1.1. Occupazione
Il trattato di Amsterdam del 1997 ha introdotto un titolo sull'occupazione, che pone come obiettivo un alto livello d'occupazione e sottolinea la necessità di un'azione comune coordinata degli Stati membri e di un'azione a livello europeo.
Il Consiglio europeo straordinario sull'occupazione svoltosi il 20 e il 21 novembre 1997 ha definito una strategia globale per l'occupazione, basata su quattro "pilastri": miglioramento dell'occupabilità, sviluppo dello spirito imprenditoriale, incoraggiamento dell'adattabilità delle imprese e dei loro dipendenti e rafforzamento delle politiche di parità delle opportunità.
1.1.1. Conferenza di Lussemburgo sull'occupazione e il turismo e Gruppo ad alto livello In considerazione del contributo essenziale che il turismo può dare al conseguimento degli obiettivi di uno sviluppo economico equilibrato, una crescita duratura e un livello elevato d'occupazione, la presidenza lussemburghese e la Commissione europea hanno organizzato congiuntamente una conferenza sul tema "Occupazione e turismo: orientamenti per l'azione" 8, cui hanno partecipato imprenditori, parti sociali, pubblici poteri e universitari, per esaminare le condizioni di uno sfruttamento ottimale della fonte d'occupazione che rappresenta il turismo in Europa. Gli orientamenti, imperniati in particolare sull'aumento dell'occupazione, sulla valorizzazione delle risorse umane e su iniziative concrete, si rivolgevano alle istituzioni della Comunità e degli Stati membri e a tutti gli operatori del turismo. Il Consiglio dei ministri del turismo del 26 novembre 1997 9 ha invitato la Commissione ad esaminare in modo più approfondito, in cooperazione con gli Stati membri, i risultati di questa conferenza e ad informare il Consiglio, entro la fine del 1998, dei progressi realizzati in questo settore.
La Commissione ha in seguito istituito un Gruppo ad alto livello sul turismo e l'occupazione, composto da esperti riconosciuti del mondo del turismo e incaricato di studiare le condizioni che permetterebbero al turismo di contribuire maggiormente alla crescita e alla stabilità dell'occupazione in Europa. Un esame approfondito della questione e la discussione sugli orientamenti per l'azione delle imprese e dei pubblici poteri a vari livelli hanno portato alla formulazione di numerose raccomandazioni 10 miranti a:
1. incoraggiare le imprese turistiche a soddisfare le esigenze della clientela;
2. rendere più efficiente il mercato del turismo migliorando il contesto in cui operano le imprese
8 Presidenza del Consiglio dell'Unione europea, Commissione europea : "L'occupazione e il turismo :"
orientamenti per l'azione ", Lussemburgo, 4-5 novembre 1997, relazione finale, DG XXIII-1997.
Cfr. http://europa.eu.int/comm/enterprise/services/tourism/tourism-publications/publications.htm ed and Esempi di iniziative a favore dell'occupazione nel turismo sostenute dalla Comunità europea, DG XXIII/291/97.
9 Conclusioni del Consiglio dei ministri (Turismo), 26 novembre 1997.
10 Turismo europeo - Nuovi partenariati per l'occupazione: Conclusioni e raccomandazioni del Gruppo ad alto livello sul turismo e l'occupazione, ottobre 1998.
Cfr. http://europa.eu.int/comm/enterprise/services/tourism/tourism-publications/publications.htm.
3. modernizzare e rendere più efficienti le infrastrutture del turismo;
4. valorizzare le risorse umane nel turismo;
5. incoraggiare lo sviluppo duraturo del turismo;
6. dare al turismo europeo il riconoscimento politico che esso merita in quanto settore di primo piano.
1.1.2. Comunicazione della Commissione sul turismo e l'occupazione e conclusioni del Consiglio
In risposta alla relazione del Gruppo ad alto livello, la comunicazione della Commissione
"Rafforzare il potenziale del turismo per l'occupazione" del 28 aprile 1999 11 mette in rilievo il legame tra il turismo e l'occupazione, conformemente alla necessità di dare un orientamento comune alle politiche dell'occupazione a livello europeo. Essa individua misure e fa riferimento a settori d'attività specifici che potrebbero essere meglio sfruttati grazie alle possibilità offerte in vari casi da programmi, iniziative e politiche a livello dell'UE.
