Fr a n c e s c o Be r n a r d i.
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Nota a tergo.
1654 20 Ottobre.
Letta alli Serenissimi C ollegi, et essendosi discorso della m is
sione di detto Magnifico Ugo per deliberare quello si debba ese
guire circa la sua andata, stante lo stato delle cose d ’ Inghilterra nel modo avisato ; è stata deliberata congregatione del Consiglio dupplicato di Martedì prossimo alla mattina, ed ordinato che li due Illustrissimi deputati per la speditione di detto Ambasciatore fac
cino ridur in scritto le considerationi, che circa il dilatare o no sino a primavera detta missione vi possono essere, per rappresen
tarle a detto Consiglio e sentir sopra di esse il suo senso : ad cal
culos.
Li Eccellentissimi di Palazzo faccino chiamar detto Magnifico Ugo, per intender per suo mezzo, o in altra forma che meglio le parrà, dagli Inglesi che sono nella presente città li avisi che hanno da quella parte in ordine al stabilimento del G overn o , e se sii ri
sorta dalla nuova convocatione di quel Parlamento novità o inno
vatione alcuna circa quel Governo, per riferire ciò che ne have- ranno ritratto : ad calculos.
Intanto si tralasci per quest* ordinario di rispondere a detta et altre antecedenti lettere di detto Agente, et il Segretario dichi al detto Magnifico U go che facci l’ istesso d’ ordine publico: ad cal
culos.
L X I X .
Lettera di Francesco Bernardi a suo padre Filippo.
Carissimo Signor Patre,
A ’ 17 stante fu mia ultima a longo, il che in tutto confermo; e facendo hora risposta alla gratissima sua del primo stante, dirò
me-— i ss me-—
raviglùrm i m olto che il Sign o r Segretario D olm eta g li abbi detto che il S ig n o r Am basciatore si tosse ditenuto una se ttim a n a per rispetto mio in non haver risposto a Serenissim i C o lle g i a c e r to parere incaricatom i; il che non può stare in m odo a lc u n o , p erch è dopo di quella de’ 15 G iu g n o , in quale mi diedero o rd in e di p re sentarmi a Sua Altezza nel negotio de’ sequestri, non hebbi che due lettere L o ro ,
1
’ una de’ 2 1 L u g lio et l’ altra de’ 1 2 A g o s t o , delle quali incluso haverà copie acciò che possa vedere se non le ho compitamente risposte. C h è quella de’ 2 1 L u g lio m i p e r v e n n e so lo a 19 A g o s to , et essa risposi a’ 24 detto c o m p itis s im a m e n te ; et mando le copie del 3 1 detto. Q uella de’ 1 2 A g o sto no n mi p e r venne che a 8 Settem bre, ed a’ 1 7 ne feci la risp o sta ; sì ch e, p er amor di Dio, dove è questo mancamento ? V o r re i si co m p isse con me come io faccio al carico mio, rom pendom i la testa e c o n s u m a n domi del t u t t o , senza poter tener nè satisfattione di q u e llo ho sborsato in li tre anni passati che gli s e r v o , sendone g ià passato u n o , che V ostra Signoria va strascinato in pro cu rarlo. S o n sic u rissimo d’ haver servito con ogni zelo et a tte n tio n e , c o m e lo ri conoscono i miei S ig n o ri Serenissim i, havendo lasciato o g n i altro im p ie g o , che sempre guadagnava tre o quattro cento lire ste rlin e l’a n n o , nè spendeva la metà di quello che mi è se g u ito in tre anni passati ; chè coll’ haver giorni so n o rivisto il lib ro di sp esa, trovo che 1’ ordinario e straordinario, senz’ alcun e cce sso , in e sso tempo importa lire 14 0 0 ste rlin a in più , de’ quali da lire 8 0 0 sono spese strao