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A l Consk lio di Stato della Republica d’ Inghilterra

F r a n c e s c o B e r n a r d i, A g e n t e della S e re n issim a R e p u b lic a di G e - a , r a p re s e n ta a A o s tre S i g n o r i e , che c irca il m e s e di m a r z o p< ato E d u a r d o S t a n t o n , C a p ita n o della n a v e Bona S p eran za, prese s u o s e r \ i t i o , nel p o r to di G e n o v a , 1 2 g io v a n i G e n o v e s i a sa­

n o , et na\ ig a n d o c o n essi v icin o 1’ isola d ’ E v is a in co n trò con u n \ a s c e llo de T u r c h i , e doppo h a v e r sp arato e fatto brindesi un a 1 a lt io , il S ta n to n li andò a b o rd o , et p o r t ò s e c o li 1 2 G e - n o \ e s i , et i\ i li \ e n d e t te c o m e dalla a n e x a in fo r m a t io n e ricevu ta d a m ie i P a d r o n i co n sta .

E p e r q u anto che so n o confidentissim o che un co si scan daloso iniqu o a t t o , n o n so lo con tra q u el bon trattam en to r ic e v e in o ^ n i o c c a s io n e q uesta n a tio n e nelli dom inii de m ie i P a d r o n i , m a a b s o lu ta m e n te co n tra o g n i bontà, fedeltà e civiltà, non debbasi p e r ­ m e tte re d o v e tanta C h r istia n ità et h o n o re r e g n a ;

P e r c i ò , in n o m e de detti miei P ad ro n i (e per L o r p a rtic o la r co- m a n d a m e n to a m e ), r ic h ie d o V o t r e S ig n o r ie s e rv irsi m atu ratam e n te di co n sid e ra re 1 attro cità del fatto , a finché il S ta n to n r ic e v a il c o n d ig n o et e x e m p la r castigo m e r it a ; e che tal espediente sia su ­ bito p re so per la red e n tio n e de detti p o v e ri g i o v a n i , co m e nella s o m m a prud enza L o r o g iu d ich e ran n o con ven iente in con form ità di g iu s t it i a , la le g g e de nationi e bona co rrisp o n d en za tra le due R e p u b lich e .

Nota a tergo..

L e t t a a Se re n issim i C o lle g i.

S e li accusi la ric e v u ta , con dirli che havendo p er conto di detti ragazzi \en d u ti s c h i a v i , com e si vede dal m em oriale p rese n tato , sodisfatto alle sue parti, se li m anda informationi più com plete del fatto, a finché più fondatamente proseguir possa le istanze contro detto C a p i t a n o , p erchè riporti dell’ azione indegna da lui fatta il do\ uto c a s t i g o , e che em endi il danno con la redentione dalla

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schiavitù delli detti ragazzi. — Et che a quello che nel rim an en te si contiene in detta sua lettera si farà in appresso le dovute rif- flessioni alle considerationi rappresentate, et se li aggradiscono gli

avisi: ad calculos.

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X X X I . Serenìssimi et Eccelentissimi Signori

Il C o n s ig lio di Stato a 2 2 /12 stante mi mandò col Maestro delle C erim onie una rimostranza sigillata in un piego, in quale era una lettera L o r o (sic) per Vostre Signorie Serenissime, sigillata, con la copia di essa a me; ma trovato il titolo , o sia soprascritto, dire

« Duci et Gubernatoribus Republicae Genuensium salutem » , dissi al latore che sebene desiderava molto servire questi S ig n o r i, non potevo farlo in questo, eccetto se veniva dato alla Serenissima R e ­ publica il dovuto titolo et quello riceve da tutti Prencipi. M i r i ­ spose, che le lettere havevano Vostre Signorie Serenissime scritte a questo passato Parlamento erano di quella conformità. R ep licai esser tale la volontà di quel Parlamento, et che quando nel p rin ­ cipio gli v en n e ro lettere col titolo, non le volse il Presidente p re ­ sentare, sino ch ’ emendate nel modo desiderato, come lui benis­

simo lo raccordava. Mi disse che haveva ragione et che la ritornerebbe p er farla accomodare; ma conoscendolo bene , sendo Scosese e cosa di questo bon Ambasciatore di S p a g n a , e consi­

derando 1’ a van ia poteva sotto mano alsa rm i, col ritorno di essa le tte r a , g li dissi che rispondeva in scritto al C o n s ig lio , quale non dubitava restarebbe sodisfatto (con le mie giuste ragg io n i) col ritorno di essa lettera, come feci subito, et sigillato a esso diedi il p i e g o , sì che giorni doppo me la riportò nel m od o che hora v ie n e , che se bene dice « Illustrissimi et Eccellentissimi » (che confessò esser errore suo), non mi pare bene per la prim a volta farne altra difficoltà. La sustanza di essa lettera, come saran serviti ved e re , è toccante una nave Inglese carica presa da una d’ H o la n d e s i., e condotta in cotesto porto; e come pretendono questi interessati (il principal de quali si è un Alessandro B e n s

del passato Parlam ento), costì venduta et essi non permessi ginridi- calmentc di f a r le lor diffese. Questa è la prima lettera ha scritto q u esto nuovo G o v e r n o a Prencipe stran iero, sendo forza habbi q u esto B en s g ra n d ’ influenza nel Consiglio eh’ è il suprem o G o ­ v e r n o della Republica; p erciò sarà bene compire in questo negotio di tal m o d o , che possa dar quella satisfatione spera ricevere questa R e p u b lic a da \ ostre S ig n o rie Serenissime; che oltre ne risulterà b o n is s im a impressione d’ amistà e bona corrispondenza, aprirà la s tra d a ad ottener quanto potrà offerirmi di com odo loro e de su d d iti ; e quando la giustitia della causa non desse loco alla pre- t e n t i o n e , che se ne mandi il processo per satisfare il Consiglio c o n t r o le exclam ationi delli interessati.

