4.1. Fondi strutturali
Le possibilità di creazione di posti di lavoro offerte dal turismo rendono questo settore particolarmente importante per lo sviluppo regionale, dal momento che, in tale ambito, esso può anche contribuire alla diversificazione delle attività regionali (soprattutto nelle zone rurali e nelle zone industriali in declino). La spesa turistica inoltre esercita un notevole impatto positivo indiretto sull'espansione di altre attività imprenditoriali.
Le regioni "in ritardo di sviluppo" tendono a presentare un potenziale considerevole di incremento turistico. Il turismo può inoltre contribuire allo sviluppo in numerosi altri campi, fra cui:
• sviluppo economico regionale
• sviluppo del mercato del lavoro regionale
• sviluppo di infrastrutture e impianti
• localizzazione di investimenti e attività imprenditoriali
• sviluppo rurale e diversificazione delle attività economiche nelle zone rurali.
Per tutti questi motivi il turismo è progressivamente diventato uno dei principali obiettivi dell'appoggio comunitario tramite i Fondi strutturali. Tra il 1994 e il 1999 il Fondo europeo di sviluppo regionale ha stanziato circa 4 200 milioni di euro per il turismo.
La maggior parte di tale importo è stata attribuita agli Stati membri attraverso i Quadri comunitari di sostegno (QCS) o i Documenti unici di programmazione (DOCUP) che in quel periodo orientavano gli aiuti forniti dai Fondi strutturali. I QCS e i DOCUP davano la priorità a misure atte a migliorare la qualità dell'offerta turistica, a ridurre il carattere stagionale del turismo, a sviluppare l'utilizzo da parte del turismo del patrimonio culturale europeo, a sviluppare l'agriturismo e a promuovere la formazione nel settore turistico. Nel complesso in questo periodo sono stati realizzati 367 progetti destinati allo sviluppo del turismo.
Il turismo è stato particolarmente incentivato dalle iniziative comunitarie, soprattutto da Interreg IIA, LEADER II e PMI. Tra il 1994 e il 1999 sono stati attribuiti a progetti turistici oltre 200 milioni di euro nel quadro di Interreg IIA, che ha lo scopo di promuovere la cooperazione transfrontaliera tra regioni confinanti. Questo importo rappresenta il 7 % dell'iniziativa.
Grecia – Isola di Rodi – salvare un biotopo legato al turismo
Il massiccio flusso annuale di visitatori (200 000 turisti) alla Valle delle farfalle di Rodi ha provocato un rapido declino di una popolazione di farfalle unica e ha addirittura rischiato di estinguere la fonte di tale attrazione turistica locale. I Fondi strutturali hanno fornito circa 300 000 euro per un piano di soccorso consistente essenzialmente nel controllare il flusso di visitatori grazie ad un migliore sistema di sentieri e accessi alla valle e a prevenire la siccità attraverso un piano adeguato di circolazione delle acque.
Malgrado lo stanziamento modesto, sono stati raggiunti risultati spettacolari in termini di preservazione della specie e quindi anche nel garantire agli abitanti i redditi provenienti dal turismo. Il progetto è riuscito a mantenere i posti di lavoro locali nel settore turistico e anche a crearne di nuovi. L'effetto incentivante è stato così forte che adesso si progetta di trasformare un antico monastero presente nella località in un museo di storia naturale.
Irlanda – Cork – Centro di assistenza ad allevatori di cavalli mezzosangue e organizzazione di manifestazioni equestri
In passato non esisteva in Irlanda alcun centro per l'allevamento di mezzosangue. Si è avuta quindi l'idea di costruire un centro del genere su un terreno di 21 ha appartenente alla città di Millstreet, con varie piste di gara, 450 stalle, un circuito campestre e altri percorsi da equitazione, con l'appoggio dei Fondi strutturali che hanno fornito 2,5 milioni di euro.
