - h a in tro d o tto u n a legislazione di fav o re p e r in cen tiv are la n ascita e lo sv ilu p p o di im p rese S tart-u p In n o v a tiv e . In q u esto m o d o il n o s tro P aese h a o tte m p e ra to a u n a precisa rich iesta rivoltaci dal C onsiglio dei M inistri d ell'U n io n e E u ro p e a nel 2012 e si è allineato agli o rd in a m e n ti di m o lti altri P aesi occid en tali che p re v e d o n o , da te m p o , u n tra tta m e n to di fav o re p e r le im p rese ch e in v e sto n o su ricerca e sv ilu p p o te c n o lo g ic o 131 132, a dire il v e ro qu este in n o v a z io n i "pongono l ’Italia
aU’avanguardia nel confronto con gli ordinamenti dei principali partner europei"32.
L a d isciplina de qua è stata in serita n ell'artico lato del c.d. D e c re to C rescita 2.0 (D L 179 del 18 o tto b re 2012); si è deciso di inserire tali disp o sizio n i in q u esto te sto n o rm a tiv o p a rte n d o dalla co n sid erazio n e in base alla quale le S ta rt-u p h a n n o la "capacità di veicolare e irrorare l'innovazione all'interno
del sistema economico. A questo beneficio diretto si accompagna un vantaggio indiretto
concepibile in termini di stimolo a l rinnovamento p er le imprese tradizionali e conseguente
1 TP)130 Cfr. R. CIFARELLI, Le "start-up" innovative, in Giornale di diritto amministrativo, 2013, 3, p.
245 in cui si ricorda che il c.d. Decreto Crescita 2.0 "si pone in continuità con i decreti "cresci Italia" e "semplifica
Italia", i quali contengono misure volte a sostenere l'imprenditoria privata^facilitare l'accesso ai mercati; creare un ambiente più propenso agli investimenti nazionali ed esteri; promuovere l'innovazione, l'efficienza e la trasparenza nella pubblica
amministrazione; accelerare l'adozione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione".
-X'i-x
131 Cfr. R. CIFARELLI, Le "start-up" innovative, cit., p. 245 ricorda che "in seguito alla crisi
finanziaria globale, molti governi hanno adottato, nel corso degli ultimi anni, provvedimenti volti a facilitare la crescita di start-up cosi da poter agevolare la crescita economica at-traverso la nascita di nuove realtà imprenditoriali. Si pensi, ad esempio, che tra giugno 2009 e maggio 2010 sono state introdotte o implementate ben oltre 200 riforme in 117 governi relative all’agevolazione per la creazione di nuovi business o per la semplificazione burocratica. [.. .]In proposito, basta ricordare che negli ultimi dieci anni, negli Stati Uniti, le start-up hanno creato tre milioni di posti di lavoro. In particolare, il settore privato statunitense ha sviluppato un partenariato tra imprenditori, multinazionali, università, fondazioni, leader di vario spessore capaci di mobilitare, in meno di un anno, l’equivalente di un miliardo di dollari in business service a disposinone di un network nazionale che offrirà servizi a centomila start-up nei prossimi tre anni.".
1 ^9
guadagno in termini di competitività”133, in altre p aro le si tra tta di im p rese in grad o
di favorire la crescita e l'in tern a zio n alizza zio n e del n o s tro P aese in am b ito tecn o lo g ico e n o n solo.
L 'in te ra sezio n e IX del citato D L (M isure p e r la n ascita e lo sv ilu p p o di sta rt-u p innovative) - rito c c a ta dal D L 28 g iu g n o 2013, n. 76, c o n v e rtito , co n m o d ificazio n i, dalla L. 9 ag o sto 2013, n. 99 - è stata d ed icata esclu siv am en te alla re g o la m e n ta z io n e di qu este partico lari im p rese; si è indicata in m o d o c o m p le to e analitico la disciplina a esse applicabili, si so n o specificati i tra tta m e n ti di fav o re in a m b ito cam erale, societario, fiscale e o cc u p azio n ale a co d e ste riservate, in altre p aro le si so n o p re v iste m isu re che "toccano tutte le fa si
del ciclo di vita della startup, dalla nascita alle fa si di crescita, sviluppo e maturazione”134.
Il c o rp u s n o rm a tiv o d ed icato alle S tart-u p In n o v a tiv e assum e u n certo rilievo p e r i fini di q u esta tra tta z io n e , infatti, - co m e si av rà m o d o di a p p ro fo n d ire a b re v e - è in te re ssa n te n o ta re che p o s s o n o essere qualificate S tart-u p In n o v a tiv e solo d e te rm in a te società e - tra qu este - rie n tra la S ocietà a re sp o n sa b ilità lim itata, anzi, p ro p rio q u est'u ltim o tip o societario è il più c o m u n e a d o tta to dagli startu p p er.
M o lto in te re ssa n te è n o ta re che nei m esi che seg u iro n o l'e n tra ta in vigore del D L 1 7 9 /2 0 1 2 , si fece strad a la singolare idea se c o n d o la quale la Srl che avesse acquisito la qualifica di S ta rt-u p In n o v a tiv a (iSrl) d o v esse essere co n sid e ra ta c o m e u n n u o v o e diverso tip o societario risp e tto alla Srl ordinaria. In e v ita b ilm en te s o n o state assu n te p o sizio n i d isc o rd a n ti in d o ttrin a , tuttavia, cred iam o che p e r sciogliere nel m o d o m igliore q u esto d u b b io in te rp re ta tiv o sia 133 134
133 Comunicazione C(2013) 8827 final del 05/12/2013 in http://ec.europa.eu/competition/state_aid/ cases/249740/249740_1503045_106_2.pdf; In altre parole "la start up è importante perché:
a) favorisce la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e 1 occupazione, in particolare giovanile;
b) contribuisce allo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale e alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all’innovazione;
c) promuove maggiore mobilità sociale e attrarre in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall’estero", C.
DE STEFANIS, C. CICALA, Srl Semplificata e a Capitale Ridotto, cit., p. 58. 1134 Italian Start-up, Restart Italia un anno dopo. cit..
n ecessario a p p ro fo n d ire la specifica disciplina d e tta ta p e r le S ta rt-u p In n o v a tiv e in m o d o da trarre - a g e v o lm e n te - le o p p o rtu n e conclusioni.