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Confronto e prima analisi di marginalità

4.3 Il progetto

4.3.6 Confronto e prima analisi di marginalità

Dopo aver portato ordine, organizzazione e uniformità a livello contabile il passo successivo è stato quello di compiere una prima analisi di marginalità, ossia un confronto tra i ricavi e i costi diretti dei vari reparti dal quale trarre delle indicazioni parziali in merito ai margini industriali delle diverse aree aziendali.

Costi

Costi % Costi % Costi %

Macelleria 404.483 22% 408.514 21% 395.445 22% Gastronomia 248.895 13% 241.622 12% 205.846 11% Pescheria 57.517 3% 58.289 3% 40.601 2% Ortofrutta 176.149 9% 203.490 10% 202.010 11% Salumi e Latticini 188.264 10% 224.429 11% 179.591 10% Surgelati 17.154 1% 37.376 2% 28.188 2% Extra alimentari 47.524 3% 45.022 2% 135.822 7% Sala 727.883 39% 733.510 38% 639.189 35% Totale 1.867.869 100% 1.952.253 100% 1.826.692 100% Anno 2014 2015 2016

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Come mostrato nel paragrafo precedente, la situazione dei ricavi e dei costi diretti in seguito alla ripartizione tra le 8 macro-classi si presentava così:

Figura 33: Situazione complessiva dei ricavi e dei costi.

Quindi si può procedere con l’esame delle marginalità. Questa sarà una prima analisi parziale in quanto determinata prendendo solo in considerazione i costi diretti. Attraverso la semplice formula

𝑅𝑖𝑐𝑎𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜 − 𝐶𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜

si possono ottenere i margini industriali e di conseguenza la relativa marginalità, che esprime in termini percentuali quale è la quota di margine sui ricavi realizzati nei reparti e che viene calcolata come:

Ricavi

Ricavi % Ricavi % Ricavi %

Macelleria 408.970 18% 388.766 16% 386.308 17% Gastronomia 434.590 19% 508.460 21% 401.412 18% Pescheria 90.314 4% 110.777 5% 75.192 3% Ortofrutta 153.650 7% 175.619 7% 197.543 9% Salumi e Latticini 305.214 13% 333.616 14% 276.230 12% Surgelati 62.101 3% 71.045 3% 71.180 3% Extra alimentari 42.350 2% 27.284 1% 157.498 7% Sala 820.226 35% 783.424 33% 718.491 31% Totale 2.317.415 100% 2.398.989 100% 2.283.853 100% Costi

Costi % Costi % Costi %

Macelleria 404.483 22% 408.514 21% 395.445 22% Gastronomia 248.895 13% 241.622 12% 205.846 11% Pescheria 57.517 3% 58.289 3% 40.601 2% Ortofrutta 176.149 9% 203.490 10% 202.010 11% Salumi e Latticini 188.264 10% 224.429 11% 179.591 10% Surgelati 17.154 1% 37.376 2% 28.188 2% Extra alimentari 47.524 3% 45.022 2% 135.822 7% Sala 727.883 39% 733.510 38% 639.189 35% Totale 1.867.869 100% 1.952.253 100% 1.826.692 100% Anno 2014 2015 2016 Anno 2014 2015 2016

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𝑀𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑢𝑠𝑡𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑅𝑖𝑐𝑎𝑣𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜

Osserviamo una prima tabella rappresentativa della situazione al 2014:

Figura 34: Margine industriale anno 2014.

Nel 2014 il reparto che registra la marginalità più elevata è Surgelati, i cui ricavi relativi però sono molto contenuti rispetto ai ricavi di vendita totali e di conseguenza hanno una bassa incidenza su di esso. Buona redditività per Gastronomia e Salumi e latticini, ossia per due settori che movimentano una consistente quantità di costi e di ricavi, e per la Pescheria. Ortofrutta ed Extra alimentari si configurano come aree aziendali in perdita. Il margine industriale di Macelleria invece è davvero esiguo e anche quello della Sala si assesta su un valore contenuto.