La conclusione che se ne trae è che un'azione efficace nel campo del turismo europeo deve:
• determinare meglio le priorità politiche;
• essere basata sulla conoscenza, per sfruttare meglio le informazioni esistenti, acquisire e sviluppare "know-how", mettere a punto nuovi processi e imparare dalle migliori pratiche;
creare una rete d'osservazione in linea del turismo;
• essere rafforzata in un quadro di consultazione e di cooperazione (ad esempio, mediante un comitato consultivo del turismo europeo), che stimolerebbe le imprese, i pubblici poteri e le altre parti interessate ad agire con coerenza;
• facilitare l'integrazione delle legittime preoccupazioni del turismo ai vari livelli del processo decisionale, in particolare nelle politiche comunitarie;
• accrescere l'efficacia in rapporto ai costi del contributo della Comunità al miglioramento della competitività e della sostenibilità del turismo europeo; facilitare l'identificazione e l'eliminazione degli ostacoli allo sviluppo turistico; favorire l'ammodernamento dei servizi collegati al turismo e lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale in questo settore.
Il 21 giugno 1999 il Consiglio dei ministri (Mercato interno) 12 , in base alle raccomandazioni formulate nella relazione del Gruppo di alto livello e alla comunicazione della Commissione, ha approvato le conclusioni sul turismo e l'occupazione, mettendo l'accento sull'acquisizione di conoscenze e la diffusione di informazioni e su una concertazione e una cooperazione efficaci con gli operatori del settore e con le parti sociali. Gli Stati membri e la Commissione sono stati invitati a cooperare su alcuni temi prioritari (si veda il riquadro).
11 COM(1999) 205 def. - GU C 178 del 23.6.99, p. 3.
12 Conclusioni del Consiglio dei ministri (Mercato interno) del 21 giugno 1999.
Cfr. http://europa.eu.int/comm/enterprise/services/tourism/tourism-publications/publications.htm.
"IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
… 6. INVITA la Commissione e gli Stati membri a cooperare strettamente, nei loro settori di competenza rispettivi e nel rispetto del principio di sussidiarietà, per massimizzare, anche nel quadro di altre politiche comunitarie, il contributo che il turismo può dare alla crescita e all'occupazione, tenendo conto in particolare del contributo delle PMI. È pertanto opportuno consultare gli esperti del settore turistico. In base alla relazione del Gruppo ad alto livello e della comunicazione successivamente adottata dalla Commissione, questa cooperazione potrebbe avere, ad esempio, i seguenti obiettivi:
• facilitare lo scambio e la diffusione di informazioni, in particolare mediante le nuove tecnologie;
• migliorare la formazione per accrescere la professionalità nel settore del turismo;
• migliorare la qualità dei prodotti turistici;
• promuovere la tutela dell'ambiente e lo sviluppo duraturo nel turismo."
Il ruolo delle PMI, che rappresentano il 99 % delle aziende turistiche europee, sarà centrale in quest'azione, che richiederà, per poter essere svolta con efficacia, anche il concorso attivo del settore.
1.2. Statistiche
1.2.1. Applicazione della direttiva 95/57/CE del Consiglio 13 relativa alla raccolta di dati statistici nel settore del turismo
La direttiva 95/57/CE del Consiglio mira a stabilire un sistema d'informazione armonizzato per il turismo nell'UE. I dati raccolti negli Stati membri dell'UE si suddividono in tre grandi categorie:
• la capacità degli alloggi turistici collettivi, comprese le unità territoriali (NUTS I-III);
• gli arrivi e le partenze negli alloggi turistici collettivi: turismo all'interno di un paese e turismo dall'esterno;
• la domanda turistica: turismo nazionale e turismo verso l'estero (non sono presi in considerazione gli spostamenti che avvengono in giornata).
La raccolta dei dati ha avuto inizio nel 1997 (primo periodo di riferimento: 1996).
Parallelamente all'applicazione della direttiva, Eurostat ha ideato e realizzato un nuovo sistema d'informazione per le statistiche del turismo (base di dati "TOUR"). Questo sistema permette anche di immagazzinare dati collegati al turismo, come le statistiche della bilancia dei pagamenti, dell'occupazione negli alberghi e ristoranti e le statistiche economiche. La pubblicazione "Il turismo in Europa - Dati chiave", che esce regolarmente dal 1997, è un esempio di diffusione dell'informazione.
1.2.2. Applicazione del regolamento n. 58/97 del Consiglio relativo alle statistiche strutturali sulle imprese
Il regolamento n. 58/97 del Consiglio 14, relativo alle statistiche strutturali sulle imprese permette di raccogliere dati armonizzati sulle imprese turistiche della Comunità. Le principali
13 Direttiva 95/57/CE del Consiglio del 23 novembre 1995 relativa alla raccolta di dati statistici nel settore del turismo, GU L 291 del 6.12.1995, p 32. Si veda anche la decisione 1999/35/CE della Commissione del 9 dicembre 1998 (GU L 9 del 15.1.1999, p 23) sulle procedure per l'attuazione della direttiva 95/57/CE del Consiglio.