C o n occasione della risposta da farsi alla lettera mandata a V o ­ s t r e S i g n o r i e Serenissim e, il Consiglio di Stato sarà m olt’ accertato fa c c i n o instanza con particolar premura contra il Eduardo Stanton c h e v en d e tte quelli 1 2 g iovan i alli T urchi, perchè sino de i8 s tante fu le tta nel C o n sig lio la rimostranza (che io) presentai con la tra­

d u z i o n e della lettera mi scrissero toccante quel fatto ; però non o r d e n o r n o co s’ a lc u n a , solam ente di rivederlo un’ altra v olta: il c h e fin h ora non è segu ito , non ostante le continue diligenze usa­

teli , p ro ced en d o la dilatione dalli molti affari tengono questi S i g n o r i per il stabilimento della quiete del presente G o v e rn o , che si è di adm inistrar giustitia e dar generalmente satisfatione al p o p o lo , et sicuram ente di estinguere quelli scintilli di monarchia c h e tuttavia restano nelle ce n e ri, sendosi li giorni passati disco­

p e r t o u na congiura contra il Generalissimo et altri principali del G o v e r n o ; li capi d’ essa sendo presi e nella T o r r e ; con la no­

m in a t io n e d ’ una nuova suprema Corte di Giustitia (com e quella c h e c o n d e n n ò il R e ) per giudicar non solo e ssi, ma capitalmente di p u n ir e offese e fraudi comessi da alcuni principali del passato P a r la m e n t o .

Q u e s t o A m basciatore di Spagna fece un contratto per 6 navi per il soccorso di Bordeous, et (ha) advansato ad ogni nave lire 1 0 0 0 sterline conditionalm ente, per darle se ven iva resa la città p rim a della partenza d’ esse di qua, che d o veya seguire

*o g io r n i doppo del sborso di detto advanso; et poi un tanto il

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mese. E cco che solo due giorni doppo lo s b a r c o , viene a v is o di capitolatione per la renditione di detta città ( r ) , facendo h o ra strepito per il ritorno. Ma li succederà come delle gran m in a c c in e per quelle lire 600 mila in più della nave H a m b o r g h e se , ch e se non ven iv a n o restituite haveva hordine d’ an d arsen e, et che ne seguiria ripresaglia ; perchè hora tutto è andato in f u m o , Riaven­

done questi Signori fatto moneta; e qua se ne vidono con m o lto smacco del suo padrone e s u o , et il negotio p e r s o , p erchè così lo v o ls e ; perchè sinceramente quando meno la mettà spettava a Spagnuoli e vassalli del suo R e , però non volse mai perm etterli di pretendere lor particolari interessi, ma lui di farlo g en eralm en te di tutta la partita ; et havendosi discoperto eh’ una gran parte spettava ad H o la n d e si, si valsero questi Signori della occasion e per condennar il tutto: eh’ è quanto per hora degno della n o titia di V o stre Sign orie Serenissime, cui mani bacio humilmente , p r e ­

gandogli dal Signore ogni contento.

L o n d ra a 2 8 Agosto 16 5 3.

Di V o s t r e Signorie Serenissime

Divotissimo et Affezionatissimo Servitore

F r a n c e s c o B e r n a r d i .

Note a tergo.

Letta alli Serenissimi Collegi.

L i Eccelentissimi Residenti in Palazzo riconoschino il fatto della nave In g le se , quale si suppone dopo la presa che ne fu fatta dagli Olandesi sii stata venduta con suo carico in questa città o altra parte dello Stato. Habbino parimente consideratione al m o d o te­

nuto nei titoli; e revisto quello s ’ è praticato prima d’ hora così in tempo del G o v e rn o precedente come del fu Re, riferiscano il fatto sopra ogni cosa col loro senso: ad calculus.

16 5 3 29 Ottobre.

Lette a Serenissimi Collegi le sudette relazioni degli E c c e le n - tissimi di P a la z z o , insieme con l’ estensione della lettera resp on

-( 1 ) Bordeaux ribellatasi al Re di Francia Luigi X IV , teneva le parti del Principe di C on dè, ap p og­

giato dagli Sp agn uoli. F atta assediare dal Mazzarino, si arrese al Duca di Vendome il 3 A g o s to 1 6 5 5 .

al C o n sig lio di Stato d Inghilterra, et havuta al tutto la do­

l u t a consi eratione, e sentiti anche in voce detti E ccelen tissim i di P a la z z o , hanno L o r o S ig n o r ie Serenissim e a palle approvato le re- atiom su ette e deliberata la lettera responsiva del tenore sudetto, so tto li m od i e fo r m e contenute in dette relationi.

J o . Be n e d i c t u s.

X X X I I .

Relazioni accennate nella nota del Cancelliere.