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L’INFLAZIONE A BOLOGNA

2. LA DOMANDA TURISTICA

Gli ultimi dati forniti dall’Organizzazione Mondiale del Turismo indicano per il 2011 un aumento a livello mondiale del 5% degli arrivi internazionali che giungono così a quota 990 milioni.

Esaminando i dati per continente, l’Europa è quello che ha ottenuto il maggiore incremento di arrivi internazionali (+6,7%), subito seguita da Asia e Pacifico ( +6,4%). Anche il continente americano ha registrato un importante aumento degli arrivi (+4,2%), mentre il mercato africano è rimasto praticamente invariato rispetto al 2010 (+0,3%). L’unico dato negativo risulta quello riferito al Medio Oriente, che perde il -7%. Il risultato così positivo dell’aerea europea è principalmente dovuto all’instabilità politica degli stati del Nord Africa e del Medio Oriente, che ha spinto molti viaggiatori a prediligere le mete europee, soprattutto nell’area mediterranea.

Segnalano un andamento positivo anche gli introiti monetari internazionali che hanno raggiunto quota 1.030 miliardi di dollari, con un incremento in termini reali del 3,9%.

Tra i Paesi che hanno speso maggiormente per viaggi internazionali nel 2011 vi sono ancora Germania (85,9 miliardi di dollari) e USA ( 78,7 miliardi di dollari) a cui si aggiungono gli emergenti Paesi Bric che mostrano il maggior incremento di spesa rispetto all’anno precedente: Brasile +29,5%, Russia +22,1%, India + 32,9% e Cina + 32,3% (Enit Italia, 2012).

I primi tre mesi del 2012 hanno visto un aumento degli arrivi a livello mondiale del 4,9%. Secondo le stime dell’OMT la crescita dovrebbe attestarsi a fine anno intorno al 3-4%, raggiungendo quota un miliardo di arrivi.

Il trend positivo segnato dall’Europa nel 2011 si è riflesso anche sul mercato italiano e su quello di Bologna. L’Italia, con un incremento del 5,6%, mantiene il quinto posto nella classifica mondiale degli arrivi internazionali e degli introiti (Enit Italia, 2012).

Bologna invece segna rispetto al 2010 un incremento degli arrivi del 1,78% e delle presenze del 4,67% (Provincia di Bologna, Servizio Turismo (b), 2012).

A livello italiano i dati ISTAT mostrano un aumento del turismo internazionale rispetto al 2010, evidenziando un aumento degli arrivi del 4,2% e delle presenze del 3,9%. Sono in crescita anche gli introiti monetari; la spesa dei turisti stranieri ha infatti raggiunto i 30.891 milioni di euro nel 2011, pari al +5,6% rispetto al 2010.

All’interno del mercato italiano l’Emilia-Romagna, che nel 2010 si era attestata al sesto posto tra le destinazioni regionali italiane predilette dai turisti stranieri, nel 2011 rimane tra le favorite (Enit Italia, 2012). Nonostante infatti il buon risultato registrato l’anno precedente, le presenze tra il 2010 e il 2011 sono ancora aumentate del +6%; migliore è il dato degli arrivi che segna un incremento del +8,5%. La permanenza media invece, trainata dal mercato della Riviera, supera i 4 giorni (4,2 giorni) ( Forni, Muoi, 2012).

Fig. 22: Turisti stranieri nelle regioni italiane, anno 2010 (Enit, 2012)

Anche i turisti italiani, dopo la flessione registrata nel 2010, sono in netta ripresa.

Se in termini di arrivi il bilancio del 2010 risultava infatti positivo, presentando un aumento del +2% rispetto al 2009, le presenze avevano segnato invece un calo del -1,5% rispetto all’anno precedente. Il 2011 invece registra un aumento degli arrivi italiani del +3,5% e delle presenze del +1%. Crescono principalmente i flussi da Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto. Nel complesso in regione nel 2011 si sono registrati 9.256.328 arrivi e 38.614.035 presenze.

I turisti italiani si confermano nuovamente come mercato di riferimento, rappresentando il 75% degli arrivi e presenze dell’Emilia-Romagna.

A livello regionale il comparto che traina il mercato turistico è sicuramente quello della Riviera, con 4.978.712 arrivi nel 2011 e 28.489.528 presenze, rappresentando il 53,79% degli arrivi in Emilia- Romagna e il 73,78% delle presenze(Forni, Muoi, 2012)..