Le attività del centro equestre hanno notevolmente favorito il turismo nella zona di Millstreet, con un grande successo per ristoranti e negozi. Grazie alla sua originalità il centro ha rapidamente ottenuto il riconoscimento internazionale, oltre a creare nella località circa venti posti di lavoro permanenti e a impiegare 120 persone in occasione di esposizioni, vendite e manifestazioni varie.
Progetto “Coast to coast” per la promozione congiunta del turismo su entrambe le sponde del Canale della Manica a Boulougne-sur-Mer e nel distretto di Shepway (Folkestone)
L'obiettivo principale del progetto Interreg “Coast to coast” è quello di creare una strategia per lo sviluppo congiunto del turismo su un'unica destinazione, allo scopo di migliorare l'economia turistica e la competitività delle due aree costiere interessate. Si tratta di diversificare i prodotti turistici per aprire nuovi mercati, migliorare l'accoglienza dei visitatori e ricevere visitatori provenienti da un maggior numero di paesi.
Il progetto “Coast to coast” comprende diversi moduli che fungeranno anche da tappe:
• Analisi dei prodotti e del mercato per garantire coerenza
• Valorizzazione dell'immagine della destinazione “Coast to coast”
• Sviluppo di strutture di supporto adeguate
• Elaborazione di un ampio programma di marketing per i mercati
Il progetto è stato ufficialmente istituito nel luglio del 1997 con un bilancio totale di 552 000 euro, dei quali 276 000 corrispondono al contributo Interreg.
Nel settembre del 1999 la Commissione ha pubblicato le linee direttrici per i programmi dei Fondi strutturali per il periodo 2000-2006, destinate ad aiutare le autorità nazionali e regionali a preparare le proprie strategie di programmazione. In esse il turismo viene riconosciuto come un bene economico importante per molte regioni, comunità rurali e città. Lo sviluppo equilibrato e sostenibile del turismo sarà quindi appoggiato dalla modernizzazione delle infrastrutture, dall'aggiornamento delle competenze professionali e dal miglioramento dell'integrazione con il settore industriale.
4.2. Trasporti
I legami esistenti fra trasporti e turismo mostrano l'importanza che i rispettivi punti in comune rivestono per entrambi. Con il costante aumento del reddito disponibile nell'UE, il traffico turistico è attualmente uno dei principali motori della domanda di trasporti aerei e stradali in
Europa. Ma anche i servizi di trasporto esercitano una forte influenza: in molte regioni la qualità dei trasporti ha avuto e continuerà ad avere un notevole impatto sul successo dell'industria turistica. In tale contesto, nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una crescente congestione dello spazio aereo europeo, il che ha provocato considerevoli ritardi e altri disagi.
L'impatto positivo esercitato sui flussi turistici dalla liberalizzazione dei trasporti promossa dalle iniziative comunitarie richiede uno sforzo continuo per garantire infrastrutture più efficienti e sostenibili: questo permetterà di conseguire ulteriori vantaggi in termini di accessibilità, assicurando una maggiore interoperabilità dei sistemi di trasporto, soprattutto per le destinazioni turistiche. Grazie alla politica comune dei trasporti e alle reti transeuropee la UE svolge un ruolo unico e vitale nello sviluppo dei trasporti aerei e nella progettazione dei principali collegamenti stradali e ferroviari a lunga distanza in Europa.
Il 6 ottobre 1999 il Consiglio dei ministri (Trasporti) ha adottato una serie di conclusioni sul rilancio delle ferrovie europee, seguite, il 9 dicembre 1999, da un accordo politico sul futuro quadro per le ferrovie in Europa 43. Questo cosiddetto pacchetto ferrovie mira a rilanciare le ferrovie europee creando condizioni favorevoli per lo sviluppo di un sistema ferroviario dinamico e competitivo orientato al cliente. Costituisce un notevole progresso verso un'equa ed efficace tariffazione per l'uso dell'infrastruttura ferroviaria e comporta inoltre l'apertura del mercato internazionale del trasporto ferroviario di merci, che rappresenta un passo verso il completamento del mercato interno dei trasporti ferroviari 44.
