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ELENCO MUSEI DELL’AREA BOLOGNESE

SITO SPORTELLO SOCIALE PER TURISTI CON DISABILITA’

4. I SOCIAL NETWORK

4.1 Cosa sono i social network

Per comprendere il significato di social network associato all’ambito dei nuovi media è necessario definire prima cosa sia una “rete sociale” nel campo di studi tradizionali. Per rete sociale si intende un gruppo di individui relazionati tra di loro per mezzo di un qualsiasi rapporto sociale: ciò che quindi è fondamentale non è il tipo di rapporto che lega le persone ma il fatto che sussista una relazione fra di loro.

Prima della nascita dei nuovi media la rete sociale di un individuo era limitata nello spazio e nel tempo, comprendendo le persone che questo riusciva ad incontrare abitualmente.

L’avvento di internet e soprattutto del Web 2.0 ha portato ad un notevole ampliamento della rete di contatti di ogni utente, creando una nuova dimensione sociale in cui, oltre alla classica interazione tra persone, è possibile condividere immagini, video, contenuti e raccontare se stessi e le proprie esperienze.

È nato così il social networking che si può definire come l’utilizzo dei nuovi media per gestire ed ingrandire la propria rete sociale, per esprimere se stessi ed osservare i rapporti sociali che gli altri istaurano.

Di conseguenza i social network possono essere considerati come strumenti grazie ai quali gli utenti possono organizzare, controllare, ampliare la propria rete di contatti e gestire la propria identità sociale. Permettono infatti di ampliare la propria rete di conoscenze a persone che non si è mai incontrato fisicamente, di decidere come presentarsi agli utenti e amici social, di scegliere cosa

condividere con loro e cosa invece nascondere e di essere continuamente aggiornati sulle vite degli amici o degli altri utenti di cui si è follower.

I social network hanno dunque cambiato radicalmente il sistema di rapporti che intercorre tra le persone, andando a creare una relazione strettissima tra la vita reale e quella virtuale, che tendono sempre più a sovrapporsi, a combaciare (Riva (a), 2010).

Secondo Boyd ed Ellison (2008) i social network sono caratterizzati da tre elementi:

1) Uno spazio virtuale in cui è descritto il profilo dell’utente, che almeno in minima parte è accessibile a tutti gli user della rete.

2) Opportunità di creare una lista degli utenti con cui è possibile interagire. 3) Possibilità di osservare gli altri contatti e le loro relazioni sociali.

Dalle caratteristiche sopracitate è evidente che i social network non abbiano come scopo principale il mettere in contatto utenti che non si conoscono e che non hanno alcun grado di relazione fra loro; costruire nuovi rapporti infatti era il fine principale di alcuni dei loro predecessori come le chat. Quello che invece distingue i social network dai media precedenti è la visibilità delle reti sociali di tutti gli utenti e quindi la possibilità di utilizzarle (Riva (a), 2010).

Questi strumenti innovativi pongono però anche dei limiti in quanto permettono di conoscere e farsi conoscere solo attraverso gli schemi preimpostati dei programmi.

Attraverso i social network è possibile infatti instaurare due diversi tipi di relazioni: bidirezionali o a stella.

La relazione bidirezionale, che molti social chiamano “amicizia” e che è alla base di Facebook, permette agli utenti di contattare direttamente gli amici, di entrare e visitare interamente la loro pagina personale e di poter accedere alla loro lista di amicizie. Il rapporto che si viene a creare tra le persone è quindi paritetico.

I social che si sviluppano su questa tipologia di relazioni creano quindi una rete sociale chiusa perché possono entrarvi solo gli utenti a cui è stata “accettata” l’amicizia.

La relazione a stella, tipica di social network come Twitter, implica invece una distinzione netta tra emittente, che può inviare messaggi a tutti i riceventi della rete sociale oppure scegliere un unico destinatario, e ricevente, che può rispondere all’emittente del messaggio ricevuto ma non contattare direttamente gli altri destinatari.

La rete sociale che si viene a creare in questo caso si definisce aperta e spesso l’unica interazione tra emittente e destinatario avviene proprio sul social network. Normalmente infatti i soggetti non si conoscono direttamente. Il ricevente è spesso un “follower” (seguace, fan) interessato, ad esempio, a rimanere sempre aggiornato sulla vita di un personaggio pubblico amato, mentre l’emittente è solitamente una persona che per lavoro o per carattere è alla ricerca di visibilità (Riva, 2010).