Vediamo adesso come cambia la situazione nel 2015:

Figura 35: Margine industriale anno 2015. Anno

2014 % % % % % % % % %

Ricavi 2.317.415 408.970 434.590 90.314 153.650 305.214 62.101 42.350 820.226

Costi diretti 1.867.869 404.483 248.895 57.517 176.149 188.264 17.154 47.524 727.883

Margine industriale 449.546 19% 4.488 1% 185.695 43% 32.797 36% -22.499 -15% 116.950 38% 44.946 72% -5.175 -12% 92.343 11% Situazione per reparto

Sala Totale Macelleria Gastronomia Pescheria Ortofrutta Salumi e latt. Surgelati Extra aliment.

Anno 2015 % % % % % % % % % Ricavi 2.398.989 388.766 508.460 110.777 175.619 333.616 71.045 27.284 783.424 Costi diretti 1.952.253 408.514 241.622 58.289 203.490 224.429 37.376 45.022 733.510 Margine industriale 446.737 19% -19.747 -5% 266.837 52% 52.488 47% -27.871 -16% 109.186 33% 33.668 47% -17.738 -65% 49.914 6% Situazione per reparto

Sala Totale Macelleria Gastronomia Pescheria Ortofrutta Salumi e latt. Surgelati Extra aliment.

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Nel 2015 sono ben tre i reparti in perdita fin dalla prima marginalità calcolata. Extra alimentari registra addirittura una negatività del 65%. La redditività migliore invece si ha in Gastronomia. Il margine industriale della Pescheria è maggiore rispetto a quello del 2014 mentre quello di Salumi e latticini decresce leggermente e quello di Sala diminuisce quasi della metà.

La situazione nel 2016 invece appare così:

Figura 36: Margine industriale anno 2016.

Nel 2016 si presentano due aree di criticità. Fra queste non rientra più il reparto Extra alimentari. Comparando le marginalità con quelle del 2015 osserviamo che si è verificato un miglioramento in tutti i reparti a eccezione della Gastronomia, la cui redditività, nonostante rimanga consistente, è diminuita all’incirca di 3 punti percentuali. Anno 2016 % % % % % % % % % Ricavi 2.283.853 386.308 401.412 75.192 197.543 276.230 71.180 157.498 718.491 Costi diretti 1.826.692 395.445 205.846 40.601 202.010 179.591 28.188 135.822 639.189 Margine industriale 457.161 20% -9.137 -2% 195.567 49% 34.591 46% -4.468 -2% 96.639 35% 42.992 60% 21.676 14% 79.302 11%

Situazione per reparto

Sala Totale Macelleria Gastronomia Pescheria Ortofrutta Salumi e latt. Surgelati Extra aliment.

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Riassumiamo la situazione del triennio attraverso la tabella sottostante:

Figura 37: Margine industriale anni 2014/2015/2016.

A completamento di questa prima analisi forniamo anche due rappresentazioni grafiche che meglio evidenziano la situazione. In entrambi i grafici sono riportate solamente le quattro aree aziendali che generano i maggiori ricavi, ossia Macelleria, Gastronomia, Salumi e latticini e Sala.

Vediamo il primo istogramma:

Anno 2014 % % % % % % % % % Ricavi 2.317.415 408.970 434.590 90.314 153.650 305.214 62.101 42.350 820.226 Costi diretti 1.867.869 404.483 248.895 57.517 176.149 188.264 17.154 47.524 727.883 Margine industriale 449.546 19% 4.488 1% 185.695 43% 32.797 36% -22.499 -15% 116.950 38% 44.946 72% -5.175 -12% 92.343 11% 2015 Ricavi 2.398.989 388.766 508.460 110.777 175.619 333.616 71.045 27.284 783.424 Costi diretti 1.952.253 408.514 241.622 58.289 203.490 224.429 37.376 45.022 733.510 Margine industriale 446.737 19% -19.747 -5% 266.837 52% 52.488 47% -27.871 -16% 109.186 33% 33.668 47% -17.738 -65% 49.914 6% 2016 Ricavi 2.283.853 386.308 401.412 75.192 197.543 276.230 71.180 157.498 718.491 Costi diretti 1.826.692 395.445 205.846 40.601 202.010 179.591 28.188 135.822 639.189 Margine industriale 457.161 20% -9.137 -2% 195.567 49% 34.591 46% -4.468 -2% 96.639 35% 42.992 60% 21.676 14% 79.302 11%

Situazione per reparto

Sala Totale Macelleria Gastronomia Pescheria Ortofrutta Salumi e latt. Surgelati Extra aliment.