Il 6 ottobre 1999 il Consiglio ha inoltre raggiunto un accordo su una strategia per l’integrazione dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile nella politica dei trasporti (cfr. anche 6.2) 45. La relazione presentata al Consiglio europeo di Helsinki del 10 e 11 dicembre 1999 esprime serie preoccupazioni per il proseguire illimitato delle attuali tendenze che caratterizzano la crescita dei trasporti stradali e aerei. Il suo obiettivo è garantire una crescita economica continua senza incrementare gli effetti negativi dei trasporti, massimizzando in questo modo i vantaggi sociali e riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente. La relazione fa rilevare che i risultati ottenuti in passato hanno permesso di ridurre in maniera significativa alcuni effetti dei trasporti sull'ambiente e riconosce che in futuro le azioni intraprese per quanto riguarda emissioni, crescita dei trasporti, ripartizione dei modi di trasporto e rumore dovranno riguardare in particolare la tariffazione, la pianificazione del territorio, la telematica, le telecomunicazioni, i trasporti pubblici, le ferrovie, i trasporti combinati, la mobilità non motorizzata, le nuove tecnologie e la sensibilizzazione.
Nel 1998 la Commissione ha presentato un Libro bianco 46 che fissa un programma per la realizzazione di un sistema armonizzato di oneri per i trasporti commerciali nell'Unione europea. In futuro tutte le misure prese avranno lo scopo di garantire il funzionamento efficace del sistema di trasporti e terranno conto del crescente problema dei costi esterni, contribuendo in questo modo anche a risolvere i problemi del trasporto turistico.
43 I testi definitivi sono stati approvati dal Parlamento e dal Consiglio il 22 novembre 2000.
44 La Commissione intende inoltre presentare proposte per sostenere ulteriormente lo sviluppo del trasporto ferroviario internazionale di passeggeri.
45 Doc. 11717/99 TRANS 197 Env 335.
46 Libro bianco “Pagamento commisurato all'uso dell'infrastruttura: approccio graduale a un quadro comune di fissazione degli oneri per l'infrastruttura di trasporto dell'UE”, COM(1998) 466 def. del 22.7.1998.
Nel corso degli ultimi 10 anni la politica comunitaria è riuscita ad aprire con successo i mercati nazionali dell'aviazione, consentendo inoltre a nuovi vettori di fornire servizi innovativi. Questo a sua volta ha avuto un effetto sulla qualità dei servizi di traffico aereo nelle ore di punta e il numero di ritardi dovuti a problemi di traffico aereo è cresciuto considerevolmente. In tale contesto la Commissione ha lanciato la nuova iniziativa "cielo unico europeo" 47, che mira a preparare la riforma della gestione del traffico aereo in Europa sviluppando inoltre una gestione integrata dello spazio aereo europeo. La comunicazione fa riferimento anche a GALILEO, il futuro sistema europeo di navigazione e posizionamento via satellite che dovrebbe diventare operativo nel corso di questi dieci anni. La sua applicazione ai trasporti aerei dovrebbe consentire un notevole miglioramento del controllo del traffico aereo e di conseguenza una forte diminuzione dei ritardi.
Il progetto ARTIST (Agenda for Research on Tourism by Integration of Statistics/Strategies for Transport), approvato nel 1998 e finanziato nel quadro del programma di RST (ricerca e sviluppo tecnologico) "Trasporti"
del quarto programma quadro comunitario di RST (cfr. 5.1.1), è il primo progetto comunitario di ricerca che unisce trasporti e turismo. I suoi principali obiettivi comprendono la descrizione della mobilità turistica in Europa e in diverse città europee, nonché corsi sulla gestione dei flussi turistici indirizzati a urbanisti e a progettisti di trasporti. Il progetto tiene conto del rapido sviluppo del turismo urbano che si è verificato negli ultimi dieci anni e che ha provocato sempre maggiori problemi di infrastrutture nelle città europee.
