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6. Sostegno al turismo responsabile in europa e nel mondo

6.2. Turismo sostenibile e ambiente

L'ambiente e la sua tutela sono problemi di fondamentale importanza, tradizionalmente legati alla sostenibilità, alla qualità e alla competitività del turismo. Il principio dell'integrazione dell'ambiente nelle politiche dell'Unione sta alla base delle misure prese dalla Comunità in materia ambientale. Con l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, l'articolo 6 del trattato CE prevede l'integrazione dei requisiti di tutela dell'ambiente nelle politiche e nelle attività comunitarie allo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile.

Nel corso del Consiglio europeo di Colonia (3-4 giugno 1999) la Commissione ha informato il Consiglio sull'integrazione della politica ambientale, come richiesto dal Consiglio europeo di Vienna (11-12 dicembre 1998). La Commissione ha riferito di stare sviluppando, in cooperazione con gli Stati membri e l'Agenzia europea dell'ambiente, una serie di indicatori per l'integrazione dell'ambiente nei settori dei trasporti, dell'energia e dell'agricoltura, da utilizzare come strumento di comunicazione fra i politici e l'industria e nei vari rapporti di settore. La Commissione ha presentato una relazione coordinata sugli indicatori al vertice di Helsinki del 1999, dove sono state concordate anche le strategie per integrare la dimensione ambientale nei settori dell'agricoltura, dei trasporti e dell'energia.

6.2.1. EMAS e il marchio di qualità ecologica

Per perseguire uno sviluppo sostenibile è necessario ricorrere a una più ampia gamma di strumenti di politica ambientale. Occorre un nuovo approccio, fondato su diversi principi di

69 GU L 115 del 17.4.1998, p. 31.

70 GU L 280 del 29.10.1994, p. 83.

71 GU L 158 del 23.6.1990, p. 59.

azione. Uno di questi strumenti è il sistema europeo di ecogestione e audit (EMAS) 72. Il regolamento EMAS è attualmente in corso di revisione e la Commissione ha adottato il 30 ottobre 1998 una proposta di regolamento (CE) del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit 73.

La proposta intende estendere il campo di attività di EMAS a tutti i settori dell'attività economica (turismo compreso), coinvolgendo anche le autorità locali, integrare la norma ISO 14001 come sistema di gestione ambientale richiesto da EMAS, adottare un logo EMAS visibile e riconoscibile per permettere alle organizzazioni che ne fanno parte di pubblicizzare in maniera più efficace la loro partecipazione a EMAS; coinvolgere i dipendenti nell'attuazione di EMAS nonché rafforzare il ruolo della dichiarazione ambientale per migliorare la trasparenza della comunicazione relativa alle attività ambientali tra le organizzazioni partecipanti, le parti interessate e il pubblico.

Parallelamente alla revisione del regolamento relativo al sistema comunitario di assegnazione di un marchio di qualità ecologica, conclusasi dopo il periodo di riferimento della presente relazione 74, che amplia il suo campo di applicazione ai servizi, nel marzo del 1999 la Commissione ha rilanciato l'iniziativa del marchio di qualità ecologica nel turismo, intrapresa dagli organismi competenti greco e francese fin dal 1994 e il cui proseguimento era stato frenato da vincoli di natura legislativa.

Nel corso di seminari e laboratori preparatori ad hoc la Commissione e le parti interessate hanno delineato un quadro accurato delle ultime tendenze e delle migliori pratiche per il marchio di qualità ecologica in ambito turistico e hanno discusso sull'opportunità di un approccio comunitario al marchio di qualità ecologica per i sotto-settori del turismo.

6.2.2. Finanziamenti e attività mirate

Grazie a LIFE-Ambiente, lo strumento finanziario per l'ambiente (1996-1999) 75, la CE ha cofinanziato 266 nuovi progetti nel campo della dimostrazione ambientale (Life-Ambiente) per gli anni 1998-1999. La selezione 1999 è l'ultima nel quadro dell'attuale regolamento, che sarà sostituito da un nuovo regolamento per il periodo 2000-2006 76.

Inoltre nel 1999 sono stati sostenuti numerosi progetti ad hoc, direttamente o indirettamente collegati al turismo, nel campo della tutela dell'ambiente, riguardanti ad esempio un "modello amministrativo di interpretazione ambientale in aree turistiche sovraffollate" o la "guida alle buone pratiche per acquistare verde" destinata alle autorità locali.

La Commissione ha inoltre appoggiato organizzazioni ambientali europee, molte delle quali operano attivamente nel settore turistico. Nel 1997 e nel 1998 ha altresì sostenuto progetti

72 Regolamento (CEE) n. 1836/93 del Consiglio, del 29 giugno 1993, sull'adesione volontaria delle imprese del settore industriale a un sistema comunitario di ecogestione e audit, GU L 168 del 10.7.1993, p. 1.

73 COM(1998) 622 def., GU C 400 del 22.12.1998, p. 7.

Nel frattempo il Consiglio ha raggiunto una posizione comune che è stata seguita da un parere della Commissione: GU C 128 dell'8.5.2000, p. 1; e COM(2000) 512 del 31.7.2000.

