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BATTESIMO

395

Conseguenze del battesimo

1.Rimessi tutti i peccati (Ez 36,25; At 2,38; Rm 6,6; Col 1,13) 2. Nuova creazione (2Cor 5,17)

3. Figlio adottivo di Dio (Gal 4,4-7) 4. Partecipa della natura divina (2Pt 1,4) 5. Membro di Cristo (1Cor 6,15; 12,27) 6. Coerede di Cristo (Rm 8,17)

7. Tempio dello Spirito Santo (1Cor 6,19) CCC 1265

Già visti

396

Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati - Peccato originale

- Peccati personali

- Conseguenze del peccato/i Pena

+ grave separazione da Dio CCC 1263

397

Conseguenze del battesimo 1. Perdono di tutti i peccati

Perdono del peccato originale Padri:

Battesimo come ritorno al paradiso terrestre, da cui fu cacciato Adamo

Rito del battesimo

non solo Professione di fede (credo) ma anche rinuncia a Satana

398

Tommaso

Dopo il battesimo permangono le

«paenalitates presentis vitae» (STh III, q. 69, a. 3)

Cristo, senza peccato,

ha assunto le conseguenze del peccato

Nel battezzato, perdonato il peccato, permangono le conseguenze del peccato

Analogia cristologica Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati

399

Concilio di Firenze

Decreto per gli Armeni(DH 1316)

«Effetto di questo sacramento [battesimo] è la remissione di ogni colpa originale e attuale e di ogni pena relativa»

Conseguenze del battesimo 1. Perdono di tutti i peccati

400

Lutero

Peccato originale = concupiscenza

Troppa accentuazione sul peccato originale

Il battesimo non rimette il peccato originale

La natura dell’uomo è radicalmente corrotta Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati

401

Giustificazione: Lutero Atto giudiziario:

libera dalla pena del peccato non dal peccato.

non è anche santificazione e rinnovamento dell’uomo interiore

Il peccatore resta peccatore

«Simul iustus et peccator»

peccator in re, iustus in spe Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati

402

Conc. di Trento: Battesimo e peccato originale (DH 1513-1515)

Peccato originale (DH 1515) - Il battesimo cancella il peccato originale.

- Non è semplicemente non imputato il peccato.

- Nei battezzati rimane la concupiscenza o passione.

- Essa non è peccato, ma ha origine e inclina al peccato.

- È lasciata come prova per il combattimento spirituale.

Può essere occasione di meriti.

Conseguenze del battesimo 1. Perdono di tutti i peccati

403

Rimangono Conseguenze temporali del peccato (sofferenza) Inclinazione al peccato (concupiscenza)

CCC 1264 Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati

«Il battesimo, donando la vita della grazia di Cristo, cancella il peccato originale e volge di nuovol’uomo verso Dio; le conseguenze di tale peccato sulla natura indebolita e incline al male rimangono nell’uomo e lo provocano al combattimento

spirituale» CCC 405

404

Dichiarazione congiunta (cattolico-luterana) sulla Dottrina della giustificazione (31-10-1999)

L’essere peccatore del giustificato (nn. 28-30)

LG 40; NMI 30 Santità Conseguenze del battesimo

1. Perdono di tutti i peccati

Michelangelo

Volta della Cappella Sistina

1508-1512

407

2. Nuova creazione (2Cor 5,17)

3. Filiazione divina (nuova nascita) (Gv 1,12; 1Gv 3,1; Gal 4,4-7)

4. Partecipazione della natura divina (divinizzazione) (2Pt 1,4)

Conseguenze del battesimo

408

Gregorio di Nissa

«La nostra stessa natura ha subito un cambiamento.

[...]

Questa nuova prole viene concepita per mezzo della fede, viene data alla luce attraverso la rigenerazione del battesimo, ha come madre la Chiesa, succhia il latte della sua dottrina e delle sue istituzioni. Ha poi come suo cibo il pane celeste»

Discorso sulla risurrezione di Cristo

[Citato da: Ufficio delle Letture, lunedì V settimana di Pasqua]

Conseguenze del battesimo 2. Nuova creazione

409

Gv 1,12 credere

Nominale, giuridico

Ontologico (Gv 6,42; 1Gv 3,1) Conseguenze del battesimo

3. Filiazione divina (nuova nascita)

410

Tertulliano

Uscito dall’acqua battesimale il neofita è accolto dalla comunità (= la Chiesa).