Il progetto ARTIST intende analizzare la parte occupata dal turismo nella mobilità totale, nonché le sue dinamiche, passare in rassegna le attuali pratiche di gestione dei flussi di visitatori, soprattutto nelle città europee interessate dai maggiori flussi turistici, dimostrare la necessità di un'iniziativa comunitaria per i trasporti in tale ambito, analizzare i dati esistenti sulla parte occupata dal turismo nella mobilità totale all'interno di alcuni paesi europei e fra tali paesi allo scopo di facilitare la comprensione delle dinamiche e dell'importanza dei flussi turistici in Europa.
Nell'analisi sono presi in considerazione fattori demografici e socio-economici, nonché i cambiamenti nelle pratiche imprenditoriali. Sulla base dei risultati della ricerca vengono formulate raccomandazioni su come combinare, ai fini dei trasporti, le statistiche sul turismo con quelle sulla mobilità.
L'integrazione dell'analisi dei dati con le migliori pratiche di gestione dei flussi di visitatori porta a formulare raccomandazioni sulla necessità di un'iniziativa comunitaria per i trasporti in relazione alla gestione dei visitatori, compresa una pianificazione esaustiva della ricerca.
4.3. Patrimonio naturale e culturale
Il patrimonio naturale e culturale d'Europa resta uno dei principali elementi al suo attivo per lo sviluppo del turismo. Coniugare turismo e patrimonio è un mezzo per creare ricchezza economica, soprattutto nelle regioni più sfavorite e, allo stesso tempo, per tutelare le località di interesse culturale e naturalistico. Il patrimonio è tuttavia una risorsa vulnerabile e lo sviluppo turistico deve essere accuratamente pianificato per poterne garantire la sostenibilità.
Esistono importanti esempi di iniziative sostenute da LIFE-Natura 48, lo strumento finanziario della Comunità nel campo della tutela dell'ambiente naturale, che sottolineano i vantaggi del turismo per le zone naturali protette quando si elabora e si realizza una gestione sostenibile delle risorse naturali. La necessità di orientamenti efficaci per lo sviluppo e il monitoraggio
47 COM(1999) 614 def. del 6.12.1999.
48 LIFE (GU L 181 del 20.7.1996, p. 1) è lo strumento finanziario comunitario per l'ambiente che contribuisce allo sviluppo e all'attuazione della politica comunitaria in materia ambientale grazie al finanziamento di specifiche azioni ambientali in tre settori: LIFE-Ambiente, LIFE-Natura e LIFE-Paesi terzi. Cfr. anche 6.2.2.
del turismo è stata riconosciuta come uno degli strumenti fondamentali per la creazione di una strategia per il turismo sostenibile.
La Carta europea dello sviluppo sostenibile nelle aree protette è un importante esempio di progetto LIFE-Natura che ha saputo sfruttare i risultati di un progetto finanziato dalla DG per le imprese, “Loving them to death”
(1993), che chiedeva l'elaborazione di una carta sul turismo sostenibile nelle aree protette.
La carta, destinata alle organizzazioni competenti incaricate della gestione del turismo nelle aree protette e agli ambienti interessati, è stata messa in atto dalla Fédération Française des Parcs Naturels Régionaux ed ha lo scopo di definire una metodologia per la preparazione, l'attuazione e il monitoraggio di una strategia per il turismo sostenibile.
LIFE-Natura ha inoltre sostenuto l'azione preparatoria per l'integrazione dei requisiti di tutela della natura nelle altre politiche e attività comunitarie, come il turismo. Dal 1996 la Commissione europea lavora per individuare e promuovere misure per rimediare al deterioramento delle coste e alla crisi delle risorse sociali e culturali nonché per migliorare la situazione delle zone costiere. Queste azioni hanno avuto effetti notevolmente positivi sul turismo.
