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Configurazione della indagine empirica

2. Parte seconda Macroanalisi dei diritti umani: dinamiche e criticità

4.2 Configurazione della indagine empirica

I riferimenti epistemologici ed i recenti apporti della sociologia della scienza sono stati tradotti in un piano di lavoro in modo tale da:

- contemperare la prospettiva realista con quella costruttivista orientando l'attività di ricerca empirica verso l'intento di contribuire a costruire uno spicchio di conoscenza approssimata nel campo dei diritti dei minori alla salute, spendibile nell'ambito delle pratiche professionali, nella piena consapevolezza che si tratti di un lavoro svolto entro un quadro epistemologico di avvicinamento alla realtà oggettiva mediato dalla soggettività e dalla capacità costruttiva della ricercatrice, comunque liberamente scelto e liberamente eseguito pur nei limiti posti dalla propria soggettività e cultura acquisita;

- collocare la ricerca entro la cornice di riferimento della macro e micro-analisi riportata nella prima, seconda e terza parte, comprensiva di tutti i contributi intercorsi nel lungo e difficile processo di costruzione dei diritti umani: teorie filosofiche (il giusnaturalismo ed il giuspositivismo), ideologie politiche (il liberismo, la democrazia, il socialismo); studi che ne hanno approfondito i fondamenti etici, le basi giuridiche, i rapporti con la società e lo Stato, le problematiche culturali e le tendenze in atto; analisi che ne hanno evidenziato dinamiche evolutive (positivizzazione, generalizzazione, internazionalizzazione, specificazione, regionalizzazione, deumanizzazione) e criticità esistenti (le difficoltà di armonizzazione fra ordinamenti giuridici di livello internazionale e nazionale, la

44 I quattro ideal-tipi della sociologia proposti da Boudon (2002) sono: la sociologia estetica o espressiva, interessata alle percezioni della vita quotidiana da parte delle persone; la sociologia impegnata o critica, orientata a stabilire la validità oggettiva di una posizione normativa etica e politica; la sociologia descrittiva o camerale che mira a supportare e orientare le politiche pubbliche descrivendo i fenomeni sociali e sollecitando la formazione di teorie; la sociologia cognitiva o scientifica, chiamata a spiegare i fenomeni sociali sulla base di teorie ed evidenze scientifiche (cfr. Goldthorpe, 2006:275-278).

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proliferazione inflazionistica dei diritti indotta dal processo di specificazione, i limiti dello

Human Rights-based Approach, la frammentazione del movimentismo sociale, l'enorme

divario esistente fra le dichiarazioni formali e l'attuazione concreta); ricerche sociologiche e reports istituzionali attestanti il citato divario e le relative cause ed ostacoli (il difetto di percezione sociale ed istituzionale della gravità delle violazioni, l'occidentalità colonizzante del modello vigente, la marginalità del conflitto socio-culturale sui diritti umani, i limiti di potere coercitivo delle Agenzie delle Nazioni Unite); approfondimenti disciplinari sulle problematiche dell'età minorile (fra i quali le rappresentazioni sociali dell'infanzia e dell'adolescenza);

- seguire lo stesso schema multilivello di analisi - articolato per tematica (dai diritti umani al diritto dei minori alla salute ed infine al diritto dei minori alla salute nel setting ospedaliero) -, integrandolo con le metodologie impiegate (literature review, grey

literature, tecniche quali-quantitative), le scale di investigazione (il contesto internazionale

e quello europeo), le rispettive finalità (politiche globali, specifiche, per setting di vita) (si veda la successiva Figura 6);

- accoppiare metodologie di ricerca di tipo quantitativo e qualitativo, impiegando tecniche statistiche con l'analisi testuale, calcolo ed ermeneutica, a seconda degli oggetti della ricerca e sempre cercando di evitare perdite di conoscenza rilevante;

- esplicitare la rete o, se si preferisce, il collettivo di attori coinvolti nella ricerca, costituiti da:

a) la ricercatrice, figura centrale della rete di attori, che nel caso presenta una formazione universitaria specialistica nel campo della sociologia della salute, una esperienza internazionale di coordinamento di una Task force sul tema della promozione della salute di bambini ed adolescenti (HPH-CA), una esperienza di ricerca empirica sul tema delle mutilazioni genitali femminili, una consulenza attiva con OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per la definizione di cornici di riferimento utili ai policymakers per definire welfare policies relative ai gruppi vulnerabili ivi inclusi i bambini e loro famiglie, una collaborazione con il Centro di Ricerca Fondazione Bruno Kessler di Trento per lo sviluppo di progetti di ricerca e operativi a livello europeo e nazionale per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti, uno specifico

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interesse per il tema dei diritti umani documentato da alcune pubblicazioni, una buona conoscenza della lingua inglese; una collaborazione formativa e professionale con WHO; b) gli alleati della ricercatrice, fra i quali figurano - con diverse modalità di rapporto - il tutor accademico, che ha seguito lo sviluppo dell'intero lavoro, alcuni componenti della task force sopracitata ed alcune reference-persons di ospedali europei che hanno collaborato alla organizzazione della survey da diversi Paesi europei;

c) le popolazioni-target della ricerca: da un lato gli esperti intervistati e dall'altro i professionisti ospedalieri rispondenti al questionario;

- predisporre i necessari actants strumentali di supporto allo sviluppo della ricerca, costituiti:

a) per gli esperti, dall'impiego della posta elettronica e della piattaforma Skype;

b) per i professionisti ospedalieri, oltreché dall'impiego della posta elettronica, dall'uso del

software Google Form. per la compilazione e raccolta automatica dei dati in apposito

database;

c) per l'elaborazione dei dati, dai programmi Excel e SPSS.

- valorizzare quella comune cultura dei diritti umani, della promozione della salute, della attenzione verso le future generazioni, di collaborazione che costituisce un terreno di condivisione di principi e di pratiche e che può bene rispondere alle necessità operative della ricerca;

- dimensionare infine le aspettative della ricercatrice verso il tipo di valutazione 'esperta' - in quanto prodotta da un collettivo di esperti e di professionisti sanitari -, sul diritto dei minori alla salute, delle cause dell'attuale divario fra principi e prassi, degli ostacoli e delle risorse per la sua riduzione, confrontandola con le risultanze emerse nella macro e micro- analisi;

- essere fedele a quanto proposto e richiesto dall’European Council Conclusion on

research integrity, relativamente ai principi etici che fondano la ricerca a livello europeo:

‘Honesty; Reliability; Objectivity; Impartiality and independence; Open communication;

Duty of care; Fairness; Responsibility for future science generations’ (Council of Europe,

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Studiorum di Bologna, art. 6, in materia di Qualità e trasparenza nell’attività scientifica e di ricerca (cfr. Alma Mater Studiorum, 2014).

Figura 6: Livelli di analisi, metodologie e finalità