Il battesimo è una «nova nativitas»(De baptismo 1,3)

La Chiesa è la nuova Madre del neofita (De baptismo 20,5) che è diventato figlio di Dio

Conseguenze del battesimo 3. Filiazione divina (nuova nascita)

411

Ireneo

Conseguenze del battesimo 3. Filiazione divina (nuova nascita)

«Il battesimo ci accorda la grazia della nuova nascita in Dio Padre

per mezzo del Figlio suo nello Spirito Santo»

Demonstratio apostolica, 7: citato in CCC 683

412

Padri orientali: theosis - Fondamento biblico 2Pt 1,4

- Analogia cristologica dell’unione ipostatica Incarnazione:

unione divino-umana (unica, per natura) Battesimo:

unione divino-umana (partecipata ai fedeli, per grazia) Conseguenze del battesimo

4. Partecipazione della natura divina (divinizzazione)

413

«Diciamo a Dio “Sia santificato il tuo nome”, non perché auguriamo a Dio che sia santificato dalle nostre preghiere, ma perché chiediamo al Signore che in noi sia santificato il suo nome.D’altronde da chi può essere santificato Dio, quando è lui stesso che santifica? Egli disse: “Siate santi, perché io sono santo” (Lv 11,45). Perciò noi chiediamo e imploriamo che, santificati dal battesimo, perseveriamo in ciò che abbiamo cominciato a essere. E questo lo chiediamo ogni giorno. Infatti abbiamo bisogno di una quotidiana santificazione.

Siccome pecchiamo ogni giorno, dobbiamo purificarci dai nostri delitti con una ininterrotta santificazione».

CIPRIANO, Trattato sul Padre nostro, 12

414

«I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere [battesimo] e perfezionare[confermazione]

con la loro vita la santità che hanno ricevuto»

LG 40

esistenziale ontologico

415

Novo millennio ineunte

-dall’uomo nuovo (battesimo = santità) cap. III - al comandamento nuovo (amore = koinonia) cap. IV

416

«Se abbiamo veramente contemplato il volto di Cristo, carissimi Fratelli e Sorelle, la nostra programmazione pastorale non potrà non ispirarsi al ‘comandamento nuovo’ che egli ci ha dato:

‘Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri’ (Gv 13,34).

È l’altro grande ambito in cui occorrerà esprimere un deciso impegno programmatico, a livello di Chiesa universale e di Chiese particolari: quello della comunione (koinonìa) che incarna e manifestal’essenza stessa del mistero della Chiesa.

La comunione è il frutto e la manifestazione diquell’amore che, sgorgando dal cuore dell’eterno Padre, si riversa in noi attraverso lo Spirito che Gesù ci dona (cf. Rm 5,5), per fare di tutti noi‘un cuore solo e un’anima sola’ (At 4,32). È realizzando questa comunione di amore che la Chiesa si manifesta come

‘sacramento’, ossia ‘segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genereumano’.

Novo millennio ineunte, 43

417

«Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione:

ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo. […]

Spiritualità della comunione significa innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci sono accanto. Spiritualità della comunione significa inoltre capacità di sentire il fratello nell’unità profonda del Corpo mistico, dunque, come“uno che mi appartiene”, per condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia»

Novo millennio ineunte, 43

418

«ha lo scopo di portarlo a conoscere la radicale novità cristiana che deriva dal battesimo, sacramento della fede, perché possa viverne gli impegni secondo la vocazione ricevuta da Dio»

Christifideles laici, 10

L’intera esistenza del credente in Cristo

419

«[…] si può comprendere il ruolo del battesimo secondo due grandi prospettive che il simbolismo sacramentale dell’acqua suggerisce e che giustifica la funzione del Cristo fra gli uomini. Da una parte il battesimo è sacramento del perdono: esprime e opera la remissione dei peccati. Secondo la formula del simbolo della fede, esso è“per la remissione dei peccati”. Sotto il segno dell’acqua esso è gesto di purificazione. Questo primo aspetto del battesimo, che risale a Giovanni Battista, è stato fortemente e costantemente sottolineato dalla tradizione cristiana, tanto orientale che occidentale. […]».

H. BOURGEOIS, La portata dogmatica dei sacramenti, in Storia dei dogmi III, Piemme, Casale M. 1998, 275

420

«[…] D’altra parte, il battesimo ha un ruolo ricreatore, istituente o ristrutturatore. È questa l’altra faccia del perdono, quella senza la quale la remissione dei peccati non sarebbe comprensibile o rischierebbe di apparire come puramente giuridica. Si tratta del mistero divino comunicato agli uomini:

forma donata alla fede, santificazione (LG 40), rigenerazione e filiazione divina, incorporazione-configurazione a Cristo, presenza nuova dello Spirito e della grazia».

H. BOURGEOIS, La portata dogmatica dei sacramenti, in Storia dei dogmi III, Piemme, Casale M. 1998, 275

421

«Questo mistero di divinizzazione però (sul quale l’Oriente insiste) non deve nascondere un altro mistero che gli è congiunto nel battesimo, quello della Chiesa. Il dono battesimale di Dio fa esistere il corpo ecclesiale e spirituale del Cristo. Così come si è incorporati al Cristo, altrettanto lo si è alla Chiesa (1Cor 12,13) e si diviene membri del popolo di Dio.“Il battesimo quindi costituisce il vincolo sacramentale dell’unità, che vige tra tutti quelli che per mezzo di esso sono stati rigenerati” (UR 22)».

H. BOURGEOIS, La portata dogmatica dei sacramenti, in Storia dei dogmi III, Piemme, Casale M. 1998, 275

Raffaello Trasfigurazione Pinacoteca Vaticana

1518-1520

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