74 Regolamento (CE) n. 1980/2000 del 17 luglio 2000, GU L 237 del 21.9.2000, p. 1.

75 Regolamento (CE) n. 1404/96 del Consiglio del 15 luglio 1996 che modifica il regolamento (CEE) n.

1973/92 che istituisce uno strumento finanziario per l'ambiente (LIFE) , GU L 181 del 20.7.1996, p. 1 http://europa.eu.int/comm/life/home.htm.

76 Regolamento (CE) n. 1655/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE), GU L 192 del 28.7.2000, p. 1.

collegati al turismo nell'ambito della sensibilizzazione e dell'informazione in materia ambientale. Uno dei principali progetti è la campagna "bandiera azzurra".

La campagna "bandiera azzurra" è un'iniziativa privata che dipende dalla FEEE (Foundation for Environmental Education in Europe) e che è gestita in ogni paese dall'organizzazione nazionale appartenente alla FEEE. La campagna attribuisce un premio - la bandiera azzurra - in base a criteri di educazione e informazione in materia ambientale, gestione ambientale, qualità dell'acqua, sicurezza e servizi.

La campagna ha avuto inizio nel 1987 in 10 paesi. Oggi la "bandiera azzurra" è presente nelle spiagge e nei porticcioli di oltre 18 paesi europei. Fin dagli inizi la campagna "bandiera azzurra" ha cercato di migliorare la comprensione e la rivalutazione del paesaggio costiero e di promuovere l'integrazione della difesa dell'ambiente nei processi decisionali.

La collaborazione fra la Commissione e il Consiglio mondiale dei viaggi e del turismo (WTTC) è proseguita sino alla realizzazione dell'European Community Network for Environmental Travel & Tourism (ECoNETT - Rete della Comunità europea per i viaggi e il turismo ambientali) 77. Questa rete europea, istituita nel periodo 1996-1998 con il sostegno finanziario della Comunità, fornisce una base dati, accessibile via Internet, sul turismo e l'ambiente che ha lo scopo di sensibilizzare ai problemi connessi ai viaggi e al turismo ambientali e di favorire il cambiamento delle pratiche di gestione di enti, governi e destinazioni turistiche. Questo permetterà di trasformare gli obiettivi politici in pratiche ottimali, incentrate su aree specifiche (zone costiere, località/città storiche, un migliore rendimento ambientale del settore alberghiero). La rete serve a collegare i principali interessi del turismo e dell'ambiente e in questo modo contribuisce alla diffusione delle informazioni e fornisce orientamenti all'industria turistica e al settore pubblico.

L'Unione europea riconosce che affinché il turismo abbia successo negli Stati membri occorre soddisfare le esigenze dei turisti e nel contempo tutelare l'ambiente. A partire dal 1998 i servizi competenti della Commissione hanno quindi cominciato ad identificare le pratiche e i metodi ottimali per il turismo sostenibile, per poterli promuovere a vantaggio del turismo europeo.

6.2.3 Zone protette

Il turismo nelle zone sensibili è importante da un punto di vista naturalistico e a livello comunitario riguarda in particolare la rete NATURA 2000 (zone di protezione speciale nel quadro della direttiva 79/409/CEE del Consiglio 78 e zone speciali di conservazione nel quadro della direttiva 92/43/CEE del Consiglio 79). Occorre garantire che le attività realizzate rispettino i requisiti di tutela della natura. L'interesse per questo tipo di destinazioni turistiche è in aumento.

È possibile incoraggiare il turismo sostenibile in queste zone a condizione che esso sappia integrarsi bene nella loro vocazione e nelle attività di altri settori (agricoltura, artigianato, ecologia ecc.). Oltre a realizzare una guida, La gestione dei siti della rete Natura 2000 80 , la Commissione ha elaborato e appoggiato attività finalizzate a fornire orientamenti per le buone pratiche turistiche nelle zone naturali protette; le aree naturali che hanno adottato

77 Cfr. http://www.wttc.org/environmental_issues.htm.

78 Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, GU L 103 del 25.4.1979, p. 1.

79 Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, GU L 206 del 22.07.1992, p. 7.

80 http://europa.eu.int/comm/environment/nature/art6_it.pdf.

volontariamente tali orientamenti hanno potuto così ricevere un marchio di qualità (cfr. anche 4.3).

Nel dicembre 1999 è stato organizzato a Lisbona un seminario su "Turismo sostenibile e Natura 2000". Esso aveva lo scopo di sviluppare, a partire dalle esperienze esistenti e dalle conclusioni del seminario stesso, orientamenti per un turismo sostenibile nelle zone naturali protette. Tali orientamenti devono essere elaborati in stretta collaborazione con i responsabili delle zone protette, da una parte, e i rappresentanti del turismo, dall'altra, tenendo conto delle aspirazioni dei clienti e degli abitanti.

I partecipanti al seminario, che rappresentavano entrambi i settori, turismo e ambiente, hanno convenuto di promuovere il ricorso agli orientamenti esistenti invece di formularne di nuovi. Due iniziative sono state considerate particolarmente importanti per Natura 2000, la carta europea per il turismo sostenibile e PAN Parks.

Verranno presto pubblicati una spiegazione delle due iniziative, esempi delle pratiche migliori, altre iniziative esistenti sul turismo sostenibile nelle aree naturalistiche e i punti generali di discussione presentati al seminario.