Tra il 1996 e il 1999 le direzioni generali Ambiente, Pesca e Politica regionale, in associazione con le DG responsabili della ricerca e dell'informazione e con l'Agenzia europea dell'ambiente, hanno dato vita a un programma dimostrativo sulla gestione integrata delle zone costiere, atto a fornire informazioni tecniche sulla gestione sostenibile delle zone costiere e a stimolare un ampio dibattito fra i vari operatori interessati alla pianificazione, gestione o allo sfruttamento delle zone costiere europee.
Il programma ha preso in esame i principali problemi (distruzione dell'habitat, inquinamento delle acque, erosione delle coste ed esaurimento delle risorse) che interessano le zone costiere europee, meta preferita delle nostre vacanze. Le attività legate al turismo contribuiscono in buona parte all'esaurimento delle risorse limitate delle zone costiere.
Il programma dimostrativo doveva portare ad ottenere il consenso per le misure necessarie a stimolare una gestione integrata delle zone costiere in Europa. Sulla base di tale esperienza la Commissione ha recentemente adottato due documenti: una comunicazione, "La gestione integrata delle zone costiere: una strategia per l'Europa" 49 e una proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa 50.
Anche le azioni comunitarie intraprese negli anni 1997-1999 in campo culturale hanno contribuito allo sviluppo del turismo sostenibile. In particolare il programma Raffaello è stato attivo dal 1997 al 1999 con un bilancio di 30 milioni di euro ed ha sostenuto quasi 360 progetti per la tutela e la promozione del patrimonio culturale europeo. Nel 1999 sono stati sostenuti 55 progetti nell'ambito dell'azione preparatoria per il programma quadro "Cultura 2000".
Oltre ad attività riguardanti specificamente il turismo urbano, la Comunità ha continuato ad appoggiare le iniziative Città europea della cultura e Mese della cultura europea, che hanno contribuito ad attirare turisti nelle città interessate.
49 COM(2000) 547 def. del 27.9.2000.
50 COM(2000) 545 def. dell'8.9.2000.
Nel 1998 la Commissione ha istituito un gruppo di lavoro sul turismo urbano in Europa con la supervisione del Comitato consultivo nel settore del turismo. Il gruppo di lavoro si è concentrato su quattro temi principali:
• la mobilità nel turismo ricreativo, strettamente legata ai nuovi schemi temporali del turismo (escursioni, brevi soggiorni e visite durante il fine settimana) e alle località turistiche (centri città e periferie);
• questioni riguardanti la recente riaffermazione della bellezza dell'ambiente urbano associate a temi quali il patrimonio, la cultura e l'immagine;
• le sfide, in particolare in termini socio-economici, dello sviluppo del turismo nelle città;
• il posto del turismo ricreativo nelle strategie urbane.
Il gruppo ha riunito esperti nel campo del turismo urbano, rappresentanti delle organizzazioni professionali dell'industria e delle città particolarmente interessate dai problemi del turismo urbano, nonché rappresentanti della Commissione europea.
4.4. Formazione professionale e istruzione
La formazione professionale è un fattore chiave per combattere la disoccupazione e per rafforzare la competitività delle imprese europee. In tale contesto un'attenzione particolare va rivolta alla richiesta di nuove competenze nata dall'evoluzione delle nostre società per affrontare direttamente il problema della disoccupazione in Europa. Tutto questo è di estrema importanza per il settore del turismo, un'industria assai complessa che comprende un'ampia gamma di attività economiche e richiede cospicui investimenti nelle risorse umane.
Oltre alle misure di cui al punto 1.1, hanno avuto particolare importanza i seguenti programmi e iniziative comunitarie:
• Il programma “LEONARDO DA VINCI” 1995-1999. Quasi il 3 % di tutti i progetti ha avuto un impatto diretto sul turismo, ossia oltre 80 progetti con più di 600 partecipanti.