rd in arie, come per v e s t it i, furnim enti di c a s a , c o c c h io , servitori, spese seguite con S ig n o ri, e presenti, u d ie n z e , porto di lettere et mille altre cosette, che in tre anni fanno s o m m e : le altre lire 600 le ho spese in mantener la mia fa m ig lia , si che se quando meno non se mi fa buono esse lire 14 0 0 p er il te m p o passato, pt darmi per il venturo lire 10 0 d’argento il m e s e , non potrò subsistere co ll’ honore dovuto al carico m i o , et la stim a fatta di m e , potendo spendere quel favore tengo con S u a A ltezza in cosa vantaggiosissima, riservandolo a m iglior o ccasion e, s e rv ire i miei Signori Serenissim i. N è posso in modo alcuno dubitare che nella prudenza L o r o haveranno risoluto darmi quel e h ’ è g iu sto , non desiderando a r r ic c h ir m i, ma ben che mi rendino ca p a ce al
pari vivere de altri Ministri Publici nel
grado
mio, sperando c o i prime sue (lettere) sentire la conclusione di questa mia cosi giusta pretensione per non pensarli p iù , e che mi n e facci subito rimessa havendo pur troppo di bisogno.L a inclusa per il Serenissim o la la r i subito ricapitare, com ’anche quelle per gli altri Signori. Si potette comprendere quanto fermo stia il Serenissimo Protettore, e di che manera e con quanta facilità effertui li affari della Republica, ridendosi di che se sia che cerchi di opporsi al Governo già stabilito, havendo hora pronto di mia certa scienda un esercito di 20 mila cavalli e 40 mila pedoni, oltre ad altri 40 mila tutti in lista che se possono approntare fra tre giorni di av
vertimento ; ha ancora in mare 100 famose fregate ed altrettante brave navi tutte fornite di homini et vittovagtie, e non ci è da dubitare che tenterà grandissimi disegni, ni che aspetterà mai la guerra difensiva;
però, a parer mio, sarò accerlatissimo tener buona corrispondenza seco et compir coni’ han fatto • altri gran Prencipi ; che se non venisse Sua Eccellenza V Ambasciatore Straordinario, come già gli n’ ho più volte dato parte, non so come ci mirarebbe, sendo certissimo che fin hora segue di buonissimo occhio; n’ ho perciò toccato il punto modesta
mente a Serenissimi Colleggi ( 1 ) .
V oglio pur sperare che il Magistrato della Abbondanza m i farà buono, com ’ in conscienza è o b b lig ato , quelle lire 58 sterline trat
temi di perdita nelli grani della nave Cacciatore che scaderanno tra dieci giorni: in che prego Vostra Signoria usar ogni sua forza .
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Di V ostra Signoria
In L o n d ra , a 28 Settembre 16 54 .
Humilissimo et Ubbidientissimo Figlio
F r a n c e s c o B e r n a r d i .
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(1) Questo periodo è »critto in inglese. La traduzione fu aggiunta in un foglietto staccato (a) Qui parla di intereui particolari.
L X X .
Memorie di Filippo De Bernardi, che riguardano il figlio Francesco.
C on sue lettere de' 7 O ttobre, la m aggior parte in in g le se, m i scrive il capitolo di sotto :
<r Carissim o P a d r e ,
« In risposta di gratissima sua de' 7 passato, dirò ch e sarà poi chiaramente constato che non ho comesso negligenza a lcu n a in scrivere al Serenissim o Senato, havendo risposto se m p r e ad o gn i L o ro lettera e tenutolo avvisato del degno della L o r o saputa e sempre (è ) seguito con bon fondam ento, et ogni c o s a riuscita.