14 Regolamento (CE, EURATOM) n. 58/97 del Consiglio, del 20 dicembre 1996, relativo alle statistiche strutturali sulle imprese, GU L 14 del 17.1.1997, p. 1.
variabili riguardanti le attività economiche di tali imprese (fatturato, valore aggiunto, occupazione) sono state raccolte su base armonizzata dall'anno di riferimento 1995. I dati raccolti sono diffusi nella base di dati Eurostat SBS data base e in varie pubblicazioni, tra cui Panorama delle imprese europee.
1.2.3. Elaborazione di conti satellite per il turismo
L'idea di un conto satellite del turismo consiste nell'analizzare in dettaglio ogni domanda di beni e servizi che possono essere associati al turismo nell'ambito dell'economia, nell'osservare l'interfaccia operativa con l'offerta di tali beni e servizi nell'ambito della stessa economia di riferimento e descrivere le interazioni tra quest'offerta e le altre attività economiche.
Nel settembre 1999 EUROSTAT, l'OCSE e l'Organizzazione mondiale del turismo hanno creato un gruppo di lavoro intersegretariato per mettere a punto la metodologia del conto satellite del turismo, allo scopo di aumentare la coerenza e la comparabilità internazionale delle statistiche del turismo 15.
1.2.4. Attuazione del programma MED-TOUR
Il turismo e la necessità di informazioni su di esso sono stati fin dall'inizio considerati di grande interesse nell'ambito dell'iniziativa di cooperazione euro-mediterranea. Sulla base della dichiarazione di Barcellona sulla cooperazione euro-mediterranea 16, adottata nel novembre 1995, nel quadro del programma MED-STAT, il sottoprogramma MED-TOUR tratta in modo particolare di questo tema (si veda il riquadro).
Per quanto riguarda le statistiche relative al turismo, le azioni concrete del programma MED-TOUR hanno avuto inizio nel 1997e proseguiranno fino a metà 2002. Esse comprendono:
• seminari di formazione;
• raccolta di informazioni ufficiali e non ufficiali sul turismo;
• adozione di norme comunitarie per aiutare i paesi partecipanti ad armonizzare le loro norme;
• pubblicazioni 17;
• creazione di una base di dati documentari armonizzata;
• varie indagini pilota o regolari.
1.3. Gestione della qualità
Per essere competitive e per far sì che le potenzialità del turismo in fatto di creazione di posti di lavoro possano realizzarsi, le destinazioni turistiche europee devono puntare sulla qualità.
Tenuto conto della complessità di questo settore e dei numerosi fattori che influenzano la percezione che il turista ha della propria visita, è indispensabile un approccio integrato alla qualità.
Nel 1998, la Commissione ha promosso tre studi sulla gestione integrata della qualità delle destinazioni turistiche nelle zone costiere, rurali e urbane. Questi studi hanno permesso di:
– individuare le pratiche migliori;
15 La Commissione di statistica delle Nazioni Unite ha adottato i riferimenti metodologici per il CST nel marzo 2000.
16 I paesi partecipanti sono Turchia, Cipro, Malta, Libano, Giordania, Siria, Egitto, Tunisia, Marocco, Autorità palestinese, Algeria, Israele, i quindici Stati membri dell'UE e i paesi dell'EFTA.
17 Il turismo nei paesi mediterranei - Cifre chiave (pubblicazione annuale dal 1996-1997), Eurostat, Lussemburgo.
– analizzare le condizioni del successo;
– formulare raccomandazioni sulla gestione integrata della qualità destinate agli amministratori di località turistiche e ad altri responsabili ed operatori del settore turistico.
Tali studi sono giunti alla conclusione che le condizioni essenziali per una gestione della qualità di successo sono le seguenti:
• la cooperazione di tutte le parti che intervengono nelle attività del turismo, comprese le amministrazioni locali;
• la guida assunta da una singola persona o da un'organizzazione pubblica o privata;
• una strategia che definisca chiaramente scopi e obiettivi che tutte le parti interessate possano condividere;
• il monitoraggio e la valutazione, che forniscano le informazioni necessarie a mettere in moto un processo ciclico di miglioramento continuo.
Nel luglio 1998 si è tenuta una conferenza sulla gestione integrata della qualità del turismo, durante la quale sono stati presentati i primi risultati. I risultati completi degli studi suddetti e le sintesi delle conclusioni in tutte le lingue dell'UE sono stati ampiamente diffusi sotto forma di pubblicazioni 18. I punti esplicitamente citati nelle conclusioni del Consiglio dei ministri (Mercato interno) del 21 giugno 1999 (cfr. 1.1.2) fanno anche riferimento al miglioramento della qualità dei prodotti turistici.