Il bacino turistico di Bologna nel 2011 ha invece accolto solo il 10% degli arrivi in regione e il 5% delle presenze.

La Provincia di Bologna nel 2011 ha registrato 1.580.346 arrivi, segnando un aumento del +3,14% rispetto all’anno precedente, e 3.374.103 presenze, pari al +4,83%. All’interno del territorio provinciale è il capoluogo emiliano ad essere la meta turistica prediletta; con 945.256 arrivi e 1.985.358 presenze nel 2011, Bologna registra il 58,8% delle presenze del territorio provinciale.

Fig. 23: Percentuale delle Presenze in Provincia di Bologna 2011 (Provincia di Bologna, Servizio Turismo, 2012)

Nonostante una lieve flessione delle presenze nel 2009, nel 2011 continua il trend positivo del turismo del capoluogo emiliano iniziato nel 2008. Bologna, rispetto al 2010, mostra infatti un aumento rispettivamente del +1,78% degli arrivi e del +4,67% delle presenze (Provincia di Bologna, Servizio Turismo (b), 2012).

Fig. 24: Storico di arrivi e presenze nel comune di Bologna (Provincia di Bologna, Servizio turismo, 2012)

I dati evidenziano inoltre una netta predilezione dei turisti italiani ed internazionali per esercizi di tipo alberghiero rispetto a quelli extralberghieri, nonostante questi ultimi siano nettamente superiori di numero nella città e siano in continuo aumento: nel 2011 le strutture alberghiere sono rimaste ferme a 96, contro le 556 strutture ricettive extralberghiere ( 80 in più rispetto all’anno precedente).

Sia i viaggiatori italiani che quelli stranieri mostrano di richiedere principalmente strutture ricettive di alta categoria, 5 o 4 stelle o residence; solo il 15% dei turisti soggiorna in strutture extralberghiere e solamente il 3% sceglie una struttura a 1 stella (Provincia di Bologna, Servizio Turismo (b), 2012).

Fig. 25: Presenze e Arrivi per categoria di struttura ricettiva nel Comune di Bologna, 2011 (Provincia di Bologna, Servizio Turismo, 2012)

Fig. 26: Presenze turistiche per categoria alberghiera nel comune di Bologna, 2011 (Provincia di Bologna, Servizio Turismo, 2012)

La permanenza media nelle strutture ricettive del comune di Bologna è rimasta pressoché invariata negli ultimi due anni, passando da 2,04 a 2,10 giorni; il dato risulta lievemente superiore, raggiungendo i 2,25 giorni, se si analizzano i clienti stranieri.

Mentre la permanenza media dei turisti italiani nelle strutture alberghiere risulta essere molto bassa, 1,83 giorni, quella nelle extralberghiere sale invece a 3,62 giorni. Questo grande divario non si riscontra tra i clienti stranieri che pernottano in media 2,17 giorni nelle strutture alberghiere e 2,92 giorni nelle restanti attività ricettive (Forni, Muoi, 2012).

Questo dimostra che nonostante la città continui ad attirare sempre più turisti italiani ed internazionali manca comunque un attrattiva che allunghi la durata della vacanza a più del intervallo di un weekend.

Il TASSO DI FUNZIONE TURISTICA, che rapporta il numero di presenze turistiche registrate in un anno al numero di abitanti residenti, permette di valutare l’importanza dell’attività turistica sulla vita della località. Per l’anno 2011 questo tasso a Bologna è di 5,16, ossia per ogni residente a Bologna sono registrati 5,16 pernottamenti turistici.

Fig. 27: Provenienza turisti di Bologna (Provincia di Bologna, Servizio Turismo, 2012)

Nonostante l’analisi della provenienza dei turisti di Bologna mostri come la maggior parte di questi provenga da una regione d’Italia, gli stranieri sono in continuo aumento; nel 2011 hanno infatti rappresentato il 42% degli ospiti della città.

I principali Paesi di provenienza rimangono Spagna, Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi, ma si è potuto osservare un forte incremento di arrivi da Russia, Brasile, Svezia, Argentina, India e Messico. Hanno subito invece una forte flessione i flussi provenienti da Irlanda, Norvegia e Slovacchia (Provincia di Bologna, Servizio Turismo (b), 2012).

58% 42%

Provenienza turisti a