« Prego Dio che alla venante se compisca m eco e fattoli m a g g io r servitio, e spero di farne più ancora che qual si v o g lia a ltro , sp e
cialmente se il Serenissimo Fiesco se compiacerà s e g u ir il m io consiglio in guidar suoi negotii con secretezza, com e s p e r o ch e farà intendendo essere persona molto sapiente e discreta, n o n c o n v e nendo che stia sopra pontiglios (sic), ma negotiare la m a teria principale come li avvertirò, stando hora Sua A ltezza m o lto su la grande; e lo farà per giornata maggiormente, con far ballare li P r i n cipi dietro la sua musicha, facendo hora questo A m b a s c ia t o r e di Spagna attenderlo due hore in più prima sia chiamato alla udienza;
meravigliandomi assai di quello mi dice hora V o stra S ig n o r ia , che resti il Serenissimo Fiesco differito nel viaggio per qua per m a n camento di mie lettere, sendo qua chiaramente saputo p er a vv isi dalli Inglesi costi residenti che sia seguito sperando boni a vv isi de aggiustamento dall’ Ambasciatore della Serenissima R e p u b lic a che è in Madrid, che se fussi stato vero non saria venuto, et in fo rm ato Sua Altezza che tale avviso procedeva da rapporti costì dalla fation spagnola, che molto teme l’ assistenza di Sua Altezza. H o g ià a lungo scritto al Serenissimo Senato di far li negotii im p ortan ti con secretezza; ma mi pare risulti poco a proposito, g ià c c h è o g n i minimo che sia costì dà notitia qua delle loro deliberationi su
bito che son votate. M ’ è parso perciò conveniente toccarli h o ra un
poco di questo particolare con la inclusa , che prego sia subito mandata in Senato, sperando pure con prime sue sentire resti terminata (la pratica?) toccante le mie giuste pretensioni, et ri- mesomi qua il d e n a ro , dovendomi costare più delle lire 2 0 0 sterline in ricevere il Signor Ambasciatore , convenendo dia alli miei due servitori e dui staffieri vestiti nuovi e brinine uno da camino.
P.S. Non occorriva, o per meglio dire non mando la lettera scritta hoggi per il Serenissimo Senato, per attendere avviso di un parti
colare di C o r t e ; e la haverà con lo prossimo. Intanto viene la copia di quella della settimana passata.
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L X X I .
Serenissimi et Eccelentissimi Signori,
Confido che molto prima d’ hora restaran V ostre Signorie S e renissime soddisfatte del continuato zelo mio et studio in s e r v i r l i , et ch’un poco di insolito silentio non s’attribuirà a mancamento del debito m io , ma di sostanza degna della L o r saputa; non havendo mai ommesso dal tempo ricevei 1’ honore del carico longo, di par
teciparli con quelli antecipati avvisi che potevano ridondare al ben publico; et se saran serviti far examinar il successo delle cose, con
starà che non sono andato leggiermente, ma proceduto in tutto con la solidità dovuta a cosi gran Prencipe.
Quanto al particolare delli passaporti incaricatomi con L o ro del 4 passato; per li tre vascelli compri in Amsterdam per condur costi g ra n i, stimo non occorrerà altro per non esserci segni alcuni di nuova rottura con Holanda, anzi tutt’ il contrario, sendo qua tut
tavia gli Deputati di quelle Provincie che trattano l’ aggiustamento delle differenze rimesse ad essi nelli conclusi articoli di pace, re
stando quasi il tutto terminato col pagamento da tarsi da quella parte a questa Compagnia d’ India Orientale di lire 100 mila
sterline per gli danni patiti ivi da essa. N o n m an ch erò p e rò di v i
gilare diligentemente per porre in exeeutione li com andam enti L o r o , se pur in appresso ci s a r i occasione.