• Le iniziative comunitarie “OCCUPAZIONE” e “ADAPT” 1995-1999. Oltre l'11 % di tutti i progetti ha avuto un impatto sul turismo, ossia oltre 1 200 progetti (di cui un quarto con un impatto molto diretto) con più di 3 000 partecipanti.
4.5. Qualifiche e occupabilità
Lo sviluppo di disposizioni normative e di strumenti di supporto relativi alla formazione è il mezzo adeguato per soddisfare l'esigenza di un ambiente maggiormente favorevole all'occupazione, che potrebbe rivelarsi vantaggioso per il turismo. Il turismo viene inoltre riconosciuto come un ambito importante per l'attuazione della strategia europea per l'occupazione nel settore dei servizi. I recenti sviluppi miranti a una maggiore trasparenza delle qualifiche professionali (Europass, Sistema europeo di trasferimento dei crediti accademici, supplementi al diploma o all'attestato, servizi europei di informazione e orientamento di vario tipo) assumono una diretta rilevanza per l'industria turistica. Il fatto che numerosi dipendenti del settore dispongano di scarse competenze formali e spesso di competenze non riconosciute offre a questi strumenti un ruolo molto importante. La visibilità e la trasparenza delle competenze sono requisiti indispensabili per permettere la mobilità e il rinnovamento in questo campo.
4.6. Il dialogo sociale nell'industria del turismo: il settore alberghiero e della ristorazione (HORECA).
Nel febbraio del 1999 è stato istituito un comitato per il dialogo sociale nel sotto-settore HORECA (hotel, ristoranti, caffè) su richiesta congiunta delle parti sociali e sulla base della precedente esperienza del gruppo di lavoro HORECA, lanciato agli inizi degli anni Novanta e appoggiato dalla Commissione. Si tratta di un gruppo di lavoro formale organizzato in base alla decisione della Commissione del 20 maggio 1998 (98/500/CE) sulla istituzione di
comitati di dialogo settoriale 51 e in base all'accordo raggiunto fra entrambe le parti sul quadro del dialogo sociale a livello europeo (28.09.98).
Le parti sociali hanno discusso di vari progetti (qualifiche, flessibilità, programmi comunitari di scambio nel campo dell'occupazione e della formazione ecc.), ma la formazione e l'istruzione professionali sono state i temi più importanti. Nel periodo di riferimento sono state elaborate dichiarazioni congiunte sulle seguenti tematiche: l'IVA e i suoi effetti sulle imprese e l'occupazione nel settore HORECA (1997); promozione dell'occupazione nel settore alberghiero e della ristorazione in Europa (1999).
4.7. Allargamento e globalizzazione 4.7.1. Allargamento
Ad eccezione della direttiva sui dati statistici nel settore del turismo (cfr. 1.2.1), l'"acquis" in campo turistico (parte del capitolo 16 sulle PMI) non richiede il recepimento nella legislazione nazionale, in quanto consiste essenzialmente in decisioni che fissano procedure di consultazione o in raccomandazioni. È stata avviata una cooperazione con Eurostat per produrre statistiche comparabili analogamente agli Stati membri. Il rimanente "acquis"
collegato al turismo riguarda i settori dei consumatori e dei trasporti.
In uno dei sottocomitati previsti dagli accordi di partenariato per l'adesione, si esamina regolarmente il turismo nei paesi candidati. Per alcuni paesi esso costituisce un settore importante di investimento, come indicato nei piani nazionali. Inoltre, nel quadro del programma Phare, sono stati finanziati progetti specifici riguardanti il turismo, compresi progetti di cooperazione transfrontaliera sul turismo sostenuti dal programma Phare di cooperazione transfrontaliera.
4.7.2. Sostegno allo sviluppo del turismo nei paesi terzi associati
4.7.2. Sostegno allo sviluppo del turismo nei paesi terzi associati