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Capitolo 2 LE INITIAL COIN OFFERINGS

2.6 Il contenuto del white paper e gli elementi di successo per una ICO

Come precedentemente spiegato, il white paper risulta essere il documento più importante da fornire ai potenziali investitori, in quanto contiene una serie di informazioni che possono influenzare notevolmente le loro scelte. Nonostante l’importanza che questo ricopre, molto spesso le aziende commettono errori nel trascriverlo o utilizzano una serie di frasi preconfezionate che non attribuiscono autenticità e credibilità al progetto. Secondo uno studio condotto da EY (Ernst and Young Global Limited27) pubblicato a dicembre 2017, la maggior parte dei white paper mancano

di una chiara motivazione imprenditoriale che giustifichi l’utilizzo di un canale così innovativo piuttosto di un metodo tradizionale di raccolta di denaro. Questo, soprattutto per gli investitori più attenti e astuti, può rappresentare un aspetto critico in quanto, la mancanza di un’adeguata spiegazione, potrebbe rappresentare il sentore di un progetto

27http://www.ey.com/Publication/vwLUAssets/ey-research-initial-coin-offerings-icos/$File/ey-

research-initial-coin-offerings-icos.pdf

PRINCIPALI FASI DI LANCIO DI UNA ICO

FASE 1 Comunicazione dell’idea e prima interazione con la community FASE 2 Descrizione del progetto nel white paper

FASE 3 Pubblicazione white paper e primi feedback dagli utenti FASE 4 Creazione dei token: numero, valore, hard cap, nome e simbolo FASE 5 Programmazione della ICO: definizione delle tempistiche e soft cap FASE 6 Divulgazione dell’offerta attraverso i maggiori canali pubblicitari

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in concreto irrealizzabile o di una truffa. Molto frequentemente i white paper cercano di trovare giustificazione utilizzando alcuni clichés volti ad attirare investitori inesperti. Risulta quindi di estrema importanza per l’azienda indicare delle motivazioni realistiche e coerenti con il progetto che si intende realizzare.

Nel white paper sarà necessario esporre chiaramente e in modo deciso gli obiettivi che l’azienda intende raggiungere, cosa si pensa di ottenere con il progetto e come si intende raggiungerlo. Sarà utile fornire anche gli aspetti più tecnici in modo tale da far capire agli investitori che il progetto è già stato studiato nei minimi dettagli. Ad esempio, fornire un prototipo funzionante del bene o del servizio o comunque in generale del protagonista del progetto, potrebbe rappresentare un accorgimento di notevole importanza 28: gli

investitori, soprattutto quelli più diffidenti, saranno più propensi ad aderire all’offerta quando al di sotto esiste già qualcosa di tangibile, in quanto il progetto diventerà più credibile e più affidabile. Inoltre, fornire una mappa d’azione con le tempistiche del piano di sviluppo del progetto aiuterà gli investitori a capire quando aspettarsi i primi risultati; sarà importante quindi aggiornarli costantemente in modo da non far perdere la fiducia e la credibilità ottenuta29.

Nel paper, oltre a dare indicazioni circa le caratteristiche del piano, è importante informare i potenziali investitori sulle persone che compongono il team promotore. Agli investitori deve essere data la possibilità di informarsi completamente su ciascun membro qualora lo ritengano necessario, in modo tale da capire se effettivamente chi sta dietro all’offerta è credibile oppure no. Di conseguenza, per trasmettere maggiore solidità e capacità, sarà fondamentale inserire nel gruppo persone conosciute e con competenze consolidate nel settore delle criptovalute e blockchain. Qualora nell’azienda non sia presente una tale figura sarà opportuno avvalersi della partecipazione esterna di qualche esperto del settore.

Un fattore fondamentale che le aziende emittenti dovrebbero prendere in considerazione è quello legato alla comunicazione attiva dei membri del team con i potenziali investitori.

28 In questo caso si fa riferimento ai token di utilizzo.

29 Molte aziende con conducono le ICO tengono un blog costantemente aggiornato e collegato direttamente

al loro sito, che permette la comunicazione ufficiale degli annunci e delle informazioni relative allo sviluppo del progetto.

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L’ideale sarebbe creare una community nella quale si possano scambiare opinioni e idee riguardo il progetto e comunicare direttamente con il team, il quale dovrebbe essere sempre disponibile a fornire spiegazioni aggiuntive ed eliminare il propagarsi di eventuali incomprensioni: molti emittenti ad esempio creano una chat comune su Telegram. Inoltre, se c’è una community, è più immediato comprendere prezzo, numero di token e le altre informazioni basilari della ICO senza consultare il white paper, la quale lettura approfondita potrebbe richiedere tempo e concentrazione.

In aggiunta alla community, potrebbe essere utile inserire nel sito internet del progetto una sezione dedicata alle domande ricorrenti degli utenti, ovvero le FAQ (Frequently Asked Questions). Questo renderà la community destinataria di domande più specifiche, mentre per quelle più basilari gli utenti potranno consultare la pagina delle FAQ.

Tutti questi accorgimenti potranno funzionare solo se sarà fornito un sito internet chiaro e facilmente consultabile da chiunque. Il sito dovrà fornire una sintesi del progetto: dovranno essere evidenziati i punti chiave nonché i principali obiettivi che si vogliono raggiungere, e dovrà incentivare e incuriosire i visitatori ad approfondire la questione nel white paper. È necessario poi costruire attorno alla token offer un assetto pubblicitario e di marketing efficace al fine di condurre un’ICO di successo. L’azienda dovrebbe cercare di comparire sui maggiori siti e forum di criptovalute come Bitcointalk e Reddit, assieme ad una massiccia presenza sui social network come Twitter, Facebook, LinkedIn ecc. che oggi rappresentano la via più immediata per arrivare al target di riferimento. Tuttavia, negli ultimi mesi, diversi social network hanno iniziato a proibire le pubblicità relative alle ICO – nonché alle criptovalute in generale – con specifico riferimento alle monete virtuali e all’investimento presso le loro piattaforme. Il primo è stato Facebook a fine gennaio 2018, a seguirlo Google AdWords ad inizio marzo 2018 e infine Twitter a fine marzo 2018. Queste proibizioni derivano dalla necessità di tutelare gli utenti dalle possibili truffe, in quanto in tali contesti le pubblicità risultavano spesso ingannevoli e attraevano investitori inesperti attraverso frasi che promettevano il guadagno facile e sicuro senza il sostenimento di alcun rischio.

Per un approfondimento riguardante la struttura del white paper ed il suo contenuto, si rimanda all’Appendice 2, contenente un template di esempio per un’ipotetica ICO.

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