Haveran vistò quello mi disse il Secretario di Staro toccante la risposta alla mia lettera credentiale ; e se bene son soddisfatto di che Sua Altezza non l’abbi sin hora data a nessun P r e n c ip e (d ic o a credentiali), niente di meno, havendom elo p ro m e sso nella istessa udienza per dar gusto a Vostre Signorie Serenissime, v o g lio tentar per altro verso ne segua
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’ effetto. P erò convien p ro c e d e r in ciò con destrezza g ra n d e , ét farlo in modo tale che detto S e c r e t a r io non resti offeso, sendo parente di Sua Altezza et in g r a n d is s im o favore. A chi negotia qua non mancheran fastidii, e t r o v e r à il m o d o di trattare molto differente di quello vien praticato a l t r o v e , c o n venendo in tutto caminar con1
’ hum ore della gente. V e d r ò q u ello potrò bellamente fare senza im pegno, nè disgustar a lc u n o ; sen do quello solo un compimento, e havendo detta Altezza n e ll’ essentiale compitamente risposto in detta udienza.Quello che m’ ha non poco disgustato fu l’aviso v e n u to de costì di come si soprastava la missione a questa C o rte del destinato Signor Ambasciatore, con certi avvisi pervenuti di S p a g n a di appa
renza d’aggiustam ento , et che seguendo non verreb b e altrim en ti ; il che s’ insinuò da questa debil fattione spagnola di tal m a n ie ra in questi S ig n o r i, che non mancava di fare rilevante im p re ssio n e in e s s i; e ci è stato da fare a persuadergli il c o n tra r io , et che la sospensione della partenza de costì di Su a Eccellenza n o n p r o c e deva d’ altro che l’attendersi
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’ elettione del Serenissim o D u c e , com ’anche per evitare gli gran caldi che tuttavia re g n a v a n o in quelle parti: con che, et con havergli già provvisto casa, resta del tutto svanita quella insinuatione, sperando col prossim o in ten d er habbi dato principio al suo viaggio.
G li affari qua vanno ogni giorno più tirando a c o n c lu sio n e del disegno di Sua A lte z z a , saldamente fondato con alto sa p e re et gravi massime di politica, e secreto ( l’anima de o g n i bon suc
cesso) : il tutto mirandi» alla quiete e tranquillità di queste N a tio n i, havendo già 350 delli 400 parlamentarii firmato quel testo di r i c o nosciménto del G o verno, del quale con altra ne m an d ai a V o s t r e
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Signorie Serenissime la tradutione. Et di più hanno dichiarato e decretato che Sua Altezza sarà Protettore durante vita ; nè si dubita che in appresso sarà creato monarca per sè et heredi.
Il Parlamento ha anche lasciato totalmente alla dispositione e condotta della sola Persona di Sua Altezza questa potente armata navale, e dichiarato esser necessario così segua acciò che vada il disegno segreto, tutta questa armata trovandosi ancora sopra questa costa d’ Inghilterra.
Quattro giorni sono questo Ambasciatore di Spagna domandò udienza, et la hebbe, però dopo d’ haverlo fatto aspettar in Corte più di due hore. Il suo negotio fu ch ’ aveva ricevuto ordini dal suo Re di presentarsi dinanti a Sua Altezza, ct in nome suo domandargli se intendeva mandare questa grand’ armata navale in alcuni delli do- minìi del suo R e , come veniva da per tutto vocificato. Tutta la risposta hebbe fu che non solo l’ armata navale, ma quella di terra si destinava per la sicurezza e bene di questa Republica, acciò che non solo potesse difendersi da chi pretendeva offenderla, ma anche per tenere quello che giustamente e debitamente le apparteneva.
È venuto qua avviso certo, che alcune di queste fregate hanno preso 16 vascelli grossi fran cesi, che venivano da T e rra N uova dalla pesca ; nè cesserà ogni atto di hostilità sin che satisfatione sia data delli vascelli e merci presi da questa Natione nel Mar Me
diterraneo gli anni passati ; nè si può imaginare qual fondamento possa quel G o verno tenere in non venir a conclusione del trattato di p a c e , in che quest’ Ambasciatorc travaglia fortemente ; ma da quello intendo gli manca la piena potentia. C h ’ è quanto al pre
sente degno della saputa L o r o ; a’ quali humilmente facendo rive
renza, auguro dal Ciclo felicità c contento.
L ond ra a’ 1 2 Ottobre 16 5 4 . Di V o stre Signorie Serenissime