92 Figura 38: Grafico ricavi e Margini industriali.

Attraverso questo grafico vengono mostrati i ricavi e i margini industriali dei quattro reparti principali e la loro evoluzione nei tre anni esaminati.

Adesso invece osserviamo la seconda raffigurazione:

-100.000 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000 800.000 900.000 2014 2015 2016

Grafico Ricavi e Margini industriali

Ricavi Margine ind.

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Figura 39: Composizione ricavi dopo 1° analisi di marginalità.

Questa rappresenta la composizione dei ricavi nelle quattro business unit, determinata attraverso la somma

𝐶𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜 + 𝑀𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑢𝑠𝑡𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜

e la relativa variazione nel periodo analizzato.

Riepilogando possiamo affermare che da questa prima analisi di marginalità sono emerse informazioni interessanti. Innanzitutto abbiamo mostrato come Surgelati sia il reparto che registra una maggior quota di redditività a eccezion fatta per il 2015, anno in cui è il settore Gastronomia a presentare la marginalità migliore. Come già rilevato, i ricavi relativi a Surgelati sono però molto contenuti rispetto al fatturato totale di Alfa e

-200.000 0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 2014 2015 2016

Composizione Ricavi dopo 1°analisi marginalità

Margine ind. Costi diretti

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di conseguenza, in tutti e tre gli anni esaminati, hanno una bassa incidenza sul ricavato complessivo.

Per quanto riguarda Gastronomia, i relativi margini sono giustificati dal fatto che diversi dei suoi prodotti vengono preparati nella cucina ad essa annessa e di conseguenza venduti con un maggior ricarico. Anche Pescheria e Salumi e latticini fanno registrare buone marginalità. Pure Sala, a cui sono attribuiti il maggior numero di costi e di ricavi, presenta margini industriali positivi: questi però, se confrontati con il giro d’affari movimentato da tale reparto nel triennio, non risultano essere poi così consistenti. Extra alimentari invece è un settore che nell’anno 2014 e soprattutto nell’anno 2015 ha fatto segnare consistenti perdite. A seguito di questa notevole negatività, nel 2016 Alfa ha optato per la messa in atto di una serie di provvedimenti con l’obiettivo di risolvere tale criticità. I principali interventi sono stati l’attuazione di una riorganizzazione commerciale, caratterizzata da un’intensa attività di volantinaggio e da una nuova disposizione della merce sugli scaffali che mettesse in risalto i prodotti a maggior valore aggiunto per l’azienda, e il potenziamento del settore Extra alimentari con l’incremento della varietà merceologica offerta. Queste azioni hanno si inevitabilmente comportato un incremento dei costi sostenuti, ma soprattutto, e questa è la cosa più importante, ha portato ai benefici sperati dalla Società. Nel 2016 infatti si è registrata una positività. Particolare attenzione deve essere posta riguardo alle aree aziendali Macelleria e Ortofrutta. I ricavi della Macelleria nel 2014 sono leggermente superiori ai costi, però è necessario fare una riflessione: la positività registrata è solo un dato parziale ottenuto considerando soltanto i costi diretti. Essendo però il margine molto risicato, questo non sarà in grado di coprire le ulteriori spese derivanti dalla successiva attribuzione degli altri costi. Nel 2015 e nel 2016 invece già da questa prima analisi di marginalità la Macelleria si configura come un reparto in perdita. Per quanto riguarda l’Ortofrutta, questo si presenta come un settore in cui i costi, in tutti e tre gli anni esaminati, sono superiori ai ricavi conseguiti. La causa delle negatività di questi due reparti deve essere fatta risalire al fatto che parte dei prodotti a essi relativi rimangono invenduti. Di conseguenza si genera una grande quantità di sprechi, in termini di prodotti deperibili, che non portano ricavi all’Azienda e che finiscono per essere gettati nella spazzatura. Macelleria e Ortofrutta quindi appaiono essere a un primo esame le due aree di principale criticità. Vedremo nel paragrafo successivo se, in seguito all’attribuzione

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degli altri costi, questi risultati verranno confermati o se emergeranno altre aree non profittevoli per l’azienda.