A seconda che l’utente sia un individuo o un gruppo cambiano gli strumenti messi a disposizione dai social network per comunicare nella rete. La persona che si iscrive come singolo individuo ha a disposizione una pagina di profilo per descriversi all’interno di campi prestabiliti, può condividere con la rete immagini e video, può comunicare con gli altri utenti scrivendo nelle loro bacheche o mettere al corrente di cosa sta pensando o facendo in quel preciso momento scrivendo nella sua bacheca personale. Può inoltre inviare messaggi privati ai suoi contatti che, grazie alle nuove applicazioni scaricabili dagli store dei sistemi operativi come Android o Apple, potranno leggerli sulla loro pagina personale di facebook o riceverli su tablet e smartphone come semplici messaggi. I mezzi utilizzati dai gruppi per comunicare sono invece i “gruppi”, gli “eventi” e le applicazioni. Una o più persone possono creare un “gruppo” oppure inserirsi in uno già esistente per condividere passioni comuni. Alcuni gruppi definiscono l’accesso libero, per altri invece è necessario ricevere un invito oppure ottenere l’autorizzazione dall’amministratore del gruppo. Anche i gruppi possiedono una propria pagina di profilo in cui oltre al nome sono presenti un’immagine, un breve testo descrittivo delle attività svolte o temi trattati e la categoria in cui il gruppo ricade (affari, sport, tempo libero…).

È possibile anche creare una pagina evento nel caso il gruppo si formi per una determinata manifestazione e si sciolga subito dopo la sua conclusione. Il creatore dell’evento può decidere se invitare tutti i suoi contatti o solo una selezione di questi.

Numerose sono le applicazioni che permettono di manifestare più chiaramente il proprio essere sociale e coinvolgere gli altri utenti nei propri interessi personali, come “cause” e “viaggi”. Il primo offre la possibilità di segnalare agli altri utenti le cause che personalmente vengono accolte, il secondo invece di indicare i luoghi visitati o che si vuole visitare (Riva (a), 2010).

Negli ultimi anni il numero di utenti di social network è cresciuto ad un’impressionante velocità; il solo Facebook nel mese di dicembre 2012 ha dichiarato di avere raggiunto il miliardo di utenze, a fronte degli attuali due miliardi e quaranta milioni di utilizzatori di internet nel mondo (VincosBlog

(a), 2012). Le dimensioni del fenomeno hanno quindi spinto molti studiosi a ricercare le cause del grande successo dei social.

Secondo lo psicologo americano Abraham Maslow i bisogni dell’uomo, che sono il motore propulsore delle sue azioni, non sono isolati fra loro ma anzi si dispongono gerarchicamente: al primo gradito si trovano i “bisogni fisiologici”, che sono necessari per la sopravvivenza dell’individuo (Riva (a), 2010).

Fig. 47: Piramide dei valori di Maslow (Riva, 2010)

Nello stadio successivo vi sono i “bisogni di sicurezza”, l’uomo ha la necessità di vivere in uno stato di tranquillità e protezione. I “bisogni associativi” sono al terzo posto di questa scala gerarchica, in quanto l’individuo sente la necessità di essere parte di un gruppo. Al penultimo livello si trovano i “bisogni di autostima”, l’uomo vuole essere approvato, rispettato e apprezzato. In cima a questa scala gerarchica si trovano i “bisogni di autorealizzazione”, l’essere umano mostra la necessità di realizzarsi, di esibire la propria personalità, di soddisfare le proprie aspettative e di essere considerato in una buona posizione all’interno del proprio gruppo (Maslow, 1992).

La ricerca svolta dalla Microsoft Digital Advertising Solution sugli utenti dei social network e sulle loro necessità relazionali ha dimostrato come i nuovi media siano in grado di rispondere a quattro dei cinque bisogni fondamentali dell’essere umano: bisogno di sicurezza, associazione, autostima e autorealizzazione, tanto che i social network sono utilizzati anche in campo lavorativo come mezzo di promozione e persuasione (Riva (a), 2010).